CALIBRO .308 NORMA MAGNUM


La cartuccia calibro .308 Norma Magnum è un derivato diretto della cartuccia calibro .358 Norma Magnum (V. voce a se), ottenuto per restringimento del colletto fino a rendere possibile l'inserimento di un proiettile del diametro nominale di 7,62 mm (.308). L'idea dei tecnici della Norma era quella di creare una cartuccia di tipo magnum capace di lanciare palle da 220grs. di peso ( 14,3 GRAMMI) a circa 820 m/s entro canne da 610mm (24") di lunghezza. Il tutto doveva però avvenire in armi con azioni di tipo standard (standard type action), cioè capaci di impiegare cartucce di lunghezza NON superiori a quella del .30-06 Springfield (V. voce a se). Questa munizione, per altro molto simile al .30-.338 (N.B. una cartuccia sperimentale realizzata negli USA alterando il bossolo del .338 Winchester Magnum) esistette come cartuccia sperimentale (wildcat) per circa una paio d'anni, vale a dire dal 1958 al 1960. Poi, nei primi anni '60 del XX secolo la Norma commercializzò prima i bossoli vergini e poi, poco dopo, le munizioni vere e proprie. I ricaricatori più esperti noteranno sicuramente che il .308 Norma Magnum è MOLTO simile a quella famiglia di cartucce sperimentali realizzate per alterazione più o meno marcata del bossolo del .300 Holland & Holland Magnum oggi praticamente scomparse. Quelli che seguono sono i suoi principali dati dimensionali:


- Diametro massimo del proiettile = 7,85 mm (.309")
- Lunghezza massima della cartuccia assemblata (O.A.L.) = 85,00mm
- Lunghezza massima del bossolo  = 65,00mm, ma in sede di ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati e rifilati a 64,80mm esatti
- Lunghezza del bossolo SOPRA la spalla (tipica) = 56,92 mm
- Lunghezza del bossolo SOTTO la spalla  (tipica) =
52,94 mm
- Angolo di spalla = 25°30'
- Diametro del colletto = 8,65 mm  
- Diametro alla base della spalla = 12,45 mm
- Diametro alla base del corpo = 13,03 mm
- Diametro del fondello = 13,50mm
- Pressione di esercizio (media massimale) = 4300 bar (430MPa)
- Tipologia degli inneschi = Large Rifle Magnum
- Passo di rigatura (commerciale) tipico = 1 giro in 10" per canne da 610mm (24") con palle da 125 a 220  grs.  di peso
- Compressione = come accade in TUTTE le cartucce ad alte prestazioni, anche in questa la polvere può essere caricata in condizioni prossime al regime di compressione (= densità di caricamento di poco inferiore al 100% CON polvere in appoggio sulla colonna di polvere), oppure in regime di compressione vero e proprio (= densità di caricamento superiore al 100% CON la palla che preme sulla colonna di polvere) allo scopo di togliere ogni eventuale spazio vuoto tra la colonna di polvere e la base della palla, onde facilitare la combustione della (grossa) massa di polvere
 

Dal punto di vista dell'impiego pratico, il calibro in commento offre prestazioni MOLTO simili a quelle del .300 Holland & Holland Magnum (V. voce a se), per cui è un'ottima cartuccia per la selvaggina presente in nord-America o in Africa. Relativamente all'attività venatoria nel nostro Paese, il campo applicativo di questa cartuccia è lo stesso di cartucce quali il .300 Winchester Magnum o il .300 Holland & Holland Magnum (V. voce a se). Per questo motivo se ne sconsiglia l'applicazione su prede di modeste dimensioni. Chiaramente, un cacciatore italiano impegnato in una battuta di caccia all'alce europeo potrebbe fare un buon uso di questa munizione. Per quanto concerne la ricarica, i bossoli sono reperibili tramite la Norma, mentre le palle possono essere scelte tra quelle realizzate dai più famosi produttori attuali. Le polveri devono possedere una velocità di combustione non inferiore a quella della N-160 allo scopo di avere risultati ottimali. gli inneschi devono essere di tipo Large Rifle Magnum. Dal punto di vista pratico, il .308 Norma Magnum non è molto difficile da ricaricare una volta che si possiedono i componenti di base per una ricarica corretta. Gli unici consigli che si possono dare sono:


- cercate di avere ben chiaro in testa COSA volete fare esattamente con il vostro .308 Norma Magnum, nel senso che se volete andare a caccia DOVETE usare palle da caccia, mentre se volete sparare ai bersagli cartacei DOVETE avere palle da tiro (N.B. il GRURIFRASCA ci tiene a ribadire questo concetto state l'elevatissimo numero di cretini che continua ad impiegare palle da tiro per andare a caccia o palle da caccia per sparare sui bersagli cartacei, ottenendo ovviamente risultati pessimi !!)
- usate bossoli di eccellente qualità, cercando di fare ogni sforzo possibile per utilizzare bossoli già impiegati nella stessa arma che state impiegando correntemente (N.B. questo vi permetterà di sfruttare la deformazione anaelastica del bossolo che sussegue ad ogni combustione della polvere, cosa che consente di centrare maggiormete il bossolo nella camera di cartuccia della vostra arma e, quindi, di avere una precisione intrinseca superiore rispetto ad una munizione commerciale)
- se siete costretti a ricalibare totalemente il bossolo cercate di farlo il meno possibile, poichè meno ricalibrature totali si fanno e  più si allungherà la vita operativa del vostro bossolo (N.B. se possibile impiegate matrici per la ricalibratura del solo colletto !!)
- usate la palla del peso adatto in riferimento allo scopo che vi prefiggiete (N.B. non ha senso usare una palla da 110grs. di tipo HP per fare del tiro a 300m !!)
- usate la tipologia di polvere più adatta per  lo scopo che volete perseguire (N.B. non ha senso usare una polvere a media progressività quando si deve utilizzare una palla molto pesante con una dose di polvere possima a quella massima !!)
- non usare mai dosi ridotte, poichè tutte le cartucce magnum ottimizzano la combustione del propellente con dosi massime o comunque prossime alla dose massima


La gamma di palle astrattamente impiegabili va da 110 a 240grs. di peso (N.B. cioè da circa 7 a 15 GRAMMI). Come consiglio preliminare va detto che sarebbe preferibile usare palle da 180grs. di peso, e comunque si dovrebbe fare tutto il possibile per non scendere sotto ai 165grs. di peso. Il motivo è che con palle troppo leggere unite a quantitativi eccessivi di polvere generano molteplici problemi che possono essere così riassunti :


- comparsa prematura di fenomeni di erosione a livello dell'inizio di rigatura
- stabilizzazione impropria delle palle
- frammentazione delle palle dopo che le stesse hanno abbandonato la volata


Per questo motivo è preferibile usare palle di peso medio unite a dosi di propellente viene a quella massima. Detto questo, per motivi di completezza iniziamo la nostra analisi con i dati di ricarica relativi alle palle da 150-155grs. di peso. Per motivi si semplicità di forniranno dati relativi alle polveri Vihtavuori, a causa della loro elevata reperibilità sul territorio nazionale. Per tutti i tiratori che ne sono in posesso (o che ne hanno costante reperibilità), vengono poi acclusi dati relativi alle polveri di produzione IMR. Per motivi di completezza si accludono poi alcuni brevi dati sulle polveri Hodgdon, peraltro abbastanza rare sul territorio nazionale, almeno allo stato attuale.



palla da 150 - 155grs. completamente blindata, semiblindata a punta molle, (O.A.L. tipico 85,00mm)



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
IMR-4831         
60,5 (min.) - 72,8 (MAX)
WW-760              
59,0 (min.) - 71,0 (MAX)
H-4831                
65,8 (min.) - 75,7 (MAX)
IMR-4350          
60,0 (min.) - 68,8 (MAX)
WMR                 
72,5 (min.) - 79,4 (MAX)
N-160                
68,0 (min.) - 72,8 (MAX)



palla da 165-170grs. semiblindata a punta molle, con puntale in policarbonato, varie morfologie (O.A.L. tipico 85,00mm)



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
IMR-4350            
54,0 (min.) -  63,2 (MAX)
IMR-4831           
57,1 (min.) -  68,3 (MAX)
H-4831              
65,3 (min.) -  72,8 (MAX)
WMR                 
69,8 (min.) -  77,3 (MAX)
N-160                  
60,3 (min.) -  71,2 (MAX)



palla da 175-180grs. semiblindata a punta molle, con puntale in policarbonato, varie morfologie (O.A.L. tipico 85,00mm)



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
IMR-4350            
55,5 (min.) - 63,8 (MAX)
WW-760              
57,7 (min.) - 65,6 (MAX)
IMR-4831             
59,8 (min.) - 64,0 (MAX)
N-165                   
63,7 (min.) - 75,1 (MAX)
WMR                   
67,7 (min.) - 76,1 (MAX)
H-1000                 
69,1 (min.) - 79,9 (MAX)
N-160                  
66,5 (min.) - 70,7 (MAX)



palla da 185-190grs. semiblindata a punta molle, con puntale in policarbonato, varie morfologie (O.A.L. tipico 85,00mm)



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
IMR-4350            
54,8 (min.) - 64,3 (MAX)
IMR-4831               
58,3 (min.) - 65,8 (MAX)
N-160                  
56,5 (min.) - 64,1 (MAX)
WMR                  
59,5 (min.) - 70,5 (MAX)
IMR-7828              
61,0 (min.) - 71,3 (MAX)
H-1000                  
63,5 (min.) - 75,3 (MAX)



palla da 200grs. semiblindata a punta molle, varie morfologie (O.A.L. tipico 85,00mm)



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
IMR-4831            
53,5 (min.) - 65,0 (MAX)
IMR-7828           
57,0 (min.) - 70,0 (MAX)
WMR                  
57,5 (min.) - 70,0 (MAX)
N-165                   
59,0 (min.) - 70,5 (MAX)
H-1000                  
64,5 (min.) - 75,0 (MAX)
N-160                   
62,0 (min.) - 66,4 (MAX)



palla da 210 - 220grs. semiblindata a punta molle, con puntale in policarbonato, varie morfologie (O.A.L. tipico 85,00mm)



Polvere (tipo)
Dose (grs.)
IMR-4831             
52,7 (min.) - 64,0 (MAX)
IMR-7828             
56,1 (min.) - 69,0 (MAX)
WMR                    
56,5 (min.) - 69,0 (MAX)
N-165                    
58,0 (min.) - 69,5 (MAX)
N-160                    
60,5 (min.) - 65,1 (MAX)
H-1000                
63,2 (min.) - 74,1 (MAX)




                                                                                      ATTENZIONE !!

NON EFFETTUATE MAI, PER NESSUNA RAGIONE, RICARICHE CON DOSI DI POLVERE INFERIORI A QUANTO ELENCATO IN QUESTE TABELLE, O POTREBBERO INSORGERE PROBLEMI DI COMBUSTIONE ANOMALA ESTREMAMENTE PERICOLOSI PER ARMA E TIRATORE !!


Così come avviene per la ricarica di TUTTE le munizioni da caccia, anche per il .308 Norma Magnum  vanno rispettati i seguenti principi fondamentali:


- usare SOLO bossoli di buona qualità di cui conoscete la provenienza
- usare SOLO propellenti di buona qualità di cui conoscete le dosi in relazione al tipo di palla che volete impiegare
- usare SOLO palle per impiego venatorio di comprovata qualità
- usare SOLO matrici del calibro adatto e (possibilmente) della qualità più ELEVATA possibile


Particolare CURA va esercitata in riferimento al bossolo (N.B. che come avviene per TUTTE le cartucce è il "cuore" della ricarica !!), dal momento che sarà necessario:


- accertarsi di avere una sede dell'innesco perfettamente ortogonale (intervenendo, se necessario, con l'apposita fresa manuale)
- pulire la sede dell'innesco ad ogni ricarica con l'apposito utensile
- elminare le eventuali imperfezioni presenti dentro il foro di vampa con l'apposito utensile (N.B. una SOLA volta in tutta la vita operativa del bossolo !!)
- accertarsi che il colletto sia perfettamente ortogonale
- accertarsi che all'interno del bossolo NON sussistano estroflessioni nella giunzione tra spalla e colletto
- impiegare COMUNEMENTE matrici di ricalibratura TOTALE onde massimizzare la facilità di alimentazione della cartuccia e di estrazione del bossolo di risulta
- impiegare matrici di ricalibratura che "lavorano" SOLO sul colletto (N.B. serve per ottimizzare la precisione della cartuccia !!) tutte le volte che è necessario (N.B. cioè quando il colletto ha subito delle GRAVI deformazioni e deve essere ripristinata la sua ortogonalità rispetto al resto del bossolo) e solo DOPO avere effettuato l'operazione di ricalibratura TOTALE del bossolo


Va segnalato che, così come avviene per tutte le munizioni, anche in questo caso il tiratore / ricaricatore DEVE ricordarsi di ottimizzare la lunghezza COMPLESSIVA della propria cartuccia in riferimento alla propria arma. Il principio da seguire è quello di realizzare cartucce che abbiano una lunghezza totale PROSSIMA a quella della larghezza del serbatoio della propria arma. Con specifico riferimento alla distanza tra la palla è l'inizio di rigatura, va segnalato che come principio generale questa distanza varia tra un minimo di 0,25-0,30 mm ed un massimo di 0,75-0,80mm. La distanza più breve è quella tipica delle armi da tiro, mentre quella più grande è tipica delle armi da caccia (N.B. esistono anche casi in cui la distanza tra la palla l'inizio di rigatura è addirittura  di 2 - 3mm, per cui è necessario un'attenta verifica da parte del tiratore !!). Premesso questo, è naturale che ognuno faccia delle sperimentazioni personalizzate per individuare il valore più corretto in riferimento alla SUA arma!! Per ulteriori chiarimenti su questo aspetto si rimanda il lettore all'apposita pagina presente in questo sito, relativa all'ottimizzazione della ricarica per le munizioni per arma lunga.



                                                                                      ATTENZIONE !!

NONOSTANTE LA PUBBLICITA' FATTA DA MOLTI IDIOTI, SI PREGA DI NON ASSEMBLARE PER NESSUNA RAGIONE CARICAMENTI IN DOSI FORTEMENTE SUPERIORI A QUANTO RIPORTATO IN QUESTA SEDE. SI TRATTA DI UNA PRATICA ESTREMAMENTE PERICOLOSA CHE POTREBBE GENERARE SOVRAPRESSIONI DEVASTANTI PER ARMA E TIRATORE !!



Ad ogni modo, se dovessero insorgere problemi particolari, è possibile effettuare la crimpatura del colletto tramite l'ausilio di specifiche matrici come la Matrice per la Crimpatura Industriale (factory crimp die) prodotta dall'americana LEE, comodamente disponibile su tutto il territorio nazionale. Il problema talvolta legato al fatto che munizioni con un volume interno così elevato necessitano di una combustione ottimale per poter poter dare il massimo delle loro prestazioni, per cui a volte una crimpatura netta e precisa si potrebbe a volte rivelare necessaria !! Va sottolienato che per effettuare questa operazione al meglio (N.B. la crimpatura è una delle operazioni meno chiare e meno conosciute di tutte fra tutti coloro i quali si dedicano alla ricarica delle proprie munizioni !!), è preferibile agire come segue :


- non effettuare mai l'inserimento e la crimpatura in una sola operazione ma in due operazioni diverse e con due matrici diverse
- se avete dei dubbi, non effettuate mai la crimpatura su proiettili PRIVI del solco di crimpatura onde evitare di daneggiarli


Detto questo, va ricordato che la quasi totalità delle munizioni commerciali destinate ad impieghi venatori presentano una palla trattenuta in sede da una decisa crimpatura. Il motivo va ricercato nel fatto che non potendo i produttori di munizioni realizzare cartucce ottimizzate per ogni singola arma, preferiscono realizzare cartucce di qualche decimo di mm più corte del normale sulle quale applicare delle decise crimpature. In questo modo i produttori di munizioni ottengono due importantissimi risultati:


- sono certi che le loro cartucce verranno camerate in QUALSIASI arma (N.B. perchè essendo più corte del normale le cartucce entreranno ovunque !!)
- sono certi di avere una combustione uniforme in QUALSIASI arma (N.B. perchè avendo la crimpatura la pressione crescerà in maniera UNIFORME prima che la palla lasci il bossolo !!)


Sono queste le ragioni per cui solitamente (al poligono o sui manuali di ricarica) si dice che "...le cartucce da caccia sono più corte di quelle da tiro...". Il motivo è che mentre per le cartucce da caccia la pressione cresce uniformemente a causa della presenza della crimpatura, in quelle da tiro lo stesso risultato si otterrà facendo avvicinare il più possibile la palla all'inizio di rigatura. E' chiaro che si tratta di considerazioni generali, poichè nella realtà ogni arma fa storia  se.


                                                                                       ATTENZIONE !!

TUTTE LE VOLTE CHE VENGONO IMPIEGATE LE MATRICI PER LA CRIMPAURA DEL BOSSOLO, E' CONSIGLIABILE NON ESAGERARE MAI CON IL LIVELLO DI CRIMPATURA APPLICATO (CIOE' CON LA FORZA APPLICATA ALLA LEVA DELLA PRESSA)!!



In linea di massima, con canne di lunghezza ordinaria (610 - 620mm) le velocità oscillano tra i 1040 - 1050 m/s (con le palle più leggere) ed i 820 - 825 m/s (con le palle più pesanti).



Sezione 1 - Questioni tecniche sul calibro .308 Norma Magnum: note sulle verifiche preliminari da effettuare su armi di vecchia fattura


Dal momento che le armi camerate per il calibro in commento sono rarissime, e sono praticamente inesistenti fuori dai confini svedesi, chiunque ne entri in possesso DEVE farla ispezionare accuratamente da un armaiolo COMPETENTE prima di ogni altra cosa. E' necessario accertarsi :


- delle condizioni della volata
- delle condizioni della culatta
- dello stato della camera di cartuccia
- dello stato della rigatura
- dell'entità della luce di cameratura


Particolare attenzione DEVE essere posta sulla luce di cameratura, o luce di battuta (headspace), che non deve mai essere troppo piccola (ne potrebbero derivare sovrapressioni) o troppo grande (ne potrebbero derivare rotture premature dei bossoli). Tramite l'ausilio delle dime di massimo e minimo (Go / no Go gauges), l'armaiolo potrà stabilire se il valore della luce di cameratura è corretto e potrà, se del caso, apportare i necessari correttivi (N.B. necessari per rendere la vostra arma sicura !!). Solo dopo che l'armaiolo si sarà accertato delle perfette condizioni della vostra arma potrete recarvi al poligono di tiro più vicino. Per semplificare le operazioni di ricarica, vengono accluse una serie di combinazioni con le palle ed i propellenti più indicate.



                                                                                                ATTENZIONE!!

NON USATE MAI UNA QUALSIASI ARMA DI ORIGINE NON NOTA SENZA AVERLA PRIMA FATTO ESAMINARE DA UN ARMAIOLO COMPETENTE!!



Sezione 2 - Questioni tecniche sul calibro .308 Norma Magnum: note sulle operazioni di inserimento e  crimpatura della palla



Una questione tecnica peculiare relativa al calibro in commento, così come a molti altri calibri per fucile (N.B. per le armi corte si veda la sezione e loro dedicata), è quella relativa alla necessità vera o presunta di applicare una crimpatura (crimp) in sede di assemblaggio della munizione. In linea di massima,  va detto che il calibro in commento è camerato per armi a ripetizione ordinaria (bolt-action rifles), per cui normalmente cui la crimpatura NON è necessaria. L'unico dettaglio tecnico che l'appassionato deve attentamente considerare nella ricarica del calibro in commento, è quello di OTTIMIZZARE la lunghezza complessiva (C.O.A.L.) della PROPRIA cartuccia in riferimento alla PROPRIA arma. Il principio da seguire è quello di assemblare cartucce che abbiano una lunghezza totale PROSSIMA a quella della larghezza del serbatoio della propria arma. Il corollario a questo principio è che si devono crimpare le palle per impieghi venatori e non si devono crimapre le palle per il tiro ai bersagli cartacei , ricordandosi SEMPRE che  la cartuccia DEVE comunque essere "...il più lunga possibile..." perchè più è lunga MENO spazio deve percorrere la palla prima di impegnare (correttamente !!) la rigatura. Meno spazio la palla percorre prima di impegnare la rigatura e più il binomio arma - cartuccia risulterà essere preciso sul bersaglio !!Naturalmente, in teoria le cose sono molto semplici e paiono sempre funzionare. Putroppo, nella pratica possono sorgere dei problemi imprevisti!! Cosa si deve fare se il serbatoio della PROPRIA arma non consente di realizzare una cartuccia "...il più lunga possibile..." ? Cosa bisogna fare se nonostante i vari tentativi di assemblaggio, rimangono sempre dei vistosi residui di combustione ? Cosa si può fare se la precisione risulta pessima con qualsiasi dosaggio di polvere ? Per risolvere questi problemi, chi ricarica le proprie munizioni per scopi venatori, è preferibile acquisti palle dotate di solco di crimpatura in modo da semplificare l'operazione di ricarica globalmente considerata. Effettuate poi l'operazione di crimpatura in due fasi separate, vale a dire inserimento della palla e crimpatura, onde NON deformare il colletto, la palla od entrambi (N.B. sono tutti errori che pregiudicano la precisione di tiro ed il corretto funzionamento della palla sul bersaglio !!). Sfruttando la presenza del solco di crimpatura sulla palla (cannelure), l'operazione di crimpatura risulterà semplicifata di molto. In ogni caso, è meglio NON esagerare mai con la piega imposta al bordo superiore del colletto !! Se vi interessa ottimizzare oltremodo la combustione del propellente  quando effettuate la crimpatura, una soluzione molto intelligente è quella di usare una matrice specifica come la Matrice per la Crimpatura Industriale (factory crimp die) prodotta dall'americana LEE, comodamente disponibile su tutto il territorio nazionale. Sintetizzando il tutto si può dire che


- in linea di massima le ricariche destinate alle armi a ripetizione ordinaria, al pari di quelle basculanti, non richiedono la crimpatura ma ciò non è sempre necessariamente vero (N.B. dovete verificarlo di persona con la VOSTRA arma !!)
- in linea di massima le ricariche destinate alle armi semiautomatiche potrebbero necessitare di una crimpatura ma ciò non è sempre necessariamente vero (N.B. gran parte dei fucili semiautomatici funzionano perfettamente senza usare munizioni crimpate, per cui dovete verificare di persona con la VOSTRA arma SE avete o meno la necessità di crimpare le VOSTRE munizioni !!)


A tutto questo DEVE poi aggiungersi che l'applicazione o la non applicazione della corretta crimpatura va SEMPRE collegata con la regola aurea per cui la palla DEVE trovarsi a non meno di 0,25mm ed a non più di 0,80mm dall'inizio di rigatura (N.B. questo in generale, poichè ci sono armi che sparano con assoluta precisione con la palla a contatto pieno con l'inizio di rigatura così come ve ne sono altre che fanno la stessa cosa con la palla a oltre 0,80mm di distanza dall'inizio di rigatura !!). In ultima analisi se è vero che in questa materia dovete regolarvi leggendo quanto esposto sui diversi manauli di ricarica, è altrettanto vero che dopo esservi formati "...una solida cultura di base..." dovere verificare COSA va esattamente bene per la VOSTRA arma !!


Sezione 3 - Questioni tecniche sul calibro .308 Norma Magnum : tavola sinottica per il calcolo approssimato delle differenze di velocità


Dal momento che esistono in commercio sia armi con canne da 610mm, sia armi con canne da 660mm, il cacciatore che ricarica personalmente le proprie munizioni potrebbe chiedersi che differenza ci sia, in termini di velocità, tra armi con lunghezza di canna differente pur impiegando la stessa dose di ricarica. E' chiaro che i cacciatori più volenterosi si saranno già dotati di un cronografo per risolvere questo problema, tuttavia, non tutti possono  o  vogliono acquistare un simile strumento. Per questo motivo, pubblichiamo una semplice tabella che consente di fare un calcolo approssimato del guadagno (o della perdita) di velocità che subisce una munizione al variare della lunghezza di canna.



V
L
305
455
610
760
915
1065
1220
25
5
10
15
20
25
30
35
50
10
20
30
40
50
60
70
75
15
30
45
60
75
90
105
100
20
40
60
80
100
120
140
125
25
50
75
100
125
150
175
150
30
60
90
120
150
180
210
175
35
70
105
140
175
210
245



                                                                                             LEGENDA


V = classe di velocità espressa per gruppi omogenei di velocità alla bocca, cioè fino a 305m/s, fino a 455 m/s e così via. Ogni gruppo ha un'approssimazione di +/- 5 m/s
L = lunghezza approsimativa della canna espessa in mm. Ogni casella esprima una differenza  approssimata dalla misura in pollici, cioè 1 pollice 25mm, 2 pollici 50mm e così via.


L'impiego pratico di questa tabella è piuttosto intuitivo. In altre parole, è sufficiente "...incrociare i dati..." della prima riga con quelli della prima colonna. Ad esempio, se con una canna da 660mm (26") la ricarica personalizzata (o la munizione commerciale) ha una velocità alla bocca di 750 m/s, sparando con una canna da 610mm (24") la ricarica avrà una velocità alla bocca stimata in circa 710 m/s. Quindi, se la canna si accorcia si deve sottrarre, mentre se si allunga si deve aggiungere l'incremento velocitario derivante dall'incrocio tra riga e colonna. Naturalmente i valori velocitari derivanti da questa tabella saranno più o meno approssimati a causa del fatto che la velocità alla bocca varia in funzione delle condizioni atmosferiche (N.B. e segnatamente al variare di temperatura presione ed umidità), ma tuttavia saranno più che sufficienti al cacciatore per avere un'idea grossolana di come varia la velocità alla bocca delle sue munizioni.