CALIBRO .30M1 CARBINE (7,62 X 33
MM)
La cartuccia calibro .30 M1 Carbine (N.B. in talune
fonti bibliografiche è indicato anche con la denominazione metrica
di 7,62x33mm) è un derivato parziale della cartuccia calibro
.32 Winchester Selfloading, una munizione per armi semiautomatiche
che era già obsoleta negli anni '30 del XX secolo. Il calibro in commento
ebbe un impiego su vasta scala a partire dal secondo conflitto mondiale.
Più precisamente, la cartuccia in commento venne sviluppata dalla
Winchester negli anni immediatamente antecedenti lo scoppio
della seconda guerra mondiale (1939) su espressa richiesta delle FF.AA.
USA. I vertici delle FF.AA. volevano una cartuccia compatta in calibro .30"
(7,82mm), capace di spingere una palla da 110grs. (7,1 GRAMMI) di tipo
FMJ-RN a circa 610 m/s. Il bossolo doveva essere di tipo senza collarino
(rimless) e doveva altresì presentare una certa conicità
(tapered case) onde facilitare il
funzionamento entro armi semiautomatiche. La Winchester rispose allora con
"...la nuova cartuccia ..." calibro .30-M1, i cui dati fondamentali
sono i seguenti :
- Diametro massimo del proiettile = 7,85 mm (.309")
- Lunghezza massima della cartuccia assemblata (O.A.L.) =
42,67mm
- Lunghezza massima del bossolo = 32,50 mm, ma in sede
di ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati e rifilati a 32,30 mm
esatti
- Diametro del colletto = 8,53mm
- Diametro alla base del corpo = 9,04mm
- Diametro del fondello = 9,14mm
- Pressione di esercizio (media massimale) = 3200bar
(320MPa)
- Tipologia degli inneschi = Small Rifle Standard
- Passo di rigatura (commerciale) tipico = 1 giro in 16 "
per canne da 445 mm (17,5") con palle da 100 a 115 grs.
di peso
L'arma destinata ad impiegare la nuova cartuccia "Ball cartridge,
caliber .30 - M1" era un corto fucile (N.B. più precisamente
una carabina, date le esigue dimensioni), che venne prodotto in oltre
6 milioni di esemplari. La gara d'appalto indetta dai vertici delle FF.AA.
prevedeva un'arma di peso non superiore ai 2,5 Kg e capace di un
tiro utile di circa 270m (300 yade). Numerosi appaltatori del Ministero
della Difesa realizzarono svariati esemplari di questa nuova arma, ma la
cosa soprendente in relazione alla carabina Winchester M-1 (questa
era la sua denominazione) è che essa dovette la sua nascita ad un
ex detenuto!! Il cuore della meccanica di quest'arma venne infatti realizzato
da D.M.Williams, il titolare di un locale in cui era stata organizzata
una distilleria clandestina. Arrestato e condannato alla pena della reclusione
per 30 anni, durante la detenzione divenne un operaio specializzato in
meccanica e potè dare libero sfogo alla sua passione per le armi.
Nonostante fosse in carcere, progettò numerose innovazioni, tra le
quali il c.d. "pistone a corsa corta" (short strike piston)
che, come detto in precedenza, costiutisce il cuore della meccanica della
carabina Winchester M-1. Più precisamente, si trattava di un sistema
di presa di gas per armi semiautomatiche basato su PICCOLO pistone con una
corsa MOLTO breve (noto nella letteratura specializzata come impulsore),
del tutto PRIVO di collegamenti meccanici con l'asta di comando (alla
quale veniva impressa la rotazione tramite una apposita camma). Quando la
Winchester (N.B. la quale aveva sviluppato la cartuccia .30-M1 in soli
sei mesi !!) seppe dell'invenzione di Williams, ne acquisto il bevetto
per la cifra di 250.000 dollari, che all'epoca costituivano una cifra REALMENTE
esorbitante !! Il resto è storia. Premesso queste brevi notizie di
carattere storico, per altro fornite SENZA alcuna pretesa di completezza,
veniamo ora alla ricarica della cartuccia calibro .30 M1. A causa
della SCARSA volumetria interna, per ricaricare il .30-M1 è necessario
impiegare le polveri nomalmente utilizzate per la ricarica delle cartucce
di tipo magnum per arma corta. Si tratta cioè di indirizzarsi verso
propellenti come la WW-296, la Hodgdon H-110, la Vihtavuori
N-110, la Vectan SP-3 o la Norma R-123. Volendo è
possibile impiegare con una certa soddisfazione polveri non specifiche come
la Vectan A0 ed SP-8 o la Baschieri & Pellagri M-410
(N.B. sono polveri specifiche per la ricarica
delle munizioni per fucile a canna liscia, per cui è meglio che
siano solo i ricaricatori più esperti ad impiegarle !!) anche
se le polveri indicate in precedenza sono nettamente da preferire!! Ricaricando
con oculatezza si possono ottenere velocità dell'ordine dei 580
m/s con energie alla bocca di circa 120Kgm. Anche se è possibile
arrivare senza problemi fino a 620 m/s, è consigliabile rimanere
attorno ai 580 m/s indicati in precedenza, anche perchè le armi
camerate per il calibro in commento sono tutte abbastanza datate e NON
vanno sollecitate oltre misura. Per quanto riguarda le palle impiegabili,
il peso normalmente utilizzato da chi ricarica questa cartuccia va da 100
a 115grs. (6,4 - 7,5 GRAMMI), mentre
la morfologia è del tipo completamente blindato a profilo tondo
(FMJ-RN). Esistono anche palle semiblindate (come le Speer modello
"Plinker") o in lega ternaria ad alto tenore di Antimonio (N.B. nelle
palle in lega, più aumenta il valore dell'Antimonio e più
diminuisce l'entità dell'impiombatura durante lo sparo !!)
palla da 100grs. completamente blindata, semiblindata a punta molle,
varie morfologie (O.A.L. tipico 42,00mm)
Polvere (tipo)
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Dose (grs.)
|
Vectan A0
|
7,0 (min.) - 9,5 (MAX)
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Vectan SP-3
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12,0 (min.) - 15,5 (MAX)
|
Vectan SP-8
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7,0 (min.) - 9,0 (MAX)
|
Norma R-123
|
10,0 (min.) - 12,0 (MAX)
|
B&P M-410
|
11,0 (min.) - 14,0 (MAX)
|
N-110
|
13,0 (min.) - 15,0 (MAX)
|
WW-296
|
13,5 (min.) - 16,5 (MAX)
|
H-110
|
14,0 (min.) - 16,0 (MAX)
|
NOTE TECNICHE (1) - taluni manuali indicano
una dose di B&P M-410 (N.B. è una polvere impiegata per il caricamento
delle munizioni a pallini specifiche per fucili a canna liscia, ma che viene
da utilizzata da taluni ricaricatori anche per la ricarica del munizionamento
per arma corta) compresa tra 13,0 e 15,0 grs. con la palla da 100grs. di
peso. In altri manuali questa dose è indicata come compressa, mentre
in altre fonti bibliografiche la dose massima si ferma a 14,0 grs. esatti.
Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 5% rispetto
al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più
adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete
d'occhio eventuali segni di sovrapressione !!
palla da 110grs. completamente blindata, semiblindata a punta
molle, varie morfologie (O.A.L. tipico 42,60 mm)
Polvere (tipo)
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Dose (grs.)
|
Vectan A0
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6,5 (min.) - 8,5 (MAX)
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Vectan SP-3
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13,5 (min.) - 15,0 (MAX)
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Vectan SP-8
|
7,5 (min.) - 9,5 (MAX)
|
Norma R-123
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9,0 (min.) - 11,5 (MAX)
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B&P M-410
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11,0 (min.) 13,0 (MAX)
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N-110
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12,0 (min.) - 14,5 (MAX)
|
WW-296
|
13,0 (min.) - 15,0 (MAX)
|
H-110
|
13,5 (min.) - 15,0 (MAX)
|
NOTE TECNICHE (1) - taluni manuali indicano una dose di B&P
M-410 (N.B. è una polvere impiegata per il caricamento delle
munizioni a pallini specifiche per fucili a canna liscia, ma che viene da
utilizzata da taluni ricaricatori anche per la ricarica del munizionamento
per arma corta) compresa tra 12,0 e 14,0 grs. con la palla da 110grs.
di peso. In altri manuali questa dose è indicata come compressa, mentre
in altre fonti bibliografiche la dose massima si ferma a 13,0 grs. esatti.
Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 5% rispetto
al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più
adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete
d'occhio eventuali segni di sovrapressione !!
palla da 115grs. completamente blindata, semiblindata a punta
molle, varie morfologie (O.A.L. tipico 42,60 mm)
Polvere (tipo)
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Dose (grs.)
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Vectan A0
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5,5 (min.) - 8,0 (MAX)
|
Vectan SP-3
|
11,5 (min.) - 13,5(MAX)
|
Vectan SP-8
|
6,5 (min.) - 8,5 (MAX)
|
Norma R-123
|
9,0 (min.) - 11,0 (MAX)
|
B&P M-410
|
10,0 (min.) - 12,0 (MAX)
|
N-110
|
11,5 (min.) - 13,5 (MAX)
|
WW-296
|
12,0 (min.) - 14,0 (MAX)
|
H-110
|
11,0 (min.) - 13,5 (MAX)
|
NOTE TECNICHE (1) - taluni manuali indicano una dose di B&P
M-410 (N.B. è una polvere impiegata per il caricamento delle
munizioni a pallini specifiche per fucili a canna liscia, ma che viene da
utilizzata da taluni ricaricatori anche per la ricarica del munizionamento
per arma corta) compresa tra 11,0 e 13,0 grs. con la palla da 115grs.
di peso. In altri manuali questa dose è indicata come compressa, mentre
in altre fonti bibliografiche la dose massima si ferma a 12,0 grs. esatti.
Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 5% rispetto
al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più
adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete
d'occhio eventuali segni di sovrapressione !!
ATTENZIONE !!
LE ARMI CAMERATE PER IL CALIBRO .30 - M1 CARBINE
SONO IN GRADO DI FUNZIONARE SENZA ALCUN PROBLEMA ANCHE CON LE DOSI MINIME
DI PROPELLENTE E CON RICARICHE CAPACI DI SVILUPPARE SOLO 70 - 80 KGM DI
ENERGIA CINETICA ALLA BOCCA. L'UNICA CONDIZIONE PER OTTENERE UN FUNZIONAMENTO
SENZA PROBLEMI! E' QUELLA DI TENERE SEMPRE PULITA E LUBRIFICATA LA CAMMA
DI COMANDO DELLA ROTAZIONE DELL'OTTURATORE. UN'ALTRA CONDIZIONE ESSENZIALE
PER GARANTIRE IL FUNZIONAMENTO CORRETTO ANCHE CON CARTUCCE A BASSA POTENZA
E' QUELLA DI UTILIZZARE CARICATORI IN CONDIZIONI OTTIMALI !!
Alcuni tiratori utilizzano anche polveri piuttosto particolari come
la
Norma-200 o la
Vihtavuori N-120. E' vero che (se si
guarda il volume interno) la .30-M1 è una cartuccia da pistola
più che da fucile, ma è altrettanto vero che simili propellenti
sono troppo lenti a bruciare per la cartuccia in esame. Se ne sconsiglia,
per tanto, ogni loro utilizzo!! A chi volesse ugualmente utilizzarli, si
raccomanda di impiegare SOLO le palle più pesanti (cioè quelle
da 115grs.) e di pesare con estrema precisione ogni singola dose di polvere
PRIMA di introdurla nel rispettivo bossolo. Naturalmente, occorre sempre
partire dalle dosi MINIME, ricordandosi che unendo palle pesanti a polveri
progressive i risultati migliori, in termini di costanza e precisione, si
otterranno in prossimità delle dosi massime !!
Polvere (tipo)
|
Dose (grs.)
|
N-120
|
14,0 (min.) - 17,0 (MAX)
|
N-200
|
14,0 (min.) - 17,0 (MAX)
|
NOTE TECNICHE (1) - alcune fonti indicano dosi di
Vihtavuori N-120 comprese tra 15,0 e 18,0grs. con palle da 110grs. di
peso. Altre fonti indicano che la dose di 18,0 è una dose di tipo
compresso, che va per tanto utilizzata con ESTREMA prudenza. Un'attenta
sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 5% rispetto al
dose indicata come minima, consente di individuare la dose più
adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete
d'occhio eventuali segni di sovrapressione !!
NOTE TECNICHE (2) - alcune fonti indicano dosi di Norma N-200 comprese
tra 15,0 e 18,0grs. con palle da 110grs. di peso. Altre fonti indicano
che la dose di 18,0 è una dose di tipo compresso, che va per tanto
utilizzata con ESTREMA prudenza. Un'attenta sperimentazione, cominciando
con una dose ridotta del 5% rispetto al dose indicata come minima, consente
di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre
con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione
!!
ATTENZIONE !!
NON EFFETTUATE MAI, PER NESSUNA RAGIONE, RICARICHE
CON DOSI DI POLVERE INFERIORI A QUANTO ELENCATO IN QUESTE TABELLE, O
POTREBBERO INSORGERE PROBLEMI DI COMBUSTIONE ANOMALA ESTREMAMENTE PERICOLOSI
PER ARMA E TIRATORE !!
Così come avviene per la ricarica di TUTTE le
munizioni da caccia, anche per il .30 M1 Carbine vanno rispettati
i seguenti principi fondamentali :
- usare SOLO bossoli di buona qualità di cui conoscete la
provenienza
- usare SOLO propellenti di buona qualità di cui conoscete
le dosi in relazione al tipo di palla che volete impiegare
- usare SOLO palle di comprovata qualità
- usare SOLO matrici del calibro adatto e (possibilmente) della
qualità più ELEVATA possibile
Particolare CURA va esercitata in riferimento al bossolo (N.B.
che
come avviene per TUTTE le cartucce è il "cuore" della ricarica
!!), dal momento che sarà necessario :
- accertarsi di avere una sede dell'innesco perfettamente ortogonale
(intervenendo, se necessario, con l'apposita fresa manuale)
- pulire la sede dell'innesco ad ogni ricarica con l'apposito utensile
- elminare le eventuali imperfezioni presenti dentro il foro di
vampa con l'apposito utensile (N.B.
una SOLA volta in tutta la vita
operativa del bossolo !!)
- accertarsi che il colletto sia perfettamente ortogonale
- impiegare COMUNEMENTE matrici di ricalibratura TOTALE onde massimizzare
la facilità di alimentazione della cartuccia e di estrazione del
bossolo di risulta
ATTENZIONE !!
NONOSTANTE LA PUBBLICITA' FATTA DA MOLTI
IDIOTI, SI PREGA DI NON ASSEMBLARE PER NESSUNA RAGIONE CARICAMENTI DI
TIPO COMPRESSO NE, A MAGGIOR RAGIONE, CARICAMENTI IN DOSI SUPERIORI A
QUANTO RIPORTATO IN QUESTA SEDE. SI TRATTA DI UNA PRATICA ESTREMAMENTE
PERICOLOSA CHE POTREBBE GENERARE SOVRAPRESSIONI DEVASTANTI PER ARMA E
TIRATORE !!
Va ricordato che la munizione in commento è essenzialmente
camerata per armi semiautomatiche (autoloader rifles). Solitamente,
non sono necessarie operazioni particolari e spearate dic rimpatura della
cartuccia, poichè il ciclod i ricarica solitamente effettuato è
più che sufficiente per assemblare una cartuccia in maniera corretta.
Ad ogni modo, se dovessero insorgere problemi particolari, è possibile
effettuare la crimpatura del colletto tramite l'ausilio di specifiche
matrici come la Matrice per la Crimpatura Industriale (factory
crimp die) prodotta dall'americana LEE, comodamente disponibile su
tutto il territorio nazionale.
ATTENZIONE !!
TUTTE LE VOLTE CHE VENGONO IMPIEGATE LE MATRICI
PER LA CRIMPAURA DEL BOSSOLO, E' CONSIGLIABILE NON ESAGERARE MAI CON IL
LIVELLO DI CRIMPATURA APPLICATO (CIOE' CON LA FORZA APPLICATA ALLA LEVA
DELLA PRESSA)!!
In linea di massima, con canne di lunghezza ordinaria (445mm) le
velocità oscillano tra i 700 m/s (con le palle più leggere)
ed i 600 - 610 m/s (con le palle più pesanti).