CALIBRO .358 NORMA MAGNUM


La cartuccia calibro .358 Norma Magnum rappresenta la risposta tecnologica della Norma  al successo commerciale di munizioni come il .300 od il .338 Winchester Magnum (V. voce a se). L'idea dei tecnici della Norma era quella di creare una cartuccia di tipo magnum capace di lanciare palle da 250grs. di peso ( 16,2 GRAMMI) a circa 850 m/s entro canne da 610mm (24") di lunghezza. Il tutto doveva però avvenire in armi con azioni di tipo standard (standard type action), cioè capaci di impiegare cartucce di lunghezza NON superiori a quella del .30-06 Springfield (V. voce a se) e NON in azioni di tipo magnum (magnum-type action)!! Questa munizione esistette come cartuccia sperimentale (wildcat) per circa una paio d'anni, vale a dire dal 1958 al 1960. Poi, nei primi anni '60 del XX secolo la Norma commercializzò prima i bossoli vergini e poi, poco dopo, le munizioni vere e proprie. I ricaricatori più esperti noteranno sicuramente che il .358 Norma Magnum è MOLTO simile al 35-338 (nota anche come .35-.338 Winchester Magnum), una cartuccia sperimentale oggi scomparsa, che era basata sul bossolo del .338 Winchester Magnum (V. voce a se) modificato per accogliere proiettili da 9mm (.355") di diametro. Quelli che seguono sono i principali dati dimensionali del .358 Norma Magnum:


- Diametro massimo del proiettile = 9,12 mm (.359")
- Lunghezza massima della cartuccia assemblata (O.A.L.) = 85,00mm
- Lunghezza massima del bossolo  = 64,00mm, ma in sede di ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati e rifilati a 63,80mm esatti
- Lunghezza del bossolo SOPRA la spalla (tipica) = 55,67 mm
- Lunghezza del bossolo SOTTO la spalla  (tipica) =
52,94 mm
- Angolo di spalla = 25°30'
- Diametro del colletto = 9,85 mm
- Diametro alla base della spalla = 12,95 mm
- Diametro alla base del corpo = 13,03 mm
- Diametro del fondello = 13,50mm
- Pressione di esercizio (media massimale) = 4400 bar (440MPa)
- Tipologia degli inneschi = Large Rifle Magnum
- Passo di rigatura (commerciale) tipico = 1 giro in 12" per canne da 610mm (24") con palle da 250  grs.  di peso
- Compressione = come accade in TUTTE le cartucce ad alte prestazioni, anche in questa la polvere può essere caricata in condizioni prossime al regime di compressione (= densità di caricamento di poco inferiore al 100% CON polvere in appoggio sulla colonna di polvere), oppure in regime di compressione vero e proprio (= densità di caricamento superiore al 100% CON la palla che preme sulla colonna di polvere) allo scopo di togliere ogni eventuale spazio vuoto tra la colonna di polvere e la base della palla, onde facilitare la combustione della (grossa) massa di polvere
 

Dal punto di vista dell'impiego pratico, il calibro in commento offre prestazioni MOLTO simili a quelle del famosissimo .375 Holland & Holland Magnum (V. voce a se), per cui è un'ottima cartuccia per la selvaggina presente in nord-America o in Africa, mentre è assolutamente priva di utilizzo per i cacciatori italiani. L'unico impiego che potrebbe fare un cacciatore italiano è quello di utilizzarla per la caccia all'alce qualora si recasse in Scandinavia, poichè per il cinghiale o per il cervo nostrano non avrebbe alcun senso !! Per quanto riguarda la ricarica, i bossoli sono reperibili tramite la Norma, mentre le palle possono essere scelte tra quelle realizzate dai più famosi produttori mondiali. Anche se la cartuccia è nata intorno ad una palla da 250grs. di tipo semiblindato, in realtà sono facilmente reperibili palle da 200 e da 250grs. praticamente in qualsiasi armeria presente sul territorio nazionale. Tra le più famose si segnalano quelle prodotte da aziende come Hornady, Sierra e, naturalmente, Norma. Le polveri più adatte per la ricarica di questo calibro DEVONO possedere una velocità di combustione possibilmente non inferiore a quella della N-160 allo scopo di avere risultati ottimali. Infine, data la grossa quantità di polvere presente nei bossoli, gli inneschi DEVONO essere di tipo Large Rifle Magnum (N.B. si consigliano i Federal #215 o i CCI-#250). Iniziamo l'analisi dei nostri dati di ricarica facendo riferimento alla palla da 200grs. di peso, che pur essendo scarsamente impiegata (e poco conosciuta dai cacciatori), rappresenta la palla più LEGGERA tra quelle attualmente disponibili in commercio (N.B. molti ricaricatori, specie nordamericani, tendono ad impiegare anche le palle più leggere impiegate per la ricarica del .35 Whelen). Normalmente sono disponibili sia palle a profilo accuminato (PSP, cioè Pointed Soft-Point), sia palle a profilo tondo (RNSP, cioè Round Nose Soft-Point), per cui spetterà al cacciatore / ricaricatore scegliere quella più consona ai propri scopi. spesso un simile tipo di palla viene impiegato anche per scopi propedeutici, cioè per "...per prendere confidenza con l'arma..." e per meglio abituarsi al superiore livello di rinculo generato dalle palle da 250grs. di peso.


palla da 200grs. semiblindata a punta molle, varie tipologie (O.A.L. tipico 79,00 - 79,80 mm)


Polvere (tipo)
Dose (grs.)
IMR-3031      
53,5 (min.) - 60,5 (MAX)
IMR-4064        
57,5 (min.) - 66,5 (MAX)
IMR-4320      
60,5 (min.) - 68,0 (MAX)
IMR-4350            
67,0 (min.) - 74,5 (MAX)
N-160        
77,0 (min.) - 81,5 (MAX)


NOTE TECNICHE (1) - taluni manuali indicano una dose di URP compresa tra 74,0 e 78,0 grs. con la palla da 200grs. di peso. Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 10% rispetto al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione

NOTE TECNICHE (2) - taluni manuali indicano una dose di  72,5 grs. di IMR-4895 con la palla da 200grs. di peso come ricarica idonea al tiro su lunghe distanze. Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 10% rispetto al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione

NOTE TECNICHE (4) - taluni manuali indicano una dose di  72,0 grs. di IMR-4320 con la palla da 200grs. di peso. Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 10% rispetto al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione

NOTE TECNICHE (4) - taluni manuali indicano una dose di  71,0 grs. di IMR-4064 con la palla da 200grs. di peso. Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 10% rispetto al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione


Veniamo ora ai dati di ricarica con la "classica" palla da 250grs. di peso. Così com'è avvenuto con le palle da 200grs. di peso, anche in questo caso si farà riferimento alla Vihtavuori N-160, che è facilmente reperibile in tutte le armerie italiane e che è considerata da molti come "...la polvere regina..." per questo tipo di cartuccia. Vengono poi indicati alcuni dati di ricarica con le polveri di produzione IMR, che sono facilmente reperibili presso alcune armerie italiane, e sulle quali molti cacciatori possono sempre fare affidamento.


palla da 250grs. semiblindata a punta molle, varie tipologie (O.A.L. tipico 83,30 - 84,00 mm)


Polvere (tipo)
Dose (grs.)
IMR-3031      
54,0 (min.) - 62,0 (MAX)
IMR-4064        
57,0 (min.) - 64,5 (MAX)
IMR-4320      
58,5 (min.) - 68,0 (MAX)
IMR-4350            
64,5 (min.) - 74,0 (MAX)
N-160        
76,0 (min.) - 80,0 (MAX)


NOTE TECNICHE (1) - taluni manuali indicano una dose di URP compresa tra 72,0 e 76,5 grs. con la palla da 250grs. di peso. Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 10% rispetto al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione

NOTE TECNICHE (2) - taluni manuali indicano una dose di  77,5 grs. di IMR-4350 con la palla da 250grs. di peso come ricarica di tipo compresso. Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 10% rispetto al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione

NOTE TECNICHE (3) - taluni manuali indicano una dose di  67,5 grs. di IMR-4895 con la palla da 250grs. di peso come una delle migliori ricariche possibili per il .358 NM. Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 10% rispetto al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione

NOTE TECNICHE (4) - taluni manuali indicano una dose di 68,5 grs. di IMR-4320 con la palla da 250grs. di peso. Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 10% rispetto al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione

NOTE TECNICHE (5) - taluni manuali indicano una dose di 70,5 grs. di N-203 con la palla da 250grs. di peso. Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 10% rispetto al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione

NOTE TECNICHE (6) - taluni manuali indicano una dose di  70,5 grs. di IMR-4320 con la palla da 220grs. di peso. Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 10% rispetto al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione

NOTE TECNICHE (7) - taluni manuali indicano una dose di  78,0 grs. di IMR-4350 con la palla da 220grs. di peso. Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 10% rispetto al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione

NOTE TECNICHE (8) - taluni manuali indicano una dose di  73,5 grs. di N-203 con la palla da 220grs. di peso. Un'attenta sperimentazione, cominciando con una dose ridotta del 10% rispetto al dose indicata come minima, consente di individuare la dose più adatta per la propria arma. Agite sempre con la massima prudenza e tenete d'occhio eventuali segni di sovrapressione


Molti noteranno che i dati relativi alla IMR-3031 fanno riferimento ad un quantitativo superiore di polvere rispetto alla palla da soli 200grs. di peso. Il motivo va ricercato nella composizione chimica di questa polvere, che, almeno nel calibro in commento, accetta un superiore livello di compressione con palle di peso maggiore. Ad ogni modo, dal momento che questi dati sono stati ottenuti con la NOSTRA arma, è necessario che chiunque si appresta a ricaricare cominci SEMPRE dalla dose minima e salga lentamente (ma giudiziosamente !!) verso la dose massima. Aumentate la dose di polvere con incrementi di 1 grs. per volta e, quando siete in prossimità della dose massma, di solo 0,5grs. per volta. Ricordatevi di agire SEMPRE con la massima prudenza !!



                                                                                      ATTENZIONE !!

NON EFFETTUATE MAI, PER NESSUNA RAGIONE, RICARICHE CON DOSI DI POLVERE INFERIORI A QUANTO ELENCATO IN QUESTE TABELLE, O POTREBBERO INSORGERE PROBLEMI DI COMBUSTIONE ANOMALA ESTREMAMENTE PERICOLOSI PER ARMA E TIRATORE !!


Così come avviene per la ricarica di TUTTE le munizioni da caccia, anche per il .358 Norma Magnum vanno rispettati i seguenti principi fondamentali :


- usare SOLO bossoli di buona qualità di cui conoscete la provenienza
- usare SOLO propellenti di buona qualità di cui conoscete le dosi in relazione al tipo di palla che volete impiegare
- usare SOLO palle per impiego venatorio di comprovata qualità
- usare SOLO matrici del calibro adatto e (possibilmente) della qualità più ELEVATA possibile


Particolare CURA va esercitata in riferimento al bossolo (N.B. che come avviene per TUTTE le cartucce è il "cuore" della ricarica !!), dal momento che sarà necessario :


- accertarsi di avere una sede dell'innesco perfettamente ortogonale (intervenendo, se necessario, con l'apposita fresa manuale)
- pulire la sede dell'innesco ad ogni ricarica con l'apposito utensile
- elminare le eventuali imperfezioni presenti dentro il foro di vampa con l'apposito utensile (N.B. una SOLA volta in tutta la vita operativa del bossolo !!)
- accertarsi che il colletto sia perfettamente ortogonale
- accertarsi che all'interno del bossolo NON sussistano estroflessioni nella giunzione tra spalla e colletto
- impiegare COMUNEMENTE matrici di ricalibratura TOTALE onde massimizzare la facilità di alimentazione della cartuccia e di estrazione del bossolo di risulta
- impiegare matrici di ricalibratura che "lavorano" SOLO sul colletto (N.B. serve per ottimizzare la precisione della cartuccia !!) tutte le volte che è necessario (N.B. cioè quando il colletto ha subito delle GRAVI deformazioni e deve essere ripristinata la sua ortogonalità rispetto al resto del bossolo) e solo DOPO avere effettuato l'operazione di ricalibratura TOTALE del bossolo


Va segnalato che il calibro in commento è normalmente camerato per armi a ripetizione ordinaria (bolt-action rifles), per cui normalmente cui la crimpatura NON è necessaria. L'unico problema che il cacciatore / ricaricatore potrebbe incontrare, è quello di ottimizzare la lunghezza COMPLESSIVA della propria cartuccia in riferimento alla propria arma. il principio da seguire è quello di realizzare cartucce che abbiano una lunghezza totale PROSSIMA a quella della larghezza del serbatoio della propria arma. Per ulteriori chiarimenti su questo aspetto si rimanda il lettore all'apposita pagina presente in questo sito, relativa all'ottimizzazione della ricarica per le munizioni per arma lunga.



                                                                                      ATTENZIONE !!

NONOSTANTE LA PUBBLICITA' FATTA DA MOLTI IDIOTI, SI PREGA DI NON ASSEMBLARE PER NESSUNA RAGIONE CARICAMENTI IN DOSI FORTEMENTE SUPERIORI A QUANTO RIPORTATO IN QUESTA SEDE. SI TRATTA DI UNA PRATICA ESTREMAMENTE PERICOLOSA CHE POTREBBE GENERARE SOVRAPRESSIONI DEVASTANTI PER ARMA E TIRATORE !!



Se dovessero insorgere problemi di combustione anomala o altri problemi particolari, è possibile effettuare la crimpatura del colletto tramite l'ausilio di specifiche matrici come la Matrice per la Crimpatura Industriale (factory crimp die) prodotta dall'americana LEE (N.B. in questo caso si tratta di un prodotto "fuoriserie" che deve essere esplicitamente richiesto alla casa produttrice e richiede l'esborso di un prezzo maggiorato rispetto al normale !!). Il problema talvolta legato all'impiego delle armi semiautomatiche è rappresentato dal fatto che le loro dimensioni interne (N.B. segnatamente le dimensioni del serbatoio) non consentono l'impiego di cartucce con le dimensioni (complessive) riportate sui manuali di ricarica, per cui si è costretti ad impiegare cartucce un po' più corte del normale (N.B. il riferimento è a qualche decimo di mm !!). Con le palle più lunghe (cioè quelle più pesanti), questo aspetto potrebbe rappresentare un problema. Se la cartuccia è un po' più corta del normale, la combustione avviene in maniera anomala, perchè la pressione non cresce in maniera uniforme prima che la palla abbandoni il bossolo. Per risolvere questo problema è conveniente impiegare le matrici per la crimpatura citate in precedenza. Detto questo, va ricordato che la quasi totalità delle munizioni commerciali destinate ad impieghi venatori presentano una palla trattenuta ins ede da una decisa crimpatura. Il motivo va ricercato nel fatto che non potendo i produttori di munizioni realizzare cartucce ottimizzate per ogni singola arma, preferiscono realizzare cartucce di qualche decimo di mm più corte del normale sulle quale applicare delle decise crimpature. In questo modo i produttori di munizioni ottengono due importantissimi risultati:


- sono certi che le loro cartucce verranno camerate in QUALSIASI arma (N.B. perchè essendo più corte del normale le cartucce entreranno ovunque !!)
- sono certi di avere una combustione uniforme in QUALSIASI arma (N.B. perchè avendo la crimpatura la pressione crescerà in maniera UNIFORME prima che la palla lasci il bossolo !!)


Sono queste le ragioni per cui solitamente si dice che "...le cartucce da caccia sono più corte di quelle da tiro...". Il motivo è che mentre per le cartucce da caccia la pressione cresce uniformemente a causa della presenza della crimpatura, in quelle da tiro lo stesso risultato si otterrà facendo avvicinare il più possibile la palla all'inizio di rigatura. E' chiaro che si tratta di considerazioni generali, poichè nella realtà ogni arma fa storia  se.


                                                                                       ATTENZIONE !!

TUTTE LE VOLTE CHE VENGONO IMPIEGATE LE MATRICI PER LA CRIMPAURA DEL BOSSOLO, E' CONSIGLIABILE NON ESAGERARE MAI CON IL LIVELLO DI CRIMPATURA APPLICATO (CIOE' CON LA FORZA APPLICATA ALLA LEVA DELLA PRESSA)!!



In linea di massima, con canne di lunghezza ordinaria (610 mm) le velocità oscillano tra 880 m/s (con le palle più leggere) e 850 m/s (con le palle più pesanti).



Sezione 1 - Questioni tecniche sul calibro .358 Norma Magnum: note sulle verifiche preliminari da effettuare su armi di origine non nota o di vecchia produzione


Dal momento che le armi camerate per il calibro in commento sono estremamente RARE, per evidenti motivi di sicurezza, chiunque intenda sparare con un'arma del genere DEVE farla ispezionare accuratamente da un armaiolo COMPETENTE prima di ogni altra cosa. E' necessario accertarsi :


- delle condizioni della volata
- delle condizioni della culatta
- dello stato della camera di cartuccia
- dello stato della rigatura
- dell'entità della luce di cameratura


Particolare attenzione DEVE essere posta sulla luce di cameratura, o luce di battuta (headspace), che non deve mai essere troppo piccola (ne potrebbero derivare sovrapressioni) o troppo grande (ne potrebbero derivare rotture premature dei bossoli). Tramite l'ausilio delle dime di massimo e minimo (Go / no Go gauges), l'armaiolo potrà stabilire se il valore della luce di cameratura è corretto e potrà, se del caso, apportare i necessari correttivi (N.B. necessari per rendere la vostra arma sicura !!). Solo dopo che l'armaiolo si sarà accertato delle perfette condizioni della vostra arma potrete recarvi al poligono di tiro più vicino. Per semplificare le operazioni di ricarica, vengono accluse una serie di combinazioni con le palle ed i propellenti più indicate.



                                                                                                ATTENZIONE!!

NON USATE MAI UN'ARMA DI ORIGINE NON NOTA (ANCHE SE VI SEMBRA ESTERIORMENTE PERFETTA) SENZA AVERLA PRIMA FATTA ESAMINARE DA UN ARMAIOLO COMPETENTE!!



Sezione 2 - Questioni tecniche sul calibro .358 Norma Magnum: note sulle operazioni di inserimento e  crimpatura della palla


Una questione tecnica peculiare relativa al calibro in commento, così come a molti altri calibri per fucile (N.B. per le armi corte si veda la sezione e loro dedicata), è quella relativa alla necessità vera o presunta di applicare una crimpatura (crimp) in sede di assemblaggio della munizione. In linea di massima,  va detto che il calibro in commento è camerato per armi a ripetizione ordinaria (bolt-action rifles), per cui normalmente cui la crimpatura NON è necessaria. L'unico dettaglio tecnico che l'appassionato deve attentamente considerare nella ricarica del calibro in commento, è quello di OTTIMIZZARE la lunghezza complessiva (C.O.A.L.) della PROPRIA cartuccia in riferimento alla PROPRIA arma. Il principio da seguire è quello di assemblare cartucce che abbiano una lunghezza totale PROSSIMA a quella della larghezza del serbatoio della propria arma. Il corollario a questo principio è che si devono crimpare le palle per impieghi venatori e non si devono crimapre le palle per il tiro ai bersagli cartacei , ricordandosi SEMPRE che  la cartuccia DEVE comunque essere "...il più lunga possibile..." perchè più è lunga MENO spazio deve percorrere la palla prima di impegnare (correttamente !!) la rigatura. Meno spazio la palla percorre prima di impegnare la rigatura e più il binomio arma - cartuccia risulterà essere preciso sul bersaglio!! Naturalmente, in teoria le cose sono molto semplici e paiono sempre funzionare. Putroppo, nella pratica possono sorgere dei problemi imprevisti, infatti essendo il calibro in commento un calibro di tipo magnum, la crimpatura diventa quasi obbligatoria !! Per risolvere questo problema chi ricarica le proprie munizioni per scopi venatori, è preferibile che acquisti palle dotate di solco di crimpatura in modo da semplificare l'operazione di ricarica globalmente considerata. Effettuate poi l'operazione di crimpatura in due fasi separate, vale a dire inserimento della palla e crimpatura, onde NON deformare il colletto, la palla od entrambi (N.B. sono tutti errori che pregiudicano la precisione di tiro ed il corretto funzionamento della palla sul bersaglio !!). Sfruttando la presenza del solco di crimpatura sulla palla (cannelure), l'operazione di crimpatura risulterà semplicifata di molto. In ogni caso, è meglio NON esagerare mai con la piega imposta al bordo superiore del colletto !! Se vi interessa ottimizzare oltremodo la combustione del propellente  quando effettuate la crimpatura, una soluzione molto intelligente è quella di usare una matrice specifica come la Matrice per la Crimpatura Industriale (factory crimp die) prodotta dall'americana LEE. Sintetizzando il tutto si può dire che


- in linea di massima le ricariche destinate alle armi a ripetizione ordinaria, al pari di quelle basculanti, non richiedono la crimpatura ma ciò non è sempre necessariamente vero (N.B. dovete verificarlo di persona con la VOSTRA arma !!)
- in linea di massima le ricariche destinate alle armi semiautomatiche potrebbero necessitare di una crimpatura ma ciò non è sempre necessariamente vero (N.B. gran parte dei fucili semiautomatici funzionano perfettamente senza usare munizioni crimpate, per cui dovete verificare di persona con la VOSTRA arma SE avete o meno la necessità di crimpare le VOSTRE munizioni !!)


A tutto questo DEVE poi aggiungersi che l'applicazione o la non applicazione della corretta crimpatura va SEMPRE collegata con la regola aurea per cui la palla DEVE trovarsi a non meno di 0,25mm ed a non più di 0,80mm dall'inizio di rigatura (N.B. questo in generale, poichè ci sono armi che sparano con assoluta precisione con la palla a contatto pieno con l'inizio di rigatura così come ve ne sono altre che fanno la stessa cosa con la palla a oltre 0,80mm di distanza dall'inizio di rigatura !!). In ultima analisi se è vero che in questa materia dovete regolarvi leggendo quanto esposto sui diversi manauli di ricarica, è altrettanto vero che dopo esservi formati "...una solida cultura di base..." dovere verificare COSA va esattamente bene per la VOSTRA arma !!


Sezione 3 - Questioni tecniche sul calibro .358 Norma Magnum : note sulla caccia all'alce


I pochi fortunati cacciatori che possono recarsi in Scandinavia per la caccia all'alce, possono avere un'ottima possibilità di utilizzare il .358 Norma Magnum. Di solito "...il punto di partenza minimo..." per la caccia all'alce è considerato il .30-06 con una palla da 180grs. semiblindata a punta molle (o meglio ancora con una palla da 200 - 220grs. del medesimo tipo), per cui il .358 Norma magnum è un'ottima scelta sia per l'alce nordamericano, che per quello europeo. Tra i due animali ci sono delle differenze dimensionali (N.B. sia va dai 400 ai 600Kg per quello europeo, mentre quello americano della sottospecie Alaska-Yukon arriva fino a 800 - 900Kg), ma anche molti punti in comune. Le alci hanno una pessima vista ma possiedono un udito ed un olfatto fenomenali. Inoltre, pur non essendo violente come il bufalo o l'elefante, hanno una eccezionale resistenza ai proiettili, e spesso non mostrano affatto di essere state colpite, oppure "...crollano al tappeto..." ma si rialzano subito dopo. Questo è il motivo per cui molte fonti bibliografiche consigliano calibri come .300 Winchester Magnum, .300 Weatherby Magnum, .300 RUM, .338 Winchester Magnum, .340 Weatherby Magnum, .338 Lapua Magnum, 35 Whelen,  9,3x62 Mauser, 9,3x64 Brenneke, 8mm Remington Magnum, .375 H&H Magnum e così via (N.B. è vero che in Scandinavia molte alci vengono abbattute anche con il 6,5x55, il 7,62x54R o il .308 Winchester ricaricati con palle molto pesanti, ma è altrettanto vero che questo viene fatto perchè di solito in queste zone si caccia a distanze molto ridotte). Si può facilmente capire come un .358 Norma Magnum capace di erogare circa 600Kgm con una palla da 250grs. (lanciata a circa 850 m/s) sia una munizione decisamente adatta per la caccia all'alce. La cosa fondamentale da fare per non avere problemi è quella di "...saper sparare dritto..." quando l'alce comparirà davanti ai vostri occhi (N.B. a seconda dei luoghi, l'alce viene cacciata con l'ausilio dei cani o alla posta, oppure tramite ricerca e successivo avvicinamento). E' possibile abbattere l'alce in maniera pulita nel seguente modo  :

- con un tiro al cervello
- con un tiro alla base del cranio
- con un tiro alla parte alta della spina dorsale (vertebre cervicali o prime vertebre toraciche)

Un tiro al cuore o ai polmoni può uccidere un alce in un tempo ragionevole, ma bisogna colpire in maniera molto precisa e con il proiettile giusto. Il proiettile si deve espandere ma non si deve sbriciolare, ed inoltre deve rimanere dentro al corpo dell'animale. Inoltre, dovete imparare la regola base dei cacciatori di alci, che è quella di colpire l'animale fino a quando si trova davanti a voi (N.B. a meno che non siete certi di avere piazzato un colpo assolutamente letale !!) . Se l'animale crolla a terra quando lo colpite, ricordatevi di doppiare il colpo per evitare che si rialzi e fugga andando a morire a qualche chilometro di distanza !!


Sezione 4 - Questioni tecniche sul calibro .358 Norma Magnum : tavola sinottica per il calcolo approssimato delle differenze di velocità


Dal momento che esistono in commercio sia armi con canne da 610mm, sia armi con canne da 660mm, il cacciatore che ricarica personalmente le proprie munizioni potrebbe chiedersi che differenza ci sia, in termini di velocità, tra armi con lunghezza di canna differente pur impiegando la stessa dose di ricarica. E' chiaro che i cacciatori più volenterosi si saranno già dotati di un cronografo per risolvere questo problema, tuttavia, non tutti possono  o  vogliono acquistare un simile strumento. Per questo motivo, pubblichiamo una semplice tabella che consente di fare un calcolo approssimato del guadagno (o della perdita) di velocità che subisce una munizione al variare della lunghezza di canna.



V
L
305
455
610
760
915
1065
1220
25
5
10
15
20
25
30
35
50
10
20
30
40
50
60
70
75
15
30
45
60
75
90
105
100
20
40
60
80
100
120
140
125
25
50
75
100
125
150
175
150
30
60
90
120
150
180
210
175
35
70
105
140
175
210
245



                                                                                             LEGENDA


V = classe di velocità espressa per gruppi omogenei di velocità alla bocca, cioè fino a 305m/s, fino a 455 m/s e così via. Ogni gruppo ha un'approssimazione di +/- 5 m/s
L = lunghezza approsimativa della canna espessa in mm. Ogni casella esprime una differenza  approssimata dalla misura in pollici, cioè 1 pollice 25mm, 2 pollici 50mm e così via.


L'impiego pratico di questa tabella è piuttosto intuitivo. In altre parole, è sufficiente "...incrociare i dati..." della prima riga con quelli della prima colonna. Ad esempio, se con una canna da 660mm (26") la ricarica personalizzata (o la munizione commerciale) ha una velocità alla bocca di 750 m/s, sparando con una canna da 610mm (24") la ricarica avrà una velocità alla bocca stimata in circa 710 m/s. Quindi, se la canna si accorcia si deve sottrarre, mentre se si allunga si deve aggiungere l'incremento velocitario derivante dall'incrocio tra riga e colonna. Naturalmente i valori velocitari derivanti da questa tabella saranno più o meno approssimati a causa del fatto che la velocità alla bocca varia in funzione delle condizioni atmosferiche (N.B. e segnatamente al variare di temperatura presione ed umidità), ma tuttavia saranno più che sufficienti al cacciatore per avere un'idea grossolana di come varia la velocità alla bocca della sue munizioni.