CALIBRO 9,3x53R
La cartuccia calibro
9,3x53R è un derivato parziale
della cartuccia calibro
7,62x54R (V. voce a se), ottenuta per
taglio del colletto e successivo allargamento del medesimo fino a rendere
possibile l'inserimento di un proiiettile del diametro di 9,3mm (.366").
Si tratta di una munizione nata in maniera analoga all'
8,2x53R (V.
voce a se) e ad altre cartucce da caccia finlandesi tutte derivate dal
bossolo dell'onnipresente
7,62x54R (V. voce a se). Dal momento
che le leggi finlandesi in materia di caccia vietavano l'impiego di cartcucce
di calibro inferiore ai 7mm "...
per la caccia all'alce..." e che
il 7,62x54R era considerato "...
una cartuccia da guerra...", nella
seconda metà degli anni '40 del XX secolo alcuni armaioli pensarono
di conventire i vecchi fucili da guerra in calibro 7,62x54R in "...
moderni
fucili da caccia in calibro 9,3x53R...". Dopo avere vissuto come cartuccia
sperimentale per circa 50 anni, nel
1996 il 9,3x53R divenne una
cartuccia ufficile approvata dal
CIP. Questi sono, in sintesi,
i suoi principali dati dimensionali:
-
Diametro massimo del proiettile = 9,30mm (.366")
-
Lunghezza massima della cartuccia assemblata (O.A.L.)
= 76,00mm
-
Lunghezza massima del bossolo = 53,50mm,
ma in sede di ricarica casalinga i bossoli vengono tagliati e rifilati
a 53,20mm esatti
-
Lunghezza del bossolo SOPRA la spalla (tipica) = 41,94mm
- Lunghezza del bossolo SOTTO la spalla (tipica) =
39,61mm
- Angolo di spalla = 18°44'
-
Diametro del colletto = 9,96mm
-
Diametro alla base della spalla = 11,61mm
-
Diametro alla base del corpo = 12,42mm
-
Diametro del fondello = 14,40mm
-
Pressione di esercizio (media massimale) =
3400 bar (340MPa)
-
Tipologia degli inneschi = Large Rifle Standard
-
Passo di rigatura (commerciale) tipico = 1
giro in 14" per canne da 610mm (24") con palle da 250 a 255 grs.
di peso
ATTENZIONE !!
I DATI RELATIVI A QUESTO CALIBRO
SONO RIPOTATI DAL GRURIFRASCA SOLO ED ESCLUSIVAMENTE PER MOTIVI DI COMPLTEZZA
DEL PRESENTE SITO. ALLO STATO ATTUALE, NON ESISTONO INFATTI, ARMI CAMERATE
PER QUESTO CALIBRO NEL NOSTRO PAESE!!
Le munizioni commerciali vengono prodotte dalla
Sako, ma
nonostante questo il calibro in commento
NON è molto
conosciuto al di fuori della penisola scandinava (N.B.
segnatamente
al di fuori della Finlandia !!) e, nel resto dell'Europa, è
praticamente inesistente!! A prescindere che si impieghi la munizione
commerciale o quelle ricaricate, la cartuccia più diffusa è
quella costituita da una palla da 255grs. ( 16,5 GRAMMI) lanciata a circa
710 m/s in armi con canne da 610mm (24"). I proiettili sono gli stessi impiegati
per cartucce come il
9,3x62 o il
9,3x64 (V. voce a se). Questa
combinazione si è rivelata estemamente efficace sull'alce nordeuropeo,
specie durante battute di caccia alla posta e con tiri effettuati "...
nello
sporco..." Per effettuare la ricarica, i bossoli sono disponibili
tramite la Sako, mentre per le palle si può impiegare una qualsiasi
confezione di palle utilizzate per ricaricare il
9,3x62, il
9,3x64
o il
9,3x74R (V. voce a se). Le polveri più indicate
sono quelle a media progressività come la Vihtavuori
N-140 o
affini.
palla semiblindata a punta molle da 230 - 232 grs., varie
morfologie (O.A.L. tipico 71,00 - 74,00 mm)
Polvere (tipo)
|
Dose (grs.)
|
IMR-3031
|
43,0 (min.) - 46,0 (MAX)
|
N-201
|
47,0 (min.) - 51,0 (MAX)
|
WW-748
|
49,0 (min.) - 52,0 (MAX)
|
N-140
|
46,5 (min.) - 51,5 (MAX)
|
palla semiblindata a punta molle da 255 - 258 grs., varie
morfologie (O.A.L. tipico 74,00 - 74,50 mm)
Polvere (tipo)
|
Dose (grs.)
|
IMR-3031
|
39,0 (min.) - 42,0 (MAX)
|
N-201
|
43,0 (min.) - 47,0 (MAX)
|
WW-748
|
45,0 (min.) - 48,0 (MAX)
|
N-140
|
44,5 (min.) - 49,5 (MAX)
|
palla semiblindata a punta molle da 270 grs., varie morfologie
(O.A.L. tipico 75,00 - 76,00mm)
Polvere (tipo)
|
Dose (grs.)
|
IMR-3031
|
36,0 (min.) - 40,0 (MAX)
|
IMR-4895
|
42,0 (min.) - 45,0 (MAX)
|
N-201
|
40,0 (min.) - 45,0 (MAX)
|
WW-748
|
42,0 (min.) - 46,0 (MAX)
|
N-140
|
41,0 (min.) - 45,5 (MAX)
|
palla semiblindata a punta molle da 285 - 286 grs., varie morfologie
(O.A.L. tipico 76,00mm)
Polvere (tipo)
|
Dose (grs.)
|
IMR-3031
|
34,0 (min.) - 38,0 (MAX)
|
IMR-4895
|
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
|
N-201
|
38,0 (min.) - 42,0 (MAX)
|
WW-748
|
39,0 (min.) - 43,0 (MAX)
|
N-140
|
38,0 (min.) - 42,5 (MAX)
|
palla semiblindata a punta molle da 293 grs., varie morfologie
(O.A.L. tipico 76,00mm)
Polvere (tipo)
|
Dose (grs.)
|
IMR-3031
|
30,0 (min.) - 34,0 (MAX)
|
IMR-4895
|
34,0 (min.) - 38,0 (MAX)
|
N-201
|
34,0 (min.) - 38,0 (MAX)
|
WW-748
|
35,0 (min.) - 39,0 (MAX)
|
N-140
|
34,0 (min.) - 38,5 (MAX)
|
ATTENZIONE
!!
NON EFFETTUATE MAI, PER NESSUNA
RAGIONE, RICARICHE CON DOSI DI POLVERE INFERIORI A QUANTO ELENCATO
IN QUESTE TABELLE, O POTREBBERO INSORGERE PROBLEMI DI COMBUSTIONE
ANOMALA ESTREMAMENTE PERICOLOSI PER ARMA E TIRATORE !!
Così come avviene per la ricarica di TUTTE le
munizioni da caccia, anche per il 9,3x53R vanno rispettati
i seguenti principi fondamentali :
- usare SOLO bossoli di buona qualità di cui
conoscete la provenienza
- usare SOLO propellenti di buona qualità di
cui conoscete le dosi in relazione al tipo di palla che volete impiegare
- usare SOLO palle per impiego venatorio di comprovata
qualità
- usare SOLO matrici del calibro adatto e (possibilmente)
della qualità più ELEVATA possibile
Particolare CURA va esercitata in riferimento al bossolo
(N.B. che come avviene per TUTTE le cartucce è il "cuore"
della ricarica !!), dal momento che sarà necessario:
- accertarsi di avere una sede dell'innesco perfettamente
ortogonale (intervenendo, se necessario, con l'apposita fresa manuale)
- pulire la sede dell'innesco ad ogni ricarica con
l'apposito utensile
- elminare le eventuali imperfezioni presenti dentro
il foro di vampa con l'apposito utensile (N.B.
una SOLA volta
in tutta la vita operativa del bossolo !!)
- accertarsi che il colletto sia perfettamente ortogonale
- accertarsi che all'interno del bossolo NON sussistano
estroflessioni nella giunzione tra spalla e colletto
- impiegare COMUNEMENTE matrici di ricalibratura TOTALE
onde massimizzare la facilità di alimentazione della cartuccia
e di estrazione del bossolo di risulta
- impiegare matrici di ricalibratura che "
lavorano"
SOLO sul colletto (N.B.
serve per ottimizzare la precisione
della cartuccia !!) tutte le volte che è necessario (N.B.
cioè quando il colletto ha subito delle GRAVI deformazioni
e deve essere ripristinata la sua ortogonalità rispetto al resto
del bossolo) e solo DOPO avere effettuato l'operazione di ricalibratura
TOTALE del bossolo
Va segnalato che il calibro in commento è camerato
esclusivamente per armi a ripetizione ordinaria (bolt-action rifles),
per cui normalmente cui la crimpatura NON è necessaria.
L'unico problema che il cacciatore / ricaricatore potrebbe incontrare,
è quello di ottimizzare la lunghezza COMPLESSIVA della propria
cartuccia in riferimento alla propria arma. il principio da seguire
è quello di realizzare cartucce che abbiano una lunghezza totale
PROSSIMA a quella della larghezza del serbatoio della propria arma.
Per ulteriori chiarimenti su questo aspetto si rimanda il lettore all'apposita
pagina presente in questo sito, relativa all'ottimizzazione della ricarica
per le munizioni per arma lunga.
ATTENZIONE
!!
NONOSTANTE LA PUBBLICITA' FATTA
DA MOLTI IDIOTI, SI PREGA DI NON ASSEMBLARE PER NESSUNA RAGIONE
CARICAMENTI DI TIPO COMPRESSO NE, A MAGGIOR RAGIONE, CARICAMENTI
IN DOSI SUPERIORI A QUANTO RIPORTATO IN QUESTA SEDE. SI TRATTA DI
UNA PRATICA ESTREMAMENTE PERICOLOSA CHE POTREBBE GENERARE SOVRAPRESSIONI
DEVASTANTI PER ARMA E TIRATORE !!
Se dovessero insorgere problemi di combustione, è
possibile effettuare la crimpatura del colletto tramite l'ausilio
di specifiche matrici come la Matrice per la Crimpatura Industriale
(factory crimp die) prodotta dall'americana LEE (N.B. in
questo caso si tratta di un prodotto "fuoriserie" che deve essere esplicitamente
richiesto alla casa produttrice e richiede l'esborso di un prezzo maggiorato
rispetto al normale !!). Il problema è rappresentato dal
fatto che le loro dimensioni interne (N.B. segnatamente le dimensioni
del serbatoio) non consentono l'impiego di cartucce con le dimensioni
(complessive) riportate sui manuali di ricarica, per cui si è
costretti ad impiegare cartucce un po' più corte del normale (N.B.
il riferimento è a qualche decimo di mm !!). Con le palle
più lunghe (cioè quelle più pesanti), questo aspetto
potrebbe rappresentare un problema. Se la cartuccia è un po' più
corta del normale, la combustione avviene in maniera anomala, perchè
la pressione non cresce in maniera uniforme prima che la palla abbandoni
il bossolo. Per risolvere questo problema è conveniente impiegare
le matrici per la crimpatura citate in precedenza. Detto questo, va ricordato
che la quasi totalità delle munizioni commerciali destinate ad impieghi
venatori presentano una palla trattenuta in sede da una decisa crimpatura.
Il motivo va ricercato nel fatto che non potendo i produttori di munizioni
realizzare cartucce ottimizzate per ogni singola arma, preferiscono realizzare
cartucce di qualche decimo di mm più corte del normale sulle
quale applicare delle decise crimpature. In questo modo i produttori di munizioni
ottengono due importantissimi risultati:
- sono certi che le loro cartucce verranno camerate in
QUALSIASI arma (N.B. perchè essendo più corte del
normale le cartucce entreranno ovunque !!)
- sono certi di avere una combustione uniforme in QUALSIASI
arma (N.B. perchè avendo la crimpatura la pressione crescerà
in maniera UNIFORME prima che la palla lasci il bossolo !!)
Sono queste le ragioni per cui solitamente (al poligono
o sui manuali di ricarica) si dice che "...le cartucce da caccia
sono più corte di quelle da tiro...". Il motivo è
che mentre per le cartucce da caccia la pressione cresce uniformemente
a causa della presenza della crimpatura, in quelle da tiro lo stesso risultato
si otterrà facendo avvicinare il più possibile la palla
all'inizio di rigatura. E' chiaro che si tratta di considerazioni generali,
poichè nella realtà ogni arma fa storia se.
ATTENZIONE
!!
TUTTE LE VOLTE CHE VENGONO
IMPIEGATE LE MATRICI PER LA CRIMPAURA DEL BOSSOLO, E' CONSIGLIABILE
NON ESAGERARE MAI CON IL LIVELLO DI CRIMPATURA APPLICATO (CIOE' CON
LA FORZA APPLICATA ALLA LEVA DELLA PRESSA)!!
In linea di massima, con canne di lunghezza ordinaria
(610 - 620mm) le velocità oscillano tra i 710 m/s (con le
palle più leggere) ed i 650 m/s (con le palle più
pesanti).
Sezione 1 - Questioni tecniche sul calibro 9,3x53R: note sulle
verifiche preliminari da effettuare su armi di vecchia fattura
Per evidenti motivi di SICUREZZA chiunque intende sparare
con un'arma originale in calibro 9,3x53R DEVE farla ispezionare
accuratamente da un armaiolo COMPETENTE prima di ogni altra cosa. E'
necessario accertarsi :
- delle condizioni della volata
- delle condizioni della culatta
- dello stato della camera di cartuccia
- dello stato della rigatura
- dell'entità della luce di cameratura
Particolare attenzione DEVE essere posta sulla luce
di cameratura, o luce di battuta (headspace), che non deve
mai essere troppo piccola (ne potrebbero derivare sovrapressioni)
o troppo grande (ne potrebbero derivare rotture premature dei bossoli).
Tramite l'ausilio delle dime di massimo e minimo (Go / no Go gauges),
l'armaiolo potrà stabilire se il valore della luce di cameratura
è corretto e potrà, se del caso, apportare i necessari correttivi
(N.B. necessari per rendere la vostra arma sicura !!). Solo
dopo che l'armaiolo si sarà accertato delle perfette condizioni
della vostra arma potrete recarvi al poligono di tiro più vicino.
ATTENZIONE!!
NON USATE MAI UNA QUALSIASI
ARMA DI VECCHIA FATTURA (E / O DI ORIGINE NON NOTA) SENZA AVERLA PRIMA
FATTO ESAMINARE DA UN ARMAIOLO COMPETENTE!!
Sezione 2 - Questioni tecniche sul calibro 9,3x53R:
note sulle operazioni di inserimento e crimpatura della palla
Una questione tecnica peculiare relativa al calibro
in commento, così come a molti altri calibri per fucile
(N.B. per le armi corte si veda la sezione e loro dedicata), è
quella relativa alla necessità vera o presunta di applicare
una crimpatura (crimp) in sede di assemblaggio della munizione.
In linea di massima, va detto che il calibro in commento
è camerato per armi a ripetizione ordinaria (bolt-action
rifles), per cui normalmente cui la crimpatura NON è
necessaria. L'unico dettaglio tecnico che l'appassionato deve attentamente
considerare nella ricarica del calibro in commento, è
quello di OTTIMIZZARE la lunghezza complessiva (C.O.A.L.) della
PROPRIA cartuccia in riferimento alla PROPRIA arma. Il principio
da seguire è quello di assemblare cartucce che abbiano
una lunghezza totale PROSSIMA a quella della larghezza del serbatoio
della propria arma. Il corollario a questo principio è che
si devono crimpare le palle per impieghi venatori e non si devono
crimapre le palle per il tiro ai bersagli cartacei , ricordandosi
SEMPRE che la cartuccia DEVE comunque essere "...il più
lunga possibile..." perchè più è lunga MENO
spazio deve percorrere la palla prima di impegnare (correttamente !!)
la rigatura. Meno spazio la palla percorre prima di impegnare la rigatura
e più il binomio arma - cartuccia risulterà essere preciso
sul bersaglio !!Naturalmente, in teoria le cose sono molto semplici
e paiono sempre funzionare. Putroppo, nella pratica possono sorgere dei
problemi imprevisti!! Cosa si deve fare se il serbatoio della PROPRIA
arma non consente di realizzare una cartuccia "...il più lunga
possibile..." ? Cosa bisogna fare se nonostante i vari tentativi
di assemblaggio, rimangono sempre dei vistosi residui di combustione
? Cosa si può fare se la precisione risulta pessima con qualsiasi
dosaggio di polvere ? Per risolvere questi problemi, chi ricarica le
proprie munizioni per scopi venatori, è preferibile acquisti
palle dotate di solco di crimpatura in modo da semplificare l'operazione
di ricarica globalmente considerata. Effettuate poi l'operazione di crimpatura
in due fasi separate, vale a dire inserimento della palla e crimpatura,
onde NON deformare il colletto, la palla od entrambi (N.B. sono tutti
errori che pregiudicano la precisione di tiro ed il corretto funzionamento
della palla sul bersaglio !!). Sfruttando la presenza del solco di crimpatura
sulla palla (cannelure), l'operazione di crimpatura risulterà semplicifata
di molto. In ogni caso, è meglio NON esagerare mai con la piega imposta
al bordo superiore del colletto !! Se vi interessa ottimizzare oltremodo
la combustione del propellente quando effettuate la crimpatura, una
soluzione molto intelligente è quella di usare una matrice specifica
come la Matrice per la Crimpatura Industriale (factory
crimp die) prodotta dall'americana LEE, comodamente disponibile
su tutto il territorio nazionale. Sintetizzando il tutto si può dire
che
- in linea di massima le ricariche destinate alle
armi a ripetizione ordinaria, al pari di quelle basculanti, non
richiedono la crimpatura ma ciò non è sempre necessariamente
vero (N.B. dovete verificarlo di persona con la VOSTRA arma !!)
- in linea di massima le ricariche destinate alle
armi semiautomatiche potrebbero necessitare di una crimpatura
ma ciò non è sempre necessariamente vero (N.B. gran
parte dei fucili semiautomatici funzionano perfettamente senza usare
munizioni crimpate, per cui dovete verificare di persona con la VOSTRA
arma SE avete o meno la necessità di crimpare le VOSTRE munizioni
!!)
A tutto questo DEVE poi aggiungersi che l'applicazione
o la non applicazione della corretta crimpatura va SEMPRE collegata
con la regola aurea per cui la palla DEVE trovarsi a non meno
di 0,25mm ed a non più di 0,80mm dall'inizio di rigatura (N.B.
questo in generale, poichè ci sono armi che sparano con
assoluta precisione con la palla a contatto pieno con l'inizio di rigatura
così come ve ne sono altre che fanno la stessa cosa con la palla
a oltre 0,80mm di distanza dall'inizio di rigatura !!). In ultima
analisi se è vero che in questa materia dovete regolarvi leggendo
quanto esposto sui diversi manuali di ricarica, è altrettanto vero
che dopo esservi formati "...una solida cultura di base..." dovere
verificare COSA va esattamente bene per la VOSTRA arma !!
Sezione 3 - Questioni tecniche sul calibro 9,3x53R
: tavola sinottica per il calcolo approssimato delle differenze di
velocità
Dal momento che esistono in commercio sia armi con canne
da 610mm, sia armi con canne da 660mm, il cacciatore che ricarica
personalmente le proprie munizioni potrebbe chiedersi che differenza
ci sia, in termini di velocità, tra armi con lunghezza di
canna differente pur impiegando la stessa dose di ricarica. E' chiaro
che i cacciatori più volenterosi si saranno già dotati
di un cronografo per risolvere questo problema, tuttavia, non tutti
possono o vogliono acquistare un simile strumento. Per questo
motivo, pubblichiamo una semplice tabella che consente di fare un calcolo
approssimato del guadagno (o della perdita) di velocità che subisce
una munizione al variare della lunghezza di canna.
V
L
|
305
|
455
|
610
|
760
|
915
|
1065
|
1220
|
25
|
5
|
10
|
15
|
20
|
25
|
30
|
35
|
50
|
10
|
20
|
30
|
40
|
50
|
60
|
70
|
75
|
15
|
30
|
45
|
60
|
75
|
90
|
105
|
100
|
20
|
40
|
60
|
80
|
100
|
120
|
140
|
125
|
25
|
50
|
75
|
100
|
125
|
150
|
175
|
150
|
30
|
60
|
90
|
120
|
150
|
180
|
210
|
175
|
35
|
70
|
105
|
140
|
175
|
210
|
245
|
LEGENDA
V = classe di velocità espressa per gruppi
omogenei di velocità alla bocca, cioè fino a 305m/s,
fino a 455 m/s e così via. Ogni gruppo ha un'approssimazione
di +/- 5 m/s
L = lunghezza approsimativa della canna espessa in
mm. Ogni casella esprime una differenza approssimata dalla misura
in pollici, cioè 1 pollice 25mm, 2 pollici 50mm e così
via.
L'impiego pratico di questa tabella è piuttosto
intuitivo. In altre parole, è sufficiente "...incrociare
i dati..." della prima riga con quelli della prima colonna. Ad
esempio, se con una canna da 660mm (26") la ricarica personalizzata
(o la munizione commerciale) ha una velocità alla bocca di
750 m/s, sparando con una canna da 610mm (24") la ricarica avrà
una velocità alla bocca stimata in circa 710 m/s. Quindi, se
la canna si accorcia si deve sottrarre, mentre se si
allunga si deve aggiungere l'incremento velocitario
derivante dall'incrocio tra riga e colonna. Naturalmente i valori velocitari
derivanti da questa tabella saranno più o meno approssimati
a causa del fatto che la velocità alla bocca varia in funzione
delle condizioni atmosferiche (N.B. e segnatamente al variare di
temperatura presione ed umidità), ma tuttavia saranno più
che sufficienti al cacciatore per avere un'idea grossolana di come
varia la velocità alla bocca delle sue munizioni.