§1 - Generalità
Il servizio di scorta piedi (foot
escort detail) è uno dei compiti fondamentali che un operatore
addetto alla sicurezza viene chiamato a svolgere. Questo servizio di protezione
è ambivalente, nel senso che DEVE essere flessibile da consentire
al cliente di muoversi liberamente ma DEVE anche rigido da consentire una
protezione ottimale. Il fattore fondamentale che contraddistingue la scorta
è, dunque, il compromesso. In altre parole essa può essere
concepita per essere evidente, ed agire come deterrente nei confronti di certi
soggetti (N.B. deve cioè essere rigida), ma può anche (o deve)
essere concepita come non evidente e poco ingombrante (cioè flessibile).
Gli addetti alla protezione ravicinata operanti a piedi, impareranno le varie
formazioni applicabili durante la fase addestrativa, ma saranno poi in grado
di adattarle alle specifiche circostanze del caso durante l'impiego pratico.
§2 - Istruzioni preliminari al cliente
Il cliente DEVE sempre edotto sulle modalità generali del funzionamento
della scorta e sul modo in cui i suoi componenti reagiranno di fronte ai (potenziali)
problemi che presumibilmente potrebbero essere incontrati. Questo è
essenziale per evitare che il cliente venga preso dal panico qualora veda
la scorta mutare di formazione, compiere certe azioni od assumere un certo
atteggiamento. E' poi essenziale spiegare al
cliente che di fronte ad un certo tipo di pericolo, verrà immediatamente
attuata una procedura di evacuazione finalizzata alla tutela della sua incolumità
fisica. Infine, non va dimenticato che questo compito di istruzione preliminare
rientra tra le funzioni specifiche del capo scorta (V. voce a se per i dettagli)
§3 - Scorte ottimali e funzioni del capo-scorta
§ 4 - Scorte con numero di operatori inferiore a cinque elementi: generalità
segue - scorta con quattro
elementi
Se la protezione è assicurata da quattro operatori, la formazione
rimane abbastanza simile a quella vista in precedenza con cinque operatori
(V. voce a se). Con riferimento alla formazione a scatola
(V. voce a se), ad esempio, i quattro operatori rimangono agli angoli del
perimetro, ma il capo turno (team leader) prende posizione
in un angolo invece di supervisionare il tutto come avveniva nella formazione
(originaria) con cinque operatori. L'esperienza
insegna che è preferibile se il capo turno occupa la posizione più
arretrata al fine di osservare nella maniera più corretta possibile
TUTTO quello che sta avvenendo davanti a se (ed al cliente). La formazione a V (V. voce a se) può a sua volta essere
adattata alla presenza di quattro operatori. Si tratta semplicemente di collocare
due operatori per lato, lasciando "...il vertice della V aperto...".
Una formazione creata specificamente per la scorta di quattro operatori è
la formazione a diamante (diamond formation),
la quale prevede il posizionamento di un operatore per ogni angolo o punto
cardinale: essa ha il vantaggio di generare una seppur limitata protezione
fisica (body cover) in qualsiasi direzione.
segue - scorta con tre elementi
Se la protezione è assicurata da tre operatori è ancora possibile
fornire una ragionevole copertura del cliente durante i suoi spostamenti a
piedi. Questo viene assicurato utilizzando la formazione a triangolo,
nella sua forma diritta (standard triangle formation) od
invertita (inverse triangle formation). La differenza tra
le due formazioni può così essere sintetizzata:
- nella formazione
a triangolo diritta, due operatori si pongono ai fianchi, mentre il terzo
è DAVANTI al cliente (qualora le circostanze del caso facciano presagire
che il pericolo possa provenire da una direzione frontale)
- nella formazione
a triangolo invertita, due operatori si pongono ai fianchi, mentre il terzo
è DIETRO al cliente (qualora le circostanze del caso facciano presagire
che il pericolo possa provenire da una direzione posteriore)
Molti professionisti
prediligono la formazione a triangolo (nelle sue due varianti) poichè
consente d ottenere un compromesso tra flessibilità e copertura. In
pratica con questa formazione è sempre possibile fare in modo che
due operatori si occupino dell'evacuazione del cliente, mentre uno si frappone
tra la fonte del pericolo ed il cliente stesso. Comunque, non va dimenticato
che quegli stessi professionisti che prediligono l'impiego di questa formazione
sono gli stessi che la considerano anche come il MINIMO essenziale per offrire
un livello DECENTE di protezione (almeno) contro un certo tipo di pericolo.
segue - scorta con due elementi
Se la protezione è assicurata da due operatori, è necessario
che la formazione prescelta assicuri un elevato livello di flessibilità,
poichè gli operatori devono cambiare continuamente di posizione durante
lo spostamento per non fare mancare la necessaria copertura al cliente. Solitamente
i due operatori adotteranno la formazione in fila (single line formation), disponendosi in maniera tale che uno
copra il fronte e l'altro copra il retro del cliente. Questa formazione viene
adottata anche durante l'attraversamento delle porte (V. voce a se). Qualora
venga attraversata una zona in cui sono presenti più persone sui lati,
gli operatori adotteranno la formazione in linea (extended line formation) mentre, durante l'attraversamento di
spazi aperti, taluni professionisti optano per la formazione
a scaglione, altresì nota come formazione sfalsata
(echelon formation). Dal momento che sono presenti solo due
operatori, è necessario che ognuno copra continuamente con lo sguardo
ben oltre i classici 180°che solitamente dovrebbero essere osservati in
questa situazione, al fine di garantire la massima sicurezza al cliente.
segue - scorta con un singolo
elemento: una scelta da evitare!!
La protezione assicurata da un solo operatore, è un qualcosa di estremamente
pericoloso, che deve essere evitato a tutti i costi!! Il motivo risiede nel
fatto che l'operatore dovrebbe fungere sia da deterrente nei confronti di
eventuali malintenzionati, sia da elemento di contrasto nel caso in cui la
minaccia si materializzi concretamente. Il problema è che un SOLO operatore
NON può svolgere contemporaneamente tutte e due le funzioni!! Chiaramente,
questo operatore solitario DEVE essere sempre attento e sempre vigile durante
TUTTO il turno di servizio, il che è di per se ESTREMAMENTE complicato
da realizzare. Il problema maggiore legato all'impiego
di un solo operatore (N.B. si tratta di un fatore che rende
ridicola la c.d. tutela attuata da alcuni nostri Ministeri per la protezione
di soggetti istituzionali ad alto rischio: solo un incompetente concepirebbe
una simile fesseria!!) per la protezione ravicinata, è costituito
dalla sua RIDOTTISSIMA versatilità, dal momento che questi non può:
- offrire
una seria resistenza all'aggressore
- evacuare
in sicurezza il cliente
- osservare
l'ambiente circostante a 360°
- essere
sempre attento durante il servizio
- reagire
sempre nel modo migliore
In sintesi,
la scorta con un solo operatore NON solo è profondamente INADATTA a
certe situazioni (protezione figure istituzionali, protezione in situazioni
di altissimo pericolo, etc.), ma DEVE essere scartata tutte le volte che è
possibile!!
§5 - Tipologia delle formazioni applicabili
durante il servizio di scorta a piedi
Con particolare riferimento alla scorta con cinque elementi (da considerarsi
come ipotesi fondamentale), le formazioni utilizzabili sono, essenzialmente,
due. La prima è la formazione quadrata, altresì
nota come formazione a scatola (box formation).
Essa prevede il posizionamento di un operatore "...ad ogni angolo
del quadrato...", mentre il capo turno si posizionerà a sinistra
o a destra del cliente a seconda dei seguenti elementi:
- se è
un tiratore destrorso o sinistrorso
- natura
dell'ambiente circostante
A seconda
delle circostanze, la formazione può poi essere molto compatta (se
il movimento si svolge in n ambiente relativamente pericoloso), oppure ampiamente
spaziata (se il movimento si svolge in un ambiente relativamente sicuro).
Il capo turno deve poi stare sempre pronto ad afferrare il cliente, spostarlo
dalla direzione di provenienza del pericolo ed allontanarlo il più
velocemente possibile.
§6 - Problemi connessi all'osservazione dell'ambiente circostante
A prescindere dal tipo di formazione concretamente utilizzata, la scorta
DEVE osservare MOLTO attentamente l'ambiente circostante per 360°. Questo
risultato viene ottenuto facendo girare lentamente la testa a destra ed a
sinistra durante l'avanzamento, senza dimenticarsi di indirizzare lo sguardo
in più direzioni possibili. E' essenziale che tutti gli operatori guardino
in tutte le direzioni e, in particolare, che NON si dimenticano di guardare
in alto (ad esempio durante il passaggio in prossimità di un grattacielo),
in basso (ad esempio durante l'attraversamento di un ponte) e, più
in generale, verso la direzione dalla quale potrebbe emergere (improvvisamente)
il pericolo. Gli operatori non devono mai dimenticarsi di guardare SEMPRE
alle proprie spalle per TUTTO il tempo in cui si trovano all'aperto. Anche
se sembra stupido, molte volte il pericolo arriva proprio
dalla direzione più ovvia!!
§7 - Collocazione dei singoli operatori
Per quanto concerne il posizionamento soggettivo dei singoli operatori,
solitamente i tiratori sinistrorsi andranno sul lato sinistro, mentre quelli
destrorsi andranno sul lato destro. Putroppo la formazione può mutare
molte volte durante uno spostamento a piedi, e non è sempre possibile
tenere inalterato questo ordine. Ad ogni modo si tratta di un principio da
tenere in considerazione quando si assegnano le posizioni, e bisogna poi
cercare di osservarlo (facendo gli opportuni aggiustamenti del caso) anche
durante l'espletamento del servizio. Non va poi dimenticato che alcune squadre
di protezione ravvicinata (ad esempio quelle
della Guardia Presidenziale USA), collocano un operatore in posizione fortemente
arretrata per proteggere il retro della formazione. Questo operatore porta
spesso con se una valigetta contenente un mitra di tipo compatto e, tutte
le volte che la squadra si ferma per qualsiasi motivo, egli si ferma e si
gira di 180° bloccandosi ad osservare l'ambiente circostante.
§8 - Forme di pericolo
1 - verbale
2 - fisica
disarmata
3 - lancio
di oggetti
4 - corpi
contundenti ed armi bianche
5 - armi
corte a breve distanza
6 - lancio
di esplosivi
7 - franchi
tiratori
In tutte le ipotesi in cui il pericolo non è
letale, tendenzialmente la scorta DEVE fare
il possibile per evitare lo scontro. Questo è necessario perchè
non solo perchè lo spostamento del cliente verrebbe rallentato, ma
anche perchè un alterco attirerebbe l'attenzione di altre persone come
curiosi, giornalisti od altri malintenzionati. Chiaramente, questa soluzione
non è sempre praticabile. Qualora fosse necessario usare la forza fisica,
è essenziale che gli operatori applichino metodologie di risposta rapide e spietate (quick and dirty techniques)
dirette verso le estremità INFERIORI dell'assalitore!! Il motivo per
cui gli addetti alla sicurezza indossano scarpe con il puntale rinforzato
in acciaio, non è solo quello di proteggersi le punte dei piedi (notoriamente
molto delicate), ma anche quello di poter eseguire
calci alle ginocchia o agli stinchi (di qualche esagitato) molto efficaci.
Quindi, se dovesse essere necessario usare la forza fisica per proteggere
l'allontanamento del cliente, l'operatore deve:
- colpire
duro (cioè con tutta la propria forza )
- colpire
rapidamente
- colpire
basso (cioè non più in alto del ginocchio)
I problemi
potrebbero ovviamente aggravarsi qualora si configuri una delle forme di pericolo
delinate ai numeri 4, 5, 6 e 7 delle elenco precedente. Se dovesse manifestarsi
un pericolo mortale (life threatening) per la vita del cliente,
il capo turno da l'ordine di effettuare la procedura di evacuazione immediata
(AOPD, cioè Attack On Principal Drill). Questa procedura
è così strutturata:
- individuazione del pericolo
- contrasto
del pericolo
- protezione
del cliente
- allontanamento
del cliente
Anche se nornalmente dovrebbe essere il capo turno a dare il via a questa
procedura, in realtà il primo operatore che si rende conto del pericolo
(cioè quello che vede un aggressore armato avvicinarsi) ad attivarla
urlando "pericolo!!" ed indicandone la direzione di provenienza,
normalmente (cioè con fronte, retro, destra e sinistra) o con il
metodo dell'orologio (cioè con ore 12, ore 3, ore 6 ed ore 9). Ad
esempio, di fronte ad un aggressore armato di coltello proveniente da destra,
la procedura verrebbe attivata con "coltello, destra!!",
oppure con "coltello, ore 3!!". Ad ogni modo, una risposta
rapida ed aggressiva da parte della scorta distrae l'aggressore dal suo bersaglio
e mette gli operatori in condizione di allontanare il cliente e contrastare
il pericolo. Il fatto che gli operatori estraggano le armi dipende da caso
a caso. A distanze MOLTO esigue (cioè se l'operatore può toccare
l'aggressore con le braccia), è preferibile adottare una tecnica di
combattimento disarmato, la quale richiederà MENO tempo rispetto a
quello necessario per estrarre l'arma e sparare (N.B. questo discorso vale
indistintamente se l'aggressore utilizza pistole, coltelli o corpi contundenti).
Se l'aggressore impugna un'arma da fuoco a corta distanza, l'operatore dovrà verificare :
- se l'arma è parallela al terreno o inclinata verso
l'alto = in questo caso il braccio dell'aggressore DEVE
essere spinto in alto ed all'indietro
- se l'arma è inclinata verso il basso = in questo caso
il braccio dell'aggressore DEVE essere spinto verso il basso
Un'altra cosa molto importante è che NON più di due operatori
affrontano l'aggressore (o gli aggressori), mentre il resto della scorta si
occupa di proteggere il cliente e di allontanarlo il più in fretta
possibile. Se l'attacco avviene in presenza di
una folla, questa regola viene seguita a prescindere che siano attivi uno
o più aggressori. Ipotesi particolarmente pericolose sono poi le seguenti:
- Ordigni lanciati verso il cliente = il cliente deve essere
gettato immediatamente a terra dal capo turno (o dall'operatore più
vicino), il quale deve avere cura di proteggerne il corpo, la testa e (se
possibile) le orecchie. In questa situazione l'operatore deve compiere ogni
sforzo utile per indirizzare i piedi (e non la testa), suoi e del cliente,
verso l'ordigno e per scendere a terra il più velocemente possibile
- Impiego di franchi tiratori contro il cliente = in questa situazione
la scorta può proteggere il cliente SOLO se il primo colpo va a vuoto!!
Se l'aggressore è un buon tiratore e centra il suo bersaglio al primo
colpo non c'è nulla da fare. Come elementi precuazionali è
possibile fare indossare al cliente il giubbotto antiproiettile più
pesante possibile (ovviamente NON all'esterno), confidando nel fatto che l'aggressore
miri al corpo e non alla testa, e fare vestire un membro delle scorta in
maniera identica a quella del cliente (N.B. ad esempio, se il cliente è
una donna d'affari cinese, la scorta dovrà avere almeno un operatore
di sesso femminile, con i tratti somatici orientali, vestita e pettinata
in maniera analoga al cliente). Ancora, se devono essere attraversati spazi
ristretti è possibile fare abbassare il cliente (N.B. il capo turno
gli abbassa la testa con la mano o con un braccio e gli fa scudo con il resto
del corpo) o coprirlo con un soprabito per renderlo un bersaglio non bene
definito (N.B. questo costringerebbe l'aggressore a sparare alla cieca).
§9 - Alcune ipotesi di spostamento a piedi molto comuni
Chiaramente è imposibile elencare tutte le ipotesi di spostamento
a piedi che una squadra di protezione ravvicinata potrebbe incontrare durante
la sua attività operativa. Per questo motivo, in queste pagine si cercherà
di illustrare quelle maggiormente comuni nel modo più chiaro e preciso
possibile.
segue -
spostamento lungo una folla allineata
Lo spostamento lungo una folla allineata (ipotesi che solitamente interessa
gli uomini politici o le personalità istituzionali) è solitamente
considerato come una variante dello spostamento attraverso una folla non particolarmente
folta. In questa situazione un operatore precede il cliente (a 4 - 5m di
distanza), il quale è protetto da tre operatori che utilizzano la
formazione a triangolo (V. voce a se). Il capo turno è disposto dietro
al cliente, mentre il quinto operatore è collocato dietro al capo
turno, a circa 4 - 5m di distanza. In queste situazione è buona regola
organizzare la protezione del cliente in maniera tale che:
- alcuni
collaboratori diretti del cliente ricevano i fiori od i doni che la folla
vorrebbe consegnare direttamente al cliente (N.B. questo serve per togliere
di mezzo rapidamente oggetti potenzialmente molto pericolosi, nonchè
per analizzare con maggiore calma quelli apparentemente sospetti)
- altri operatori
seguano il cliente dalla parte opposta rispetto
a quella in cui è posizionata la folla
(cioè dietro a queste persone), anche se questo non è sempre possibile, specie se la folla è molto densa
(N.B. si pensi, ad esempio, alla festività nazionale del 2 giugno
quando il nostro Presidente della Repubblica riceve fiori o strette di mano
dalla folla)
Particolare
attenzione deve essere posta dagli operatori ai c.d. imbucati
(stalkers), cioè a quelle persone che sembrano
avere l'intenzione di avvicinarsi il più possibile al cliente in maniera
un po' subdola. Spesso non succede assolutamente nulla, tuttavia, se questi strani soggetti dovessero avere in mano un
pacco, indossare un cappotto molto lungo (magari nella stagione calda) o dovessero mostrare altre palesi incongruenze, allora è
meglio prepararsi ad agire. Infine, gli operatori devono sempre tenere a
mente di guardare le mani di chi avvicina al cliente. Il problema non è
tanto quello di vedere cosa hanno in mano le persone e cosa stanno facendo
con quello che hanno in mano (perchè un aggressore motivato potrebbe
benissimo celare un'arma fino all'ultimo momento, sembrando disarmato fino
a pochi secondi prima di utilizzarla ) quanto, piuttosto, quello di vedere
(effettivamente) cosa stanno facendo con le mani!!
segue - attraversamento
di un angolo cieco
- dalla formazione
a scatola, l'operatore più lontano dall'angolo si stacca dalla formazione
ed avanza in maniera tale da vedere cosa c'è nel lato oscuro
- il resto
della scorta rimane in attesa che l'operatore distaccato dia il via libera
- ricevuto
il via libera, il resto della scorta attraversa l'angolo e prosegue lungo
il percorso programmato
- l'operatore
che ha ispezionato il lato oscuro si accosta, lascia passare la scorta, e
si accoda diventando uno degli elementi di coda della medesima
- contemporaneamente
uno degli operatori di coda diventa automaticamente uno degli operatori di
testa
Un problema particolare è quello dell'angolo di tipo doppio (double corners), tipico dei c.d corridoi a T (T
corridors). Questo tipo di angolo può essere svoltato in due
modi:
- i due operatori di testa vanno tutti e due nella stessa direzione e poi
si girano in quella opposta
- i due operatori
di testa vanno ognuno in una direzione diversa
Qualsiasi sia la tecnica scelta, dopo che i due operatori di testa hanno
dato il via libera il resto della scorta proseguirà nel suo movimento.
I due operatori di coda precedenti diventeranno così "i
nuovi" operatori di testa. I "vecchi" operatori di testa si accosteranno, lascieranno sfilare
il cliente e la scorta, e diventeranno "i nuovi" operatori
di coda.
segue
- spostamento lungo le scale
Un'altra ipotesi molto comune è quella dell'attraversamento
di una o più rampe di scale, la quale richiede un certo numero di
operatori ed un'estrema coordinazione. Per la precisione, si tratta di un'ipotesi
in cui la scorta di cinque operatori dimostra tutta la sua validità.
In questa situazione, infatti, gli operatori cercheranno di asicurarsi che
nessun estraneo sia presente un piano SOPRA ed un piano SOTTO a quello in
cui si trova il cliente. Questo implica che la formazione rimanga fortemente
"aperta", sia per attraversare velocemente le scale, sia per
evitare che i singoli operatori si intralcino reciprocamente. Qualora dovesse
essere presente una tromba (che non sempre è presente, specie in costruzioni
di recente concezione), durante l'attraversamento delle scale, gli operatori
più vicini alla medesima devono guardare ANCHE verso l'alto per accertarsi
che non vengano lanciati oggetti (o corpi contundenti) verso il cliente
o, peggio, che non vi siano individui armati.
segue -
attraversamento delle porte
- singolo
(single door)
- doppio
(double door)
Per la porta di tipo singolo, l'operatore di testa più vicino
alla porta la apre, facendo in modo che il secondo operatore di testa possa
entrare per accertarsi di COSA ci sia effettivamente DIETRO la porta (N.B.
il problema è per certi versi simile a quello del superamento degli
angoli). Se non ci sono problemi, il capo turno lascia passare il cliente,
seguendolo sempre da molto vicino, mentre i due operatori di coda si posizionano
a ridosso dell'esterno della porta (girandosi di crica 180°) per assicurarsi
che non ci siano pericoli alle spalle. Questa disposizione degli operatori
permette di ottenere la massima protezione del cliente durante l'attraversamento
della porta. Quando il cliente ha superato la porta, i due operatori di coda
la attraversano a loro volta e si ricompattano con il resto della formazione.
A questo punto, la scorta può proseguire, con il cliente, lungo il
proprio percorso. Per la porta di tipo doppio, la procedura
è molto simile alla precedente. Le uniche differenze sono le seguenti:
- i due operatori
di testa aprono le porte ed entrano all'interno, per accertarsi di cosa ci
sia al di là delle porte medesime
- dopo avere
verificato che non ci sono pericoli nelle immediate vicinanze, i due operatori
di testa trattengono le porte per consentire al cliente ed ai restanti operatori
di spostarsi all'interno
Il resto
della procedura è analogo alla precedente. Il capo turno lascia entrare
il cliente, posizionandosi alle sue spalle per fornire la giusta copertura
e SENZA perdere terreno nei suoi confronti. Dopo che il cliente ha superato
la porta, i due operatori di coda la attraversano a loro volta e si ricompattano
con il resto della formazione. Questa procedura vale se la porta di tipo doppio
si apre verso l'interno (inward opening). Viceversa, se la
porta di tipo doppio dovesse apririsi all'esterno (outward opening),
i due operatori di testa aprono le porte, le trattengono in posizione aperta
e si girano di 180° per controllare il retro della formazione. A questo
punto i due operatori di coda avanzano e diventano i nuovi operatori di testa,
i quali hanno il compito di verificare cosa c'è al di là della
porta. Se non ci sono pericoli, il cliente potrà avanzare con la copertura
del capo turno, che non deve mai perdere il contatto ravvicinato. Dopo avere
superato la porta, la scorta può proseguire lungo il percorso già
pianificato in precedenza.
segue - spostamento con
l'ascensore
Lo spostamento con l'ausilio dell'ascensore è un'ipotesi particolarmente
pericolosa e, per questo, sgradita agli esperti della protezione ravvicinata.
Il motivo risiede essenzialmente nel fatto che l'ascensore "...è una scatola con una sola via d'uscita, non più utilizzabile
dopo che le porte si sono chiuse...", che spesso crea problemi di non
poco conto limitando l'efficacia della tutela svolta dal personale di scorta.
Solitamente, prima che il cliente entri effettivamente nell' ascensore, viene
mandata una sorta di avanguardia per verificare che non ci siano problemi
dal punto di salita fino al punto di discesa dall'ascensore. Se esistono altri
operatori o se c'è un gruppo di protezione avanzata, questi compiranno
tutto il percorso e, una volta giunti al punto di discesa dall'ascensore,
comunicheranno il "...via libera..." per radio. In caso contrario,
sarà uno dei cinque operatori della scorta ad agire in funzione di
staffetta. Una volta che è giunto il via libera, tutti gli operatori
della scorta, ECCETTO il capo turno, si dispongono
nello spazio esistente tra il luogo dal quale il cliente deve uscire e le
porte dell'ascensore. L'operatore più vicino all'ascensore provvederà
alla chiamata del medesimo e, non appena l'ascensore sarà in posizione,
il cliente potrà uscire insieme al capo turno. Per motivi di sicurezza,
prima di far salire il cliente, i due operatori
di testa verificheranno "...che non ci siano sorprese all'interno
dell'ascensore..." al momento dell'apertura delle porte. Dal momento che
tutto lo spostamento DEVE essere il più fluido possibile, i primi operatori
ad entrare saranno gli ultimi ad uscire e viceversa. Una volta all'interno
dell'ascensore, solitamente il cliente viene posto in un angolo, mentre gli
operatori lo circondano creando una sorta di barriera protettiva nei suoi confronti, nella malaugurata ipotesi che
qualche persona con intenzioni ostili possa aprire le porte all'improvviso!!
Quando l'ascensore è giunto a destinazione e le porte si sono aperte,
gli operatori più avanzati dovranno attendere il segnale di via libera
da parte dell'avanguardia che è stata inviata in precedenza. Se non
è stato possibile mandare nessuna avanguardia (o se non esiste nessuna
squadra di protezione avanzata), i primi due operatori dovranno uscire all'esterno
per accertarsi che non sussistano pericoli di alcun tipo. Se la verifca è
positiva, il cliente potrà uscire con il resto della scorta. Analogamente
a molti casi precedenti, gli operatori che sono usciti per primi dall'ascensore
diventeranno gli operatori di coda, mentre "i vecchi" operatori
di coda diventeranno "i nuovi" operatori di testa.
segue
- spostamento con le scale mobili
Un'altra situazione MOLTO pericolosa è quella dello spostamento lungo
le scale mobili. Il pericolo deriva non solo dalla presenza di un potenziale
pericolo "...in cima alla scala mobile...", ma anche dal
fatto che
il pericolo potrebbe emergere all'improvviso dalla scala che passa a ridosso
di quella scelta dalla scorta (e che si muove in direzione opposta). Per ridurre
al minimo i rischi, è necessario che la
scorta si disponga come segue:
- due operatori
stanno DAVANTI al cliente, posizionati in modo che ognuno con lo sguardo possa
coprire un arco di non meno di 180°
- due operatori
stanno DIETRO al cliente, posizionati in modo che ognuno con lo sguardo possa
coprire un arco di non meno di 180°
- il capo
turno sta ben VICINO e DAVANTI al cliente, facendo in modo che questi si trovi nella direzione OPPOSTA a quella in cui si
muove l'altra scala mobile
segue -
spostamento con gli ski-lift
Quella dello spostamento con lo skilift rappresenta un'altra situazione
MOLTO pericolosa. I motivi sono
- un operatore viene mandato al punto di discesa (debarkation
point) dello ski-lift come avanguardia
- il cliente
ed almeno il capo turno si dirigono verso il punto
di discesa dopo che l'operatore mandato in avanti ha inviato il segnale di
via libera
- il resto
della scorta segue immediatamente il cliente
- un operatore
rimane la punto di salita (embarkation point) e si avvierà
verso il punto di discesa SOLO dopo l'arrivo del cliente e del resto della
scorta
Tutto questo non elimina completamente i rischi, ma contibuisce soltanto
contenerli, spesso solo in minima parte!! Lo spostamento con lo ski-lift rende
il cliente un bersaglio MOLTO facile per un eventuale franco tiratore. In
questo caso si può agire come segue per cercare di ridurre il rischio,
che rimane comunque molto alto:
- alcuni membri della scorta possono essere
mandati ad ispezionare le posizioni in cui più presumibilmente potrebbe
nascodersi un franco tiratore (N.B. si tratta di una cosa non sempre fattibile,
perchè richiede un gran numero di operatori)
- il capo
turno si deve posizionare nella direzione dalla
quale più presumibilmente il franco tiratore potrebbe aprire il fuoco
(N.B. questa manovra è obbligatoria se
lo ski-lift, come avviene di solito, può trasportare SOLO due persone
per volta, mentre in caso vengano scelte le ovovie o le funivie, gli operatori
potranno massimizzare la protezione offerta disponendosi attorno al cliente)
segue - ingresso ed uscita
da pubblici esercizi
Durante l'espletamento del servizio di scorta a piedi, talvolta potrebbe
essere necessario accompagnare il cliente in uno o più pubblici esercizi.
In questi casi si può dire che, preliminarmente, il livello di protezione
dipenderà alla tipologia del negozio che il cliente vuole visitare.
In altre parole, se si tratta di un grosso negozio, il cliente sarà
accompagnato dal capo turno e da due operatori. Viceversa, per un negozio
di piccole dimensioni le ipotesi sono le seguenti:
- la scorta controlla l'interno dalla vetrina e lascia che il
cliente entri da solo, attendendo all'esterno ed osservando attentamente
le persone che entrano nel negozio (N.B. chiaramente questo si può
fare solo se è possibile osservare correttamente l'ambiente dall'esterno)
- il cliente
entra nel negozio seguito SOLO dal capo turno, mentre il resto della scorta
attende fuori
segue - attraversamento
di corridoi
A volte la scorta potrebbe essere chiamata a proteggere il cliente durante
l'attraversamento corridoi molto lunghi. In questo caso, il problema deriva
essenzialmente dal fatto che esistono almeno due angoli ciechi all'inizio
ed alla fine del corridoio. Per limitare il rischio, è necessario mandare
uno dei due operatori di testa in avanti, fino al punto in cui termina il
corridoio, per verificare cosa c'è oltre l'angolo cieco. Analogamente,
uno dei due operatori di coda rimarrà nel punto di partenza del corridoio
per assicurarsi che nessuna forma di pericolo emerga all'imporovviso alle
spalle del cliente, e del resto della scorta. A questo punto, il capo turno,
e due operatori aiuteranno il cliente ad attraversare il corridoio il più
velocemente possibile. Quando il cliente è arrivato al termine del
corridoio, la formazione potrà ricompattarsi (N.B. si attenderà
cioè che TUTTI i due operatori distaccati
si ricongiungano alla formazione stessa!!) e proseguire oltre per il suo percorso.
segue - ingresso ed uscita
da autoveicoli
L'ingresso (embus) e l'uscita (debus) del
cliente da un autoveicolo è un'ipotesi particolare che potrebbe rivelarsi
estremamente pericolosa se la scorta non è ben coordinata con l'autista.
Per questo motivo, sono state sviluppate delle specifiche metodiche addestrative
denominate genericamente come esercizi di ingresso ed uscita da
un autoveicolo (embus and debus drills). Per quanto concerne
l'ingresso su di un veicolo, la procedura è la seguente:
- quando la scorta si avvicina alla macchina,
i due operatori di testa si staccano e si posizionano sul lato OPPOSTO a quello
utilizzato dal cliente per salire, avendo cura di mettersi DAVANTI ai finestrini (anteriore e posteriore)
- i due operatori
di coda si posizionano ai fianchi della macchina e si girano di 180°
in modo da controllare cosa hanno alle spalle
- il cliente,seguito
dal capo turno, avanza verso la portiera posteriore
- il capo
turno apre la portiera e la tiene aperta per facilitare l'ingresso del cliente
- dopo avere
verificato che non ci sono problemi, il capo turno sale sul sedile del passeggero
e da l'ordine di partire all'autista (driver, altresì
noto come VIP driver)
Per rendere lo svolgimento della procedura il più fluido possibile,
è necessario che TUTTI gli operatori imparino a non incrociare mai
i piedi durante la salita, o la salita, dal veicolo. In altre parole:
- durante la salita sul veicolo, il piede più VICINO al veicolo è
quello che entra per primo nello stesso
- durante
la discesa dal veicolo, il piede più VICINO all'esterno è quello
che tocca terra per primo
La procedura di discesa è praticamente opposta a quella di salita,
e si svolge come segue:
- i quattro operatori scendono dalla macchina e si dispongono in maniera
analoga a come si dispongono per la procedura di salita sul veicolo
- se non
ci sono problemi, il capo turno scende dal veicolo, verifica che tutti gli
operatori siano in posizione e controlla che non vi siano segnali di pericolo
- se la verifica
del capo turno è stata positiva, egli apre la portiera posteriore ed
invita il cliente ad uscire
- la portiera
rimane aperta fino a quando il cliente, seguito dal capo turno e da due operatori,
non è entrato nel luogo in cui era diretto (N.B. si tratta di una
precauzione che viene presa qualora dovesse essere necessaria una evecuazione
rapida del cliente)
- quando
il resto della formazione sta per entrare nel luogo dove il cliente era diretto,
i due operatori rimanenti cominciano a muoversi, uno dei due (il più
vicino) chiuderà la portiera rimasta aperta, e si ricompatteranno
con il resto della formazione, assumendo la posizione di operatori di coda
Per motivi di sicurezza, entrambe le procedure DEVONO svolgersi nel modo
più fluido e rapido possibile.
§10 - Conclusioni finali
In queste brevi note si è cercato di illustrare le situzioni più
frequenti nelle quali gli operatori addetti al servizio di protezione ravvicinata
potrebbero risultare coinvolti. Chiaramente non si può avere la pretesa
di sapere tutto e di spiegare tutto in così poco spazio!! Con l'esperienza,
un gruppo di operatori addetti alla protezione ravvicinata saranno certamente
in grado di adattare la loro formazione alle circostanze del caso. E' poi
essenziale che gli operatori siano in PERFETTA forma fisica, perchè
non c'è nulla di più stressante che il servizio di scorta a
piedi, dal momento che TUTTI gli operatori coinvolti devono:
- essere costantemente attenti a tutto quanto è presente nell'ambiente
circostante
- proteggere
il cliente da tutti gli imprevisti
- valutare
il livello di pericolosità generato da una certa fonte di pericolo
- prendere
decisioni in tempi molto esigui (N.B. se le decisioni sono errate, potrebbe
essere pregiudicata la vita stessa del cliente)
Nonostante
i turni di servizio, che talvolta posono anche essere massacranti (in alcune
situazioni, 12 ore al giorno per 7 giorni alla settimana sono la norma!!),
è infine ESSENZIALE che TUTTI gli addetti al servizio di scorta a piedi
pratichino in continuazione gli esercizi di evecuazione rapida sotto attacco
(V. voce a se), le tecniche di tiro istintivo e mirato per la tutela del
cliente (specialized shooting techniques) e le tecniche di
combattimento disarmato (unarmed combat techniques) che possono
loro consetnire di fare la differenza tra la vita e la morte (del cliente)!