TECNICHE DI SCORTA A PIEDI

§1 - Generalità


Il servizio di scorta  piedi (foot escort detail) è uno dei compiti fondamentali che un operatore addetto alla sicurezza viene chiamato a svolgere. Questo servizio di protezione è ambivalente, nel senso che DEVE essere flessibile da consentire al cliente di muoversi liberamente ma DEVE anche rigido da consentire una protezione ottimale. Il fattore fondamentale che contraddistingue la scorta è, dunque, il compromesso. In altre parole essa può essere concepita per essere evidente, ed agire come deterrente nei confronti di certi soggetti (N.B. deve cioè essere rigida), ma può anche (o deve) essere concepita come non evidente e poco ingombrante (cioè flessibile). Gli addetti alla protezione ravicinata operanti a piedi, impareranno le varie formazioni applicabili durante la fase addestrativa, ma saranno poi in grado di adattarle alle specifiche circostanze del caso durante l'impiego pratico.


§2 -  Istruzioni preliminari al cliente


Il cliente DEVE sempre edotto sulle modalità generali del funzionamento della scorta e sul modo in cui i suoi componenti reagiranno di fronte ai (potenziali) problemi che presumibilmente potrebbero essere incontrati. Questo è essenziale per evitare che il cliente venga preso dal panico qualora veda la scorta mutare di formazione, compiere certe azioni od assumere un certo atteggiamento. E' poi essenziale  spiegare al cliente che di fronte ad un certo tipo di pericolo, verrà immediatamente attuata una procedura di evacuazione finalizzata alla tutela della sua incolumità fisica. Infine, non va dimenticato che questo compito di istruzione preliminare rientra tra le funzioni specifiche del capo scorta (V. voce a se per i dettagli)


§3 - Scorte ottimali e funzioni del capo-scorta


Il numero di operatori ottimale per l'esecuzione di un servizio di scorta a piedi è fissato , secondo la maggioranza delle opinioni, nel numero di cinque elementi. In questo numero sono compresi il capo scorta (team leader), o capo-turno (shift leader),  più altri quattro operatori. Durante gli spostamenti il capo turno rimane in più stretto contatto con il cliente e prende tutte le decisioni del caso (come mutare la formazione, quale strada alternativa prendere, chiamare la macchina, evacuare il cliente, etc.) che dovessero rivelarsi necessarie. Il capo turno è poi in contatto radio con TUTTI gli altri operatori del servizio di protezone ravvicinata, l'autista e tutti gli altri operatori eventualmente coinvolti nella protezione del cliente (anche se non facenti parte direttamente della scorta). Non deve essere dimenticato che, se del caso, il capo turno può comunicare con gli altri membri della scorta  verbalmente o con l'ausilio di (specifici) segnali manuali.


§ 4 - Scorte con numero di operatori inferiore a cinque elementi: generalità


Anche se i professionisti della protezione ravvicinata preferiscono lavorare con cinque operatori durante il servizio a piedi (foot escort detail), questo non sempre potrebbe essere possibile. Infatti, se a livello istituzionale (N.B. è il caso del SAS britannico, del GSPR francese, della Guardia Presidenziale statunitense, il KGB sovietico o l'FSB russo, etc.) è possibile contare su un gran numero di operatori per ogni singolo turno, negli ambiti di minore importanza il personale tende sempre ad essere numericamente inferiore a cinque operatori per turno. Per questo motivo è necessario adattare le varie formazioni viste in precedenza a seconda delle esigenze.


segue - scorta con quattro elementi


Se la protezione è assicurata da quattro operatori, la formazione rimane abbastanza simile a quella vista in precedenza con cinque operatori (V. voce a se). Con riferimento alla formazione a scatola (V. voce a se), ad esempio, i quattro operatori rimangono agli angoli del perimetro, ma il capo turno (team leader) prende posizione in un angolo invece di supervisionare il tutto come avveniva nella formazione (originaria) con cinque operatori.  L'esperienza insegna che è preferibile se il capo turno occupa la posizione più arretrata al fine di osservare nella maniera più corretta possibile TUTTO quello che sta avvenendo davanti a se (ed al cliente). La formazione a V (V. voce a se) può a sua volta essere adattata alla presenza di quattro operatori. Si tratta semplicemente di collocare due operatori per lato, lasciando "...il vertice della V aperto...". Una formazione creata specificamente per la scorta di quattro operatori è la formazione a diamante (diamond formation), la quale prevede il posizionamento di un operatore per ogni angolo o punto cardinale: essa ha il vantaggio di generare una seppur limitata protezione fisica (body cover) in qualsiasi direzione.


segue - scorta con tre elementi


Se la protezione è assicurata da tre operatori è ancora possibile fornire una ragionevole copertura del cliente durante i suoi spostamenti a piedi. Questo viene assicurato utilizzando la formazione a triangolo, nella sua forma diritta (standard triangle formation) od invertita (inverse triangle formation). La differenza tra le due formazioni può così essere sintetizzata:

- nella formazione a triangolo diritta, due operatori si pongono ai fianchi, mentre il terzo è DAVANTI al cliente (qualora le circostanze del caso facciano presagire che il pericolo possa provenire da una direzione frontale)

- nella formazione a triangolo invertita, due operatori si pongono ai fianchi, mentre il terzo è DIETRO al cliente (qualora le circostanze del caso facciano presagire che il pericolo possa provenire da una direzione posteriore)

Molti professionisti prediligono la formazione a triangolo (nelle sue due varianti) poichè consente d ottenere un compromesso tra flessibilità e copertura. In pratica con questa formazione è sempre possibile fare in modo che due operatori si occupino dell'evacuazione del cliente, mentre uno si frappone tra la fonte del pericolo ed il cliente stesso. Comunque, non va dimenticato che quegli stessi professionisti che prediligono l'impiego di questa formazione sono gli stessi che la considerano anche come il MINIMO essenziale per offrire un livello DECENTE di protezione (almeno) contro un certo tipo di pericolo.


segue - scorta con due  elementi


Se la protezione è assicurata da due operatori, è necessario che la formazione prescelta assicuri un elevato livello di flessibilità, poichè gli operatori devono cambiare continuamente di posizione durante lo spostamento per non fare mancare la necessaria copertura al cliente. Solitamente i due operatori adotteranno la formazione in fila (single line formation), disponendosi in maniera tale che uno copra il fronte e l'altro copra il retro del cliente. Questa formazione viene adottata anche durante l'attraversamento delle porte (V. voce a se). Qualora venga attraversata una zona in cui sono presenti più persone sui lati, gli operatori adotteranno la formazione in linea (extended line formation) mentre, durante l'attraversamento di spazi aperti, taluni professionisti optano per la formazione a scaglione, altresì nota come formazione sfalsata (echelon formation). Dal momento che sono presenti solo due operatori, è necessario che ognuno copra continuamente con lo sguardo ben oltre i classici 180°che solitamente dovrebbero essere osservati in questa situazione, al fine di garantire la massima sicurezza al cliente.


segue - scorta con un singolo elemento: una scelta da evitare!!


La protezione assicurata da un solo operatore, è un qualcosa di estremamente pericoloso, che deve essere evitato a tutti i costi!! Il motivo risiede nel fatto che l'operatore dovrebbe fungere sia da deterrente nei confronti di eventuali malintenzionati, sia da elemento di contrasto nel caso in cui la minaccia si materializzi concretamente. Il problema è che un SOLO operatore NON può svolgere contemporaneamente tutte e due le funzioni!! Chiaramente, questo operatore solitario DEVE essere sempre attento e sempre vigile durante TUTTO il turno di servizio, il che è di per se ESTREMAMENTE complicato da realizzare. Il problema  maggiore legato all'impiego di un solo operatore (N.B. si tratta di un fatore che rende ridicola la c.d. tutela attuata da alcuni nostri Ministeri per la protezione di soggetti istituzionali ad alto rischio: solo un incompetente concepirebbe una simile fesseria!!) per la protezione ravicinata, è costituito dalla sua RIDOTTISSIMA versatilità, dal momento che questi non può:

- offrire una seria resistenza all'aggressore

- evacuare in sicurezza il cliente

- osservare l'ambiente circostante a 360°

- essere sempre attento durante il servizio

- reagire sempre nel modo migliore

In sintesi, la scorta con un solo operatore NON solo è profondamente INADATTA a certe situazioni (protezione figure istituzionali, protezione in situazioni di altissimo pericolo, etc.), ma DEVE essere scartata tutte le volte che è possibile!!


§5 -  Tipologia delle formazioni applicabili durante il servizio di scorta a piedi


Con particolare riferimento alla scorta con cinque elementi (da considerarsi come ipotesi fondamentale), le formazioni utilizzabili sono, essenzialmente, due. La prima è la formazione quadrata, altresì nota come formazione a scatola (box formation). Essa prevede il posizionamento di un operatore "...ad ogni angolo del quadrato...", mentre il capo turno si posizionerà a sinistra o a destra del cliente a seconda dei seguenti elementi:

- se è un tiratore destrorso o sinistrorso

- natura dell'ambiente circostante

A seconda delle circostanze, la formazione può poi essere molto compatta (se il movimento si svolge in n ambiente relativamente pericoloso), oppure ampiamente spaziata (se il movimento si svolge in un ambiente relativamente sicuro). Il capo turno deve poi stare sempre pronto ad afferrare il cliente, spostarlo dalla direzione di provenienza del pericolo ed allontanarlo il più velocemente possibile. La seconda formazione concretamente applicabile è la  formazione a V (V formation). In questa formazione il cliente viene collocato al centro delle due ali (formate da  due operatori cadauna), mentre "...il vertice della V..." è posizionato alle spalle del cliente medesimo per finalità di protezione. Questa formazione è usata con una certa frequenza durante l'attraversamento degli spazi aperti. Non deve essere dimenticato che esistono delle formazioni specifiche da applicare quando il cliente deve attraversare una folla molto numerosa. La prima misura precauzionale che la scorta DEVE prendere è quella di stringersi attorno al cliente. Bisogna sempre tenere presente che la folla è sempre pericolosa, a prescindere che sia amichevole od ostile. Ci sono poi delle  formazioni specifiche che vengono utilizzate per attraversare una folla. La prima è la formazione a cuneo (wedge formation), nella quale l'operatore fisicamente più dotato si pone alla testa della scorta e funge da apriprista per il cliente e per tutti i restanti operatori. Una variazione di questa formazione è la formazione a cuneo modificata (modified wedge formation), detta anche formazione a cesello (chisel formation). Essa è del tutto simile alla precedente, con la sola differenza che i due operatori fisicamente più grossi e robusti si posizioneranno alla testa  della formazione per consentire al cliente di allontanarsi il più velocemente possibile. Infine, se il cliente dovesse rimanere bloccato nella folla per un qualsiasi motivo, gli operatori si disporrano intorno a lui utilizzando la c.d formazione a cordone (ribbon formation), altresì detta formazione ad anello (ring formation). In questa situazione il capo turno offrà il massimo dell copertura facendo abbassare la testa del cliente con la mano o con il braccio.


§6 - Problemi connessi all'osservazione dell'ambiente circostante


A prescindere dal tipo di formazione concretamente utilizzata, la scorta DEVE osservare MOLTO attentamente l'ambiente circostante per 360°. Questo risultato viene ottenuto facendo girare lentamente la testa a destra ed a sinistra durante l'avanzamento, senza dimenticarsi di indirizzare lo sguardo in più direzioni possibili. E' essenziale che tutti gli operatori guardino in tutte le direzioni e, in particolare, che NON si dimenticano di guardare in alto (ad esempio durante il passaggio in prossimità di un grattacielo), in basso (ad esempio durante l'attraversamento di un ponte) e, più in generale, verso la direzione dalla quale potrebbe emergere (improvvisamente) il pericolo. Gli operatori non devono mai dimenticarsi di guardare SEMPRE alle proprie spalle per TUTTO il tempo in cui si trovano all'aperto. Anche se sembra stupido, molte volte il pericolo arriva proprio  dalla direzione più ovvia!!


§7 - Collocazione dei singoli operatori


Per quanto concerne il posizionamento soggettivo dei singoli operatori, solitamente i tiratori sinistrorsi andranno sul lato sinistro, mentre quelli destrorsi andranno sul lato destro. Putroppo la formazione può mutare molte volte durante uno spostamento a piedi, e non è sempre possibile tenere inalterato questo ordine. Ad ogni modo si tratta di un principio da tenere in considerazione quando si assegnano le posizioni, e bisogna poi cercare di osservarlo (facendo gli opportuni aggiustamenti del caso) anche durante l'espletamento del servizio. Non va poi dimenticato che alcune squadre di protezione ravvicinata (ad esempio  quelle della Guardia Presidenziale USA), collocano un operatore in posizione fortemente arretrata per proteggere il retro della formazione. Questo operatore porta spesso con se una valigetta contenente un mitra di tipo compatto e, tutte le volte che la squadra si ferma per qualsiasi motivo, egli si ferma e si gira di 180° bloccandosi ad osservare l'ambiente circostante.


§8 -  Forme di pericolo


Durante gli spostamenti a piedi, l'incolumità fisica del cliente può essere messa in pericolo dalle seguenti forme di minaccia:


1 - verbale

2 - fisica disarmata

3 - lancio di oggetti

4 - corpi contundenti ed armi bianche

5 - armi corte a breve distanza

6 - lancio di esplosivi

7 - franchi tiratori


In  tutte le ipotesi in cui il pericolo non è letale, tendenzialmente  la scorta DEVE fare il possibile per evitare lo scontro. Questo è necessario perchè non solo perchè lo spostamento del cliente verrebbe rallentato, ma anche perchè un alterco attirerebbe l'attenzione di altre persone come curiosi, giornalisti od altri malintenzionati. Chiaramente, questa soluzione non è sempre praticabile. Qualora fosse necessario usare la forza fisica, è essenziale che gli operatori applichino metodologie di risposta  rapide e spietate (quick and dirty techniques) dirette verso le estremità INFERIORI dell'assalitore!! Il motivo per cui gli addetti alla sicurezza indossano scarpe con il puntale rinforzato in acciaio, non è solo quello di proteggersi le punte dei piedi (notoriamente molto delicate), ma anche quello di  poter eseguire calci alle ginocchia o agli stinchi (di qualche esagitato) molto efficaci. Quindi, se dovesse essere necessario usare la forza fisica per proteggere l'allontanamento del cliente, l'operatore deve:

- colpire duro (cioè con tutta la propria forza )

- colpire rapidamente

- colpire basso (cioè non più in alto del ginocchio)

I problemi potrebbero ovviamente aggravarsi qualora si configuri una delle forme di pericolo delinate ai numeri 4, 5, 6 e 7 delle elenco precedente. Se dovesse manifestarsi un pericolo mortale (life threatening) per la vita del cliente, il capo turno da l'ordine di effettuare la procedura di evacuazione immediata (AOPD, cioè Attack On Principal Drill). Questa procedura è così strutturata:


- individuazione del pericolo

- contrasto del pericolo

- protezione del cliente

- allontanamento del cliente


Anche se nornalmente dovrebbe essere il capo turno a dare il via a questa procedura, in realtà il primo operatore che si rende conto del pericolo (cioè quello che vede un aggressore armato avvicinarsi) ad attivarla urlando "pericolo!!" ed indicandone la direzione di provenienza, normalmente (cioè con fronte, retro, destra e sinistra) o con il metodo dell'orologio (cioè con ore 12, ore 3, ore 6 ed ore 9). Ad esempio, di fronte ad un aggressore armato di coltello proveniente da destra, la procedura verrebbe attivata con "coltello, destra!!", oppure con "coltello, ore 3!!". Ad ogni modo, una risposta rapida ed aggressiva da parte della scorta distrae l'aggressore dal suo bersaglio e mette gli operatori in condizione di allontanare il cliente e contrastare il pericolo. Il fatto che gli operatori estraggano le armi dipende da caso a caso. A distanze MOLTO esigue (cioè se l'operatore può toccare l'aggressore con le braccia), è preferibile adottare una tecnica di combattimento disarmato, la quale richiederà MENO tempo rispetto a quello necessario per estrarre l'arma e sparare (N.B. questo discorso vale indistintamente se l'aggressore utilizza pistole, coltelli o corpi contundenti). Se l'aggressore impugna un'arma da fuoco a corta distanza, l'operatore dovrà  verificare :


- se l'arma è parallela al terreno o inclinata verso l'alto = in questo caso il braccio dell'aggressore DEVE essere spinto in alto ed all'indietro

- se l'arma è inclinata verso il basso = in questo caso il braccio dell'aggressore DEVE essere spinto verso il basso


Un'altra cosa molto importante è che NON più di due operatori affrontano l'aggressore (o gli aggressori), mentre il resto della scorta si occupa di proteggere il cliente e di allontanarlo il più in fretta possibile. Se  l'attacco avviene in presenza di una folla, questa regola viene seguita a prescindere che siano attivi uno o più aggressori. Ipotesi particolarmente pericolose sono poi le seguenti:


- Ordigni lanciati verso il cliente = il cliente deve essere gettato immediatamente a terra dal capo turno (o dall'operatore più vicino), il quale deve avere cura di proteggerne il corpo, la testa e (se possibile) le orecchie. In questa situazione l'operatore deve compiere ogni sforzo utile per indirizzare i piedi (e non la testa), suoi e del cliente, verso l'ordigno e per scendere a terra il più velocemente possibile

- Impiego di franchi tiratori contro il cliente = in questa situazione la scorta può proteggere il cliente SOLO se il primo colpo va a vuoto!! Se l'aggressore è un buon tiratore e centra il suo bersaglio al primo colpo non c'è nulla da fare. Come elementi precuazionali è possibile fare indossare al cliente il giubbotto antiproiettile più pesante possibile (ovviamente NON all'esterno), confidando nel fatto che l'aggressore miri al corpo e non alla testa, e fare vestire un membro delle scorta in maniera identica a quella del cliente (N.B. ad esempio, se il cliente è una donna d'affari cinese, la scorta dovrà avere almeno un operatore di sesso femminile, con i tratti somatici orientali, vestita e pettinata in maniera analoga al cliente). Ancora, se devono essere attraversati spazi ristretti è possibile fare abbassare il cliente (N.B. il capo turno gli abbassa la testa con la mano o con un braccio e gli fa scudo con il resto del corpo) o coprirlo con un soprabito per renderlo un bersaglio non bene definito (N.B. questo costringerebbe l'aggressore a sparare alla cieca).


§9 - Alcune ipotesi di spostamento a piedi molto comuni


Chiaramente è imposibile elencare tutte le ipotesi di spostamento a piedi che una squadra di protezione ravvicinata potrebbe incontrare durante la sua attività operativa. Per questo motivo, in queste pagine si cercherà di illustrare quelle maggiormente comuni nel modo più chiaro e preciso possibile.


segue -  spostamento lungo una folla allineata


Lo spostamento lungo una folla allineata (ipotesi che solitamente interessa gli uomini politici o le personalità istituzionali) è solitamente considerato come una variante dello spostamento attraverso una folla non particolarmente folta. In questa situazione un operatore precede il cliente (a 4 - 5m di distanza), il quale è protetto da tre operatori che utilizzano la formazione a triangolo (V. voce a se). Il capo turno è disposto dietro al cliente, mentre il quinto operatore è collocato dietro al capo turno, a circa 4 - 5m di distanza. In queste situazione è buona regola organizzare la protezione del cliente in maniera tale che:

- alcuni collaboratori diretti del cliente ricevano i fiori od i doni che la folla vorrebbe consegnare direttamente al cliente (N.B. questo serve per togliere di mezzo rapidamente oggetti potenzialmente molto pericolosi, nonchè per analizzare con maggiore calma quelli apparentemente sospetti)

- altri operatori seguano il cliente  dalla parte opposta rispetto a quella  in cui è posizionata la folla (cioè dietro a queste persone), anche se questo non è sempre  possibile, specie se la folla è molto densa (N.B. si pensi, ad esempio, alla festività nazionale del 2 giugno quando il nostro Presidente della Repubblica riceve fiori o strette di mano dalla folla)

Particolare attenzione deve essere posta dagli operatori ai c.d. imbucati (stalkers), cioè a quelle persone che sembrano avere l'intenzione di avvicinarsi il più possibile al cliente in maniera un po' subdola. Spesso non succede assolutamente nulla, tuttavia, se  questi strani soggetti dovessero avere in mano un pacco, indossare un cappotto molto lungo (magari nella stagione calda) o dovessero  mostrare altre palesi incongruenze, allora è meglio prepararsi ad agire. Infine, gli operatori devono sempre tenere a mente di guardare le mani di chi avvicina al cliente. Il problema non è tanto quello di vedere cosa hanno in mano le persone e cosa stanno facendo con quello che hanno in mano (perchè un aggressore motivato potrebbe benissimo celare un'arma fino all'ultimo momento, sembrando disarmato fino a pochi secondi prima di utilizzarla ) quanto, piuttosto, quello di vedere (effettivamente) cosa stanno facendo con le mani!!


segue - attraversamento di un angolo cieco


Durante gli spostamenti a piedi, una delle cose che può capitare con maggiore frequenza è quella di dovere svoltare un angolo. Se l'angolo dovesse essere privo di elementi che precludono la visione del c.d. lato oscuro (hidden side), esso non da particolari problemi, dal momento che può essere svoltato tranquillamente. I problemi viceversa emergono quando l'angolo risulta cieco (blind corner) e non è possibile vedere cosa c' è nel lato oscuro SENZA l'ausilio di tecniche specifiche. In questo caso la  scorta adegua la propria formazione al caso, agendo nel seguente modo:

- dalla formazione a scatola, l'operatore più lontano dall'angolo si stacca dalla formazione ed avanza in maniera tale da vedere cosa c'è nel lato oscuro

- il resto della scorta rimane in attesa che l'operatore distaccato dia il via libera

- ricevuto il via libera, il resto della scorta attraversa l'angolo e prosegue lungo il percorso programmato

- l'operatore che ha ispezionato il lato oscuro si accosta, lascia passare la scorta, e si accoda diventando uno degli elementi di coda della medesima

- contemporaneamente uno degli operatori di coda diventa automaticamente uno degli operatori di testa


Un problema particolare è quello dell'angolo di tipo doppio (double corners), tipico dei c.d corridoi a T (T corridors). Questo tipo di angolo può essere svoltato in due modi:


- i due operatori di testa vanno tutti e due nella stessa direzione e poi si girano in quella opposta

- i due operatori di testa vanno ognuno in una direzione diversa


Qualsiasi sia la tecnica scelta, dopo che i due operatori di testa hanno dato il via libera il resto della scorta proseguirà nel suo movimento. I due operatori di coda precedenti diventeranno così "i nuovi"  operatori di testa. I "vecchi" operatori di testa si accosteranno, lascieranno sfilare il cliente e la scorta, e diventeranno "i nuovi" operatori di coda.


segue  - spostamento lungo le scale


Un'altra ipotesi molto comune è quella  dell'attraversamento di una o più rampe di scale, la quale richiede un certo numero di operatori ed un'estrema coordinazione. Per la precisione, si tratta di un'ipotesi in cui la scorta di cinque operatori dimostra tutta la sua validità. In questa situazione, infatti, gli operatori cercheranno di asicurarsi che nessun estraneo sia presente un piano SOPRA ed un piano SOTTO a quello in cui si trova il cliente. Questo implica che la formazione rimanga fortemente "aperta", sia per attraversare velocemente le scale, sia per evitare che i singoli operatori si intralcino reciprocamente. Qualora dovesse essere presente una tromba (che non sempre è presente, specie in costruzioni di recente concezione), durante l'attraversamento delle scale, gli operatori più vicini alla medesima devono guardare ANCHE verso l'alto per accertarsi che non vengano lanciati oggetti (o corpi contundenti) verso il cliente o, peggio, che non vi siano individui armati.


segue -  attraversamento delle porte


L'attraversamento delle porte è uno degli "ostacoli" più frequenti che la scorta deve affrontare durante gli spostamenti a piedi. Sotto il profilo strutturale, le porte si dividono in due tipi:

- singolo (single door)

- doppio (double door)

Per la porta di tipo singolo, l'operatore di testa più vicino alla porta la apre, facendo in modo che il secondo operatore di testa possa entrare per accertarsi di COSA ci sia effettivamente DIETRO la porta (N.B. il problema è per certi versi simile a quello del superamento degli angoli). Se non ci sono problemi, il capo turno lascia passare il cliente, seguendolo sempre da molto vicino, mentre i due operatori di coda si posizionano a ridosso dell'esterno della porta (girandosi di crica 180°) per assicurarsi che non ci siano pericoli alle spalle. Questa disposizione degli operatori permette di ottenere la massima protezione del cliente durante l'attraversamento della porta. Quando il cliente ha superato la porta, i due operatori di coda la attraversano a loro volta e si ricompattano con il resto della formazione. A questo punto, la scorta può proseguire, con il cliente, lungo il proprio percorso. Per la porta di tipo doppio, la procedura è molto simile alla precedente. Le uniche differenze sono le seguenti:

- i due operatori di testa aprono le porte ed entrano all'interno, per accertarsi di cosa ci sia al di là delle porte medesime

- dopo avere verificato che non ci sono pericoli nelle immediate vicinanze, i due operatori di testa trattengono le porte per consentire al cliente ed ai restanti operatori di spostarsi all'interno

Il resto della procedura è analogo alla precedente. Il capo turno lascia entrare il cliente, posizionandosi alle sue spalle per fornire la giusta copertura e SENZA perdere terreno nei suoi confronti. Dopo che il cliente ha superato la porta, i due operatori di coda la attraversano a loro volta e si ricompattano con il resto della formazione. Questa procedura vale se la porta di tipo doppio si apre verso l'interno (inward opening). Viceversa, se la porta di tipo doppio dovesse apririsi all'esterno (outward opening), i due operatori di testa aprono le porte, le trattengono in posizione aperta e si girano di 180° per controllare il retro della formazione. A questo punto i due operatori di coda avanzano e diventano i nuovi operatori di testa, i quali hanno il compito di verificare cosa c'è al di là della porta. Se non ci sono pericoli, il cliente potrà avanzare con la copertura del capo turno, che non deve mai perdere il contatto ravvicinato. Dopo avere superato la porta, la scorta può proseguire lungo il percorso già pianificato in precedenza. Tutto questo dimostra che durante la fase di pianificazione particolare attenzione DEVE essere posta sul verso di apertura delle porte (door opening direction), al fine di evitare intralci o rallentamenti durante gli spostamenti. Se è presente una squadra di protezione avanzata (security advance party), sarà compito di quest'ultima accertare il verso di apertura e comunicarlo (via radio) alla squadra di protezione ravvicinata (close protection team, altresì detta close protection party). Se la squadra di protezione avanzata dovesse mancare, saranno gli operatori della squadra di protezione ravvicinata ad accertarsene personalmente, osservando attentamente il posizionamento dei cardini durante il loro avvicinamento alla (alle) porta (porte). Questo compito spetta sempre ai due operatori di testa


segue - spostamento con l'ascensore


Lo spostamento con l'ausilio dell'ascensore è un'ipotesi particolarmente pericolosa e, per questo, sgradita agli esperti della protezione ravvicinata. Il motivo risiede essenzialmente nel fatto che l'ascensore "...è una scatola con una sola via d'uscita, non più utilizzabile dopo che le porte si sono chiuse...", che spesso crea problemi di non poco conto limitando l'efficacia della tutela svolta dal personale di scorta. Solitamente, prima che il cliente entri effettivamente nell' ascensore, viene mandata una sorta di avanguardia per verificare che non ci siano problemi dal punto di salita fino al punto di discesa dall'ascensore. Se esistono altri operatori o se c'è un gruppo di protezione avanzata, questi compiranno tutto il percorso e, una volta giunti al punto di discesa dall'ascensore, comunicheranno il "...via libera..." per radio. In caso contrario, sarà uno dei cinque operatori della scorta ad agire in funzione di staffetta. Una volta che è giunto il via libera, tutti gli operatori della scorta, ECCETTO  il capo turno, si dispongono nello spazio esistente tra il luogo dal quale il cliente deve uscire e le porte dell'ascensore. L'operatore più vicino all'ascensore provvederà alla chiamata del medesimo e, non appena l'ascensore sarà in posizione, il cliente potrà uscire insieme al capo turno. Per motivi di sicurezza, prima di far salire  il cliente, i due operatori di testa verificheranno "...che non ci siano sorprese all'interno dell'ascensore..." al momento dell'apertura delle porte. Dal momento che tutto lo spostamento DEVE essere il più fluido possibile, i primi operatori ad entrare saranno gli ultimi ad uscire e viceversa. Una volta all'interno dell'ascensore, solitamente il cliente viene posto in un angolo, mentre gli operatori lo circondano creando una sorta di barriera protettiva  nei suoi confronti, nella malaugurata ipotesi che qualche persona con intenzioni ostili possa aprire le porte all'improvviso!! Quando l'ascensore è giunto a destinazione e le porte si sono aperte, gli operatori più avanzati dovranno attendere il segnale di via libera da parte dell'avanguardia che è stata inviata in precedenza. Se non è stato possibile mandare nessuna avanguardia (o se non esiste nessuna squadra di protezione avanzata), i primi due operatori dovranno uscire all'esterno per accertarsi che non sussistano pericoli di alcun tipo. Se la verifca è positiva, il cliente potrà uscire con il resto della scorta. Analogamente a molti casi precedenti, gli operatori che sono usciti per primi dall'ascensore diventeranno gli operatori di coda, mentre "i vecchi" operatori di coda diventeranno "i nuovi" operatori di testa.


segue  - spostamento con le scale mobili


Un'altra situazione MOLTO pericolosa è quella dello spostamento lungo le scale mobili. Il pericolo deriva non solo dalla presenza di un potenziale pericolo "...in cima alla scala mobile...", ma anche dal

fatto che il pericolo potrebbe emergere all'improvviso dalla scala che passa a ridosso di quella scelta dalla scorta (e che si muove in direzione opposta). Per ridurre al minimo i rischi,  è necessario che la scorta si disponga come segue:

- due operatori stanno DAVANTI al cliente, posizionati in modo che ognuno con lo sguardo possa coprire un arco di non meno di 180°

- due operatori stanno DIETRO al cliente, posizionati in modo che ognuno con lo sguardo possa coprire un arco di non meno di 180°

- il capo turno sta ben VICINO e DAVANTI al cliente, facendo in modo che questi  si trovi nella direzione OPPOSTA a quella in cui si muove l'altra scala mobile


segue -  spostamento con gli ski-lift


Quella dello spostamento con lo skilift rappresenta un'altra situazione MOLTO pericolosa. I motivi sono praticamente analoghi a quelli visti per le scale mobili. Per limitare i rischi, è preferibile agire nel modo seguente:


- un operatore viene mandato al punto di discesa (debarkation point) dello ski-lift come avanguardia

- il cliente ed almeno  il capo turno si dirigono verso il punto di discesa dopo che l'operatore mandato in avanti ha inviato il segnale di via libera

- il resto della scorta segue immediatamente il cliente

- un operatore rimane la punto di salita (embarkation point) e si avvierà verso il punto di discesa SOLO dopo l'arrivo del cliente e del resto della scorta


Tutto questo non elimina completamente i rischi, ma contibuisce soltanto contenerli, spesso solo in minima parte!! Lo spostamento con lo ski-lift rende il cliente un bersaglio MOLTO facile per un eventuale franco tiratore. In questo caso si può agire come segue per cercare di ridurre il rischio, che rimane comunque molto alto:


- alcuni membri  della scorta possono essere mandati ad ispezionare le posizioni in cui più presumibilmente potrebbe nascodersi un franco tiratore (N.B. si tratta di una cosa non sempre fattibile, perchè richiede un gran numero di operatori)

- il capo turno si deve posizionare  nella direzione dalla quale più presumibilmente il franco tiratore potrebbe aprire il fuoco (N.B. questa manovra è obbligatoria  se lo ski-lift, come avviene di solito, può trasportare SOLO due persone per volta, mentre in caso vengano scelte le ovovie o le funivie, gli operatori potranno massimizzare la protezione offerta disponendosi attorno al cliente)


segue - ingresso ed uscita da pubblici esercizi


Durante l'espletamento del servizio di scorta a piedi, talvolta potrebbe essere necessario accompagnare il cliente in uno o più pubblici esercizi. In questi casi si può dire che, preliminarmente, il livello di protezione dipenderà alla tipologia del negozio che il cliente vuole visitare. In altre parole, se si tratta di un grosso negozio, il cliente sarà accompagnato dal capo turno e da due operatori. Viceversa, per un negozio di piccole dimensioni le ipotesi sono le seguenti:

- la scorta  controlla l'interno dalla vetrina e lascia che il cliente entri da solo, attendendo all'esterno ed osservando attentamente le persone che entrano nel negozio (N.B. chiaramente questo si può fare solo se è possibile osservare correttamente l'ambiente dall'esterno)

- il cliente entra nel negozio seguito SOLO dal capo turno, mentre il resto della scorta attende fuori


segue - attraversamento di corridoi


A volte la scorta potrebbe essere chiamata a proteggere il cliente durante l'attraversamento corridoi molto lunghi. In questo caso, il problema deriva essenzialmente dal fatto che esistono almeno due angoli ciechi all'inizio ed alla fine del corridoio. Per limitare il rischio, è necessario mandare uno dei due operatori di testa in avanti, fino al punto in cui termina il corridoio, per verificare cosa c'è oltre l'angolo cieco. Analogamente, uno dei due operatori di coda rimarrà nel punto di partenza del corridoio per assicurarsi che nessuna forma di pericolo emerga all'imporovviso alle spalle del cliente, e del resto della scorta. A questo punto, il capo turno, e due operatori aiuteranno il cliente ad attraversare il corridoio il più velocemente possibile. Quando il cliente è arrivato al termine del corridoio, la formazione potrà ricompattarsi (N.B. si attenderà cioè che  TUTTI i due operatori distaccati si ricongiungano alla formazione stessa!!) e proseguire oltre per il suo percorso.


segue - ingresso ed uscita da autoveicoli


L'ingresso (embus) e l'uscita (debus) del cliente da un autoveicolo è un'ipotesi particolare che potrebbe rivelarsi estremamente pericolosa se la scorta non è ben coordinata con l'autista. Per questo motivo, sono state sviluppate delle specifiche metodiche addestrative denominate genericamente come esercizi di ingresso ed uscita da un autoveicolo (embus and debus drills). Per quanto concerne l'ingresso su di un veicolo, la procedura è la seguente:


- quando la scorta si avvicina alla  macchina, i due operatori di testa si staccano e si posizionano sul lato OPPOSTO a quello utilizzato dal cliente per salire, avendo cura di mettersi DAVANTI ai  finestrini (anteriore e posteriore)

- i due operatori di coda si posizionano ai fianchi della macchina e si girano di 180° in modo da controllare cosa hanno alle spalle

- il cliente,seguito dal capo turno, avanza verso la portiera posteriore

- il capo turno apre la portiera e la tiene aperta per facilitare l'ingresso del cliente

- dopo avere verificato che non ci sono problemi, il capo turno sale sul sedile del passeggero e da l'ordine di partire all'autista (driver, altresì noto come VIP driver)


Per rendere lo svolgimento della procedura il più fluido possibile, è necessario che TUTTI gli operatori imparino a non incrociare mai i piedi durante la salita, o la salita, dal veicolo. In altre parole:


- durante la salita sul veicolo, il piede più VICINO al veicolo è quello che entra per primo nello stesso

- durante la discesa dal veicolo, il piede più VICINO all'esterno è quello che tocca terra per primo


La procedura di discesa è praticamente opposta a quella di salita, e si svolge come segue:


- i quattro operatori scendono dalla macchina e si dispongono in maniera analoga a come si dispongono per la procedura di salita sul veicolo

- se non ci sono problemi, il capo turno scende dal veicolo, verifica che tutti gli operatori siano in posizione e controlla che non vi siano segnali di pericolo

- se la verifica del capo turno è stata positiva, egli apre la portiera posteriore ed invita il cliente ad uscire

- la portiera rimane aperta fino a quando il cliente, seguito dal capo turno e da due operatori, non è entrato nel luogo in cui era diretto (N.B. si tratta di una precauzione che viene presa qualora dovesse essere necessaria una evecuazione rapida del cliente)

- quando il resto della formazione sta per entrare nel luogo dove il cliente era diretto, i due operatori rimanenti cominciano a muoversi, uno dei due (il più vicino) chiuderà la portiera rimasta aperta, e si ricompatteranno con il resto della formazione, assumendo la posizione di operatori di coda


Per motivi di sicurezza, entrambe le procedure DEVONO svolgersi nel modo più fluido e rapido possibile.


§10 - Conclusioni finali


In queste brevi note si è cercato di illustrare le situzioni più frequenti nelle quali gli operatori addetti al servizio di protezione ravvicinata potrebbero risultare coinvolti. Chiaramente non si può avere la pretesa di sapere tutto e di spiegare tutto in così poco spazio!! Con l'esperienza, un gruppo di operatori addetti alla protezione ravvicinata saranno certamente in grado di adattare la loro formazione alle circostanze del caso. E' poi essenziale che gli operatori siano in PERFETTA forma fisica, perchè non c'è nulla di più stressante che il servizio di scorta a piedi, dal momento che TUTTI gli operatori coinvolti devono:


- essere costantemente attenti a tutto quanto è presente nell'ambiente circostante

- proteggere il cliente da tutti gli imprevisti

- valutare il livello di pericolosità generato da una certa fonte di pericolo

- prendere decisioni in tempi molto esigui (N.B. se le decisioni sono errate, potrebbe essere pregiudicata la vita stessa del cliente)


Nonostante i turni di servizio, che talvolta posono anche essere massacranti (in alcune situazioni, 12 ore al giorno per 7 giorni alla settimana sono la norma!!), è infine ESSENZIALE che TUTTI gli addetti al servizio di scorta a piedi pratichino in continuazione gli esercizi di evecuazione rapida sotto attacco (V. voce a se), le tecniche di tiro istintivo e mirato per la tutela del cliente (specialized shooting techniques) e le tecniche di combattimento disarmato (unarmed combat techniques) che possono loro consetnire di fare la differenza tra la vita e la morte (del cliente)!