1 - Definizioni generali
Un proiettile (
bullet) si definisce di tipo blindato (
jacketed
style) quando risulta costituito da un nucleo (
core) di piombo
(normalmente addizionato a deboli quantità di Antimonio) ricoperto
da una blindatura (
jacket) realizzata in
lega CuZn10 (o
similari), il cui spessore varia a seconda di quella che è la tipologia
di impiego del proiettile medesimo. Il nucleo può essere, a seconda
della percentuale di
Antimonio contenuta, di tipo morbido (
soft
type), ordinario (
ordinary type) o duro (
hard type).
Il nucleo di tipo morbido è quello tipico dei moderni proiettili
ad alterazione strutturale per arma corta (
JHP-style bullets) e,
essendo costituito da Piombo iperpuro (
pure lead core, altresì
detto
dead lead core), NON trova applicazione per i proiettili di
tipo blindato. Viceversa, i nuclei dei comuni proiettili blindati hanno
solitamente una percentuale di Antimonio oscillante attorno all'1%. Se questa
percentuale raggiunge il valore del 3%, si parlerà genericamente di
"
proiettile a nucleo duro" (N.B.
se il termine si riferisce ad armi
da guerra, per esempio ad una mitragliatrice in calibro 12,7x99mm, il termine
"nucleo duro" designa piuttosto latamente una variante particolare di palla
blindata con un nucleo non totalmente in piombo). Qualora sia necessario
utilizzare un proiettile dotato di un nucleo con una
maggiore durezza,
allora si passerà ai proiettili di tipo perforante (
Armor Piercing
Bullets, altresì detti
Metal Piercing Bullets). La blindatura
è solitamente costituita da una lega di Rame e Zinco del tipo
CuZn10 (
gliding metal) o similari. Il suo spessore (
jacket thickness)
oscilla solitamente, almeno in riferimento alle comuni armi portatili,
tra 0,8 e 1,5mm. Il profilo esterno (
external design) del proittile
blindato dipende, infine, dal suo specifico campo di applicazione. Sotto
questo profilo occorre però distinguere tra munizioni per arma corta
e munizioni per arma lunga, infatti:
- nel primo caso il profilo varia da uno di tipo grossolanamente
tondo (per esempio quello tipico del calibro 9x17mm), ad uno di tipo
maggiormente allungato (per esempio quello tipico delle cartucce calibro
9x19mm o 9x21mm), entrambi genericamente definiti come
Round Nose
(N.B. più raramente possono esistere palle di profilo tronco-conico
per impieghi particolari)
- nel secondo caso il profilo è tipicamente accuminato
(
Full Metal Jacketed-Sharp Nose), anche se esistono casi più
rari in cui è possibile incontrare palle con profilo molto più
arrotondato , genericamente definite con lo stesso termine utilizzato
per le munizioni per arma corta, cioè come
Full Metal Jacketed-Round
Nose (si pensi per esempio ad alcune palle create specificamente per
impieghi venatori)
Un ultimo carattere ravvisabile nella quasi totalità
dei proiettili blindati è quello di avere la base scoperta (
open-base
style). In altre parole, la blindatura ricopre tutta la superficie
del nucleo, ad eccezione della parte basale. Pur se non rilevante sotto
il profilo dell'efficacia lesiva e della prestazioni del singolo proiettile
genericamente considerate, questo aspetto costruttivo
è importante
per quanto concerne l'inquinamento ambientale da vapori di Piombo, nonchè
per l'intossicazione ad esso correlata. Al momento dello sparo, infatti,
i gas di combustione esercitano una sorta di azione ablativa sulla base
del proiettile che è intensità tale da vaporizzarne una parte
della superficie e da immetterla nell'atmosfera sottoforma di vapori di
Piombo. Com'è noto il Piombo è la causa di numerose patologie,
alcune delle quali estremamente gravi e pericolose. Per questo motivo, chi
si addestra dovrebbe SEMPRE farlo in ambienti dotati degli necessari apparati
di ventilazione forzata, e dovrebbe usare proiettili con la base TASSATIVAMENTE
coperta!!
- Due esempi di palle blindate di tipo ordinario
comunemente reperibili a livello commerciale sul territorio nazionale.
A sinistra, palle GFL di tipo FMJ-RN con blindatura in Rame 90/10. A destra,
palle Lapua di tipo FMJ-TC con blindatura in Rame 72/28. entrambe le palle
hanno il nucleo in Piombo antimoniale e la base scoperta. Queste palle sono
impiegate molto frequentemente fra coloro che ricaricano autonomamente
le proprie munizioni -
- Alcune palle blindate per impiego militare
prodotte dal gruppo industriale RUAG-Ammotech. Si tratta di palle con blindatura
in Rame 70/30 e nucleo in Piombo antimoniale, che ne assicurano una scarsissima
capacità di deformazione anche in caso di impatti con ostacoli di
relativa durezza. Similmente ad analoghe palle destinate al mercato civile,
anche queste sono del tutto prive di protezione basale, carattere questo
che favorisce l'inquinamento atmosferico legato alla diffusione dei vapori
di Piombo.
In tempi abbastanza vicini ai nostri
si sono cominciati a diffondere
proiettili blindati con la base ricoperta da un piccolo disco di materiale
metallico (
closed-base style). Questi proiettili hanno come UNICO
scopo quello di ridurre l'inquinamento dovuto ai vapori di Piombo che,
come già ricordato, può diventare alquanto PERICOLOSO nei
poligoni di tiro di tipo totalmente chiuso (specie se l'impianto di ventilazione
non funziona correttamente e se vi si allenano molte persone). Venendo
ai proiettili di tipo PERFORANTE (
metal piercing bullet, più
semplicemente noto come MP), essi assumono questa denominazione quando
risultano costituiti da
un nucleo composto (interamente
o parzialmente)
da un metallo molto duro, ricoperto da una blindatura
(di solito esteticamente) di tipo tradizionale. Dal punto di vista della
struttura INTERNA, un proiettile perforante si distingue solitamente per
i seguenti aspetti:
- blindatura irrobustita (per spessore, eventuale trattamento
termico selettivo e mutamento delle percentuali dei singoli componenti
metallici) in lega CuZn28 o, più raramente, in acciaio dolce
- nucleo in Tungsteno, acciaio (dolce o trattato termicamente),
o Ferro (N.B.
il nucleo può essere composto o SOLO da un metallo
duro, oppure da una parte anteriore di metallo duro e da una parte posteriore
di Piombo con una percentuale di Antimonio abbastanza elevata)
Dal punto di vista della forma ESTERNA, un proiettile di tipo
perforante si distingue molto difficilmente da un comune blindato ordinario
(N.B.
di solito la forma è praticamente identica !!). Eventuali
caratteri distintivi, immediatamente percepibili all'occhio dell'osservatore,
potrebbero essere costituiti da (N.B.
l'elenco non è esaustivo!!):
- il colore della punta (N.B.
spessissimo i proiettili perforanti
hanno la punta, o una parte di essa, di colore nero)
- il colore, globale, della palla (N.B.
la palla potrebbe
non avere la solita blindatura realizzata in lega CuZn10, risultando così
distinguibile per il colore un po' "particolare")
- la stampigliatura presente sul fondello (N.B.
potrebbe essere
presente una stampigliatura in grado di consentire una rapida
e pronta identificazione)
- la tipologia del bossolo o la laccatura dell'innesco
Infine, un proiettile si definisce
a struttura omogenea,
o MONOSTRUTTURATO (
solid bullet, altresì noto come
monolithic
bullet), quando risulta INTEGRALMENTE composto da un solo elemento
metallico cioè, in altre parole, quando in esso NON esistono
ne un nucleo, ne una blindatura.
- Un proiettile Barnes Bullets della serie
X, a struttura omogenea, creato esclusivamente per impieghi venatori -
Si tratta di un tipo particolare di proiettile realizzato, almeno
inizialmente, per impieghi venatori di carattere molto particolare (
caccia
grossa). In tal senso vanno ricordati i c.d. "
monolithic-solid"
prodotti dall'americana
A-Square o gli "
X-Bullets" realizzati
dall'americana
Barnes Bullets (N.B.
questi ultimi però
si differenziano profondamente dai proiettili monostrutturati di tipo
canonico a causa della loro cavità apicale e del trattamento termico
selettivo a cui sono sottoposti). Per l'Italia vanno infine menzionati
i proiettili monostrutturati costruiti dalla
IGF di Santa Marina,
in Provincia di Salerno, che da un po' di tempo a questa parte ha iniziato
la produzione dei suddetti proiettili per impieghi essenzialmente
venatori (N.B.
anche se non mancano palle per il .308 o per il .338
destinate al tiro di precisione). Dal punto di vista estetico un proiettile
di tipo monostrutturato ricorda molto da vicino quelli di tipo blindato
utilizzati per la caccia grossa (cioè quelli con blindatura irrobustita),
come ad esempio quelli attualmente prodotti dalla
Hornady. Avendo
una forma piuttosto arrotondata, questi proiettili avranno
un coefficiente
balistico piuttosto basso, motivo per cui NON potranno essere utilizzati
a lunga distanza, dal momento che il loro impiego precipuo avverrà
a breve o brevissima distanza contro animali molto pericolosi. Esistono
però alcune ECCEZIONI, dal momento che certe aziende (pochissime
in verità) realizzano proiettili monostrutturati con forma sovrapponibile
a quella delle comuni palle destinate al tiro sui bersagli cartacei. Questi
ultimi proiettili presentano tre enormi VANTAGGI per chi si volesse dedicare
al tiro di precisione:
- assenza assoluta di problemi di concentricità nella costruzione
della palla (N.B.
quando il nucleo viene inserito nella blindatura
di una comune palla da tiro, l'errore di concentricità legato alle
differenze che emergono in fase di trafilatura della blindatura
non DEVE essere SUPERIORE a circa 0,013-0,015mm), per cui l'unico
livello di concentricità che il tiratore deve tenere sotto controllo
è quello legato alla fase di assemblaggio della ricarica
- coefficiente balistico elevatissimo
- tolleranze costruttive strettissime
Dal punto di vista giuridico, si potrebbe porre il
PROBLEMA
di stabilire se i proiettili monostrutturati siano o meno assimilabili
ai proiettili di tipo perforante a causa della loro ELEVATA capacità
di penetrazione. La risposta più sensata parrebbe essere NEGATIVA,
dal momento che l'elevata capacità di penetrazione NON determina
automaticmente l'inserimento di questi proiettili nella categoria dei
perforanti. Questo perchè l'elevata capacità di penetrazione
è giustificata in riferimento al campo di applicazione proprio
di questi proiettili. Ad onor del vero andrebbe detto che il discorso si
presenta più complicato in riferimento ai proiettili monostrutturati
destinati al tiro di precisione, tuttavia, pare sensato ESCLUDERE anche
questi proiettili dal novero dei proeittili perforanti per i seguenti motivi:
- non fanno parte dell'equipaggiamento delle FF.AA. in nessun
Paese del mondo
- sono molto più teneri dei "
veri" proiettili perforanti
- non hanno assolutamente come scopo quelli di perforare blindature
o corazze leggere
- sono stati progettati e costruiti solo per avere il massimo
della precisione sui bersagli cartacei posti a distanze molto più
lunghe dell'ordinario
Infine, diversamente a quello che avviene per le armi lunghe,
i proiettili monostrutturati per arma corta sono pressochè inesistenti.
Le uniche ECCEZIONI conosciute sono rappresentate dai THV prodotti dalla
francese SFM (oggi pressochè introvabili) e dai proiettili monostrutturati
ad alterazione radiale che la Remington avrebbe dovuto commercializzare
DOPO il 2000, ma che ha tolto improvvisamente (e misteriosamente) dalla
propria linea produttiva.
2 - Profili distintivi in riferimento
alle munizioni per arma lunga
Anche se per certi versi può sembrare strano, allo stato
attuale esiste, sia tra i tiratori ed ancora di più tra i
vari addetti ai lavori, una grossa CONFUSIONE tra proiettili blindati
(
Full Metal Jacketed-bullets) e perforanti (
Metal Piercing-bullets).
Molti pensano, infatti, che un qualsiasi proiettile blindato possa essere,
invariabilmente, sia blindato ordinario che blindato-perforante. Sembra
presumibile ritenere che la predetta confusione derivi, essenzialmente,
da una profonda ignoranza circa la reale DIFFERENZA strutturale e funzionale
propria dei suddetti tipi di proiettili. Il proiettile blindato ordinario,
che può assumere le configurazione a punta tonda (
Full Metal
Jacketed -Round Nose), accuminata (
Full Metal Jacketed -Sharp
Nose) o piatta (
Full Metal Jacketed -Blunt Nose, oppure
Full
Metal Jacketed -Flat Nose), è un tipo di proiettile nato
essenzialmente favorire l'alimentazione delle seguenti tipologie di armi:
- fucili a canna rigata, semiautomatici od a ripetizione convenzionale,
di tutti i tipi e calibri
- pistole semiautomatiche, di tutti i tipi e calibri
- mitra, pistole mitragliatrici, fucili d'assalto in grado di
sparare a raffica, sia essa libera o controllata, di tutti i tipi e calibri
Sempre in tema di proiettili blindati, vanno poi fatte due importanti
precisazioni. La prima, è che il proiettile blindato NON è
necessariamente un proiettile "...
da guerra..." o "...
per armi
da guerra..."!! E' vero che, per l'armamento individuale delle FF.AA.
di tutto il mondo si usano ordinariamente proiettili di tipo FMJ-SN, ma
questo è dovuto a limitazioni normative di carattere internazionale
(rectius, la
Convenzione dell'Aia e la Convenzione di Ginevra e successive
modificazioni) e NON, come credono erroneamente gli ignoranti, al fatto
che questo tipo di proiettile sia intrinsecamente "...
da guerra..."!!
Non deve essere dimenticato, infatti, che un proiettile di tipo FMJ-SN
impiegato per il munizionamento delle FF.AA. è radicalmente DIVERSO,
sotto il profilo intrinseco, da un proiettile dello stesso tipo reperibile
sul mercato civile come componente di ricarica, oppure come componente
di una qualsiasi munizione commerciale (
entrambi liberamente disponibili
al pubblico). Le
differenze principali attengono ai seguenti
aspetti:
- lo spessore della blindatura (N.B.
solitamente molto più
ELEVATO per i proiettili destinati alle FF.AA.)
- la composizione del nucleo (N.B.
solitamente composto da
Piombo con una più ELEVATA percentuale di Antimonio, necessario
per renderlo più duro e resistente, nel caso dei proiettili destinati
alle FF.AA.)
- la composizione della blindatura (N.B.
solitamente con una
MAGGIORE percentuale di Zinco, necessario per garantire maggiore durezza,
per i proiettili destinati alle FF.AA.)
- la struttura del nucleo (N.B.
i moderni proiettili impiegati
dalle FF.AA. hanno o un nucleo bipartito, composto da due metalli di densità
diversa, o un nucleo dimensionato in maniera tale da generare un'ipostabilità
intrabersaglio dell'agente balistico)
Non deve poi trarre in inganno il fatto che esistono, allo stato
attuale, alcuni proiettili blindati di tipo "
ibrido", cioè
di proiettili che possono invariabilmente essere utilizzati sia
nel settore civile, sia in quello militare. Si allude, ad esempio, al
caso delle superlative palle Lapua tipo
D-46.
- Cartucce con palle Lapua tipo D-46 da 170grs. con struttura FMJSN/BT
. Pur essendo nate per impieghi prettamente militari, queste palle hanno
dimostrato di possedere una precisione al di fuori del normale grazie
alle loro strettissime tolleranze costruttive -
Trattasi di palle di tipo FMJ-SN (
che assumono la denominazione
di D-46 se liscie, oppre di D-47 se dotate di solco di ritegno) nate
originariamente (sul finire degli anni '20 del XX secolo) come
palle per le FF.AA., ma che hanno avuto una diffusione enorme ed inaspettata,
a livello mondiale, come palle adatte per il tiro di precisione (N.B.
questo è legato essenzialmente alle bassissime tolleranze costruttive,
che rendono questa palla idonea al tiro di precisione). Si tenga
presente che, la palla D-46 è la palla che ha VINTO, a livello
mondiale, più competizioni di tiro di qualsiasi altra palla esistente
al mondo, dal momento che vinse la sua prima competizione nel 1930!!
- Cartucce con palle con palle Lapua di tipo D-46 da 185grs. con
struttura FMJSN/BT. Queste cartucce sono state utilizzate per la progettazione
del PSG-1 da parte della H&K, il notissimo fucile di precisione per
impieghi speciali. Quest'arma è in grado di realizzare rosate
non superiori ai 30mm diametro a 300m di distanza impiegando queste munizioni
-
Il fatto che questa palla sia "
ibrida" sotto il
profilo
funzionale (perchè potrebbe essere usata per equipaggiare
le FF.AA., ma è di fatto molto più diffusa in ambienti
civili per applicazioni legate al tiro su bersagli cartacei), implica
che la stessa NON possa essere annoverata tra le munizioni per armi da
guerra ex art. 1, L. 110/75. A riprova di questa affermazione va detto
che
le palle di tipo D-46 vengono comunemente usate (in tutto il
mondo)
in alternativa alle palle Lapua di tipo "
Scenar", anch'esse
IDONEE al tiro di precisione su bersagli cartacei (N.B.
per inciso, le
"Scenar" sono l'equivalente commerciale, di produzione Lapua, delle Sierra
"Match-King" o delle Hornady "Match").
- Cartucce con palle Lapua di tipo SCENAR
da 185grs. con struttura HPBT. Queste palle detengono il record mondiale
UIT di tiro sui 300m con arma libera, con il punteggio inarrivato di 600
punti su 600!! -
- Cartucce con palle Sierra di tipo MATCHKING da 175grs. con struttura
HPBT. Queste palle sono state realizzate su richiesta specifica delle
FF.AA. americane per replicare le proprietà balistico-esterne della
palla FMJSN-BT impiegata nella cartuccia M-118, standard presso le FF.AA.
NATO per il tiro di precisione -
La seconda importante precisazione da fare, sempre in riferimento
ad un proiettile di tipo FMJ, è che detto proiettile (non importa
se nato per il mercato civile o per quello militare)
è radicalmente
DIVERSO, sotto il profilo interno e funzionale, da uno di tipo MP.
La diversità
strutturale (o intrinseca) deriva dal fatto
che:
- il proiettile di tipo FMJ ha un nucleo relativamente
"
morbido", essendo costituito da Piombo addizionato ad un certo
quantitativo di Antimonio (N.B.
solitamente più elevato della
percentuale contenuta nel nucleo dei proiettili blindati per impiego civile),
quello di tipo MP no
- il proiettile di tipo FMJ è bipartito sotto il profilo
strutturale, mentre quello MP è normalmente (pur esistendo delle
eccezioni) di tipo tripartito (N.B.
c'è un nucleo di Tungsteno
o di acciaio inglobato nel Piombo, il tutto ricoperto da una spessa blindatura)
La diversità
funzionale, attiene invece al fatto
che:
- il proiettile di tipo FMJ serve per colpire in maniera prevalente
bersagli di tipo biolgico (cioè persone) e, solo eccezionalmente,
bersagli di tipo non biologico (cioè qualsiasi oggetto inanimato)
- il proiettile di tipo MP serve per colpire in modo assolutamente
prevalente bersagli di tipo non biologico in grado di opporre una fortissima
resistenza al suo passaggio (rectius, alla sua azione di penetrazione)
A causa di questa diversità funzionale si determina la
sopra ricordata diversità strutturale. In altre parole, siccome
i proiettili di tipo MP devono "...
poter bucare agevolmente cose molto
dure senza fermarsi...", è necessario che siano dotati di
una struttura MOLTO resistente e, proprio per questo, del tutto DIVERSA
da quella tipica di un proiettile di tipo FMJ. Con tutta probabilità
si può supporre che la confusione esistente tra i proiettili di
tipo FMJ e quelli di tipo MP è legata, pur se impropriamente, alla
loro (assimilabile) elevata capacità di penetrazione. Chiaramente,
se facciamo un confronto a parità di calibro, un qualsiasi proiettile
di tipo non deformabile è in grado di penetrare un qualsiasi bersaglio
in maniera molto più marcata rispetto ad un proiettile in grado
di deformarsi in misura più o meno elevata. Per fare un esempio "...
terra-terra...",
se un operatore delle Forze dell'Ordine, durante uno scontro a fuoco,
colpisse un malviente con le munizioni attualmente in dotazione (cioè
delle FMJ-RN), ci sarebbero delle fortissime probabilità che il
proiettile fuoriesca dal corpo e colpisca chi o cosa si trovi nelle immediate
vicinanze. Viceversa, se nella stessa ipotetica vicenda venissero usate
delle moderne munizioni ad alterazione strutturale:
- il proietile rimarrebbe dentro al corpo del malvivente (N.B.
a condizione che il "...
nostro eroe..." sappia sparare dritto!!)
- l'energia cinetica verrebbe scaricata sul bersaglio in percentuale
superiore al 95%
- lo scontro a fuoco avrebbe termine in maniera pressochè
immediata
ATTENZIONE!!
IL CARATTERE FONDAMENTALE DELLE MUNIZIONI BLINDATE A PUNTA CAVA
(JHP) DEVE ESSERE RAVVISATO NELLA LORO ELEVATA E REPENTINA CAPACITA' DI
TRASMISSIONE SUL BERSAGLIO DELL'ENERGIA CINETICA DI CUI SONO DOTATE!! QUESTA
CARATTERISTICA LE RENDE TOTALMENTE DIFFERENTI DALLE MUNIZIONI IMPIEGATE
DALLE FF.AA.. QUESTA CAPACITA' DI CIRCOSCRIVERE IL DANNO ENTRO AMBITI SPAZIALI
BEN RISTRETTI DOVREBBE ESSERE RAGIONE SUFFICIENTE PER RENDERE OBBLIGATORIO
ALLE FORZE DI POLIZIA L'IMPIEGO DI SIFFATTE MUNIZIONI!!
ATTENZIONE!!
L'ELEVATA E REPENTINA CAPACITA' DI TRASMISSIONE DEI MODERNI PROIETTILI
BLINDATI A PUNTA CAVA (JHP) DIPENDE DIRETTAMENTE DALLA LORO STRUTTURA CARATTERISTICA.
TUTTI QUESTI PROIETTILI HANNO UNA CAPACITA' DI DEFORMAZIONE PIU' O MENO
ELEVATA IN SEGUITO ALL'IMPATTO CON I TESSUTI BIOLOGICI, MENTRE SI DISTRUGGONO
IN MISURA PIU' O MANO AMPIA IN CASO DI IMPATTO CON BERSAGLI DI TIPO NON BIOLOGICO.
QUESTO SIGNIFICA CHE I PROIETTILI DI TIPO BLINDATO A PUNTA CAVA (JHP) SONO
COMPLETAMENTE DIVERSI DA QUELLI COMUNEMENTE IMPIEGATI DALLE FF.AA. (FMJ-RN)
E NON DEVONO ESSERE CONFUSI CON ESSI!! INFATTI, MENTRE I PRIMI LIMITANO
AL MASSIMO LA LORO PENETRAZIONE MASSIMIZZANDO LA PROPRIA DEFORMAZIONE PLASTICA
(IN SEGUITO ALL'URTO VIOLENTO CON TESSUTI RICCHI DI ACQUA), I SECONDI SI
COMPORTANO NEL MODO COMPLETAMENTE OPPOSTO, CONFIGURANDOSI COSI' COME PROIETTILI
ALTAMENTE PERICOLOSI.
In altre parole, facendo mente locale all'esempio di cui sopra,
il fatto che impiegando un proiettile di tipo FMJ si determini un'elevata
probabilità che lo stesso perfori agevolmente un bersaglio biologico
(rectius, il corpo del malvivente), NON deve assolutamente condurre all'acritica
ed insensata equazione PALLA FMJ = PALLA MP !!
- Cartuccia di tipo perforante (Armor Piercing) destinata al tiro
contro i bersagli non biologici da parte delle FF.AA.-
Esitono in commercio numerosi proiettili di tipo non deformabile
(
solid-point bullets, altresì noti come
non-expanding
bullets), per questo dotati intrinsecamente di un'elevata capacità
penetrativa (N.B.
la capacità di penetrazione deriva essenzialmente
dal fatto che, non deformandosi, il proiettile non riesce a scaricare sul
bersaglio la propria energia cinetica, per cui prosegue nella sua corsa
molto più a lungo rispetto ad un proiettile deformabile), ma
NON tutti devono essere necessariamente considerati come "
proiettili
perforanti". Ad esempio, non devono ( e non possono!!) essere acriticamente
considerati come "
perforanti" i moderni
proiettili ipostabili
destinati alle FF.AA. L'esempio classico, in tal senso, è costituito
dal proiettile tipo SS-109 comunemente in dotazione alle FF.AA. della NATO.
Trattasi di una cartuccia di tipo FMJ-SN, dotata di un particolare nucleo
bipartito in Ferro dolce e Piombo, costruita essenzialmente per
aggirare
i limiti fissati dalla Convenzione di Ginevra in tema di efficacia lesiva
delle munizioni. Sotto il profilo strutturale, si tratta di una cartuccia
con palla di tipo tripartito, essendo costituita da blindatura (in
Rame e Zinco), Ferro dolce e Piombo. Sotto il profilo funzionale, al momento
dell'impatto la palla prima si spezza e poi si ribalta originando il c.d.
effetto di rotolamento (
tumbling effect) od effetto a dente
di sega (
sawtooth-effect). Questo rotolamento, insieme alla elevata
velocità di impatto, determina
un'amplificazione enorme dell'effetto
cavitario temporaneo, insieme alla non indifferente creazione di una
ferita a tramite multiplo (che incide non poco sul volume complessivo della
cavità permanente). Chiaramente, un proiettile di questo tipo,
se da un lato rientra a pieno titolo nella categoria delineata dall'art. 1,
L.110/75, dall'altro non può minimamente essere considerato come "
perforante".
Sarebbe una grossa fesseria sostenere una simile tesi, anche se numerosi
periti balistici (anche "
di grido") lo hanno già fatto presso
diversi uffici giudiziari (perchè si è detto che il nucleo
anteriore in ferro dolce aumenta il potere di penetrazione della palla!!),
così come altri periti balistici hanno sostenuto che "...
esiste
una perfetta simmetria tra proiettili FMJ e proiettili MP..."!! Qual'è
il problema? Essenzialmente sono due. Il primo è che questa fesseria
è stata raccontata più volte presso la Corte di Cassazione,
la quale ha creduto acriticamente a questi "
esperti in pantofole"
(N.B.
la Suprema Corte ha infatti emesso alcune sentenze, poche per fortuna,
che avallano questo assurdo convincimento!!). Il secondo, ben più
grave, è che sostenere un'uguaglianza perfetta tra palle di tipo
FMJ e palle di tipo MP significa dire che tutti i cittadini in possesso
di palle di tipo FMJ (o di cartucce commerciali già assemblate con
questo tipo di palla) sono responsabili del reato di detenzione abusiva
di arma da guerra (N.B.
si rammenti che la L. 110/75 equipara le
le munizioni da guerra ed i loro componenti alle armi da guerra !!).
Inoltre, non devono poi essere considerati come perforanti i c.d. proiettili
a struttura omogenea (
solid bullets, altresì noti come
monolithic
bullets). Si tratta di proiettili TOTALMENTE indeformabili, nati esclusivamente
per la caccia ai più grossi e pericolosi animali del mondo. Dal punto
di vista strutturale, essi risultano costituiti da BRONZO od OTTONE trattati
termicamente in maniera specifica. A causa della loro indeformabilità
(assolutamente necessaria per raggiungere i distretti corporei vitali di
questi animali, sempre protetti da spessi e robusti strati di pelle, muscoli
ed ossa), questi proiettili sono dotati di una ELEVATA capacità di
penetrazione, tuttavia, questa loro peculiarità NON deve farli equiparare
(erroneamente) ai proiettili di tipo MP!! La differenza sostanziale tra
i proiettili a struttura omogenea e quelli perforanti,
risiede essenzialmente
nel fatto che i primi sono nati esclusivamente per impieghi venatori (e
quindi per colpire bersagli biologici),
mentre i secondi sono stati
sviluppati per l'impiego esclusivo da parte delle FF.AA. (e, come abbiamo
già visto in precedenza, per colpire bersagli non biologici). Pur
avendo tutti e due una elevata capacità penetrativa, ad una grande
differenza strutturale corrisponde, per entrambi, una decisiva differenza
di funzionale. Infine, va ricordato che NON rientrano nella categoria dei
proiettili perforanti:
- i proiettili di tipo FMJ-RN
con blindatura maggiorata
(come ad esempio i vecchi FMJ-RN che equipaggiavano le prestigiose carabine
prodotte dalla Rigby, o i più recenti modelli prodotti dalla
Hornady, il cui unico scopo è quello di colpire a corta distanza
animali pericolosi e di grossa mole )
- i proiettili di tipo FMJ-RN
dotati di una particolarissima
anima in Tungsteno (come ad esempio i recenti "
Tungsten-Solid"
prodotti dalla Speer i quali, nonstante le apparenze, sono stati creati
per dare la caccia ad animali come il bufalo cafro, l'elefante od altri
animali grossi e pericolosi)
Anche per questi due tipi di proiettili vale lo stesso discorso
fatto in precedenza. Si tratta di prodotti tecnologicamente alquanto
avanzati, il cui unico scopo è l'impiego (professionale e specialistico)
in ambito venatorio. Sarebbe dunque profondamente sbagliato forzare le cose,
ed attribuire ai proiettili di questo tipo (ed a tutti gli altri proiettili
specialistici per impiego venatorio) la natura di "
palle perforanti"
per il mero fatto di possedere una elevata capacità di penetrazione.
In altre parole, quindi, la capacità di penetrazione, per quanto
elevata possa essere,
NON è un parametro esclusivo dei proiettili
di tipo perforante bensì, più latamente, di TUTTI i proiettili
di tipo non deformabile.
3 - Profili distintivi in riferimento
alle munizioni per arma corta
Con riferimento alle armi corte, il proiettile blindato (
FMJ-style
bullet, altresì noto come
jacketed bullet oppure come
ball) è il tipo di proiettile che è stato sviluppato
(in contrapposizione a quello in Piombo, tipico del revolver) precipuamente
per favorire il funzionamento delle pistole semiautomatiche. Il proiettile
blindato di tipo "
classico" è costituito da un nucleo in
Piombo (contenente circa l'1% di Antimonio) ricoperto pressochè
integralmente da una blindatura realizzata in lega CuZn10, il cui spessore
medio si attesta (pur con moltissime variazioni) sugli 0,5mm. Si è
utilizzata la definizione "...
pressochè integralmente..."
perchè, nella quasi totalità dei casi la palla ha la
base di tipo scoperto (
open-style base), in maniera non dissimile,
quindi, da quanto già visto in riferimento ai proiettili blindati
(ordinari) per arma lunga. Dal punto di vista
morfologico
il proiettile blindato per arma corta è facilmente riconoscibile
per la forma c.d. ogivale (od ovoidale, secondo certe definizioni), anche
se esistono profili maggiormente arrotondati (tipici dei calibri più
piccoli o dei bossoli con scarso volume) o addirittura tronco-conici (
Truncated-Cone
bullet, più noto come FMJ-TC o TC) oppure a semi-barilotto
(
Semi Wad Cutter bullet, più noto come SWC). Il proiettile
di tipo blindato per arma corta, al PARI di TUTTI i proiettili dello
stesso tipo, necessita di essere utilizzato in ambienti dotati di parapalle
robusti e collocati correttamente. La sua scarsa capacità di deformazione
lo rende idoneo a perforare parecchi strati di materiali apparentemente
"...
duri e resistenti..." come vetro ordinario, lamierino
metallico, tavole di legno naturale (pioppo, abete, castagno, etc.) od
artificiale (compensato, truciolato, multistrato, etc. ) anche se lanciato
a velocità relativamente "
basse". Questo però NON
deve fare confondere una palla di tipo FMJ con una di tipo MP !! Se la
palla blindata ha una "...
scarsa capacità di deformazione...",
quella perforante ha una capacità di deformazione pressochè
nulla. Ancora,
la palla blindata è nata come palla per impiego
generale (rectius, ordinario), mentre quella perforante è stata
sviluppata SOLO ed esclusivamente per impieghi specialistici. Inoltre, anche
se l struttura esterna potrebbe a volte essere affine, quella interna è
totalmente diversa. Insomma, nonostante le apparenze le cartucce con palla
blindata NON devono essere confuse con quella dotate di palla perforante.
Venendo ora, nello specifico, ai proiettili di tipo perforante, la prima
cosa che va precisata è che essi sono praticamente inesistenti in riferimento
alle armi corte. La ragione di ciò deve ricercarsi essenzialmente nel
fatto che un proiettile perforante ha bisogno di velocità alla bocca
molto elevate per potere svolgere efficacemente il proprio compito. In altre
parole, se da un lato è possibile utilizzare nuclei di acciaio o
di Tungsteno ANCHE per i proiettili per arma corta, questi ultimi non possono
però essere lanciati alle velocità tipiche dei proiettili per
arma lunga (vale dire attorno agli 800 m/s). In ambito commerciale gli esemplari
più famosi sono quelli realizzati dall'italiana
Europa Metalli
(che produce una cartuccia per il calibro 9x19mm capace di perforare un
giubbotto antiproiettile di classe III-A), quelli realizzati dalla svedese
Norma (che equipaggiano le FF.AA. svedesi e che sono molto diffusi
in ambito NATO), quelli della belga FN (che equipaggiano le FF.AA. belghe
e che sono molto diffuse in ambito NATO) e quelli realizzati dalla francese
SFM (che equipaggiano le FF.AA. francesi). Fuori dall'Europa vanno
ricordate senza dubbio le munizioni prodotte dal gruppo
Olin-Winchester,
che fornisce direttamente tutte le FF.AA. USA. Come si può facilmente
vedere, il proiettile perforante è un proiettile impiegato esclusivamente
dalle FF.AA. (o di Polizia, anche se più raramente), mentre quello
di tipo blindato no. In altre parole, mentre la palla blindata trova comunemente
impiego anche nel settore civile, per le palle perforanti vige il divieto
derivante dal combinato disposto degli artt 1 e 2, L.110/75. Non deve trarre
in inganno il fatto che anche le palle blindate di un certo tipo vengono
comunemente utilizzate per equipaggiare le FF.AA. di tutto il mondo, perchè
questo deriva da una serie di limitazioni normative di carattere internazionale,
e NON certo dal fatto che siano "...
palle militari..." o che
siano "...
uguali alle palle perforanti..."!! Non deve ingenerare
confusione nemmeno il fatto che esistono alcune palle che vengono commericalizzate
come "
perforanti" anche se in realtà non sono assolutamente
tali. Il caso forse più noto, almeno in Italia, è quello
delle GECO in calibro .357Magnum con palla da 158grs. di peso in conformazione
MP.
- Cartuccia originale GECO di tipo MP. Pur essendo caratterizzata
da una morfologia fortemente aggressiva e da un elevato potere di perforazione,
questa cartuccia non è una vera e propria cartuccia perforante
in senso tecnico. -
Questa palla, formata da un cilindro sormontato da un cono (pressochè)
equilatero, viene da sempre commercializzata nel nostro Paese come MP.
In realtà si tratta di una comune palla blindata dotata di un nucleo
in Piombo, con l'unica particolarità di avere una forma certamente
molto aggressiva. E' vero che la blindatura è "...
un po' strana..."
a causa del suo colore del tutto particolare (è stata realizzata
in lamierino acciaioso o in Rame 90/10 nichelato), tuttavia NON si può
negare che la palla è assolutamente PRIVA di qualsiavoglia inserto
di acciaio o di Tungsteno al suo interno!! Non avendo la struttura tipica
di una palla perforante NON la si potrà assolutamente considerare
tale, anche se la denominazione commerciale parla genericamente (e scioccamente)
di "...
palla perforante..."!! Del resto non può essere
dimenticato che questa munizione è sempre stata di libera vendita
presso tutte le armerie sparse sul territorio nazionale (N.B. altrimenti
sarebbe scattato il divieto legislslativo ricordato in precedenza, mentre
invece non sono mai state sollevate eccezioni dagli organi competenti),
per cui non si capisce per quale motivo ci si debba ostinare a considerarla
"...
una cartuccia dotata di palla perforante...". Infine, diversamente
a quello che avviene per le armi lunghe, i proiettili monostrutturati
per arma corta sono pressochè inesistenti. Le uniche eccezioni
conosciute sono rappresentate dei
THV prodotti dalla francese SFM
(oggi pressochè introvabili) ed i
proiettili monostrutturati
ad alterazione radiale che la Remington avrebbe dovuto commercializzare
DOPO il 2000, ma che ha tolto improvvisamente (e misteriosamente)
dalla propria linea produttiva. Accanto a quelle originali, vanno poi ricordate
le THV autoctone di recente commercializzate dalla
IGF di Santa Marina
di Salerno. Dal punto di vista giuridico,
resta però il dubbio
di stabilire se le THV siano o meno assimilabili alle palle di tipo
perforante.
- A sinistra, una confezione di palle a struttura omogenea di tipo iperleggero
di produzione italiana. A destra, vista laterale e superiore di palle a
struttura omogenea di tipo iperleggero prodotte dalla IGF di Santa Marina
di Salerno -
- A sinistra, vista inferiore e di tre quarti di due palle a struttura
omogenea di tipo iperleggero prodotte dalla IGF di Santa Marina di Salerno
- A destra, palla a struttura omogenea, morfologicamente
affine alle THV (ma ricavata artigianlmente da un tondino di Rame), paragonata
ad una palla blindata di tipo convenzionale -
Questo è MOLTO importante perchè, se la risposta
fosse positiva, allora le THV (repliche od originali che siano) ricadrebbero
dentro la previsione della L.110/75, la quale
vieta la detenzione
di munizioni (o di parti di esse) quando le stesse sono destinate all'equipaggiamento
delle FF.AA. In altre parole, se sussistesse una simile equivalenza, un
cittadino che detiene munizioni THV correrebbe seriamente il rischio di
essere accusato di porto abusivo di arma da guerra (N.B.
perchè
la L.110/75 equipara le armi da guerra alle rispettive munizioni)!!
Il dubbio circa predetta questione è ingenerato dal fatto che
le
THV sono in grado di produrre effetti terminali affini a quelli propri di
una cartuccia calibro 5,56mm NATO sparata da un moderno fucile d'assalto
con canna corta (ad esempio il Colt "
Commando" od un qualsiasi altro
fucile d'assalto con canna da 500mm di pari calibro). Ulteriori dubbi derivano
dal fatto che le THV possono perforare agevolmente giubbotti antiproiettili
di classe II-A. Decisivo per rispondere al quesito di cui sopra, risulta
l'esame delle suddette munizioni sotto due aspetti fondamentali:
- quello strutturale
- quello balistico - terminale
Dal punto di vista
strutturale si può notare agevolmente
come:
- il THV (e tutti i suoi cloni) è un proiettile monostrutturato
di tipo iperleggero
- la palla impiegata dalla cartuccia SS-109 in calibro 5,56mm NATO ha
un nucleo bipartito con una blindatura convenzionale, che congiuntamente
considerati hanno un peso assolutamente convenzionale
Dal punto di vista
balistico - terminale (tramite l'analisi in
gelatina balistica calibrata al 10%) si può notare che:
- pur potendo penetrare ostacoli relativamente "duri" a BREVISSIMA
distanza, il THV non mostra la sovrapenetrazione tipica dei proiettili blindati
ordinari e, soprattutto, dei perforanti
- a causa della massa del tutto esigua, pur se capace di penetrare
ostacoli relativamente "duri" a BREVISSIMA distanza, il THV tende a
rallentare molto più velocemente, a parità di calibro,
rispetto a qualsiasi altro tipo di proiettile
- diversamente da quello che è solita compiere la palla
della cartuccia SS-109, il THV non si spezza in seguito all'impatto
- il tramite balistico creato dal THV è singolo, mentre quello
della cartuccia SS-109 è duplice
In altre parole, il THV è stato creato per essere impiegato
in scontri a fuoco a breve distanza (idealmente, 5m al massimo), quindi
può dare il massimo di sè SOLO entro spazi molto brevi,
passati i quali tende a decelerare molto rapidamente, perdendo così
gran parte della sua potenzialità lesiva.
ATTENZIONE!!
IL CARATTERE STRUTTURALE FONDAMENTALE DEI PROIETTILI IMPIEGATI PER IL
CARICAMENTO DELLE MUNIZIONI PER ARMI CORTE DESTINATE ALLE FF.AA. DEVE
ESSERE RAVVISATO NELLA LORO ELEVATA CAPACITA' DI PENETRAZIONE. QUESTA
CARATTERISTICA DERIVA DIRETTAMENTE DALLA SCARSA ATTITUDINE ALLA DEFORMAZIONE
CONNESSA ALL'IMPIEGO DI MATERIALI PARTICOLARMENTE "DURI" QUALI IL PIOMBO
ANTIMONIALE (PER I NUCLEI) E LE LEGHE DI RAME AD ALTO TENORE DI ZINCO (PER
LE BLINDATURE). ESSENDO QUESTI PROIETTILI SCARSAMENTE INCLINI A DEFORMARSI,
ESSI NON SOLO SONO CAPACI DI PENETRARE UNA VASTA MOLTEPLICITA' DI BERSAGLI,
MA SONO ANCHE SCARSAMENTE IDONEI A TRASFERIRE SUL BERSAGLIO IN MANIERA REPENTINA
L'ENERGIA CINETICA DI CUI SONO DOTATI!!
Inoltre,
la sua struttura è completamente DIVERSA da quella
propria di un proiettile perforante, dal momento che NON è
stato progettato per colpire bersagli non biologici (rectius, bucare piastre
d'acciaio), ma solo ed esclusivamente per attingere bersagli di tipo biologico.
Conclusivamente, quindi, al quesito circa l'ascrivibilità delle
THV al genus dei proiettili perforanti, DEVE darsi risposta NEGATIVA!!