PRIME IMPRESSIONI SUL PROIETTILE HIRTENBERGER MODELLO EMB


Un proiettile recentemente realizzato in Europa nel segreto più totale, ma anche nel più completo disinteresse dei mass-media, è stato l'Hirtenberger modello EMB. Si tratta di un particolarissimo proiettile realizzato dalla Hirtenberger su espressa richiesta, pare, delle Unità antiterrorismo della Polizia  Austriaca (la c.d. Squadra Speciale Cobra) in congiunzione, sembra, con il famigerato GSG-9 tedesco.  La sua denominazione commerciale è l'acronimo delle parole inglesi Expansion Monoblock Bullet, cioè "proiettile monostrutturato ad espansione ordinaria" (N.B. si tratta del termine tecnicamente più esatto perchè permette di distinguerlo dai proiettili monostrutturati ad espansione radiale), altresì definito dalla stampa specializzata come "proiettile monostrutturato espansivo" o come "proiettile monoblocco". Sotto il profilo tecnologico si tratta della risposta del Gruppo Industriale Hirtenberger a tutta una serie di richieste estremamente particolari che provenivano da Reparti delle FF.PP. (principalmente europee) estremamente specializzati. Questi particolarissimi committenti richiedevano una nuova munizione che fosse ALTAMENTE efficiente sotto il profilo:


- dell'affidabilità
- dell'effetto lesivo
- della capacità di penetrazione


Si tratta, come ben sanno tutti i progettisti di munizioni (e come invece NON  sanno i presunti esperti, italiani e non), di tre paramentri pressochè inconciliabili tra di loro. La realizzazione di un proiettile ad alterazione strutturale, ed in particolare di un proiettile di questa famiglia destinato alle Forze dell'Ordine è una sfida tecnologica che implica SEMPRE l'accettazione di diversi compromessi scientifici e tecnologici!! Del resto le prestese del committente erano tutt'altro che semplici da soddisfare. Il contratto prevedeva esplicitamente, tra le altre cose, che la nuova munizione funzionasse "...con inceppamenti ZERO...", cioè che funzionasse SENZA minimamente inficiare il ciclo di fuoco a prescindere che venisse effettivamente impiegata:


- in moderne pistole semiautomatiche ad azione mista (N.B. principalmente Glock e SIG-Sauer, ma anche Walther, H&K, Beretta, S&W, Colt,  etc)
- in mitra dell'ultima generazione (H&K modello MP-5 e successive modificazioni) e non (prime famiglie dell'H&K MP-5, UZI, Beretta PM-12S, Ingram, etc.)
- in pistole mitragliatrici di ogni genere (Beretta M-93R)


La munizione, poi doveva sempre essere affidabile entro una gamma di temperature che andava da -30 °C a +50 °C. Un altro punto estremamente CRITICO del contratto era "...l'elevata efficacia terminale..." che la munzione DOVEVA necessariamente essere in grado di sviluppare. Detta in altre parole, i committenti richiedevano una trasmissione di energia cinetica elevatisima ed estremamente violenta. Dal punto di vista tecnologico, quello che veniva richiesto era dunque un proiettile a rilascio immediato di energia, il quale però doveva possedere una particolarissima peculiarità: doveva avere una ritenzione di massa pari al 100%!! Un altro punto molto controverso del contratto era quello che riguardava la capacità di perforazione del proiettile. Se da un lato veniva esplicitamente richiesto "...un basso potere perforante sui bersagli di natura biologica...", dall'altro si richiedeva un elevatissimo potere di perforazione su materiali (di natura non biologica) quali :


- legno ordinario
- (legno) multistrato
- (legno) truciolare
- (legno) compensato
- cartongesso
- lamierino acciaioso
- vetro ordinario
- vetro speciale (parabrezza dei comuni autoveicoli)
- tessuto di cotone (100% o misto fibra) leggero
- tessuto di cotone (100% o misto fibra) pesante


Oltre a tutto questo, i committenti richiedevano anche un'elevata precisione intrinseca, la quale doveva SEMPRE sussistere a prescindere del tipo di arma effettivamente impiegata e dalla  reale distanza di tiro!! La nuova munizione NON sarebbe stata considerata "...sufficientemente precisa..." dai committenti, se non avesse avuto lo stesso livello di precisione a 25 così come a 50m. Inoltre, si richiedeva espressamente che il punto di impatto fosse del tutto IDENTICO a quello delle munizioni comunemente usate durante la fase addestrativa. Non ci vuole molto per capire come la richiesta che era stata fatta alla Hirtenberger era, più che una semplice richiesta di fornitura di munizioni, una vera e propria "...missione impossibile..."!! Nemmeno i più famosi divi di Hollywood specializzati in cinema d'azione avrebbero saputo fare altrettanto!! Piuttosto paradossalmente, però, la Hirtenberger riuscì a vincere una sfida che sembrava persa in partenza. La soluzione a cui pervenne questa famosa azienda austriaca è frutto dell'attento esame del fatto che le esigenze del cliente potevano essere totalmente soddisfatte "...amalgamando attentamente..." tutta una serie di risoluzioni progettuali che erano già COMPARSE negli anni precedenti nel settore delle munizioni ad alterazione  strutturale (specifiche per le Forze dell'Ordine). Sotto il profilo costruttivo,  questo nuovo proiettile è una sorta di IBRIDO tra le Hydra-Shok di Tom Burczynski (V.voce a se) ed i proiettili monostrutturati ad alterazione radiale (più noti come Radially Dynamic Solid Projectiles, V. voce a se) sviluppati alcuni anni orsono negli USA da John Jacobs e Charles Kelsey. Tenendo poi conto che i proiettili monostrutturati ad espansione radiale altro non sono che dei derivati parziali dei "vecchi" THV prodotti dalla francese SFM, ci si può rendere facilmente conto di come gli EMB siano, in realtà, un vero e proprio IBRIDO tra tre tipi di proiettili diversi!! Il cuore dell'EMG è un cilindro di Rame 90/10 (o CuZn10 che dir si voglia) lungo all'incirca 15mm. Attraverso una serie di deformazioni plastiche progressive, questo piccolo pezzo di Rame prenderà via via la forma definitiva del proiettile. Dal punto  di vista pratico la procedura è la seguente:


- FASE PRELIMINARE = il cilindro di Rame 90/10 viene collocato dentro un apposito stampo di forma circolare
- PRIMA FASE =un punzone viene premuto contro il cilindro in maniera tale da deformarlo e da fargli assumere la prima forma intermedia (N.B. in pratica si tratta di una sorta di tronco di cono che contiene al suo interno un cilindro sormontato da un minuscolo cono)
- SECONDA FASE = i lati del tronco di cono, che andranno a costituire le pareti della palla, una volta ultimata, vengono "raddrizzati" tramite l'azione congiunta di una pressa radiale e di uno specifico punzione (N.B. con questa seconda operazione si alzano e si raddrizzano le pareti, ma non si arriva ancora a profilare correttamente la parte apicale del proiettile, la quale verrà ultimata SOLO in seguito )
- TERZA FASE = Con uno specifico punzone viene definitivamente profilata la parte apicale del  proiettile (che ancora non era formata) e vengono apposti i rispettivi intagli di preframmentazione corrispondenti ai  6 "petali" di cui lo stesso è dotato


Una volta ultimato, ad uno sguardo esteriore l'EMB sembra un comune proiettile blindato a punta cava dotato di una cavità apicale del tutto particolare! Ad uno sguardo più attento si scopre però che la cavità apicale è pressochè inesistente, essendo totalmente occupata da un grosso aculeo centrale. Questo ultimo, costituito da un cilindro sormontato da un cono, ricorda molto quello presente nelle Hydra-Shok, con la sola differenza che è molto più spesso e robusto. Nel calibro 9x19mm, che è stato il primo attorno al quale la Hirtenberger ha lavorato, esso ha diametro di circa 5mm. La base della  palla ha uno spessore medio di circa 3mm, mentre le pareti (a livello basale) hanno uno spessore di circa 2mm. Per quanto riguarda le prestazioni, nel calibro 9x19mm, che come già detto è stato il primo ad essere prodotto, esistono due varianti da 78 grs. (5 +/- 0,1 grammi) e da 94 grs.(6 +/- 0,1 grammi). La variante più LEGGERA ha una velocità di  455 m/s per un'energia cinetica di 518 J, mentre quella più PESANTE ha una velocità alla bocca di 415 m/s ed un'energia cinetica di 517 J (N.B. su richiesta della polizia tedesca, i dati strumentali sono stati registrati a 10m dalla bocca in una canna da 100mm). Il bossolo, come di consueto, è realizzato in Rame 70/30 (volgarmente detto "ottone") ed incorpora il classico innesco di tipo Boxer. Per motivi di tutela sia ambientale, sia della salute dell'utente finale, l'innesco è del tipo Antikorrid, una variante speciale di innesco atossico utilizzata dalla Hirtenberger già da lungo tempo. Il propellente utilizzato è segreto, tuttavia è il committante che potrà poi scegliere, durante la stipulazione del contratto, se optare per un propellente a doppia o a singola base. Nonostante le elevatissime velocità raggiunte, la pressione di esercizio MASSIMA si mantiene attorno ad un valore medio di 2700 bar. Un discorso a parte merita poi la questione della precisione intrinseca. Se sparato con una canna manometrica omologata NATO per l'effettuazione dei test di precisione (cioè quella lunga 200mm), a 50m l'EMB raggruppa 10 colpi in 30x50mm!! Nessun altro proiettile di tipo FMJ/RN omologato NATO è in grado di esprimere una simile precisione alle stesse identiche condizioni. Inoltre, sono ben pochi i proiettili di altra fattura in grado di esprimere un livello di precisione cosi elevato. Sempre alle stesse condizioni (cioè sempre con la canna di prova omologata NATO) ma passando alla classica rosata di 5 colpi, è possibile ottenere i seguenti risultati:


- a 25 di distanza  = i 5 colpi sono raggruppati in uno spazio di 25x27mm, ed il punto di impatto è assolutamente identico a quello delle comuni munizioni omolgate NATO da 115 o da 124grs. di peso
- a 50m di distanza = i 5 colpi sono raggruppati in uno spazio di 29x26mm, ed il punto di impatto (del centro della rosata) è di circa 32mm più in ALTO rispetto a quello realizzato con munizioni di tipo convenzionale omologate NATO


Volendo sintetizzare i dati fin qui raccolti, si può dire che l'EMB:


- è simile alle Hydra-Shok a causa della presenza dell'aculeo, il quale determina l'abbassamento della soglia di espansione ed il rilascio anticipato di energia cinetica, unito ad una non indifferente capacità di penetrazione
- è simile ai proiettili monostrutturati ad espansione radiale (RDSP) per l'omogeneità del materiale e per il ridotto peso di palla
- è simile alle THV non solo per per l'omogeneità del materiale e per il ridotto peso di palla (profilo costruttivo che condivide con gli RDSP), ma anche per il meccansimo lesivo capace di sviluppare (caratterizzato da una enorme cavità temporanea unita ad una cavità permanente di rilievo non indifferente)


L'elevata velocità alla bocca consente all'EMB di superare senza problemi eventuali ostacoli frapposti tra  se ed il proprio bersaglio. Il riferimento è ai c.d  bersagli intermedi (intermediate targets), i quali sono noti per la loro capacità di RALLENTARE i proiettili. Chiaramente se l'azione di rallentamento fa scendere la velocità d'impatto al di sotto della soglia di espansione, il proiettile NON potrà più funzionare regolarmente!! L'azione di rallentamento solitamente esplicata da questi ostacoli di natura non biologica può così essere sintetizzata:


- lamierino acciaioso, legno multistrato (compensato o truciolare), cartongesso, vetro sottile = 25 - 30 m/s
- vetro speciale (parabrezza autovettura) = 120 m/s
- stoffa pesante = meno di 25 m/s
- stoffa leggera = meno di 10 m/s


C'è poi anche il problema della  conservazione dell'integrità strutturale (della palla), ma si può dire che si tratta di un problema molto più TEORICO che reale. Dopo la seconda metà degli anni '90 del XX secolo, infatti, si può dire che TUTTI i proiettili ad alterazione strutturale che sono stati commercializzati sono in possesso di una elevatissima resistenza agli urti contro bersagli di natura non biologica. Questo è evidentissimo nell'EMB!! Infatti, uno dei più grossi VANTAGGI legati all'impiego dell'EMB è la sua struttura di tipo omogeneo (solid type structure), il che permette all'utente finale di usare un proiettile dotato di un'elevatissima RESISTENZA strutturale. Questo si evince in maniera piuttosto chiara se si analizzano gli esiti delle prove valutative effettuate dalla Hirtenberger. Dall'esame di questi resoconti tecnici emerge che l'EMB:


- ha una ritenzione di massa pari al 100%, cosa che gli permette di attraversare INDENNE legno, vetro, metallo o qualsiasi altro ostacolo di natura NON biologica che si frapponga tra tiratore e bersaglio
- se viene sparato contro un blocco  di gelatina balistica mascherata da un foglio di legno multistrato da 25mm di spessore, lo perfora totalmente SENZA disintegrarsi e penetra il successivo blocco di gelatina per 230mm
- se viene sparato contro un vetro di spessore esiguo lo penetra totalmente, si espande REGOLARMENTE, e penetra il successivo blocco di gelatina balistica in maniera non dissimile da quello che avviene con il legno
- se viene sparato contro un blocco di gelatina balistica mascherata con il parabrezza di una comune autovettura, non si espande (N.B. questo è uno dei due casi dove non avviene l'espansione), ma lo PERFORA completamente SENZA disintegrarsi a prescindere che il vetro abbia un'angolazione compresa tra i 15° ed i 45°, penetrando il successivo blocco di gelatina per circa 300mm (N.B. un comune proiettile calibro 9x19mm tipo FMJ-RN esplicherebbe una penetrazione pressochè DOPPIA nelle stesse condizioni, ma con velocità molto inferiore)
- se viene sparato contro un blocco di gelatina balistica mascherato con un SINGOLO lamierino acciaioso (come può essere quello utilizzato per le portiere delle autovetture), lo perfora agevolmente e tende ad espandersi ugualmente (quasi nel 100% dei casi), per poi penetrare il blocco di gelatina per circa 220-250mm
- se viene sparato contro più lamierini acciaiosi (come ad esempio quelli utilizzati nelle verifiche qualitative di laboratorio), NON si espande (N.B. questo è uno dei due casi dove non avviene l'espansione) ma, in ogni caso, mantiene la sua massa al 100% perforando come minimo dai 5 ai 10 lamierini (a seconda dello spessore e della durezza)
- se sparato contro un blocco di gelatina balistica mascherato con della stoffa, esso si espande con ASSOLUTA regolarità a prescindere che la mascheratura sia SINGOLA, MULTIPLA od effettuata con stoffe molto spesse


Un altro importantissimo risvolto pratico connesso con la natura omogenea dell'EMB, è costituito dal fatto che il costruttore può realizzare un proiettile dotato:


- di una soglia di espansione (expansion thereshold) il più BASSA possibile (N.B. la soglia di espansione è la velocità MINIMA alla quale il proiettile comincia ad espandersi)
- di una finestra operativa (operating window) il più AMPIA possibile (N.B. la finestra operativa è la gamma delle velocità entro la quale il proiettile di espande SENZA disintegrarsi)
- di un limite massimo di resistenza struttuale dinamica il più ALTO possibile (N.B. il limite massimo di resistenza strutturale dinamica è quella velocità superata la quale il proiettile si disintegra in tanti minuscoli frammenti del tutto privi di efficacia lesiva)


In altre parole, all'atto della stipulazione del contratto il cliente può richiedere un proiettile con, supponiamo, un soglia di espansione di 200 m/s ed una finestra operativa di 250 m/s. Allo stato attuale, sembra che nella sua configurazione base (cioè nelle due varianti del calibro 9x19mm) l'EMB abbia una soglia di espansione di poco inferiore ai 100 m/s, ed una finestra operativa di circa 350 m/s, mentre il limite (massimo) di resistenza strutturale dinamica dovrebbe collocarsi ad oltre 500 m/s. Venendo al comportamento in gelatina balistica, l'EMB si espande regolarmente a 16mm, originando solitamente una penetrazione media attorno ai 280mm. La penetrazione è pressochè lineare e non si manifestano fenomeni di ipostabilità. Il volume della cavità permanente è in linea con i volumi normalmente creati dai migliori proiettili ad alterazione struttuale dello stesso calibro, aggirandosi  solitamente intorno ai 60 ml. Sotto questo aspetto l'EMB è nettamente superiore ai THV i quali, non espandendosi NON potevano generare una cavità permanente dotata di un volume elevato. Dove invece l'EMB è molto simile al THV è nel volume della cavità temporanea. Sotto questo aspetto si può dire che, se guardiamo la sola cavità temporanea,  l'EMB è in grado di creare lo stesso tipo di ferita di una cartuccia calibro 5,56mm NATO sparata da un moderno fucile d'assalto con la canna da 500mm (20"). Sintetizzando di molto il discorso, si può dire che nell'EMB il meccanismo lesivo PREVALENTE è quello originato dalla cavità temporanea. Di recente la Hirtenberger è poi intervenuta sull'aspetto esteriore degli EMB. Oggi è infatti possibile acquistare queste eccellenti munizioni anche con un rivestimento esterno di bisolfuro di Molibdeno (molibdenum disulfide). La ragione di questo intervento NON è meramente estetica, ma deve piuttosto ravvisarsi nella seria necessità di LIMTARE il più possibile l'insorgere di pericolosi fenomeni di parassitizzazione (fouling) dovuti al passaggio ripetitivo del proiettile nell'anima della canna. Come tutti sanno, il verificarsi di questo fenomeno, oltre a rendere più critiche le operazioni di pulizia, determina un notevole decadimento della precisione. Dimostrando poi notevole lungimiranza, la Hirtenberger ha successivamente ampliato la gamma delle munizioni disponibili con palla di tipo EMB. Allo stato attuale esse sono:


- calibro .38 Special, palla da 94 grs. (6 grammi) con velocità di 450 m/s ed energia cinetica pari a 610 J (N.B. i dati sono sempre rilevati a 10m dalla bocca dell'arma)
- calibro 357 Magnum, palla da 109 grs.(7 grammi), con velocità di 600 m/s ed energia cinetica pari a 1260 J (N.B. i dati sono sempre rilevati a 10m dalla bocca dell'arma)
- calibro .357 SIG, palla da 94 grs. (6 grammi), con velocità di 550 m/s ed energia cinetica pari a 900 J (N.B. i dati sono sempre rilevati a 10m dalla bocca dell'arma)
 - calibro .40 S&W, palla da 109 grs. (7 grammi), con velocità di 500 m/s ed energia cinetica pari a 875 J (N.B. i dati sono sempre rilevati a 10m dalla bocca dell'arma)
- calibro 10mm Auto, palla da 109 grs. (7 grammi), con velocità di 600 m/s ed energia cinetica pari a 1260 J (N.B. i dati sono sempre rilevati a 10m dalla bocca dell'arma)
- calibro .45 ACP, palla da 117 grs. (7,5 grammi), con velocità di 425 m/s ed energia cinetica pari a 680 J (N.B. i dati sono sempre rilevati a 10m dalla bocca dell'arma)


Si tratta, in tutti i calibri proposti, di munizioni ESTREMAMENTE interessanti. Ad esempio, la cartuccia calibro .38 Special è caratterizzata da una soglia di espansione molto bassa, che gli consente di espandersi anche se sparata in un revolver con canna di SOLI 50mm (cioè i classici 2")!! Allo stesso modo è però in grado sviluppare un livello di energia cinetica pari a quello di una cartuccia calibro .357 Magnum "...di bassa potenza...".  Venendo alla cartuccia calibro .357 Magnum, essa è in grado di sviluppare lo stesso livello di energia cinetica di una comune munizione in calibro .44 Magnum, con la sola differenza di generare una sensazione di rinculo pari a quello di una cartuccia calibro .38 Special!! La cartuccia calibro .357 SIG, invece, può generare gli stessi livelli di energia cinetica di una comune cartuccia in calibro .357 Magnum, con l'importantissima DIFFERENZA di determinare una sensazione di rinculo pari a quella di una comune cartuccia in calibro 9x19mm. Considerazioni del tutto analoghe si possono fare per la cartuccia in calibro .40 S&W. La cartucia calibro 10mm Auto, invece, è in grado di sviluppare gli stessi livelli energetici di una convenzionale munizione in calibro .44 Magnum, ma con la importante differenza di rinculare come se fosse una normale cartuccia in calibro .38 Special. Concludendo con la cartuccia in calibro .45 ACP, essa è in grado sviluppare un livello di energia cinetica pari a quello di una cartuccia calibro .357 Magnum "...di bassa potenza...", ma con grossa differenza di  generare un rinculo pari a quello di una comune cartuccia in calibro 9x19mm.  Come si può facilmente evincere dall'analisi di questi sintetici dati, un ulteriore vantaggio pratico legato all'impiego dell'EMB, è la ridotta sensazione di rinculo, la quale risulta essere DRASTICAMENTE inferiore rispetto a quella generata dalle munizioni c.d. "convenzionali"!! E' del tutto superfluo aggiungere che, a prescindere da chi sia in concreto l'utilizzatore finale, si tratta di un grandissimo vantaggio, perchè MINORE rinculo significa anche MAGGIORE  controllabilità durante il tiro rapido!! Dalla gamma di munizioni proposte dalla Hirtenberger mancano, purtroppo, il 9x17mm (o 9 Corto che dir si voglia), il .44 (Remington) Magnum e, naturalmente, l'italianissimo 9x21mm. Si tratta, però, di "...piccole dimenticanze..." che possono anche essere perdonate. La cosa paradossale, invece, è che di queste munizioni il mercato sembra essersene del tutto dimenticato!! Un altro dato "...piuttosto inquietante..." è poi rappresentato dal fatto che anche le richieste da parte "...dei clienti più esigenti..." sembrano essersi fermate all'improvviso. Pur rimanendo nell'ambito dell'UE, sono stati davvero pochi i Reparti maggiormente specializzati delle Forze dell'Ordine che hanno mostrato un serio interesse verso questo nuovo prodotto. Relativamente al nostro Paese, poi, sembra che nessuno si sia dato da fare per importare direttamente in Italia questo splendido prodotto. E' più che ragionevole sostenere che un simile prodotto dovrebbe essere distribuito non solo ad alcuni Reparti, bensì a  tutti i tutori della legge italiani. Anzi, a voler ben guardare le cose, logica e buon senso imporrebbero una IMMEDIATA adozione da parte dei vertici di tutte le Forze dell'Ordine italiane. Il fatto, poi, di provenire da un Paese "...della zona euro..." costituisce un ulteriore elemento che dovrebbe velocizzare la sua introduzione. Per quanto concerne il problema dell'approvvigionamento, esso potrebbe essere risolto in due modi diversi:


- o tramite un acquisto diretto  (cioè tramite un contratto di fornitura di beni tra produttore e le P.A. interessate), rivolgendosi direttamente all'azienda produttrice
- o, molto più semplicemente, tramite un contratto di licenza esclusiva da sottoscriversi tra l'azienda costruttrice ed un'azienda italiana specializzata in munizioni (la quale produrrebbe le munizioni direttamente in Italia, semplificando notevolmente l'intera questione dell'approvvigionamento)


Stando ad alcune indiscrezioni, sembra che la GFL abbia sottoscritto con la Hirtenberger un contratto di licenza eclusiva (per l'impiego delle EMB) con efficacia a partire dal 2007. Purtroppo nulla sembra muoversi in concreto, anche perchè non sono note le intenzioni specifiche della GFL, poichè a parte la presentazione avvenuta all'IWA e all'EXA 2007 non è trapelato più di tanto (N.B. si spera che il caricamento venga effettuato "...con tutti i crismi del caso...", onde evitare di mettere sul mercato un prodotto scadente!!). Di fatto, allo stato attuale NULLA sembra muoversi a livello istituzionale, ed i membri delle Forze dell'Ordine italiane sono ancora COSTRETTI ad affidarsi alle "...diffuse ma pericolosissime..." cartucce con palla totalmente blindata!! Quello che attanaglia pericolosamente le nostre Forze dell'Ordine da ormai TROPPO tempo NON è un problema di calibro (come qualche idiota esterofilo va cianciando di tanto in tanto) ma, piuttosto, è un problema di LOGICA e di CORRETTEZZA nella scelta delle munizioni d'ordinanza. Sarebbe il caso che a tutti livelli istituzionali venisse fatta una seria riflessione su questo aspetto di vitale importanza.