I PROIETTILI
IPERLEGGERI A STRUTTURA COMPOSITA: PERFORMANCE PLUS SERIE "PLATINUM"
Verso la metà degli anni '90 del XX secolo,
la Performance Plus, una
piccola azienda di San Antonio (Texas, USA) commercializzava per la
prima volta un nuovo proiettile di tipo iperleggero a struttura
composita destinato a lasciare una profonda traccia nel mondo delle
munizioni specialistiche per armi corte. Questo nuovo proiettile,
denominato Platinum Plus (ma
anche "RCDB-Platinum Plus",
oppure "Performance Plus Platinum")
deve la sua nascita ed il suo sviluppo all'opera di Roscoe Stoker e Jim Cirillo. Il primo, per altro
sconosciuto anche tra gli addetti ai lavori, è il titolare della
Performance Plus, una piccola
azienda che operava in una piccola parte del Texas come fornitore delle
Forze di Polizia di San Antonio e zone limitrofe. Oggetto delle sue
forniture alle locali Forze di Polizia erano munizioni ad
alterazione strutturale di elevata qualità. Verso il 1995,
Stoker si
accordò con la Beeline,
l'azienda canadese che nota per la produzione di proiettili a nucleo
preframmentato. Le trattative presero una brutta piega e l'accordo
fallì miseramente entro breve tempo. Così, per uno
strano caso del destino, la Beeline si accordo con la Cor - Bon per produrre le nuove Cor
- Bon "Beesafe", mentre Stoker
si accordò con Jim Cirillo per realizzare il rivoluzionario
proiettile "Platinum Plus".
Per chi non conoscesse
Jim Cirillo, sarà sufficiente dire in queste poche righe che
egli
:
- è figlio di immigrati italiani a New York, nato a
Manhattan ma cresciuto principalmente nel Queens
- ha partecipato alla guerra in Corea
- è entrato a fare parte della Polizia Municipale di New York
nel 1954
- nel 1961 è diventato istruttore di tiro ed ha preso servizio
presso il Centro di Addestramento al Tiro di Rodman's Neck, nelle
vicinanze di New York
- nel 1968 è entrato a fare parte di un'Unità Speciale
della Polizia di New York (New York
Police Department Stakeout Unit) specificamente creata per la
repressione del crimine violento, con la quale arrestò ben
242 pericolosi criminali
- ha partecipato a numerosi scontri a fuoco, dai quali è sempre
uscito indenne anche quando si è venuto a trovare in situazioni
di disparità numerica e durante i quali ha ucciso ben 43
criminali armati e pericolosi
- dopo 22 anni di servizio nella Polizia di New York e dopo avere
conseguito il grado di Capitano, si è trasferito presso il
Corpo Federale di Polizia Postale (US Customs Service) con funzioni di
istruttore di tiro
- durante la sua permanenza presso la Polizia Postale istruì
gran parte degli agenti operativi presso il Ministero del Tesoro,
nonchè tutti gli agenti dei Corpi federali di Polizia che
ogni anno transitavano presso le strutture del Centro Federale per l'Addestramento
delle Forze di Polizia (FLETC)
- si è ritirato dal servizio attivo nel 1991, dopo ben 37 anni
di lavoro
- una volta in pensione, ha comincito a dedicarsi a tempo pieno
alla progettazione di nuovi proiettili per armi corte
Si può dire che, sotto molti aspetti, l'esperienza di Cirillo
è stata fondamentale per la realizzazione del Platinum Plus.
Infatti, quello che molti non sanno (N.B. compresi i vari "...esperti di balistica
terminale..." italiani e stranieri), è che Cirillo
è sempre stato convinto dell'assoluta importanza rivestita
dall'energia cinetica effettivamente trasferita sul bersaglio
da un proiettile. In altri termini, Cirillo ha sempre sostenuto che un proiettile
era efficiente se era in grado di trasferire concretamente elevati
quantitativi
di energia cinetica in tempi molto ristretti, a prescindere dal
calibro. Per questo motivo, durante il
suo servizio presso la Polizia di New York, Cirillo utilizzava cartucce
in
calibro 9x19mm e .357 Magnum basate ESCLUSIVAMENTE su palle blindate a
punta
cava realizzate artiginalmente da Lee
Jurras. Per chi non lo sapesse, Jurras
era il fondatore della Super Vel
corporation, cioè della prima azienda
che ha contribuito a realizzare e diffondere palle ad alterazione
strutturale
in un tempo in cui TUTTE le altre aziende producevano palle FMJ-RN o
SWC.
Dopo il pensonamento, Cirillo mise a frutto la sua lunga esperienza
brevettando
il suo primo proiettile ad alterazione strutturale. Si trattava di
un'importante
modifica del Kaswer modello "Pin-grabber", un tipo di munizione
molto diffuso
tra coloro che partecipano alle competizioni di "Bowling-pin", che però
passò praticamente inosservato. Nel 1993 egli perfezionò
ulteriormente
questo proiettile, ma anche in quel caso il suo lavoro venne di fatto
ignorato
dai mass-media e dagli addetti ai lavori. Un paio di anni più
tardi,
Cirillo contattò Roscoe Stoker, chiedendogli se era interessato
a
produrre un nuovo tipo di proiettile. Stoker, che aveva appena visto
sfumare
l'accordo con la Beeline accettò immediatamente: era l'inizio
della
storia dei proiettili Performance Plus Platinum! Da allora, Cirillo e
Stoker
hanno realizzato due diverse versioni del loro proiettile, una
ordinaria
(Standard Version) ed un
speciale (Special Application Version),
a loro volta
disponibili con due strutture differenziate quali quella a
frammentazione totale (Total
Fragmenting Soft Point) e quella con nucleo in sola resina (Epoxy
Hollow Point). Sotto il profilo strutturale, il dato
caratteristico delle
PPP rappresentato dal fatto che, in ogni calibro, queste munizoni
motano palle
che pesano la metà di quelle ordinarie ma che possiedono il
doppio
dell'energia cinetica. Tanto per fare un esempio banale, una cartuccia
in
calibro 9x19mm viaggia a oltre 600m/s e sviluppa circa 75Kgm, mentre
una cartuccia
in calibro .45ACP viaggia a circa 620m/s e sviluppa oltre 100Kgm!! Le
conseguenze
pratiche legate all'impiego proiettili con velocità così
elevate
e di masse (dei proiettili) così ridotte sono le seguenti :
- possibilità di disporre di energie cinetiche elevate in ogni
calibro
- possibilità di controllare comunque la propria arma in
maniera corretta
Per quanto concerne il primo aspetto, dal momento che l'energia alla
bocca cresce con il crescere del quadrato della velocità,
l'utilizzo pratico delle PPP comporta la posibilità di scaricare
sul bersaglio quantitativi RILEVANTI di energia cinetica. Relativamente
al secondo aspetto, dal momento che il rinculo cresce al crescere della
velocità (in maniera lineare), le PPP avranno lo stesso rinculo
delle cartucce che utilizzano palle di peso ordinario. Una conseguenza
immediata del fatto che le PPP hanno più o meno lo stesso
rinculo delle cartucce c.d. "ordinarie",
è che esse saranno in grado di fare funzionare in maniera
ineccepibile le armi semiautomatiche che le utilizzano. Venendo ora
agli aspetti costruttivi, sia il modello TFSP, sia il modello EHP
condividono le stesse modalità costruttive di base, anche se poi
esistono delle lievi differenze strutturali. Per entrambi i proiettili
si parte da una blindatura fatta con un lega ad alto tenore di Rame e
da
piccolissime quantità di altri 5 metalli. Questa lega è
stata
scelta perchè, secondo il costruttore, non solo è
estremamente duttile, ma anche perchè possiede un coefficiente
di attrito di ben il 30% INFERIORE rispetto alla lega in Rame 90/10
comunemente utilizzata per
la costruzione delle blindature dei proiettili. Con delle specifiche
matrici, il metallo viene piegato fino a fargli assumere la forma
desiderata. Completato
questo passo, iniziano prendere forma le differenze a livello
strutturale.
Per essere più precisi, nel modello TFSP vengono introdotti
(nell'ordine)
una miscela di metallo e resina epossidica (entrambi polverizzati)
sormontata
da una sfera in materiale plastico (riconoscibile per il colore bianco
pallido) e
da un pallettone realizzato in con una lega di Piombo (N.B. per la precisione
si dovrebbe trattare di una lega di Piombo, Zinco ed Alluminio).
Viceversa,
nel modello EHP viene semplicemente introdotto una miscela fusa di
resina
epossidica (per il 70 - 90% a seconda dei calibri)e polveri metalliche
finemente
sminuzzate (per il 10 - 30% a seconda dei calibri). Le polveri
metalliche
comprendono, secondo il costruttore, Ferro, Piombo, Tungsteno e
Titanio.
Una volta realizzata la palla nei suoi due modelli di base, si
procederà
all'assemblaggio della cartuccia completa. Solitamente vengono
utilizzati
inneschi atossici prodotti dal gruppo industriale Olin-Winchester,
polveri
a bassa luminosità (flash-suppressed poweders) e bossoli
Winchester (a cui si possono aggiungere quelli di produzione Star-line
o IMI). Una volta che le cartucce sono totalmente assemblate, esse
saranno riconoscibili per il profilo più o meno tondeggiante.
Infatti, mentre il modello a framentazione totale è simile ad
una comune palla tipo FMJ-RN, il modello con nucleo in sola resina ha
un profilo molto simile a quello delle palle tipo FMJ-FP. Dal momento
che, allo stato attuale, non si conoscono dati relativi all'impiego
pratico di questa munizione, si è provveduto ad effettuare una
serie di test preliminari su di un piccolo lotto di PPP. La prima cosa
che balza all'occhio di qualsiasi analista, è la frammentazione
delle PPP susseguente all'impatto con un blocco di gelatina balistica
calibrata al 10%.Sotto questo aspetto, Cirillo e Stoker parlano di "...polverizzazione o disintegrazione della
palla..." per sottolineare il fatto che, a loro modo di vedere,
"... mentre in caso di
frammentazione risultano reperibili alcuni frammenti del peso medio di
5-10grs., nel caso delle PPP non è recuperabile nulla, se non
una minutissima serie di frammenti metallici...". Per essere
più precisi, mentre nelle palle lanciate a velocità "...più bassa...", talvolta
può capitare di recuperare qualche frammento, nella quasi
totalità dei casi i frammenti visibili ad occhio nudo sono di
dimensioni a quelle di una capocchia di uno spillo!!Un altro aspetto
importante sotto il profilo pratico, è poi rappresentato dal
fatto che tutte le cartucce PPP della serie c.d. Speciale penetrano in
media circa 220mm in gelatina balistica calibrata. Nella serie c.d
Ordinaria, viceversa, la penetrazione sarà lievemente ridotta.
Anche in caso di mascheratura, è interessante notare come la
penetrazione si mantiene comunque su livelli del tutto accettabili,
specie se li si paragona a quelli offerti anni fa dai primissimi
proiettili di tipo iperleggero.Un altro aspetto peculiare delle PPP
è la loro capacità di produrre cavità temporanee
con un volume estremamente elevato. Dall'esame in gelatina balistica
appare evidente come la forma della cavità temporanea è
sferica, indice di un trasferimento di energia estreamente rapido e
violento. Inoltre, data la loro struttura, le PPP sono comunque in
grado di penetrare ad una profondità sufficiente a determinare
la comparsa di una cavità permanente di volume non marginale. E'
altresì interessante notare come le PPP siano notevolmente
precise e, cosa alquanto strana per simili munizioni, dotate di un
punto di impatto in linea con quello delle munizioni convenzionali.
Relativamente alla precisione, sprando in appoggio
si ottengono regolarmente rosate di circa 90 - 150mm a 25m utilizzando
armi
di impiego comune e SENZA ricorrere alla canna manometrica. Venendo
alla
questione del punto di impatto, è notorio il fatto che le
munizioni che impiegano palle iperleggere sono dotate di un punto di
impatto più BASSO del normale. Ora, mentre parlando di difesa
personale in senso stretto questo NON costituisce un problema rilevante
(visto che le distanze sono di
circa 3-5m), la caduta del punto di impatto potrebbe diventare
importante nel caso in cui sia necessario effettuare tiri a lunga
distanza (ad esempio sui 40 - 50m). Ad ogni modo, si è
provveduto a confrontare delle cartucce di produzione nazionale con
alcune cartucce della famiglia PPP, ed i risultati sono stati del tutto
interessanti. Confrontando delle GFL in calibro .45ACP/HP con palla
standard da 230grs. FMJ-RN, con delle PPP di pari calibro e con palla
tipo TFSP da 115grs., a 15m le seconde erano circa 90mm più in
BASSO delle prime, mentre a 50m la differenza si attestava su circa
300mm. Da questa breve comparazione si può dedurre che il punto
di impatto delle PPP è coerente con eventuali impieghi
finalizzati alla difesa personale. Questa conclusione è
rafforzata dal fatto gli scontri a fuoco, nel 90% dei casi (ed in tutto
il mondo):
- si verificano a distanze comprese tra 0 e 3m
- non si verificano quasi mai a distanze superiori ai 15m
- si verificano all'aperto
- si verificano in presenza di un'elevata percentuale di popolazione
- fanno riferimento ad un bersaglio frontale o semifrontale
- fanno riferimento ad un bersaglio mobile
Le PPP rappresentano quindi un tipo di munizione del tutto idonea per
difesa personale, ma non per impiego generale a livello professionale
da parte delle Forze dell'Ordine. Allo stato attuale la Performance
Plus sta lavorando per colmare alcune lacune presenti da tempo nella
linea di munizioni della serie Platinum. Sono ormai in dirittura
d'arrivo nuove cartucce in calibro .41 Magnum,
.44 Special e .44 Magnum, mentre sono in fase avanzata gli studi per la
realizzazione
di munizioni per fucile a canna rigata nei calibri .223 Remington e
.308
Winchester. Viceversa, almeno per il momento, non sembra che la
Performance
Plus sia interessata produrre cartucce a palla asciutta per fucili in
calibro
12. Come conclusione a queste brevi note, si può dire che le PPP
sono
un prodotto estremamente interessante e che meriterebbe maggiore
attenzione
da parte degli importatori italiani. Putroppo il cervello di molti
importatori
italiani di munizioni sembra sprofondato in un letargo dal quale non
può
o non vuole riprendersi!! Detta in altre parole, oramai da troppo tempo
sembra
che gli importatori italiani di munizioni siano totalmente
disinteressati
alle varie novità che, anno dopo anno, si affacciano sul mercato
internazionale.
L'unica cosa che si può fare è sperare che questo letargo
finisca
il più in fretta possibile!!