Le munizioni oggi note come
Hydra Shok - Hollow
Point
(altresì note come
Hydra-Shok
o, più semplicemente,
HS-HP)
sono state realizzate per la PRIMA volta, in maniera del tutto
informale
e sperimentale, verso il 1975 da Tom Burczynski. In quel tempo, egli
era
profondamente DELUSO dal comportamento terminale degli allora "moderni
"
proiettili ad alterazione strutturale. Ricorda Burczynski che "...
i
proiettili
blindati a punta cava dei primissimi anni '70 (del XX secolo) erano del
tutto
inefficienti ... essi non solo avevano delle cavità apicali di
volume
ridottisimo, ma avevano anche una blindatura troppo dura rispetto al
volume
della cavità apicale stessa ... quest'ultima era quasi sempre di
profilo conico... la loro palese inefficienza era legata al fatto che,
avendo
cavità erroneamente dimensionate, essi ridirezionavano i fluidi
che
incontravano lungo l'asse orizzontele della palla, cioè verso la
porzione della stessa che è protetta dalla blindatura più
spessa e che, proprio per questo, è estremamente più dura
da fare espandere ... non va poi dimenticato che le velocità a
cui
erano lanciati questi proiettili erano del tutto inferiori alla loro
rispettiva
soglia di espansione, motivo per cui non potevano assolutamente
funzionare
... naturalmente non esistevano proiettili supersonici come quelli
attualmente
disponibili, per cui non vi era la benchè minima speranza di
potere
utilizare proiettili efficienti". Insomma, secondo Burczynski i
proiettili
in uso in quel periodo storico erano delle vere e proprie "...
ricette
per
l'insuccesso garantito...", che troppe, molte volte, avevano
cagionato
la
morte di quegli utilizzatori che, ignari di tutto ciò, gli
"...
avevano affidato la vita..."
!! Burczynski si convinse presto che il
problema da risolvere era quello di permettere ad un qualsiasi
proiettile di espandersi, a prescindere dal fatto che la sua
velocità fosse relativamente bassa. In altre parole,
si trattava di RIDURRE la soglia di espansione (N.B.
per la definizione
di
questo concetto si rimanda il lettore alla voce specifica di questo
stesso sito, oppure al testo Breve guida alle munizioni non
convenzionali, edito dal GRURIFRASCA) ben al di sotto della
velocità alla bocca di ogni singolo proiettile. Il problema era
risolvibile, secondo Burczynski, incorporando un deviatore di flusso
nella struttura del nucleo di ogni singola palla. Con
una simile modifica, la palla si sarebbe comunque espansa non solo a
velocità
molto BASSE, ma anche in presenza di una cavità apicale con
volume
MOLTO piccolo. Lavorando poi sulla forma e sulle dimensioni del
deviatore
di flusso si sarebbe potuto aumentare o ridurre, a proprio piacere, la
velocità
di espansione del proiettile e, quindi, la sua capacità di
cedere
energia sul bersaglio più o meno velocemente. Questo deviatore
di
flusso altro non era che il famoso "
aculeo"
cartucce Hydra-Shok. Dal
punto di vista scientifico, si può dire che l'aculeo
consente di applicare in pratica, su qualsiasi palla, il
principio fisico noto come principio di Venturi. Resa la cosa di
più facile comprensione per tutti al di là
dell'astrazione scientifica, questo aculeo ridirezionava per un
brevissimo istante i fluidi verso la parte frontale della cavità
apicale, in maniera tale da creare un breve ma fortissimo impulso
radiale che accelera l'espansione. Mentre il proiettile avanza, questa
forza radiale aumenta progressivamente, per cui più questa
pressione radiale aumenta e più l'espansione aumenta. La
differenza tra le palle blindate a punta cava tradizionali (
standard
JHP bullets) e la tecnologia Hydra-Shok, è costituita dal
fatto
che, durante la penetrazione, mentre le prime ridirezionano i fluidi
all'interno della propria cavità apicale, le seconde li
ridirezionano verso l'esterno. Relativamente alla forma dell'aculeo,
Burczynski partì inizialmente con un aculeo di forma cilindrica,
ma ben presto passò ad uno di forma conica. Le Hydra-Shok
attuali (cioè quella della III generazione di cui la Federal
Cartridges è licenziataria) utilizzano tutte un aculeo
conico, ad eccezione della cartuccia in calibro .38 Special, che
altrimenti avrebbe un'espansione tropppo violenta ed originerebbe la
c.d. frattura radiale (ringing) del nucleo. La preferenza per l'aculeo
di forma conica deve essere ricercata nei seguenti fattori:
- maggiore facilità costruttiva
- maggiore facilità di realizzazione del profilo esterno della
palla
- maggiore possibilità di riduzione del diametro della punta
della palla (meplat), con conseguente facilità di alimentazione
delle pistole semiautomatiche
Non va poi dimenticato che, se per qualsiasi motivo l'aculeo dovesse
piegarsi, la palla risulterà ipostabile e comincerà a
ribaltarsi all'interno del bersaglio, con conseguenze terminali
facilmente immaginabili. La presenza dell'aculeo permette di garantire
un'estrema efficienza anche a palle particolarmente "
ostiche",
"
particolari" o pesanti,
notoriamente non idonee ad espandersi
facilmente. Ad esempio, con la tecnologia Hydra-Shok è stato
possibile, per la prima volta, ottenere cartucce in calibro .45 ACP con
palla da 230 grs. di peso REALMENTE efficienti. Ancora, è stato
possibile ottenere palle da 147 grs. in calibro 9x19mm realmente
efficienti, talmente efficienti che addirittura riescono ad espandersi
non solo a velocità basse,
ma anche dopo avere attraversato vestiti molto spessi. In altre parole,
grazie a questa tecnologia è stato possibile ottenere risultati
che, fino a pochi anni fa, erano del tutto impensabili. Qualche parola
in più deve essere spesa circa la capacità delle palle in
tecnologia HS
di "...s
volgere bene il proprio
lavoro..." ANCHE in presenza di
VESTITI molto spessi. Nel caso in cui si verifichi un impatto con un
capo di vestiario molto spesso, l'aculeo buca la stoffa, a
prescindere dal suo spessore, e svolge comunque la sua funzione facendo
espandere la palla. In altre parole, non importa se la palla incontra
fluidi o stoffa, perchè tanto riuscirà comunque ad
espandersi!! Non deve essere poi dimenticato che le cartucce
Hydra-Shok sono caratterizzate da una precisione del tutto superiore
alla
norma, il che è una cosa di primaria importanza in ambito
professionale
(cioè per l'operatore di Polizia) o difensivo in genere
(cioè
per il privato cittadino). In conclusione, con la tecnologia
Hydra-Shok
si sono potute realizzare palle con una amplissima gamma applicativa o,
in
altre parole, "...
è stato
possibile far compiere ad uno stupido
pezzo
di Piombo e Rame di tutto e di più..." !! Per ulteriori
informazioni
sulle cartucce Hydra-Shok, si rimanda il lettore ai testi
Breve guida
alle
munizioni non convenzionali e
Street
stoppers: the latest handgun
stopping
power street result, entrambi disponibili in Italia presso
Tuttostoria.