ALCUNE
OSSERVAZIONI CIRCA IL MOVIMENTO SU
TERRA, L'ATTIVITA' DI ORIENTAMENTO E LA CAPACITA' DI
INDIVIDUAZIONE DELLA PROPRIA POSIZIONE
§1 - l'ambiente desertico
Il deserto (
desert) è,
per definizione, una vasta area caratterizzata da un clima ESTREMAMENTE
secco e da precipitazioni molto ridotte e, a volte, addirittura
inesistenti per lunghissimo tempo. Anche se SOLO il 5% (circa) delle
terre emerse
è costituito da deserti di varia tipologia (V. oltre) , questo
non
deve fare escludere a priori che una qualsiasi Unità delle
FF.AA. NON possa MAIessere dislocata per operare in un simile ambiente
!!
Normalmente i profani sono portati a pensare ad und eserto come ad una
mmensa distasa interamente ricoperta da sabbia. Nella realtà le
cose sono alquanto diverse, dal momento che sotto il profilo tipologico
il deserto può essere :
- completamente sabbioso
- parzialmente sabbioso
- roccioso
- semidesertico (sono presenti letti di fiumi in secca, paludi salate,
sterpaglie, etc.)
A seconda dell'altezza S.L.M., un deserto può poi essere di
montagna o di pianura. Normalmente i deserti sono di pianura, o
comunque sono a pochi metri S.L.M.. Questo però non significa
che non esistano deserti anche in ambienti montuosi. Dal punto di vista
delle Unità chiamate ad operare in un simile conteso, si
può dire che in astratto TUTTE le Unità aeree e terrestri
possono esservi chiamate ad operare (N.B.
le uniche Unità escluse sono quelle
della MM, anche se la Fanteria di Marina può benissimo
operare in simili ambienti alla stregua delle Fanteria
convenzionale !!). Più precisamente, nel deserto possono
validamente operare le Unità corazzate, l'Artiglieria, la
Fanteria meccanizzata e le truppe Aviotrasportate. Se si tratta di
deserti di montagna o di alta montagna, le Unità quali la
Fanteria alpina o quella Aviotrasportata sono senza dubbio preferibili,
a causa della minore liberta di movimento che connota un simile
ambiente e della superiore adattabilità di queste distanze (V.
voce a se).
segue - trovare la direzione
Trovare la direzione di marcia nel deserto non è facile, specie
per una persona che non vi è mai stata!! A questo proposito, si
tenga conto che le popolazioni che abitano nel deserto hanno imparato a
spostarsi da un punto all'altro con insegnamenti che si tramandano di
padre in figlio. Dal momento che durante il giorno la temperatura
oscilla attorno ai 50 - 55°C, tutti gli spostamenti avvengono di
notte, e l'orientamento avviene semplicemente guardando le stelle
visibili. Per le popolazioni che vivono nel deserto, spostarsi,
orientarsi o trovare la direzione con il solo aiuto delle stelle
è assolutamente normale, ma "...
per
un evoluto occidentale..." non lo è per niente !! Due
dettagli molto importanti, del tutto sconosciuti a chi non è mai
stato nel
deserto sono i seguenti :
- in linea di massima, praticamente tutti i deserti hanno dei venti
prevalenti che dispongono le dune o la sabbia in una certa direzione
(N.B.
conoscendo questo dettaglio,
gli abitanti di certe regioni sanno come trovare i quattro punti
cardinali e , di conseguenza, possono orientarsi)
- tutti i volatili presenti nelle zone desertiche vanno ad abbeverarsi
durante la sera e quando tornano ai propri nidi sono facilmente
individuabili dal forte battito di ali che producono a causa del peso
maggiore (N.B.
conoscendo dove si
trovano le sorgenti d'acqua è possibile orientarsi)
segue - interpretazione ed analisi
delle carte geografiche
Gran parte delle carte geografiche relative a zone desertiche sono
imprecise, motivo per cui è necessaria un'attività
ausiliaria di osservazione e ricognizione aerea allo scopo di avere
informazioni il più precise possibili. Se si confronta
l'ambiente circostante con quanto è riportato su una carta
geografica, spesso si possono avere delle autentiche sorprese. Per
quanto attiene all'osservazione, occorre ricordare che :
- l'assenza pressochè totale di ostacoli consente di norma
un'osservazione a lunghissima distanza
- il cielo terso e l'assenza pressochè costante di nubi facilita
l'osservazione
- l'osservazione può essere talvolta preclusa da tempeste di
sabbia
- l'osservazione può subire delle distorsioni a causa del
fenomeno dei miraggi
- uno spazio così aperto e privo di ostacoli può spesso
generare dei grossi errori in sede di valutazione delle distanze (N.B.
si tenga presente che sono del tutto
comuni errori del 200 o del 300% rispetto alla distanza reale !!)
Non bisogna mai dimenticarsi che nel deserto l'osservazione è
facilitata per chiunque, compreso il nemico. Bisogna dunque ricordarsi
di sfruttare nel modo più razionale possibile qualsiasi elemento
di copertura (
cover) o di
occultamento (
concealment)
presente in loco. Dal momento che mancano oggetti artificiali (o,
pià in generale, qualsiasi cosa fatta dall'uomo) e che la
vegetazione è praticamente assente (salvo pochi cespugli in aree
semidesertiche), la capacità di spostarsi dietro ad una duna o
di collocarsi in un avvallamento presente nel terreno può essere
fondamentale per NON essere individuato dal nemico !! Onde ridurre il
più possibile la capacità di osservazione del nemico,
occorre poi porre attenzione ai seguenti elementi :
-
movimento (movement) = il
movimento è l'elemento che attira MAGGIORMENTE
l'attenzione del
nemico. Dal momento che il movimento provoca polvere e rumore, è
SEMPRE
necessario muoversi SOLO quando è necessario e sfruttando SEMPRE
ogni
elemento di copertura ed occultamento
-
forma (shape) = qualsiasi
forma palesemente "
artificiale"
o "
umana" verrà
IMMEDIATAMENTE notata dal nemico, per cui occorre spezzare la simmetria
ed alterare le forme utilizzando apposite reti mimetiche (N.B.
oltre a questo bisogna evitare che i
veicoli proiettino la loro ombra rivelatice in maniera impropria, per
cui è necessario nasconderli il più possibile alla vista
del nemico)
-
riflessi (shine) = ogni
riflesso anomalo od improprio (N.B.
si
pensi ai riflessi generati da vetro o metallo, cioè elementi che
non esistono normalmente nel deserto !!) attirerà
immediatamente l'attenzione del nemico
-
colore (color) = tutte le
colorazioni che non appaiono tipiche dell'ambiente desertico verranno
immediatamente individuate dal nemico
-
luce (light) = la luce al
posto sbagliato e nel momento sbagliato scatenerà immediatamente
la curiosità (e la reazione) da parte del nemico
-
calore (heat) = il calore
generato da uomini e mezzi può essere facilmente individuato dal
nemico con l'ausilio di apposite termocamere
segue - spostamenti e capacità
di orientamento
Se si opera in grosse depressioni desertiche è possibile usare
le alture circostanti come punto di rifrimento. Tuttavia, le ampie
distese di territorio in cui ci si viene a d operare possono comunque
indurre degli errori !! Spesso si verifica che vengano compiuti errori
di svariati chilometi, il che rappresenta un GROSSO problema se si deve
compiere azioni come trovare un punto di verifica (
checkpoint), chiedere il supporto
aereo ravvicinato (CAS), attendere un aviolancio di rifornimenti,
trasmettere delle informazioni e così via. Ovviamente, se si
opera in un ambiente del tutto privo di punti di rfierimento, qualsiasi
spostamento sarà molto più complicato, e altrettanto
complicata sarà l'attività necessaria per orientarsi. In
linea di massima, l'uso della bussola e del GPS (N.B.
ovviamente da
parte di una persona competente !!), unita all'applicazione
della
tecnica del calcolo diretto (
dead
reckoning) rapresentano la scelta migliore. Per facilitare gli
spostamenti è poi possibile impiegare i seguenti strumenti
:
-
bussole solari = può
essere usata su veicoli in movimento ma
richiede una precisa conoscenza di ore minuti e secondi, nonchè
del trascorre del tempo
-
girobussole = sono strumenti
normalmente montati sui pezzi
d'Artiglieria e che possono usati per mantenere la direzione (e dunque
per orientarsi) lungo brevi tratti di strada
-
artifizi pirotecnici e fumogeni =
utilizzando granate fumogene (durante il giorno) o illuminanti (durante
la notte) in punti ed in orari predeterminati è possibile
facilitare gli spostamenti e la correlata attività di
orientamento
-
sistemi di illuminazione fissi =
collocando gruppi di 2 - 3 proiettori in punti specifici (N.B.
devono essere tassativamente collocati
prima della linea del fronte, oltre la gittata massima dell'Artiglieria
nemica ed al riparo dall'osservazione nemica !!) è
possibile facilitare gli spostamenti e la correlata attività di
orientamento . Chiaramente, TUTTE le truppe amiche DEVONO essere edotte
della presenza e dello scopo di questi proiettori. Inoltre, i
proiettori DEVONO essere di tanto in tanto spostati onde evitare che
cadano preda del nemico !!
Due dettagli finali di estrema importanza sono i seguenti :
- le elevate temperature richeidono una manutenzione straordinaria di
tutti i mezzi ed una cura particolare delle armi
- la mobilità è fondamentale per combattere con successo
e per vincere nel deserto, per
cui la velocità è essenziale per spostarsi prima del
nemico e per superare eventuali ostacoli
§2 - l'ambiente della foresta
pluviale
La giungla
è
solitamente
definita come
un'area
coperta da una densa copertura vegetale con una temperatura ed un tasso
di umidità molto elevati. Vi sono giungle essenzialmente nelle
zone in prossimità delle Equatore, che per questo motivo sono
dette giungle equatoriali o foreste pluviali. I caratteri
fondamentali della giungla sono i seguenti :
- temperatura ed umità elevatissime
- fauna e flora estremamente ricche e variegate
- quantitativo straordinariamente elevato di insetti pericolosi o nocivi
Con riferimento alla giungla occorre fare distinzione tra :
- la giungla
equatoriale
(N.B.
cioè
la giungla vera e propria), che è quella che si trova in
prossimità dell'Equatore ed è caratterizzata da elevata
piovosità (N.B.
spesso oltre
10.000mm all'anno !!), temperatura ed umidità, oltre al
fatto di non avere nessuna differenza tra una stagione e l'altra (N.B.
in queste zone le stagioni sono sempre
uguali)
- la giungla c.d.
tropicale
(N.B.
in realtà sarebbe
subtropicale), che è caratterizzata da una
stagione secca e da una stagione umida
A causa della natura del terreno, che possiede una densa copertura
vegetale e
che spesso è anche impervio, di norma nella giungla operano SOLO
piccole
aliquote di personale. Le Unità di maggiori dimensioni sono
localizzate in punti strategici, oppure si muovono molto lentamente
lungo
le scarse vie di comunicazioni esistenti. Per questo motivo, le
attività di
pattugliamento, di ricognizione e di osservazione sono
fondamentali per mantenere la sicurezza e consentire alle grandi
Unità di muoversi (N.B.
in
pratica si verifica la stessa situazione che c'è in montagna
dove le vie di comunicazione sono poche e ben conosciute dalla forze
che vi operano !!). Stante la natura intrinseca di questo
ambiente :
- sono facilitate le azioni di tipo offensivo, ed in particolare le
imboscate o le incursioni (N.B.
sono
comunque necessari pattuglie specialzizate per operare in questo
particolare tipo di ambiente)
- sono rese più difficili le operazioni di tipo difensivo, ed in
particolare tutte le attività di osservazione, sorveglianz e
ricognizione (N.B.
per
attività simili ci vogliono pattuglie ultraspecializzate in
grado di operare, spesso in profondità, dentro al territorio
nemico)
L'estrema densità della vegetazione rende difficile trovare e
mantenere il contatto con il nemico. Sempre per lo stesso motivo,
l'osservazione è estremamente limitata, così come sono
limitate le distanze di tiro. Dunque, il combattimento nella giungla si
riduce ad un combattimento tra ridotte aliquote di Fanteria, le quali
possono in certi casi usufruire del supporto aereo o meccanizzato,
anche se questo tipo di supporto non sempre risulta essere disponibile.
Per questo motivo, i comandi di vertice devono fare tutto il possibile
per assicurare la presenza dei necessari aerei ed elicotteri di
supporto.
segue - trovare la direzione
Di solito la direzione viene trovata con l'ausilio del GPS, anche se
questo non significa che non possa essere usata una comune bussola
magnetica. Per questo motivo, TUTTI i soldati che operano in una
qualsiasi giungla
DEVONO sapere come utilizzare la bussola.
Come
avviene nel caso del deserto, di
norma viene utilizzata la tecnica del calcolo diretto
segue - interpretazione ed analisi
delle carte geografiche
L'ambiente delle giungla è un ambiente MOLTO complesso
(N.B.
è molto più
complesso di quanto possa apparire da una carta geografica) che
comprende non solo la giungla vera e propria, cioè una distesa
vegetale praticamente impenetrabile, ma anche paludi, ampie distese
ricoperte di eba e, in certi casi, anche campi coltivati (N.B.
di solito si tratta di risaie). A
seconda del tipo di vegetazione e di terreno, la giungla può
essere primaria (
primary forest)
o secondaria (
secondary forest).
Si definisce "
primaria" la
giungla equatoriale e la foresta decidua. Si definisce "
secondaria" la giungla che si trova
ai margini della giungla equatoriale o della foresta decidua.
Semplificando al massimo si può dire che :
- la foresta pluviale (equatoriale) è composta da alberi di
grosse dimensioni i cui rami si estendono e si intrecciano a diverse
altezze dal suolo fino a formare una vera e propria copertura vegetale
soprastante (
canopy) che
IMPEDISCE al sole di raggiungere il terreno sottostante. Per questo
motivo il terreno sottostante è PRIVO di vegetazione. C'è
però da dire che gli alberi presenti in questo ambiente hanno un
peculiare sistema di radici sopraelevato, tale per cuii le radici si
trovano molto fuori dalla terra e scendono dall'alto verso il basso.
Questo crea parecchie difficoltà di movimento. L'osservazione in
senso orizzontale (
ground obbservation)
è limitata a soli 50m , ma in certi casi non è possibile
vedere più nulla ad oltre 5m di distanza !! L'osservazione in
senso verticale (
aerial observation)
è impossibile !!
- la foresta decidua (tropicale o subtropicale) ha una stagione secca
(in cui gli alberi sono quasi del tutto spogli) e una umida (in cui gli
alberi sono pieni di foglie). Diversamente dalla foresta equatoriale,
gli alberi sono meno fitti ed il sole riesce a filtrare tra le foglie,
contribuendo così alla formazione di una fitta vegetazione alla
abse degli alberi. Durante la stagione umida l'osservazione e gli
spsotamenti sono limitati, mentre durante la stagione secca sono
facilitati
- le paludi, spesso presenti in queste aree, possono essere di
mangrovie o di palme. Le mangrovie sono piante simili ad un enorme
cespuglio dotate di un peculiare sistema di radici che limita parecchio
gli spostamenti a piedi o con piccole imbarcazioni. Nelle paludi la
visibilità in senso orizzontale non sempre è buona (N.B.
anche se non è limitata come nella
foresta !!), mentre è ottima in senso verticale (N.B.
si ricordi che l'occultamento in senso
verticale è praticamente assente, per cui si è esposti
all'osservazione aerea da parte del nemico). Dal momento che
durante gli spostamenti si è costantemetne immersi in acqua (di
norma fino al ginocchio), i soldati devono portare con se SOLO
l'equipaggiamento necessario (N.B.
di
norma ci si muove usando la tecnica del calcolo diretto, ma comunque
nessun spostamento viene fatto se non si è prima eseguita
un'accurata analisi del terreno).
- la vegetazione erbosa (N.B.
è
composta da cespugli, canne di
bambù, piante spinose ed erba di vario tipo) si trova tra
la zona equatoriale e qualla tropicale, al di fuori delle aree coperte
dalla foresta vera e propria. Di norma vi si trova solo erba con
pochisismi alberi sparsi qua e là. Gli spostamenti in certi casi
possono essere semplificati. Tuttavia, in queste
zone l'erba può essere alta anche oltre 2m (N.B.
si tratta della c.d. erba elefantina),
la visibilità potrebbe risultare limitata a pochissimi metri e
tutti gli spostamenti sarebbero irimedibailmente condizionati in senso
negativo. A seconda dell'altezza dell'erba, l'osservazione in senso
orizzontale può essere buona così come può essere
del tutto insoddisfacente. In ogni caso, la copertura aerea è
inesistente e si è esposti all'osservazione da parte del nemico.
Dal momento che non esistono punti di riferimento precisi con cui
orientarsi, tutti gli spostamenti e l'attività di orientamento
vengono fatti o con la tecnica del calcolo diretto (
dead reckoning), oppure sfruttando
le stelle (
navigating by stars).
Non bisogna dimenticare che spesso si trovano anche gruppi più o
meno ampi di piante di bambù, che devono essere aggirati tutte
le volte che è possibile. Infatti, se si è costratti ad
attraversarli direttamente, le operazioni di attraversamento sono
lente, rumorosissime ed estenuanti.
segue - spostamenti e capacità
di orientamento
Dal momento che le carte geografiche relative alle zone ricoperte dalal
giungla equatoriale sono parecchio imprecise, l'uso costante della
bussola e l'impiego della tecnica del calcolo diretto diventano
fondamentali. Si tenga conto che a causa della spessa copertura
vegetale è molto difficile osservare il terreno circostante, e
le operazioni di associazione carta - terreno sono praticamente
impossibili. Tutti gli spostamenti sono poi ulteriormente complicati
dal fatto che è molto difficile muoversi in linea retta. La
natura impervia del terreno, unita alla presenza di molti ostacoli,
limita fortemente i vari movimenti in linea retta. Per questo motivo,
l'uso cosatante della bussola ed un attento conteggio dei passi sono
fattori essenziali per muoversi con sicurezza nella giungla. Putroppo
spesso capita di stimare per eccesso la distanza che si è
realmente percorsa, il che conduce a tutta una seie di errori che si
concatenano l'uno con l'altro. Per limitare il più
possibile gli errori, dis eguito vengono indicate le distanze MEDIE
percorse a piedi nelle zone coperte dalla foresta pluviale e da altre
forme di vegetazione ad essa correlata. Ovviamente NULLA sostituisce
l'esperienza diretta sul campo.
Tipo
di terreno
|
Distanza
massima in 1 ora (media)
|
foresta pluviale
|
fino a 1.000m
|
foresta decidua
|
fino a 500m
|
foresta "secondaria"
|
da 100 a 500m
|
zone erbose
|
fino a 500m
|
zone paludose
|
da 100 a 300m
|
risaie irrigate
|
fino a 800m
|
risaie secche
|
fino a 2.000m
|
piantagioni in genere
|
fino a 2.000m
|
sentieri
|
fino a 3.000m
|
Per rendere più semplice gli spostamenti e l'orientamento nella
foresta pluviale, è possibile ricorrere ai seguenti ausili
:
-
creazione di una tavola contapassi
personale = occorre creare una tavola contapassi personale in
cui si annota il numero dei passi per ogni 100m di percorso (N.B.
la tavola può essere mentale o
scritta, ma è meglio usare quella scritta se non si vogliono
commettere errori, specie se si è alla prime armi !!) in
maniera tale da riuscire ad individuare più facilmente la
propria posizione
-
uso del fuoco indiretto = si
può chiedere all'Artiglieria (o all'Aviazione) di bombardare due
zone
distinte, e ben distanti tra loro, che non si trovano nelle stesse
coordinate geografiche attualmente occupate (N.B.
ovviamente il bombardamento deve avvenire a
distanza di sicurezza !!). Questo può facilitare
l'esatta individuazione del punto in cui ci si trova
-
uso combinato del calcolo diretto e
dell'associazione carta - terreno = dal momento che normalmente
nella giungla ci si muove con l'impiego della tecnica del calcolo
diretto, è più facile trovare la propria posizione,
spostarsi e muoversi se congiuntamente a questa tecnica si opera
un'associazione carta - terreno prednendo come riferimento un tratto
morfologico evidente nel terreno circostante
§3 - l'ambiente di montagna
Le montagne (
mountains) sono
solitamente definite come conformazioni rocciose alte più di
500m (N.B.
secondo alcuni si tratta
di 500m S.L.M. mentre secondo altri si tratta di 500m rispetto
all'ambiente circostante) e caratterizzate da fianchi molto
scoscesi (
steep slopes). Le
montagne possono esistere sia come elementi isolati (
single peak), sia come elementi di
una struttura di più ampie dimensioni (
range) denominata catena montuosa o
sistema montuoso. Dal punto di vista applicativo, la Fanteria
(convenzionale od elitrasportata), le truppe alpine e quelle
aviotrasportate si adattano molto bene al combattimnto in ambiente
montuoso. Viceversa, le Unità corazzate o di Artiglieria non
possono muoversi e sono confinate in prossimità di vallate,
valichi ed altri punti che sono facilmente superabili da veicoli
convenzionali o speciali. In linea di massima l'ambiente montuoso si
caraterizza per un clima che diventa sempre più freddo con il
crescere dell'altezza. Solitamente c'è un decremento di
temperatura compreso tra 5 e 8°C per ogni 300m di ascensione.
spesso sono presnti venti forti ed improvvisi, che aumentano la
sensazione di freddo normalmente patita dalle truppe. Il clima va
incontro a mutamenti rapidissimi, tant'è vero che si può
passare da una condizione di sole splendente ad una di nebbia intensa
in pochissime ore. Fino ad una certa altitudine è possibile
latifoglie ed aghifoglie. Sotto alle piante la vegetazione di norma
è molto densa poichè l'umidità evapora lentamente
ed i vegetali che vi si trovano ne traggono beneficio. Oltre ad una
certa altitudine le piante scompaiono per fare posto prima all'erba,
poi alla roccia e, infine, al ghiaccio.
segue - trovare la direzione
Di solito la direzione viene trovata con l'ausilio del GPS, anche se
questo non significa che non possa essere usata una comune bussola
magnetica. Per questo motivo, TUTTI i soldati che operano in montagna
DEVONO sapere come utilizzare la bussola. E' altresì necessario
che sappiano trovare la direzione con l'orologio (
clock method) e con il sole (
stick method).
segue - interpretazione ed analisi
delle carte geografiche
Di norma le carte geografiche relative alle zone montuose risultano
alquanto precise (N.B.
per le zone
desertiche, viceversa, si può dire che vale una condizione
pressochè opposta !!). Va però precisato che la
ricognizione aerea è COMUNQUE molto importante sia a causa del
clima mutevole (N.B.
ad
esempio una certa zona potrbbe diventare improvvisamente innevata,
oppure la neve ed il ghiaccio potrebbe iniziare a sciogliersi
all'improvviso, e così via), sia perchè
l'interpretazione dei microrilievi può non essere sufficiente
(N.B.
di solito le carte geografiche relative alle zone montuose usano un
intervallo molto ampio tra un rilievo ed un altro, per cui non sempre
si può realzizare una corretta analisi delle condizioni del
terreno).
L'elevata altitudine consente una visibilità ottimale, anche se
però
non deve essere dimenticato che i mutamenti climatici repentini che
sono tipici dell'ambiente montuoso possono in qualsiasi momento creare
delle FORTI limitazioni all'osservazione. Sempre in tema di
osservazione, non bisogna dimenticare che la natura impervia del
terreno crea numerosi spazi morti (
dead
spaces)
che limitano l'osservazione anche a breve - media distanza. In alcune
zone lo sfruttamento degli elementi di copertura e di occultamento
può
essere critico, per cui bisogna compiere ogni sforzo possibile per
sfruttare :
- ogni tipo di vegetazione se presente
- la presenza di rocce o gruppi di rocce
- i periodi di scarsa visibilità
- ogni piega o avvallamento nel terreno
Un dettaglio molto importante riguarda il movimento. Dal momento che le
vie di comunicazione in montagna sono numericamente molto
ristrette,
particolare attenzione va posta alla sicurezza, la quale DEVE essere
mantenuta in modo costante per tutta la durata di ogni spostamento.
Sotto qusto aspetto non si dimentichi che :
- il nemico può attaccare ovunque (N.B.
anche il nemico conosce le vie di
comunicazione e può facilmente organizzare delle imboscate
!!)
- il nemico può creare degli ostacoli ovunque (N.B.
il
nemico può creare ex-novo degli ostacoli oppure può
sfruttare quelli
preesistenti sia per realizzare delle imboscate, sia per limitarsi
semplicemente a compiere delle azioni di rallentamento !!)
segue - spostamenti e capacità
di orientamento
Di solito in montagna ci si sposta utilizzando le strade od i sentieri
riportati sulle carte geografiche. Normalmente non ci si sposta mai
attraversando l'ambiente SENZA usare una strada od un sentiero, a
meno che NON ci siano delle informazioni precise sulla
praticabilità di un certo percorso alternativo. Detto questo, in
linea di massima viene usata la bussola ed il sistema del calcolo
diretto (
dead reckoning) per
orientarsi in montagna. Altre due tecniche che possono
essere molto utili sono le seguenti :
-
analisi dell'inclinazione dei pendii
= osservando un pendio, è possibile eseguire una lettura con la
bussola prendendo come riferimento una linea immaginaria che corre
lungo il pendio stesso. Osservando la mappa e conoscendo la direzione
del pendio, è possibile individuare di cosneguenza la propria
direzione e posizione ANCHE in presenza di cattive condizioni di
visibilità
-
uso dell'altimetro =
l'altimetro (una peculiare variante di barometro) costituisce un
ausilio spesso decisivo per muoversi con sicurezza in montagna. E'
preferibile utilizzarne sempre uno graduato in metri piuttosto che in
centimetri, poichè nel primo caso la elttura è molto
più semplificata
§4 - l'ambiente artico
L'ambiente artico (
artic environment
)
è costituito da quell'insieme di zone che si trovano ad una
temperatura è costantemente sotto lo zero. Il terreno è
coperto da neve o da ghiaccio per la stagione invernale o, addirittura,
per tutta la stagione. Il terreno è quasi sempre congelato (N.B.
in alcuni luoghi lo è in maniera
permanente), e questo facilita gli spostamenti, poichè il
congelamento compatta il terreno o rende solide eventuali masse d'acqua
presenti in loco (N.B. eventuali fiumi, laghi, torrenti, paludi, etc.
possono essere superati facilmente se la temperatura è
sufficientemente bassa ed il ghiaccio è spesso a sufficienza).
Non bisogna però dimenticare che se il ghiaccio si
deposita sul manto stradale (cioè su dell'asfalto convenzionale)
, quest'ultimo diventa altamente sdrucciolevole ed aumenta il rischio
di incidenti !!
segue - trovare la direzione
Di solito la direzione viene trovata con l'ausilio del GPS, anche se
questo non significa che non possa essere usata una comune bussola
magnetica. Per questo motivo, TUTTI i soldati che operano nell'ambiente
artico (così come avviene anche per la montagna)
DEVONO sapere come utilizzare la bussola.
segue - interpretazione ed analisi
delle carte geografiche
Di norma le carte geogrfiche relative alle zone artiche, pur se
precise, non consentono un'analisi corretta del terreno. Infatti
il terreno, pur essendo in linea di massima uniforme, può
presentare un'amplissimo numero di varianti. Di solito il terreno
è grosolanamente pianeggiante ed uniforme. Altre volte
può essere roccioso o montuoso, mentre in altri casi possono
essere presenti vaste distese ricoperte da conifere. Anche il
quantitativo della neve è estremamente variabile. Ci sono luoghi
in cui lo spessore di neve è modesto, mentre ve ne sono altri
dove ci possono essere depositati parecchi metri di neve. In ogni caso,
si ricordi che quando la neve supera i 30cm di spessore muoversi a
piedi diventa molto più complicato. Per dare un'idea della
difficoltà a cui si va incontro muovendosi su di un terreno
coperto di
neve, si tenga presente che di norma muoversi nella neve significa
essere circa 5 volte più lento che muoversi nello stesso luogo
ma SENZA neve !! Se la zona in cui si deve operare presenta chiari
elementi morfologici di rilievo (N.B.
rilevabili
dalla carta geografica), l'associazione carta - terreno e tutta
la connessa attività di orientamento risulteranno fortemente
semplificate. Tutto questo di norma è posibile anche in presenza
di piccole macchie di vegetazione, oppure in presenza di grosse macchie
di vegetazione che ha perso le foglie o che ha subito una riduzione del
fogliame (N.B.
diverso invece
è il discorso in caso di presenza di aghifoglie che originano
sempre masse compattie difficile da penetrare con lo sguardo
!!). Si noti però che in simili condizioni, gli elementi di
copertura e di occultamento subiscono un ridimensionamento di cui
bisogna tenere conto durante gli spostamenti. Dal momento che possono
esistere grossi spazi di terreno spoglio ed uniforme, particolare
attenzione
andrà posta su COME muoversi per sfruttare al massimo ogni
elemento di copertura o di occultamento. Da non sottovalutare è
la scelta della corretta forma di mimetizzazione
segue - spostamenti e capacità
di orientamento
Per muoversi nell'ambiente artico è necessario indossare
specifici capi di vestiario ed utilizzare un equipaggiamento adatto. Ad
esempio, in molte situazioni luso delle racchette da neve o degli sci
diventa fondamentale per muoversi, per cui le Unità chiamate ad
operare in ambiente artico devono essere NECESSARIAMENTE composte da
individui che sanno usare un simile equipaggiamento. Detto questo, per
quanto concerne attività come gli spostamenti, l'orientamento o
il trovare la propria posizione valgono le stesse regole usate per
compiere queste stesse attività in altri luoghi. Di norma
non ci
si sposta mai di notte poichè nelle ore notturne la
temperatura
è molto più bassa, tuttavia per motivi di natura tattica
può benissimo essere eseguito uno spostamento proprio per
sfruttare il favore dell'oscurità. Su di un terreno
completamente innevato la luce lunare o stellare vengono riflesse in
maniera netta, redendo così possibile un'associazione carta -
terreno senza particolari difficoltà. Simili spostamenti possono
essere seguiti non solo a piedei ma anche con l'ausilio di svariati
veicoli. L'importante è ricordarsi che anche il nemico è
a conoscenza (o può essere a conoscenza) di questi vantaggi, per
cui occorre muoversi con estrema cautela. Il personale con funzioni di
comando DEVE sempre sforzarsi di mantenere la massima DISCIPLINA e la
massima SICUREZZA, poichè in un ambiente così ostile si
tende ad agire con un certa svogliatezza, e questo può condurre
a dei disastri. In particolare, il personale con funzioni di comando,
DEVE accertarsi che ogni soldato abbia l'equipaggiamento adeguato e che
tutti gli elementi che costituiscono l'equipaggiamento siano usati in
maniera corretta, soprattutto al fine di minimizzare gli effetti delle
BASSE temperature.
§5 - l'ambiente urbano
La progressiva urbanizzaizone presente in molteplici zone del mondo fa
si che un eventuale conflitto in un ambiente urbano sia quanto mai
possibile. di norma le FF.AA. tendono a superare i centri urbani per
non impegnarsi in una forma di attività che può essere
molto stressante e pericolosa. Tuttavia, vi sono casi in cui un centro
urbano deve essere necessariamente catturato oppure liberato dalla
presenza nemica, per cui un'operazione in ambiente urbano diventa
automaicamente indispensabile.