LA BUSSOLA
§1 - generalità
La bussola (
compass) è il più semplice (ma anche
il più importante) strumento di orientamento che il soldato possa
usare. Anche se la tecnologia moderna mette a disposizione strumenti sofisticati
ed efficienti come il
GPS (V. voce a se), nessun operatore delle
FF.AA. può essere considerato "...
un vero soldato..." se
non sa usare corrrettamente la bussola, da sola, o in congiunzione con
la carta topografica. Esistono vari modelli di bussola, che possono essere
così raggruppati :
-
bussole a livella (bubble compass / level compass) = è
uno strumento portatile normalmente in uso presso il Genio o l'Artiglieria;
più in generale, si tratta uno strumento magnetico in grado di fornire
all'utente finale informazioni accurate su inclinazione del terreno, percentuali
di pendenza, angoli vari, azimut magnetici e azimut non magnetici (c.d.
azimut di griglia)
-
bussole con lente (lensatic compass) = è la forma di bussola
di gran lunga più diffusa presso le varie branche delle FF.AA.
-
bussole da orologio (watch compass / wrist compass) = è
una forma di bussola, solitamente di basso livello, comunemente in uso
in ambienti NON professionali
-
bussole tascabili (pocket compass) = è una forma di bussola,
di qualità variabile, comunemente in uso in ambienti NON professionali
§2 - profili strutturali
Sotto il profilo strutturale, la bussola risulta composta dai seguenti
elementi :
- coperchio o copertura
- base o corpo
- lente di ingrandimento
Vediamo di analizzarli più nel dettaglio.
segue - coperchio
E' una struttura metallica di forma complessa (N.B.
si tratta di
un rettangolo con una feritoia centrale intersecato ad un cerchio)
il cui scopo è proteggere il quadrante mobile e la parte superiore
del corpo. Centralmente presenta una feritoia entra la quale è disteso
un filo metallico sottile che funge da elemento di traguardo ANTERIORE (
front
sight slot). Nella parte interna, a ridosso dei punti di vincolo del
filo metallico, ci sono due inserti luminosi al tritio essenziali per gli
spostamenti notturni. Il bordo sinistro del coperchio è lineare
e riporta incisa una scala graduata in 1 : 50.000 (N.B.
i modelli
più vecchi ne avevano una in 1 : 25.000). Aprendo completamente
il coperchio, questo si allinea al bordo del orpo e forma una scala graduat
di lunghezza doppia, estremamente utile per l'impiego delle carte topografiche
.
segue - corpo
E' la parte più sofisticata e che contiene il maggior numero
di componenti. Essi sono :
-
quadrante mobile (floating dial) = è montato su un perno
ed è (solitamente) immerso in un liquido, in maniera tale che risulti
libero di ruotare quando la bussola è tenuta parallela al terreno;
al centro del quadrante c'è la freccia che indica il nord, mentre
ai lati ci sono le lettere E (east, cioè est in lingua inglese) e
W (west, cioè ovest in lingua inglese); sia la freccia che le due lettere
sono luminescenti; sul bordo esterno del quadrante ci sono due scale, una
in millesimi (N.B.
di solito è in nero ed è la più
esterna) ed una in gradi sessagesimali (N.B.
di solito è in
rosso ed è la più interna)
-
ghiera girevole (bezel) = è un elemento metallico che
circonda il bordo esterno del corpo (N.B.
o meglio della sua parte circolare,
perchè anche il corpo ha una forma complessa simile a quella del
coperchio !!) e che si muove a scatti; dal momento che ci sono 120 scatti,
ogni scatto corrisponmde a 3° (N.B.
questo è importantissimo
quando si usa la bussola ed è essenziale per evitare di fare errori
quando si fanno i calcoli !!); la ghiera è direttamente conenssa
ad un elemento vitreo sul quale è incisa una linea luminescente e molto
piccola (N.B.
diversamente dalla linea nera di riferimento citata in precedenza,
questa è mobile, corta ed automaticamente luminosa durante i periodi
di luminosità scarsa o assente)
-
anello per il pollice (thunb loop) = è un elemento
metallico a forma di "
L" che è direttamente connesso alla
parte bassa del corpo; va a chiudere il coperchio quando la bussola non viene
usata e serve come lemento di ritegno (e di appoggio) quando la bussola viene
usata
-
scala graduata (scale) = il bordo sinistro del corpo è
lineare e riporta incisa una scala graduata in 1 : 50.000 (N.B.
i modelli
più vecchi ne avevano una in 1 : 25.000)
Ovviamente la parte superiore del corpo è chiusa con un vetro
antiurto (N.B.
è essenziale che sia chiusa sia perchè c'è
del liquido normalmente all'interno, sia perchè è necessario
proteggere comunque il quadrante !! ) sul quale è incisa una
linea nera (fissa e sottile) di riferimento.
segue - lente di ingrandimento
La lente è essenziale per leggere i valori presenti sul quadrante
mobile. Essa contiene anche una piccola feritoia (sopra la lente) che funge
da elemento di traguardo posteriore (
rear-sight slot). La lente è
montata su un supporto a forma di "
L" ed è importante perchè
questo supporto si va a sovrapporre al vetro di protezione del quadrante
quando la bussola viene chiusa. In pratica rumane chiusa sotto al coperchio
e sotto all'anello di passaggio per il pollice.
ATTENZIONE
!!
DAL MOMENTO CHE LE BUSSOLE PIU' VECCHIE AVEVANO SCEL GRADUATE DA 1 :
25.000 MENTRE LA MAGGIOR PARTE DELLA CARTE TOPOGRAFICHE ESISTENTI PER IMPIEGO
MILITARE SONO IN SCALA 1 : 50.000, E' NECESSARIO PORRE PARTICOLARE ATTENZIONE
QUANDO SI UTILIZZANO ONDE EVITARE ERRORI GROSSOLANI !!
§3 - limiti pratici all'impiego della bussola
La bussola è uno strumento molto preciso, ma anche molto sensibile
ad elementi di interferenza esterni. E' molto importante
rendersi conto
della presenza di questi elementi di disturbo perchè, in caso
contrario, la lettura della bussola darebbe risultati del tutto errati!!
Tra gli elementi di disturbo più importanti vanno segnalati fattori
come le linee elettriche dell'alta tensione, grossi oggetti metallici e quant'altro.
Oggetto
|
Distanza
|
linee elettriche
|
55m
|
pezzi di artiglieria
|
20m
|
autocarri / grossi autoveicoli
|
20m
|
carri armati
|
20m
|
linee telefoniche / telegrafiche
|
10m
|
filo spinato
|
10m
|
mitraglitrici
|
2m
|
fucili d'assalto
|
1,5m
|
elmetto (metallico)
|
1,5m
|
LEGENDA
- Oggetto = indica il tipo di oggetto capace di generare il disturbo
- Distanza = indica la distanz aminima alla quale bisogna porsi per
evitare l'interferenza
Dal momento che la bussola opera tramite il campo magnetico terrestre,
è fondamentale porsi il più lontano possibile da elementi
capaci di creare un qualsivoglia effetto di disturbo. Dunque, è necessario
prima verificare la presenza in zona di eventuali elementi di disturbo, e
poi collocaarsi ad una distanza minima di sicurezza, alla quale questi disturbi
risultano eliminati .
§4 - verifiche preliminari all'impiego della bussola
La bussola è uno strumento molto preciso ed efficiente, ma che
necessita anche di un maneggio estremamente delicato per dare risultati
precisi. Prima di usare una qualsiasi bussola è assolutamente necessario
effettuare un'ispezione preliminare che riguarda :
- il quadrante mobile, il quale deve ruotare liberamente
- le parti in vetro, che devono risultare intatte
- la ghiera, che deve ruotare correttamente
Se la bussola è in buone condizioni, le misure
che è in grado di compiere sono estremamente precise. Ad ogni modo
è essenziale non solo effettuare una verifica preliminare PRIMA
di usare la bussola, ma anche sottoporla a regolare manutenzione. Il personale
specializzato DEVE verificare che il singolo strumento non abbia un errore
superiore ai 3° tramite l'impiego della c.d. "
stazione di declinazione"
(N.B.
è uno strumento che serve per verificare le condizioni
della bussola ed il suo grado di errore !!).
§5 - utilizzo effettivo della bussola
Dopo avere effettuato la verifica preliminare indicata
in precedenza e dopo avere assicurato la necessaria manutenzione alla bussola,
è possibile utilizzarla in pratica. Attualmente le tecniche piùdiffuse
tra le FF.AA. per usare la bussola sono due :
- la tecnica della presa centrale
- la tecnica della presa alta (o della mano contro guancia)
Vediamo di analizzarle più nel dettaglio.
segue - la tecnica della presa centrale
Per la misura degli azimut magnetici, la tecnica di gran lunga più
impiegata è quella della c.d. "presa centrale", altresì
detta della presa bassa (centerhold technique). Per applicarla è
necessario agire come segue :
- aprire la bussola in maniera completa (N.B. cioè facendo
in modo che il bordo del coperchio formi una linea unica con il bordo della
base)
- sollevare completamente la lente
- appoggiare le dita all'anello per il pollice (N.B. bisogna fare in
modo da formare una base il più solida possible con il pollice e
con le altre dita)
- appoggiare il pollice dell'altra mano la lente e la ghiera girevole
e distendere l'indice lungo la parte lineare del corpo e del coperchio
- sovrapporre le dita restanti (della mano sinistra o destra a seconda
dei casi) a quelle dell'altra mano (la destra o la sinistra a seconda dei
casi)
- appoggiare i gomiti contro il corpo in modo da formare una base il più
solida possibile
- tenere la bussola parallela al terreno e perpendicolare all'asse verticale
del proprio corpo
Dopo avere assunto correttamente questa posizione, per misurare un azimut
qualsiasi è necessario ruotare il proprio corpo nella direzione in
cui si trova l'oggetto del quale si vuole conoscere l'azimut. A questo punto,
senza perdere la posizione, spostate lo sguardo verso il quadrante ed osservate
il valore che rimane sotto la linea di riferimento nera (V. voce a se). Quel
valore rappresenta l'azimut che si vuole conoscere. Questa tecnica è
di gran lunga la più utilizzata perchè combina i seguenti
vantaggi :
- è di facile impiego
- è di rapido impiego
- può essere usata in qualsiasi condizione di tempo e di luogo
- può essere usata senza dovere essere costretti ad appoggiare
a terra l'arma
segue - la tecnica della presa alta (o della mano contro guancia)
La tecnica alternativa a quella della presa centrale è la quella
della c.d. "presa alta" (compass to cheeck technique). Per
applicarla è necessario agire come segue :
- aprire il coperchio in maniera tale da formare un angolo
di circa 90°
- aprire il supporto della lente in maniera tale, che guardando attraverso,
la feritoia di collimazione posteriore vada a coincidere con l'elemento di
traguardo anteriore (N.B. cioè il filo)
- orientate la bussola verso l'oggetto desiderato e, guardando attraverso
l'elemento di collimazione posteriore, allineate quest'ultimo all'elemento
di collimazione anteriore
- spostate lo sguardo sul quadrante mobile e, attraverso la lente, leggate
il valore numerico sottostante
- il valore che appare è quello dell'azimut ricercato
Questa tecnica è molto più complessa e molto meno usata
della precedente .
§6 - ipotesi di preregolazione della bussola
Durante l'utilizzo pratico della bussola, spesso capita di avere la necessità
di effettuare delle preregolazioni per facilitare i propri spostamenti. Nonostante
esistano vari modelli di bussola sul mercato attuale, a prescindere dal
modello specifico esistono una serie di principi che hanno un'applicazione
generalizzata a seconda che se ne faccia un utilizzo in condizioni di luminosità
totale o assente . Nel caso di impiego in condizioni di luminosità
piena (daylight conditions) essi sono :
- tenete la bussola PERFETTAMENTE parallela al terreno
- ruotatela fino a quando l'azimut desiderato viene a coincidere con la
linea di riferimento nera
- tenendo la bussola il più FERMA possibile, ruotate la ghiera
fino a fare coincidere la linea luminescente con la punta della ago (o della
freccia) indicante il nord
:Una volta che questo allineamento è stato eseguito, la bussola
è preregolata (preset). Se si vuole seguire un certo azimut,
è sufficiente agire come segue :
- assumete la posizione impiegata per la tecnica della
presa centrale
- ruotate il (vostro) corpo fino a quando la freccia (o l'ago) che indica
il nord non viene a coincidere con la linea luminescente
- muovetevi nella direzione indicata dall'elemento di collimazione anteriore,
il quale risulterà allineato alle linea di riferimento nera (N.B.
che è quella che indica l'azimut desiderato!!)
Nel caso di impiego in condizioni di scarsa luminosità (limited
visibility conditions), è preferibile preregolare la bussola
in maniera preventiva (N.B. cioè prima che faccia buio !!)
onde evitare di ricorrere a fonti di luce artificiale che potrebbero
mettere a rischio la propria sicurezza. Ricordandosi sempre che ogni scatto
della ghiera coincide a 3°, i principi da applicare sono i seguenti
:
- ruotate la ghiera fino a quando la linea luminescente non si trova allineata
alla linea nera di riferimento
- cercate l'azimut desiderato e dividete il valore trovato per 3 (N.B.
il risultato della divisione indica di quanto è necessario ruotare
la ghiera)
- contate il numero di scatti necessario (N.B. il numero deriva dalla
divisione precedente)
ATTENZIONE !!
SE L'AZIMUT DESIDERATO E' INFERIORE A 180°, IL NUMERO DI SCATTI SULLA
GHIERA VA CONTATO IN SENSO ANTIORARIO (ad esempio, se l'azimut
che cercate è di 45°, dovete fare 45 : 3 = 15°, per cui dovete
ruotare di 15 scatti in senso antiorario !!). VICEVERSA, SE L'AZIMUT
CHE CERCATE E' MAGGIORE DI 180°, DOVETE SOTTRARRE QUEL VALORE DA 360°
E CONTARE IL NUMERO DI SCATTI SULLA GHIERA IN SENSO ORARIO (ad
esempio, se l'azimut che cercate è di 330°, dovete fare 360°
- 330° = 30° : 3 = 10, per cui dovete ruotare la ghiera di 10 scatti
in senso orario). PER FAVORE, CERCATE DI NON DIMENTICARLO MAI !!
Con la bussola preregolata in questo modo, assumete la posizione utilizzata
per applicare la tecnica della presa centrale (V. voce a se) e ruotate il
vostro corpo fino a quando la freccia (o l'ago) che indica il nord non risulta
allineato con la linea luminescente. A questo punto, potete inziare a spostarvi,
prendendo come riferimento i due inserti luminosi posti all'interno del
coperchio (V. voce a se), i quali sono perfettamente allineati con l'elemento
di collimazione anteriore. Infine, nel caso di impiego in condizioni di
luminosità assente (darkness conditions), i principi fondamentali
da applicare sono i seguenti :
- effettuate una preregolazione com indicato in precedenza durante le ore
di luce
- una volta trovato l'azimut desiderato, durante le ore di buio è
sufficiente ricordare che è possibile utilizzare qualsiasi altro azimut
che sia un multiplo di 3 (N.B. è sufficiente agire sulla ghiera)
ATTENZIONE !!
DIVERSAMENTE DA QUELLO CHE AVVIENE NELLE AULE DELL'ACCADEMIA, NEL MONDO
REALE NON SEMPRE UN AZIMUT E' DIVISIBILE PERFETTAMENTE PER 3, PER CUI E' NECESSARIO
COMPIERE DELLE OPERAZIONI DI ARROTONDAMENTO !! A SEONDA DI COME L'OPERAZIONE
DI ARROTONDAMENTO E' AVVENUTA, CI SI POTRA' VENIRE A TROVARE A DESTRA (in
caso di arrotondamento per difetto) O A SINISTRA (in caso di arrotondamento
per eccesso) DEL PUNTO DESIDERATO !!
§7 - ipotesi di aggiramento degli ostacoli
Durante l'esecuzione del c.d. "movimento tattico" (tactical
movement), spesso capita di dovere essere costretti ad aggirare uno
o più ostacoli (obstacle bypassing) per riuscire a perseguire
quelli che sono gli scopi della propria missione. Per fare questo, un utilizzo
razionale della bussola potrebbe risultare molto utile. Le tecniche che
si possono applicare in una simile situazione, sono le seguenti :
- tecnica di aggiramento per angoli retti
- tecnica di aggiramento per angoli non retti
La tecnica di gran lunga più usata, anche a causa della sua semplicità,
è quella dell'aggiramento per angoli retti. Quando ci si trova in prssimità
dell'ostacolo, è necessario cambiare bruscamente direzione di 90°
e continuare a muoversi fino al punto di essere completamente sul lato dell'osatacolo
(N.B. non importa se a destra o a sinistra). A questo, è necessario
procedere, rispettando l'azimut originario, fino a coprire una distanza tale
da "...attraversare completamente l'ostacolo..." per tutta la sua
lunghezza. Una volta che l'ostacolo è stato superato, è necessario
fare una seconda deviazione di 90° in direzione opposta alla prima, in
maniera tale da riportarsi sul tragitto originario. A questo punto, si è
ritornati paralleli all'azimut di partenza, e si è liberi di proseguire
lungo il percorso originario.
§8 - scostamento deliberato e non voluto
Durante l'esecuzione del c.d. "movimento tattico" (tactical
movement), spesso capita di trovarsi a destra o a sinistra di un determinato
punto (oggetto) a causa di errori nella lettura della carta topografica o
della bussola. Questo tipo di scostamento (offset) è definito
"scostamento non voluto" e NON va confuso con il c.d. "scostamento
deliberato" (deliberate offset). Lo scostamento deliberato è
una sorta di "...misura di sicurezza preventiva..." con finalità
conservative della propria incolumità fisica. In altre parole, invece
di dirigersi DIRETTAMENTE verso un specifico obbiettivo, si preferisce arrivare
in prossimità del medesimo, onde evitare (ad esempio) di cadere vittima
di un'imboscata. Ci sono diverse opinioni sulla reale entità dello
scostamento da applicare in concreto, ma in linea di massima si sostiene
che un valore di 10° deve essere considerato come ottimale per le attività
delle FF.AA., ivi comprese quelle più specialistiche. Come punto di
riferimento conclusivo, si tenga conto che ogni grado di scostamento determina
uno spostamento di 18m a destra o a sinistra del punto prescelto dopo ogni
1000m di percorso