BOMBE A MANO: STRUTTURA, FUNZIONE
ED IMPIEGO
§1 - Profili storici
La bomba a mano è un ordigno esplosivo antiuomo di ridotte
dimensioni, impiegato essenzialmente nel combattimento a breve distanza
(principalmente) ad opera della Fanteria. In origine (XIV - XV secolo),
le bombe a mano avevano forma SFERICA ed erano riempite con polvere nera
(miscela di nitrato di potassio, zolfo e carbone) a grana grossa, caratteristica
questa che le faceva somigliare idealmente al frutto di melograno,
in spagnolo granada, da cui il nome originario di granata (N.B. con
questo nome noi oggi intendiamo i proiettili esplodenti sparati da obici,
cannoni o mortai, e NON più le bombe a mano!!). Adottata da speciali
reparti di Fanteria (c.d. Granatieri) che precedevano quelli con
armamento tradizionale per facilitarne l'avanzata, dopo la fine del XVIII
secolo, ed il diffondersi della "guerra di movimento", la bomba a mano cadde
gradatamente in disuso. A parte brevi e scarne presenze durante le guerre
napoleoniche, la guerra di Crimea e la guerra di secessione americana, le
bombe a mano tornarono di grande attualità durante la guerra russo
- giapponese (1904 - 1905) e, successivamente, durante la prima guerra mondiale
(1914 - 1918). Durante la seconda guerra mondiale ci fu grande sviluppo
delle bombe a mano. In particoalre vanno ricordate:
- Le bombe a mano tedesche = le bombe a mano tedesche avevano
una carica di 150 -180 grammi di TNT o nitrato d'ammonio, un corpo in alluminio
ed un manico in legno; il sistema di accensione era a strappo (o a frizione),
ed interagiva con una miccia a lenta combustione da 4,5 secondi; il modello
1924 aveva un corpo cilindrico, mentre il modello 1928 aveva un corpo ovoidale
- Le bombe a mano inglesi = la bomba Mills n°36 è una
delle bombe a mano più famose del mondo, dalla quale derivano tutte
quelle più usate attualmente, specie per quanto riguarda il sistema
di accensione e di sicura; la bomba aveva due sicure, la prima costituita
da una coppiglia collegata ad un anello, la seconda da una leva con profilo
ovoidale; la momento del lancio, la coppiglia veniva strappata liberando
la leva, la quale a sua volta andava persa grazie all'azione dell'aria (e
di una molla sottostante) dutante il lancio; una volta persa la leva, il
percussore era libero di scattare, sotto l'azione di una molla, e colpire
l'innesco; l'innesco accende una miccia a lenta combustione tarata a 4 secondi
che fa detonare una carica di 69grammi di baratol; il corpo è in
ghisa del tipo a frattura prestabilita (N.B. da questa bomba deriva la bomba
a mano americana "ananas" Mark-2)
Le bombe a mano più impiegate dalle FF.AA. italiane prima e dopo
la seconda guerra mondiale sono del tipo offensivo, a percussione, con doppia
sicura. In particolare, la doppia sicura viene estratta automaticamente
da una cuffia metallica (modelli OTO, Breda ed SRCM), mentre la carica di
scoppio varia da 43 a 70g di TNT e binitronaftalina.
segue - i materiali
Le prime bombe a mano avevano l'involucro di corteccia, vetro, argilla
o terracotta, ed erano innescate con una miccia a lenta combustione che
veniva tenuta in mano dal lanciatore. Destinate a produrre effetti più
incendiari che esplosivi, esse non erano letali, e vennero presto sostituite
da bombe a mano con involucro realizzato in metallo che di frantumava provocando
ferite gravi o mortali.
segue - spolette arcaiche
Le bombe a mano arcaiche avevano micce a lenta combustione piuttosto
incostanti, dal momento che la polvere bruciava a sprazzi e spesso capitava
che la fiammata iniziale investisse improvvisamente il lanciatore. Solo
agli inizi del XX secolo vennero realizzate micce più sicure, anche
se per lungo tempo rimase irrisolto il problema di stabilire il corretto
ritardo di accensione. Infatti, se era troppo lungo il nemico poteva raccogliere
la bomba a rilanciarla indietro, mentre se era troppo corto il lanciatore
poteva rimanere ucciso. Solo successivamente si stabilì che il ritardo
più corretto era compreso tra i 4 ed i 5 secondi.
segue - inneschi a percussione
Gli inneschi a percussione furono sviluppati molto lentamente , soprattutto
a causa del fatto che era difficile fare colpire alla bomba il terreno con
il percussore. Inizialmente furono aggiunti manici con code di stoffa denominati
gonnellini, o ballerine, ma solo successivamente si arrivò ai
sistemi di innesco attuali. Oggi l'armamento dei percussori (cioè
il loro disinserimento) viene effettuato manualmente (dal soldato prima
del lancio) ed automaticamente (tramite pesi, cuffie, eliche, molle, etc.).
§2 - Aspetti tecnici generali
La bomba a mano (hand granade), altresì nota come granata, è
un ordigno portatile creato originariamente come strumento di difesa, ma
che presso le moderne FF.AA. può essere invariabilmente utilizzato
sia come strumento di offesa (offensive hand granade), sia come strumento
di difesa (defensive hand granade). Più precisamente, dal punto di
vista degli effetti, la bomba a mano si definisce :
- Bomba a mano offensiva = è quella che disperde schegge
letali in un raggio INFERIORE rispetto alla distanza massima alla quale
può essere lanciata (e che può quindi coprire l'avanzata del
suo utilizzatore); in altre parole questa bomba ha il corpo solitamente
realizzato in palstica, Alluminio o materiali ferrosi leggeri e si frantumano
in schegge leggere, per cui di norma uccidono solo se esplodono a contatto
ravvicinato con il corpo
- Bomba a mano difensiva = è quella che disperde schegge
letali in un raggio SUPERIORE a quella che è la distanza massima
alla quale può essere lanciata; in altre parole questa bomba
ha il corpo solitamente realizzato in ghisa (o in ferro) e proietta schegge
letali entro un centinaio di metri di distanza, motivo per cui DEVE essere
lanciata stando al riparo
Dal punto di vista dell'impiego, si distingue tra:
- bomba a mano da guerra (o a carica piena)
- bombe a mano da esercitazione (o a carica ridotta)
- bombe a mano da manipolazione (o inerti)
Dal punto di vista della struttura, una bomba a mano è
composta da :
- Innesco (capsula) = è un piccolo componente metallico
di forma cilindrica posto sotto la leva di sicurezza deputato ad attivare
la spoletta; è protetto dalla leva di sicurezza e dal perno di sicurezza,
e viene attivato tramite l'azione del percussore
- Percussore = è una sorta gancio caricato a molla che
colpisce la l'innesco non appena viene rimossa la leva di sicurezza
- Perno di sicurezza (coppiglia) = è un elemento metallico
posto sotto la leva di sicurezza per impedire che la spoletta possa comunque
attivarsi durante la manipolazione ed il trasporto e che DEVE sempre essere
rimossa prima di impiegare la bomba a mano
- Leva di sicurezza = è una sorta di linguetta metallica
posta esternamente per proteggere la spoletta ed il suo funzionamento e
che DEVE sempre essere rimossa prima di impiegare la bomba a mano
- Carica di innesco = è la parte della spoletta compresa
tra l'innesco ed il detonatore, ed composta da un esplosivo in grado
di propagare la combustione dal primo al secondo
- Detonatore = è la parte terminale della spoletta, ed
è quella deputata a generare la deflagrazione della carica di scoppio
- Carica di scoppio = è la sostanza contenuta dentro al
corpo; solitamente è esplosivo ad alto potenziale, come ad esempio
TNT, ma nel caso di bombe fumogene, incendiarie o lacrimogene, la carica
che viene innescata è costituita da uno specifico composto chimico
- Corpo = è il contenitore dentro al quale è collocata
la carica di scoppio; solitamente è costituito da metallo duro e
pesante, ma potrebbe essere realizzato con plastica, alluminio o qualsiasi
altro materiale disponibile; la forma del corpo varia con la funzione della
bomba a mano, dal momento che solitamente le bombe contenenti esplosivo
sono sferiche (o tendenzialmente ovoidali), mentre quelle contenenti composti
chimici sono cilindriche
Con particolare riferimento alle spolette, si distingue tra:
- Spolette di tipo non detonante (ingniting fuze) = sono quelle
in cui l'esplosivo contenuto nella spoletta brucia, più o meno lentamente,
determinando a sua volta la detonazione dell'esplosivo contenuto nel corpo;
oggi sono più rare di quelle detonanti
- Spolette di tipo detonante (detonating fuze) = sono quelle in
cui il composto contenuto nella spoletta detona facendo detonare a sua volta
quello contenuto nel corpo; possono essere silenziose (silent type)
o non silenziose (non silent type), ma a prescndere da questo sono
oggi le più diffuse
Dal punto di vista della tipologia delle bombe a mano, si distingue
tra:
- bombe (granate) a frammentazione offensive o difensive
- bombe (granate) fumogene
- bombe (granate) incendiarie
- bombe (granate) lacrimogene
- bombe (granate) illuminanti
§3 - Premessa ai metodi impiego
Per utilizzare una bomba a mano, in linea di massima si può dire
che la stessa DEVE essere tenuta in mano in maniera tale che:
- le dita la avvolgano completamente
- il palmo della mano sia sopra la leva di sicurezza
Per lanciare la bomba a mano efficacemente è NECESSARIO compiere
una serie di operazioni preliminari, quali:
- togliere il perno (coppiglia) di sicurezza
- premere la leva di sicurezza con il palmo della mano (fino al momnto
del lancio)
Quando la bomba viene effettivamente lanciata, essa deve rotolare gentilmente
sulle dita, in maniera tale da acquisire un movimento rotatorio che
ne aumenta la precisione e la distanza di tiro. Quando viene lanciata, la
bomba perde la leva di sicurezza, ed in questo modo il percussore può
colpire liberamente l'innesco. Colpendo l'innesco, la spoletta viene attivata
e, dopo alcuni secondi (che variano a seconda del tipo di bomba) la bomba
esploderà.
§4 - Tecniche di lancio della bomba a mano
Come anticipato in precedenza, per lanciare correttamente una bomba a
mano è necessario imprimerle un leggero moto rotatorio, e questo risultato
viene concretamente ottenuto tramite una traslazione della bomba sulle dita
della mano (del lanciatore). A questo movimento viene poi aggiunta una decisa
accelerazione tramite un movimento frustato del polso, che viene eseguito
un attimo prima che la bomba lasci la mano del suo utilizzatore. In linea
di massima, questa è la tecnica migliore, e richiede solo lievi aggiustamenti
individuali per essere utilizzata con profitto da qualsiasi soldato. Per
evitare strappi o distrosioni al braccio, è importante seguire alcune
precauzioni. In primo luogo non bisogna mai esagerare, specie durante i primi
tempi, per cui è preferibile effettuare un numero basso di lanci (con
bombe inerti) a distanze non superiori ai 15 - 20m. Con il progredire dell'addestramento
verranno aumentati il numero di lanci e le distanze (per arrivare fino a
30 - 35m). In secondo luogo, è preferibile fare in modo che il corpo
"segua" il movimento del braccio durante l'esecuzione del lancio. In particolare,
se il lancio avviene dalla posizione eretta (v. voce a se), è importante
imparare a fare un passo in avanti, poichè si evitano stiramenti al
braccio e ci si getta a terra più velocemente (N.B. è importantissimo,
specie in assenza di ripari!!). L'addestramento DEVE essere ripetuto fino
a quando ogni soldato non sviluppa la necessaria precisione di tiro unita
alla capacità di coprire distanze non inferiori ai 30m. Si rammenta
che l'addestramento DEVE essere, per quanto possibile, estremamente realisico.
Per rendere la cosa di più facile comprensione per tutti (compreso
il nostro Stato Maggiore), diversamente da quello che avviene nei videogiochi
o nelle stanze del Ministero della Difesa, in combattimento il bersaglio
può trovarsi OVUNQUE (ambiente urbano, foresta equatoriale, bosco
di conifere, brughiera, etc.), ed è assolutamente NECESSARIO che il
soldato apprenda come lanciare la bomba a mano in QUALSIASI situazione!!
Putroppo, in combattimento spesso capita che il soldato possa dare SOLO una
brevissima occhiata al proprio bersaglio ma, nonostante questo, DEVE essere
comunque in grado di lanciare la bomba a mano con un certo grado di precisione
(compatibile con le circostanze del caso concreto) e dal qualsiasi posizione.
segue - lancio dalla posizione eretta
Per lanciare una bomba a mano dalla posizione eretta (standing position
grenade throwing) è necessario:
- porsi a 45° rispetto al bersaglio
- suddividere (bilanciare) il peso del proprio corpo su ambo i piedi
- tenere la bomba in fronte a se
- rimuovere il perno di sicurezza
- lanciare la bomba imprimendo un moto rotatorio con le dita e con il
polso
- fare un passo avanti seguendo con il corpo il movimento del braccio
- sfruttare il passo in avanti per cadere verso terra in posizione prona
E' importante cercare di osservare, SOLO SE POSSIBILE, la traiettoria
della bomba verso il bersaglio, nonchè i suoi successivi effetti.
Questo può essere ottenuto SOLO con un addestramento costante.
ATTENZIONE!!
IN COMBATTIMENTO, UN USO ILLOGICO DELLA POSIZONE
ERETTA POTREBBE DETERMINARE LA MORTE OD IL FERIMENTO CON ESTREMA FACILITA'!!
USATE IL PIU' POSSIBILE QUALSIASI ELEMENTO DI COPERTURA OD OCCULTAMENTO
SIA DISPONIBILE!!
ATTENZIONE!!
QUESTA TECNICA DI LANCIO CONSENTE DI ARRIVARE ALLE
DISTNZE PIU' LUNGHE!!
ATTENZIONE!!
PROTEGGETEVI SEMPRE!! RICORDATEVI DI ATTUTIRE LA
CADUTA CON BRACCIA, GOMITI E MANI, NONCHE' DI SEGUIRE LA TRAIETTORIA
DELLA BOMBA FINO AD UN ATTIMO PRIMA DELLA SUA ESPLOSIONE
segue - lancio dalla posizione inginocchiata
Per lanciare una bomba a mano dalla posizione inginocchiata (kneeling
position grenade throwing) è necessario:
- porsi a 45° rispetto al bersaglio
- mettere a terra il ginocchio più vicino al bersaglio
- estendere o piegare leggermente l'altra gamba
- tenere la bomba in fronte a se
- rimuovere il perno di sicurezza
- lanciare la bomba imprimendo un moto rotatorio con le dita e con il
polso
- spingere con la gamba arretrata, seguendo con il corpo il movimento
del braccio, in maniera tal da imprimere più potenza al lancio
- sfruttare la spinta in avanti per cadere verso terra in posizione prona
E' importante cercare di osservare, SOLO SE POSSIBILE, la traiettoria
della bomba verso il bersaglio, nonchè i suoi successivi effetti.
Questo può essere ottenuto SOLO con un addestramento costante.
ATTENZIONE!!
QUESTA TECNICA DI LANCIO VA USATA SOLO QUANDO
SI E' AL RIPARO DI UN MURO MOLTO BASSO, DI UNA TRINCEA O DI QUALSIASI ALTRO
RIPARO DI FORTUNA!!
ATTENZIONE!!
QUESTA TECNICA DI LANCIO NON CONSENTE DI ARRIVARE
ALLA STESSA DISTANZA DELLA POSIZIONE ERETTA!!
segue - lancio dalla posizione accovacciata
Per lanciare una bomba a mano dalla posizione accovacciata (crouching
position grenade throwing) è necessario:
- porsi frontalmente rispetto al bersaglio
- assmere la posizione accovacciata
- tenere la bomba in fronte a se
- rimuovere il perno di sicurezza
- arretrare il braccio e lanciare la bomba imprimendo un moto rotatorio
con le dita e con il polso
- cercare di seguire con il corpo il movimento del braccio
- sfruttare il movimento del lancio per cadere verso terra in posizione
prona
E' importante cercare di osservare, SOLO SE POSSIBILE la traiettoria
della bomba verso il bersaglio, nonchè i suoi successivi effetti.
Questo può essere ottenuto SOLO con un addestramento costante.
ATTENZIONE!!
QUESTA TECNICA DI LANCIO PUO' TROVARE APPLICAZIONE
IN AREE URBANE, IN FORESTE TROPICALI, IN ZONE BOSCHIVE AD ALTA DENSITA'
E IN TUTTE QUELLE SITUAZIONI IN CUI E' NECESSARIO UN PARTICOLARE GRADO DI
PRECISIONE.
ATTENZIONE!!
PER LANCIARE LA BOMBA ALL'INTERNO DI POSTAZIONI DIFENSIVE,
A VOLTE PUO' ESSERE UTILE EFFETTUARE LANCI DAL BASSO VERSO L'ALTO SIMILMENTE
A QUANTO AVVIENE NEL GIOCO DELLE BOCCE.
ATTENZIONE!!
QUESTA TECNICA DI LANCIO NON CONSENTE DI ARRIVARE
ALLA STESSA DISTANZA DELLA POSIZIONE ERETTA!!
ATTENZIONE!!
PROTEGGETEVI SEMPRE!! RICORDATEVI DI ATTUTIRE LA
CADUTA CON BRACCIA, GOMITI E MANI, NONCHE' DI SEGUIRE LA TRAIETTORIA
DELLA BOMBA FINO AD UN ATTIMO PRIMA DELLA SUA ESPLOSIONE
segue - lancio dalla posizione prona
Per lanciare una bomba a mano dalla posizione prona (prone position
grenade throwing) è necessario:
- stendersi sulla schiena ponendosi perpendicolari rispetto al bersaglio
- tenere la bomba in fronte a se (come nella posizione eretta)
- rimuovere il perno di sicurezza
- sollevare il giocchio della gamba corispondente al braccio che lancerà
la bomba
- arretrare il braccio
- afferrare qualsiasi oggetto con l'altra mano (N.B. serve per migliorare
la potenza al momento del lancio)
- lanciare la bomba imprimendo un moto rotatorio con le dita e con il
polso e, contemporaneamente, spingendo con la gamba (che è stata caricata
in precedenza) e tirnaod con la mano opposta
- rotolare in avanti seguendo con il corpo il movimento del braccio
- sfruttare il rotolamento in avanti per terminare il movimento in posizione
prona
E' importante cercare di osservare, SOLO SE POSSIBILE, la traiettoria
della bomba verso il bersaglio, nonchè i suoi successivi effetti.
Questo può essere ottenuto SOLO con un addestramento costante.
ATTENZIONE!!
QUESTA TECNICA VIENE UTILIZZATA QUANDO SI E' BLOCCATI
DAL FUOCO NEMICO IN UNA CERTA POSIZIONE ED E' NECESSARIO RIDURRE IL PIU'
POSSIBILE LA PROPRIA ESPOSIZIONE!!
ATTENZIONE!!
QUESTA TECNICA DI LANCIO LIMITA FORTEMENTE SIA
LA DISTANZA MASSIMA, SIA IL LIVELLO DI PRECISIONE!!
ATTENZIONE!!
QUESTA TECNICA DI LANCIO NON CONSENTE DI ARRIVARE
ALLA STESSA DISTANZA DELLA POSIZIONE ERETTA!!
ATTENZIONE!!
PROTEGGETEVI SEMPRE!! RICORDATEVI DI ATTUTIRE LA
CADUTA CON BRACCIA, GOMITI E MANI, NONCHE' DI SEGUIRE LA TRAIETTORIA
DELLA BOMBA FINO AD UN ATTIMO PRIMA DELLA SUA ESPLOSIONE