L’attività offensiva, che si estrinseca tramite l’osservazione
ed il tiro a lunga distanza, non riguarda solo l’attacco frontale operato
dalla Fanteria, ma è comprensivo di una vasta pluralità di
operazioni quali:
- Attacco combinato Fanteria - Carristi
- Attacco di Fanteria meccanizzata
- Attacco verso aree fortificate
- Attacco verso aree urbane
- Azioni offensive che prevedono l’attraversamento di fiumi
- Pattugliamento (sia di ricognizione, sia di combattimento)
- Inserimento eliportato
Nonostante si tratti di uno strumento prettamente offensivo, la cellula
di tiratori scelti può, eccezionalmente, essere utilizzata per compiere
azioni di carattere DIFENSIVO quali:
- La protezione degli avamposti
- La sicurezza durante le ore di luce (ed eventualmente durante il
periodo notturno)
- La difesa d’area
- La difesa perimetrale
- La difesa di alture collocate in posizione strategica
- La difesa di aree urbane
- La difesa mobile
- La difesa di un punto strategico in un corso d’acqua
- Le c.d. operazioni retrograde
Per quanto riguarda l’organizzazione, premesso che queste note fanno
riferimento ESCLUSIVAMENTE alle FF.AA., questa può essere
di due tipi (per semplicità si farà riferimento ad un Battaglione):
-
Accentrata = si tratta della modalità organizzativa
attualmente più diffusa; presso la Compagnia Comando e Servizi
è incardinato un plotone denominato "
Plotone Tiratori Scelti”
o “
Plotone Tiro di Interdizione” oppure “
Plotone Osservazione
ed Acquisizione Bersagli” che risponde direttamente al Comandante
di Battaglione (o di altra Unità)
-
Decentrata = presso ogni Compagnia è presente un
“
Plotone Tiratori Scelti” (I, II, III e così via a
seconda del numero delle Compagnie) a disposizione del singolo Comandante
di Compagnia, i quali risponderanno direttamente al Comandante del Battaglione
per il tramite di un ufficiale di collegamento denominato “
Ufficiale
per la gestione dei tiratori scelti” (
Sniper Executive Officer)
All’interno del Plotone Tiratori Scelti si possono distinguere :
- Una o più Squadre (
Sniper Squad) comandate da un
Sergente Maggiore o, più raramente, da un Maresciallo Ordinario
e composte da 5 tiratori (Caporalmaggiori o, più raramente,
Sergenti) e 5 osservatori (Caporali)
- Un certo numero di coppie (dette anche “
cellule” o “
cellule
offensive”) di tiratori scelti (
Sniper Teams altresì
dette
Sniper Pairs) composte da un tiratore (
assigned sniper)
ed un osservatore (
observer) che, normalmente,
sono un Caporalmaggiore ed un Caporale
Il Plotone Tiratori Scelti è comandato da un Tenente, al quale
risponderanno il vicecomandante di Plotone (solitamente un Sergente Maggiore
scelto tra i vari Capi Squadra) e l’addetto alla riparazione ed alla manutenzione
delle armi (si tratta sempre di un Sergente scelto tra i vari Capi Squadra).
Il Comando dell’Unità deve fare in modo che ogni Squadra abbia
a disposizione 5 sistemi d’arma (cioè 1 per ogni coppia in maniera
DEFINITIVA). Naturalmente NON tutti possono diventare tiratori scelti,
da momento che è necessario essere in possesso di una serie di requisiti
psicofisici del tutto particolari e, per certi versi, eccezionali. Premesso
che si deve trattare di soggetti con un certo numero di anni di servizio
(solitamente non meno di 5) che non hanno mai avuto problemi disciplinari
o altri problemi legati all’assunzione o all’uso di sostanze psicoattive
di qualsiasi tipo (comprese anche alcool e nicotina), gli aspiranti tiratori
scelti devono essere:
- Volontari
- Maschi, di sana e robusta costituzione, possibilmente con un passato
di atleta o di sportivo alle spalle
- Dotati di un elevato grado di motivazione
- Dotati di elevata volontà di sacrificio per apprendere un
gran numero di nozioni e di abilità tecniche
- In possesso di un’efficienza fisica perfetta
- In possesso di un eccezionale equilibrio psichico
- Dotati di un’intelligenza del tutto fuori dal comune
È necessario approfondire ulteriormente alcuni dei requisiti
soggettivi FONDAMENTALI per diventare tiratore scelto per quanto riguarda
:
-
La personale abilità di tiro con armi lunghe (rifle marksmanship)
= non trattandosi di una qualità innata, è necessario selezionare
i candidati in base ad una comprovata esperienza pregressa nel settore
del tiro con le armi lunghe, sia essa agonistica o non agonistica
-
La condizione fisica (physical condition) = dal momento
che il tiratore scelto viene impiegato in operazioni di lunga durata (anche
5 o 7 giorni) con cibo ed acqua molto scarsi e spesso in condizioni climatiche
(caldo o freddo intensi) o meteorologiche disagevoli (nebbia, vento forte,
pioggia, etc.), è necessario che sia in una forma fisica del tutto
eccezionale e, in ogni caso, del tutto al di sopra della media
-
La qualità visiva (eyesight) = essendo la vista la
prima arma del tiratore scelto, è necessario che i candidati siano
in possesso di un visus perfetto senza correzioni (perché le lenti
a contatto o gli occhiali possono essere rotte o perduti) e che siano esenti
da patologie oculari pericolose come il daltonismo
-
La dipendenza da nicotina (smoke addiction) = il candidato
DEVE essere un non fumatore perché 1) l’odore della nicotina può
rivelare la sua posizione al nemico a diverse centinaia di metri di distanza,
2) la sua carenza determina nervosismo con conseguente decadimento di efficienza
e 3) la sua assunzione inficia l’acutezza visiva specie durante le ore
notturne
-
La condizione mentale (mental condition) = il candidato
DEVE essere non solo una persona eccezionalmente fredda e razionale, ma
anche un soggetto estremamente affidabile e leale, dotato di iniziativa
e rispettoso della disciplina e dei regolamenti
-
L’intelligenza (intelligence) = se la vista è la
prima arma del tiratore scelto, l’intelligenza è la sua
prima qualità personale dal momento che egli deve apprendere un’enorme
quantità di nozioni relative a 1) balistica, 2) qualità e
prestazioni delle munizioni, 3) regolazione dei dispositivi ottici, 4)
funzionamento delle principali armi in dotazione, 5) funzionamento delle
radio e dei sistemi di comunicazione, 6) osservazione ed aggiustamento
del fuoco dei mortai o dell’artiglieria, 7) raccolta di informazioni strategicamente
rilevanti
-
L’equilibrio psichico (emotional balance) = il candidato
1) DEVE essere in grado di eliminare deliberatamente e scientificamente
un bersaglio posto a centinaia di metri di distanza senza ansia o rimorso
(= si tratta di una qualità rarissima perché tutti possono
uccidere per difendere se stessi da una minaccia immediata e presente ma
quasi nessuno è in grado di farlo senza una provocazione od un pericolo
presente attualmente) e 2) NON deve essere un soggetto che brama a diventare
tiratore scelto per mero prestigio personale o per la ricerca della gloria
-
Le abilità manuali ed intellettuali a sfondo strategico
(fieldcraft skills) = il candidato deve essere una persona che si trova
completamente a suo agio in aperta campagna, in una foresta, in un’area
semidesertica o sulle Alpi a 4000 m di altezza e deve essere perfettamente
in grado di sfruttare razionalmente tutte le opportunità che l’ambiente
in cui va ad operare gli offre (N.B.
normalmente le persone dotate di
marcate abilità manuali e di spiccata inventiva sono potenzialmente
degli ottimi tiratori scelti)
Normalmente i soggetti che decidono di svolgere questa professione
sono persone molto schive e riservate, spesso solitarie e di poche parole,
per cui poco inclini allo scherzo o alla bravata, ma molto orgogliose
di quello che fanno per il proprio Paese.
§2 - le differenze fondamentali tra i tiratori scelti delle
FF.AA. e delle Forze dell’Ordine
L’attività dei tiratori scelti operanti in seno alle Forze
dell’Ordine (
police sniper) è complessa tanto quanto quella
dei tiratori scelti che operano nelle FF.AA. (
military sniper),
tuttavia è necessario comprendere quelle che sono le DIFFERENZE
e le SIMILITUDINI tra le attività di questi due operatori al fine
di evitare errori pericolosi. In linea di massima anche nel caso delle Forze
dell’Ordine avremo un tiratore ed un osservatore, stante il fatto che le
emergenze che la Polizia di Stato o i Carabinieri vanno solitamente
ad affrontare possono durare molte ore, ed osservare il bersaglio attraverso
un binocolo od un cannocchiale (di puntamento o da osservazione) diventa
molto stressante. Per quanto riguarda le FUNZIONI, il tiratore scelto (
#1
sniper) DEVE:
- Osservare e riportare tutte le informazioni rilevanti al Comando
Operativo
- Raccogliere tutte le informazioni tatticamente rilevanti
- Fornire copertura alla Squadra d’Assalto nel caso si decida per
l’intervento di forza
- Eliminare bersagli preselezionati su specifico comando
- Fornire fuoco diversivo per favorire l’altrui azione o movimento
Mentre l’osservatore (
observer / #2 sniper), DEVE :
- Assistere il tiratore con l’equipaggiamento più opportuno
- Osservare il luogo dove l’incidente si sta verificando
- Gestire le comunicazioni con il Comando Operativo
- Agire come tiratore di riserva nel caso fosse necessario
- Fornire potere di fuoco ulteriore in caso di necessità
- Fornire sicurezza al tiratore scelto
Questa stretta compenetrazione di ruoli fa si che, in linea di massima,
fra i tiratori scelti operanti presso le Forze dell’Ordine avvenga spesso
la c.d.
rotazione dei fucili (
rifle rotation), cosa che normalmente
nell’ambito delle FF.AA. non avviene MAI (perché ogni tiratore
ha un’arma che gli viene permanentemente assegnata). La sinergia tra le
funzioni dei membri della coppia (
sniper pair), fa si che essa possa
fornire al Comando Operativo:
- Informazioni tattiche rilevanti sul luogo dell’incidente
- Informazioni sul presunto criminale che sta operando in quel momento
- Un aggiornamento in tempo reale dell’evolversi della situazione
- Il controllo pressoché assoluto del luogo dell’incidente
da una posizione sopraelevata
- Un campo visivo ottimale su lunga distanza sia durante le ore diurne,
sia durante le ore notturne
- Ottima capacità di penetrazione verso soggetti nascosti
dietro porte o finestre
- Un eccellente capacità di copertura verso la Squadra d’Assalto
nel caso venga decisa l’irruzione
Le
informazioni tattiche che la coppia invia al Comando Operativo
riguardano:
- Numero e posizione dei criminali
- Tipologia delle armi a disposizione dei criminali
- Numero e posizione degli ostaggi
- Punti di entrata
- Descrizione del luogo dell’incidente
I punti più importanti sono quelli relativi alla descrizione
dei criminali e del luogo dell’incidente. La
descrizione dei criminali
deve riguardare i seguenti punti:
- Zona di attività Nord (nero), Sud (bianco) Est (rosso),
Ovest (verde)
- Posizione rispetto a porte o finestre
- Criminale od ostaggio ?
- Sesso, età, nome
- Armi, tipo e descrizione (se criminale)
- Descrizione globale (essenziale per i criminali): razza, complessione
fisica, altezza, capelli, tratti somatici, caratteristiche particolari
- Vestiti: copricapo (presente/assente), parte superiore del corpo,
parte inferiore del corpo, calzature
- Dettagli residui
La
descrizione del luogo dell’incidente deve riguardare:
- Tipologia delle porte: singole o doppie, con o senza cardini, verso
di apertura, etc.
- Materiale con cui le porte sono costruite: legno, vetro, metallo,
altri materiali
- Tipologia delle maniglie: fissa, a pomello, a leva, etc.
- Posizione della maniglia sulla superficie della porta
- Tipologia delle serrature: posizione, attivazione /disattivazione,
marca (se possibile)
- Tipologia delle finestre: singole o doppie, fisse o ribaltabili,
verso di apertura, tipo di cardini, dimensioni, altezza
da terra, etc.
- Tipologia dei vetri: normale, doppio, rinforzato, etc.
Anche per i tiratori scelti delle Forze dell’Ordine valgono, in generale,
i requisiti psicofisici validi per le FF.AA. In primo luogo deve trattarsi
di un soggetto con una certa esperienza nel settore delle Forze dell’ordine,
il che significa come minimo 5 anni di servizio compiuti con il massimo
dell’efficienza e della professionalità. Deve trattarsi di un soggetto
dotato di estrema maturità, calma e pazienza, inoltre deve essere
dotato di un eccezionale equilibrio psichico (specie per quanto concerne
l’aspetto emozionale) e di una volontà di apprendimento fuori dal
comune: diventare tiratori scelti implica studio e sacrificio personale,
non comportarsi come gli eroi del cinema!! Inoltre è essenziale che
si tratti di una persona in perfetto stato di salute, con efficienza fisica,
cardiovascolare, muscolare e riflessi al di fuori del comune. In particolare
la sua efficienza fisica deve permettergli di scalare o superare
certi ostacoli portando con se carichi pesanti con il minimo sforzo, consentendogli
così di appostarsi e sparare i suoi colpi senza essere in debito
di ossigeno. Per questo motivo è fondamentale che si tratti di un
NON fumatore e di un NON bevitore e, in particolare:
- NON deve trattarsi di un fumatore perché la nicotina, oltre
ad inficiare l’equilibrio cardiovascolare, pregiudica la visione notturna
interferendo sul metabolismo della vitamina A da parte di certi
tessuti (N.B. in particolare a carico della retina, impedendo o limitando
la produzione di
rodopsina, una sostanza fondamentale per la c.d.
"
visione notturna" da parte dell'occhio umano)
- NON deve trattarsi di un bevitore perché l’alcool pregiudica
la precisione di tiro e l’equilibrio cardiovascolare
È essenziale che il soggetto sia in possesso di un
visus
perfetto, perché la vista è la “
prima arma” di
cui il tiratore scelto è in possesso, inoltre deve trattarsi di
una persona con un’intelligenza fuori dal comune perché deve studiare,
apprendere e perfezionare un’enorme quantità di conoscenze relative
a:
- Balistica esterna e terminale della munizione adottata dal proprio
sistema d’arma
- Tecniche di tiro
- Comunicazioni radio
- Raccolta di informazioni
- Osservazione
- Compensazione della traiettoria del proiettile (per tiri in condizioni
disagiate)
- Lavoro di squadra
La precisione di tiro e la professionalità sono elementi essenziali
per la buona riuscita della missione. Per questo motivo DEVONO
essere
scartati:
- Soggetti con scarsa o insufficiente esperienza nel maneggio e nell’utilizzo
delle armi lunghe
- Metodologie di addestramento che non prevedono limiti ristretti
di qualificazione
- Sistemi d’arma commerciali di bassa qualità reclamizzati
come “
fucili di precisione”
- Metodologie di addestramento che non prevedano un integrata attività
di comunicazione via radio tra singole cellule e Comando Operativo
- Metodologie di addestramento che prevedano tempi ridottissimi di
allenamento (1 giorno al mese, 1 mattino alla settimana, etc.)
- Metodologie di addestramento che siano irrealistiche in riferimento
allo svolgimento o alla tipologia dei bersagli
Come prima conclusione, si può affermare che, nel caso delle
Forze dell’Ordine l’attività di raccolta di informazioni (rilevanti
sotto il profilo tattico) è prevalente rispetto a quella dell’eliminazione
di bersagli predeterminati. Un’altra DIFFERENZA importante è che,
nella maggioranza delle ipotesi, i
cannocchiali di puntamento utilizzati
sono variabili (2,5-10x, 4-12x, etc.), mentre è molto raro incontrare
ottiche di puntamento di tipo fisso. Una ulteriore DIFFERENZA importante
è data dal fatto che i
sistemi d’arma utilizzati dalle Forze
di Polizia sono (in generale) più pesanti di quelli utilizzati
dalle FF.AA. a causa dei compiti eminentemente statici svolti dalle prime
rispetto alle seconde. Ad esempio molto spesso capita di incontrare, presso
le Forze di Polizia, il PSG-1 prodotto dalla Heckler & Koch (v. voce
a se) che pesa oltre 9 Kg in assetto operativo (cioè carico e dotato
di tutto l’equipaggiamento necessario): se si eccettuano alcuni sistemi
d’arma “
dedicati”, quelli militari sono notevolmente più
leggeri! Un’altra DIFFERENZA molto importante riguarda “...
il destino...”
dei bossoli di risulta (
spent cases), nel senso che, mentre i tiratori
scelti delle FF.AA. DEVONO mascherare ogni possibile traccia della
loro presenza e devono, pertanto, immediatamente recuperarli non appena
estratti (e nasconderli in una tasca della propria uniforme, SALVO
che non venga sparata una sequenza di colpi, caso in cui il recupero viene
posticipato DOPO l’ultimo colpo!!), per i tiratori scelti operanti in seno
alle Forze dell’Ordine le cose sono lievemente diverse. Per questi ultimi,
infatti, l’occultamento della loro presenza post-missione è un fatto
puramente secondario, nel senso che “...
devono nascondersi...” dai
mass-media troppo curiosi, e non da un nemico che lancia immediatamente
alle loro calcagna una squadra di ricerca con tanto di cani e di battitori!!
Il senso del discorso è che anche questi operatori devono preoccuparsi
di non lasciare tracce della loro presenza e di lasciare il più possibile
immutato il luogo che hanno utilizzato come postazione di tiro, ma che sussiste
comunque una MINORE enfasi circa il fatto di recuperare immediatamente i
bossoli di risulta. Questo è uno dei motivi per cui, presso
le Forze dell’Ordine, vengono spesso adottati sistemi d’arma semiautomatici,
comunemente noti per la loro capacità di “...
sputare fuori i bossoli...”
con una certa violenza (N.B. non tutti i sistemi d’arma di questa
classe hanno questo difetto), i quali trovano, invece, scarsamente spazio,
presso le FF.AA. (perché renderebbero tendenzialmente più
critico il recupero dei bossoli). Tra tutte le differenze che si possono
incontrare fra i tiratori scelti delle FF.AA. e delle Forze dell’Ordine,
quelle di gran lunga più evidenti sono le seguenti:
-
La distanza dei bersagli molto ridotta = il tiratore scelto
delle Forze dell’Ordine opera ad una distanza di circa 100 m, stante
il fatto che il suo lavoro si svolge essenzialmente in ambiente urbano
e che a causa della conformazione del terreno gli spazi sono molto più
esigui rispetto a quelli incontrati da un tiratore scelto della FF.AA.;
solo in ipotesi molto rare la distanza dal bersaglio sarà compresa
tra i 100 ed i 150 m, mentre solo eccezionalmente potrà arrivare
attorno ai 200 m
-
La natura del bersaglio = il bersaglio è sempre rappresentato
da criminali armati e pericolosi, i quali molto spesso stanno minacciano
la vita di altre persone; la pericolosità intrinseca di questi
soggetti e la loro distanza molto esigua rispetto al tiratore scelto fanno
si che possano essere colpiti direttamente alla scatola cranica per consentire
la più immediata eliminazione
Oltre ad essere diversi i BERSAGLI, saranno diversi anche gli ambiti
nei quali il tiratore scelto delle Forze dell’Ordine è chiamato ad
intervenire. Esse potranno riguardare:
- Eliminazione di criminali che tengono in ostaggio una o più
persone
- Dirottamenti aerei
- Dirottamenti di treni o autobus di linea
- Esecuzione di arresti di soggetti particolarmente pericolosi
- Ricerca e cattura di latitanti
- Eliminazione di terroristi o altri criminali che agiscono come
franchi tiratori nell’esecuzione del loro piano criminale
- Protezione personalità politico-istituzionali
- Protezione testimoni
- Controllo a distanza di compravendita di stupefacenti
- Ricognizione o sorveglianza nel contesto di operazioni di ricerca
di sequestrati
- Sorveglianza dei confini in punti particolarmente sensibili
- Sorveglianza di aree marittime o alpine di particolare rilevanza
Anche la GERARCHIA dei bersagli è diversa per i tiratori scelti
delle Forze dell’Ordine, infatti essa fa riferimento a:
- Il soggetto armato più vicino agli ostaggi o ai soggetti
da difendere (
criterio di prossimità)
- Il soggetto armato più pericolosamente (
criterio di pericolosità
oggettiva)
- Il soggetto armato considerato più violento a causa dei
suoi precedenti penali o della sua condizione personale poiché
affetto da malattie mentali, in cura con psicofarmaci, etc.(c.d.
criterio
di pericolosità soggettiva)
Il primo criterio (c.d. criterio di prossimità) è il
criterio dominante, mentre gli altri due (criterio di pericolosità
oggettiva e soggettiva) sono criteri ausiliari. Un’ulteriore DIFFERENZA
tra tiratori scelti delle FF.AA. e delle Forze dell’Ordine riguarda il
TIPO di munizioni utilizzate dai primi rispetto a quelle utilizzate dai
secondi. Spesso esiste il falso convincimento in base al quale i membri
delle Forze dell’Ordine siano soliti utilizzare lo stesso tipo di munizioni
adottato dalle FF.AA. o, al contrario, che essi NON necessitano di munizioni
particolari per lo svolgimento della propria attività. In realtà,
i tiratori scelti operanti in seno alle Forze dell’Ordine hanno la necessità
assoluta di utilizzare delle munizioni altamente specialistiche in grado
di riunire in se tutte le seguenti caratteristiche:
-
Velocità alla bocca elevata = serve per minimizzare
la caduta verticale del proiettile, quindi per avere un munizione “...
molto
tesa...”, e per amplificare l’effetto cavitario temporaneo sul bersaglio
(v. voce a se)
-
Concentricità elevata tra nucleo e camiciatura =
serve per limitare gli effetti perniciosi della precessione giroscopica
(
spin drift), anche se questo fenomeno è solito manifestarsi
solo dopo i 500 - 600 m (vale a dire a distanze che non interessano eccessivamente
le Forze dell’Ordine)
-
Coefficiente balistico elevato = serve per avere una munizione
in grado di “...
tagliare meglio l’aria...” e di “...
arrivare
prima...” sul bersaglio
-
Espansione senza micro frammentazione = serve per non limitare
eccessivamente la capacità di trasmissione dell’energia cinetica
-
Capacità di trasmissione dell’energia cinetica elevata
= serve per rendere inerte il più rapidamente possibile il
proprio bersaglio
-
Penetrazione sufficiente, ma non eccessiva, sui bersagli biologici
= serve per massimizzare la cessione di energia cinetica sul bersaglio,
scongiurando, al contempo, una fuoriuscita del proiettile dal bersaglio
stesso, pericolosa per eventuali terzi estranei presenti nelle immediate
vicinanze
Allo stato attuale, se si eccettua il caso ISOLATO rappresentato
dalla
Black Hills Ammo, NON esistono aziende che commercializzano
munizioni specifiche per il tiro di interdizione adatte alle esigenze
delle Forze dell’Ordine. È vero che esistono molti “...
surrogati
balistici...”, tuttavia, stante le esigenze specifiche delle Forze
dell’Ordine, l’unica strada percorribile per ottenere buoni risultati “...
sul
campo...” è rappresentata dalla ricarica specialistica. Per il
calibro 7,62x51 mm NATO, una ricarica da considerare con estrema ATTENZIONE
è quella basata sulle palle Nosler “
Ballistic Tip” da 165
grs. spinte (ad esempio) da 45.0 grs. di WW - 748 a circa 820 m/s. Si noti
che il calibro in commento, qualora vengano impiegate palle di peso medio,
normalmente tende a dare i MIGLIORI risultati (in termini di precisione
intrinseca) con dosi di propellente medio - basse in grado di sviluppare
velocità NON eccessivamente elevate (N.B. si tratta di una generalizzazione
che ammette, comunque, alcune eccezioni!!). Tuttavia, dal momento che è
NECESSARIO (tra le altre cose) massimizzare l’effetto cavitario temporaneo
sul bersaglio (v. voce a se) è stato altresì necessario AUMENTARE
il più possibile la velocità alla bocca (sempre nel rispetto
dei limiti pressori massimi, ovviamente!!), e proprio per questo motivo
si è optato per la WW - 748, una polvere caratterizzata per la sua
capacità di dare i migliori risultati a velocità e dosi elevate
(N.B. si tratta, in ogni caso, di una delle polveri migliori, fra quelle
attualmente in circolazione, per “...
spremere al massimo...” il calibro
7,62 mm NATO). L’utilizzo della palla Nosler “
Ballistic Tip” ha poi
permesso di ottenere un compromesso soddisfacente tra coefficiente balistico
elevato (0,475), penetrazione “tattica”, cessione di energia cinetica sul
bersaglio e scarsa micro frammentazione. Naturalmente NON si tratta assolutamente
“...
della cartuccia migliore del mondo...”, ne si tratta “...della
cartuccia definitiva...” ma, piuttosto semplicemente, del compromesso più
soddisfacente che la tecnologia moderna mette a disposizione degli interessati!!
A livello di mero caricamento, un’alternativa è rappresentata da
49.5 grs. di WW - 760, che permettono di lanciare la stessa palla, più
o meno ad una velocità identica al caso precedente. Ancora, una variante
ulteriore destinata al tiro su distanze più lunghe (per il concetto
di lunga distanza in riferimento alle attività delle Forze dell’Ordine,
v. voce a se), è rappresentata da una palla Nosler “
Ballistic
Tip” da 180 grs. (Cb 0,507) lanciata a circa 790 m/s da 48.0grs. di WW
- 760. Va rammentato in questa sede che il calibro in commento, all’aumentare
del peso di palla tende a comportarsi in maniera latamente assimilabile alle
cartucce magnum. In altri termini, il senso del discorso è che più
aumenta il peso di palla, più il 7,62 mm NATO tende a dare il meglio
di se alle dosi di polvere ed alle velocità massime: questo, ovviamente,
in termini del tutto generali.
Caricamento #1 per Forze
dell’Ordine
D (m)
|
Tv (sec)
|
Cv (cm)
|
Vr (m/s)
|
E'
|
100
|
0,13
|
-7,69
|
757,1
|
2,56
|
200
|
0,26
|
-32,54
|
696,9
|
5,42
|
300
|
0,41
|
-77,64
|
639,5
|
8,63
|
400
|
0,58
|
-146,8
|
584,9
|
12,23
|
500
|
0,76
|
-244,71
|
533,4
|
16,31
|
600
|
0,95
|
-377,2
|
485,4
|
20,96
|
700
|
1,17
|
-551,46
|
441,5
|
26,26
|
800
|
1,41
|
-776,17
|
402,4
|
32,34
|
900
|
1,67
|
-1061,6
|
369
|
39,32 |
1000
|
1,95
|
-1419,16
|
342
|
47,30
|
Caricamento
#2 per Forze dell’Ordine
D (m)
|
Tv (sec)
|
Cv (cm)
|
Vr (m/s)
|
E'
|
100
|
0,13
|
-8,27
|
732,2
|
2,76 |
200
|
0,27
|
-34,87
|
676,8
|
5,81
|
300
|
0,43
|
-82,94
|
623,8
|
9,22
|
400
|
0,59
|
-156,27
|
573,4
|
13,02
|
500
|
0,78
|
-259,52
|
525,7
|
17,30
|
600
|
0,98
|
-398,36
|
481,2
|
22,13 |
700
|
1,19
|
-579,68
|
440,3
|
27,60
|
800
|
1,43
|
-811,72
|
403,6
|
38,65
|
900
|
1,69
|
-1104,8
|
371,9
|
40,92
|
1000
|
1,97
|
-1467,44
|
345,9
|
48,91
|
NOTE
- Tv = tempo di volo (in s)
- Cv = caduta verticale in condizioni di parallelismo (in cm)
- Vr = velocità residua ad incrementi progressivi di 100 m
(in m)
- E' = elevazione richiesta (in minuti primi) per colpire un bersaglio
posto ad incrementi progressivi di 100 m su terreno pianeggiante
e partendo con l’arma perfettamente parallela al suolo (N.B. i valori indicati
sono “puri” e necessitano di approssimazione in base al tipo di ottica
utilizzata per cui, ad esempio, l’arrotondamento sarà agli 0,25'
superiori se l’ottica è graduata in scatti ogni 0,25', oppure
agli 0,50' superiori se l’ottica è graduata in scatti ogni
0,50', etc)
- (*) = velocità subsonica
La Winchester commercializza, nella sua linea “
Supreme” una munizione,
per il calibro 7,62x51 mm, denominata “
Ballistic Silvertip”, che
presenta marcate similitudini con la ricarica in commento. Questa munizione
è espressione della c.d
Combined Technology, cioè
della
joint - venture conclusa tra Winchester e Nosler per la produzione
delle seguenti munizioni:
- Combined Technology “
Fail - Safe”
- Combined Technology “
Ballistic Silvertip”
- Combined Technology “
Partition Gold”
Va però segnalato che, nonostante il nome, la munizione in
commento NON ha nulla a che vedere con la tecnologia STHP sviluppata anni
fa dalla Winchester, ma che si tratta semplicemente di una cartuccia basata
su di una palla Nosler “
Ballistic Tip” colorata di nero (con una
vernice a base di Bisolfuro di Molibdeno) e dotata di un puntale di policarbonato
in colore argento. Il suo principale DIFETTO è costituito da fatto
che, pur avendo un livello costruttivo molto alto, essa è priva
del livello qualitativo normalmente richiesto per il tiro di interdizione.
Di estremo interesse è poi la cartuccia Winchester “
Fail Safe”,
la quale è dotata di una serie di caratteristiche peculiari che
potrebbero risolvere molti dei problemi che i tiratori scelti delle Forze
dell’Ordine potrebbero incontrare. La munizione in commento adotta una
singolare palla in Rame omogeneo di tipo tripartito (trattata termicamente
in modo selettivo) nella quale trovano posto:
- Una cavità apicale a “
V” di tipo lungo, profonda circa
1/3 della lunghezza complessiva della palla
- Un nucleo in Piombo che occupa la metà posteriore della
palla stessa, trattenuto in sede da un apposito “tappo” d’acciaio
- Un inserto d’acciaio, posto a metà circa della lunghezza
della palla, che “protegge” la parte superiore del nucleo e che impedisce
al corpo della palla di frammentarsi (separandosi in due tronconi)
all’atto dell’impatto
Purtroppo questa cartuccia NON è mai stata impiegata operativamente,
per cui poco o nulla si sa circa i suoi effetti REALI sui bersagli biologici.
Il suo difetto principale è costituito dal coefficiente balistico
“...
abbastanza basso...”, se paragonato a quello di altre palle
destinate al tiro di interdizione o di precisione in genere. Per il calibro
7,62x51 mm NATO essa è disponibile (attualmente) SOLO nel peso di
150 grs., mentre nel calibro .300 Winchester Magnum è disponibile
anche nel peso di 165 e 180 grs. Anche se si tratta (sotto alcuni aspetti)
di una perdita di tempo, sarebbe possibile acquistare munizioni in ambo
calibri e disassemblarli per avere palle di 150, 165 e 180 grs. di peso,
disponibili per effettuare raffinate operazioni di ricarica specialistica
nel calibro 7,62x51 mm NATO. Sembra, per altro, che in un vicino futuro
la Winchester voglia commercializzare palle “
Fail Safe” sfuse per
la gioia di ricaricatori professionali ed amatoriali!! Vale, inoltre,
lo stesso discorso fatto in precedenza per la cartuccia “
Ballistic
Silvertip”: anche in questo caso è necessario (in caso di utilizzo
operativo) disassemblare e riassemblare le cartucce per “...
essere veramente
certi di quello che c’è dentro...” (N.B.
si ricordi che
le munizioni della linea Supreme sono commercializzate come cartucce da
caccia ad elevate prestazioni, e non come cartucce per il tiro di precisione)!!
Caricamento
# 3 per Forze dell’Ordine
D (m)
|
Tv (sec)
|
Cv (cm)
|
Vr (m/s)
|
E'
|
100
|
0,12
|
-7,36
|
753,9
|
2,45
|
200
|
0,2
|
-32,08
|
664,1
|
5,35
|
300
|
0,43
|
-79,19
|
580,8
|
8,79
|
400
|
0,61
|
-155,58
|
504,6
|
12,97
|
500
|
0,83
|
-270,78
|
437,2
|
18,05
|
600
|
1,07
|
-437,58
|
381
|
24,31
|
700
|
1,35
|
-672,09
|
339
|
32
|
800
|
1,66
|
-991,87
|
310,6 *
|
41,32
|
900
|
1,99
|
-1413,35
|
290 *
|
52,35
|
1000
|
2,35
|
-1951,68
|
273,6 *
|
65,06
|
- V0 = 850 m/s circa
- palla = WW “
Fail Safe” da 150 grs.
- polvere = 48.0 grs. di WW - 748
- inneschi = CCI # 200 - BR2
Caricamento # 4 per Forze
dell’Ordine
D (m)
|
Tv (sec)
|
Cv (cm)
|
Vr (m/s)
|
E'
|
100
|
0,13
|
-7,81
|
739,9
|
2,60
|
200
|
0,27
|
-33,62
|
664,4
|
5,60
|
300
|
0,43
|
-81,75
|
593,4
|
9,08
|
400
|
0,61
|
-157,88
|
527,4
|
13,16
|
500
|
0,81
|
-269,46
|
467,2
|
17,96
|
600
|
1,04
|
-426,18
|
414,3
|
23,68
|
700
|
1,29 |
-640,27
|
370,1 |
30,49
|
800
|
1,58 |
-926,05
|
336,4
|
38,58
|
900
|
1,89
|
-1298,44
|
312,5 *
|
48,09
|
1000
|
2,22
|
-1771,36
|
294,4 *
|
59,06
|
- V0 = 820 m/s circa
- palla = WW “
Fail Safe” da 165 grs.
- polvere = 45.0 grs. di WW - 748
- inneschi = CCI# 200 - BR 2
Caricamento # 5 per Forze
dell’Ordine
D (m)
|
Tv (sec)
|
Cv (cm)
|
Vr (m/s)
|
E'
|
100
|
0,13
|
-8,37
|
719
|
2,79
|
200
|
0,28
|
-35,77 |
651,8
|
5,96
|
300
|
0,44
|
-86,36
|
588,2
|
9,59
|
400
|
0,62
|
-165,41
|
528,8
|
13,78
|
500
|
0,82
|
-279,7
|
474,1 |
18,65
|
600
|
1,04
|
-437,81
|
425
|
24,32
|
700
|
1,29
|
-650,39
|
382,9
|
30,97
|
800
|
1,56
|
-929,99
|
349
|
38,75
|
900
|
1,86
|
-1290,16
|
323,7 *
|
47,78
|
1000 |
2,18
|
-1743,98
|
304,8 *
|
58,13
|
- V0 = 790 m/s circa
- palla = WW “
Fail Safe” da 180 grs.
- polvere = 48.0 grs. di WW - 760
- inneschi =CCI# 200 - BR2
NOTE
- Tv = tempo di volo necessario per coprire una certa distanza (in
s)
- Cv = caduta verticale della palla in condizioni di parallelismo
(in cm)
- Vr = velocità residua ad incrementi progressivi di 100 m
(in m/s)
- E' = elevazione richiesta (in minuti primi) per colpire un bersaglio
posto ad incrementi progressivi di 100 m su terreno pianeggiante e partendo
con l’arma perfettamente parallela al suolo (N.B. i valori indicati sono
“puri” e necessitano di approssimazione in base al tipo di ottica
utilizzata per cui, ad esempio, l’arrotondamento sarà agli 0,25'
superiori se l’ottica è graduata in scatti ogni 0,25', oppure
agli 0,50' superiori se l’ottica è graduata in scatti ogni
0,50', etc)
- (*) = velocità subsonica
Per coloro i quali potrebbero contestare il ricorso continuativo
alle polveri prodotte dalla Winchester, in riferimento alle cariche testé
indicate, si ritiene doveroso segnalare quanto segue. È notorio
che le polveri prodotte dalla Winchester (ed in particolare la WW-748) mostrano
decadimenti di precisione pressoché univoci oltre i 500 m che non
si manifestano, a parità di calibro, con polveri similari. Questo
fenomeno è ampiamente noto ed è stato oggetto di un’attenta
letteratura durante l’ultimo ventennio, anche se non va dimenticato che
l’attenzione maggiore deve porsi sulla correttezza dell’assemblaggio della
cartuccia (con particolare riferimento alla lunghezza finale ed alla coassialità).
Premesso ciò, le ricariche in commento devono intendersi ESCLUSIVAMENTE
destinate ad effettuare tiri a distanze NON superiori ai 300 m, nonché
destinate ad un impiego prelavente sui 100 - 120 m. Le altre ragioni che
hanno determinato il ricorso alle polveri di produzione Winchester possono
così riassumersi:
- Necessità di avere velocità alla bocca estremamente
elevate con palla di 150 - 180 grs. di peso
- Affinità merceologica con le palle prescelte
- Facilità di reperimento
- Prezzo non esorbitante
Resta il fatto che si tratta di indicazioni NON tassative, e che l’unico
parametro da tenere fermo è la tipologia delle palle impiegate.
La componentistica residua è a discrezione dell’utente finale. Al
termine di questa breve discussione, possiamo SINTETIZZARE le differenze
tra tiratori scelti operanti in seno alle Forze dell’Ordine rispetto a
quelli incardinati presso le FF.AA. affermando che l’attività dei
PRIMI si caratterizza, rispetto a quella dei SECONDI per i seguenti aspetti:
- Prevalenza statistica (netta) dell’attività di raccolta
di informazioni (rilevanti sotto il profilo tattico - operativo in relazione
al problema che le Forze dell’Ordine chiamate a risolvere) rispetto
a quella di eliminazione di bersagli predeterminati
- Prevalenza statistica (netta) dell’utilizzo di ottiche (di puntamento)
molto potenti (talvolta anche di 24 ingrandimenti o più), spesso
di tipo variabile
- Prevalenza statistica (netta) di sistemi d’arma camerati per il
(super collaudato e polivalente) calibro 7,62x51 mm NATO
- Prevalenza statistica (netta) dell’impiego generalizzato
di sistemi d’arma molto pesanti (N.B. quasi sempre i pesi sono superiori
ai 6 Kg)
- Prevalenza della presenza di bersagli biologici che fa da contraltare
ad un’assenza pressoché totale di bersagli non biologici
- Prevalenza statistica di bersagli biologici armati e pericolosi,
da colpire necessariamente (e preferibilmente) alla scatola cranica
- Prevalenza statistica di bersagli biologici, talvolta mobili, posti
a distanze molto ridotte
- Prevalenza assoluta dell’esplicazione dei propri compiti in ambienti
NON ostili
- Prevalenza statistica (pressoché) totale di esecuzione di
compiti eminentemente statici
- Necessità assoluta di rendere il proprio bersaglio totalmente
INERTE il più rapidamente possibile
- Necessità assoluta di utilizzare munizioni altamente specialistiche
Tavole riassuntive delle principali differenze tra i tiratori scelti
delle FF.AA. e di polizia (*)
Posizione utilizzata (%)
Posizione (tipo)
|
FF.AA.
|
Forze di Polizia
|
prona con appoggio
|
85%
|
60%
|
prona senza appoggio
|
*
|
5%
|
prona con appoggio umano
|
1%
|
*
|
inginocchiata con appoggio
|
5%
|
20%
|
inginocchiata senza appoggio
|
*
|
*
|
inginocchiata con appoggio umano
|
1%
|
*
|
seduta con appoggio
|
5%
|
10%
|
seduta senza appoggio
|
*
|
*
|
seduta con appoggio umano
|
1%
|
*
|
eretta con appoggio
|
1%
|
5%
|
eretta senza appoggio
|
*
|
*
|
Hawkins
|
1%
|
*
|
NOTE
- (*) = indica una posizione che o è usata SOLO in addestramento,
oppure che è utilizzata in maniera infinitesimalmente ridotta
rispetto alle altre posizioni indicate in tabella
- N.B. = il termine “...con appoggio umano...” indica quei
casi particolari in cui il tiratore usa il corpo dell’osservatore
come elemento di sostegno (v. voce a se)
Condizioni meteorologiche
Condizioni (tipo)
|
FF.AA.
|
Forze di Polizia
|
tempo asciutto /soleggiato
|
60% |
70%
|
tempo piovoso / nevoso
|
40%
|
30%
|
Temperatura tipica
Temperatura
|
FF.AA.
|
Forze di Polizia |
gelida (<5 °C)
|
10%
|
5% |
fredda (5 - 15 °C)
|
30%
|
40%
|
calda (15 - 25 °C)
|
50%
|
45%
|
molto calda (>25 °C)
|
10%
|
10%
|
Luminosita’ tipica
Luminosità |
FF.AA.
|
Forze di Polizia
|
alba / giorno
|
80%
|
65%
|
imbrunire / sera
|
20%
|
35%
|
Terreno
tipico
Terreno
|
FF.AA.
|
Forze di Polizia
|
Lineare (flat ground)
|
70%
|
85%
|
Ondulato (downhill / uphill)
|
30%
|
15% |
Condizione soggettiva del bersaglio: staticità / dinamicità
Bersaglio
|
FF.AA.
|
Forze di Polizia
|
Bersaglio statico (stationary target)
|
90%
|
95%
|
Bersaglio dinamico (moving target)
|
10%
|
5%
|
Condizione soggettiva del bersaglio: esposizione / non esposizione
Bersaglio
|
FF.AA.
|
Forze di Polizia
|
Bersaglio chiaramente esposto (exposed target)
|
75%
|
80%
|
Bersaglio evanescente (fleeting target)
|
25%
|
20%
|
Distanza dal bersaglio
Distanza (tipica)
|
FF.AA.
|
Forze di Polizia
|
<100 m
|
5%
|
60%
|
100 - 200 m
|
5%
|
10%
|
200 - 500 m
|
50% (1)
|
15% (2)
|
>500 m
|
40% (3)
|
15% (4)
|
NOTE
- (1) = per le FF.AA. si intendono, più propriamente, distanze
comprese fra 300 e 500 m
- (2) = per le Forze di Polizia si intendono distanze effettivamente
comprese da 200 fino ad un massimo di 500 m
- (3) = per le FF.AA. si intendono distanze comprese fino ad un massimo
di 800 m
- (4) = per le Forze di Polizia si intendono distanze comprese fino
ad un massimo di 600 m
Munizioni utilizzate
Munizioni (tipo)
|
FF.AA.
|
Forze di Polizia
|
Blindato ordinario (FMJ-SN) |
5%
|
3%
|
Blindato da competizione (FMJ- SN/BT)
|
85%
|
5% |
Blindato, a punta cava, da competizione (HPBT) |
5%
|
90%
|
Perforante (AP)
|
2% |
-
|
Tracciante (T)
|
2%
|
-
|
Altro |
1%
|
2%
|
Possibilità di annullamento unilaterale della missione
|
FF.AA.
|
Forze di Polizia
|
Ammissibilità (?)
|
SI
|
NO
|
Tollerabilità degli
errori
|
FF.AA.
|
Forze di Polizia
|
Bersaglio mancato (tollerabilità ?)
|
Generalmente ammessa
|
Inammissibile
|
Numero dei colpi sparati per ogni missione
Numero (medio)
|
FF.AA.
|
Forze di Polizia
|
|
>1 (98%) |
=1 (95%) |
|
=1 (2%)
|
>1(5%) |
NOTE
- (*)= dati riferiti a Europa e Nord America