PREGI E DIFETTI DELL'IMPIEGO DEI
BERSAGLI METALLICI NELL'ADDESTRAMENTO AL TIRO DIFENSIVO
§1 - profili generali della questione
In tempi recenti, (N.B. più in generale, dalla fine
degli anni '70 del XX secolo in poi) l'impiego dei bersagli metallici
(steel targets / metallic targets) per finalità addestrative
è andato in continuo aumento. Questo è dovuto essenzialmente
a tre ordini di fattori :
- rettivitità intrinseca = se colpiti,
i bersagli metallici emettono un caratteristico suono e presentano una
traccia evidente (N.B. tanto più evidente se sono colorati
di bianco come avviene nel Tiro Dinamico Sportivo !!), il che li fa
preferire ai tradizionali bersagli cartacei ANCHE alle lunghe distanze
- limitazione dei tempi morti = dal momento che
non esiste la necessità di recarsi ad appendere il bersagli sul
portabersagli, diversamente da quello che avviene con i tradizionali
bersagli cartacei, questo fa si che i bersagli metallici riducano praticamente
a zero i c.d. "tempi morti"
- drastica riduzione dei costi = il fatto che il metallo
NON debba essere sostituito come i bersagli cartacei, rende i bersagli
metallici estremamente più economici rispetto ai tradizionali
bersagli cartacei
Nonostante i loro indubbi VANTAGGI pratici, i bersagli metallici
sono ancora oggi VIETATI in numerose strutture UITS, per evidenti
motivi di sicurezza. Anche se alcuni tiratori accusano i vertici dell'UITS
di "...miopia intellettuale..." e di "...scarsa attenzione verso
la modernità..." NON bisogna mai dimenticare che se i bersagli
metallici presentano numerosi pregi, la sicurezza DEVE sempre essere
il fattore chiave al quale DEVE essere subordinato il loro eventuale impiego
pratico!! Parlando di sicurezza, se una qualsiasi Sezione del TSN volesse
installare uno o più bersagli metallici, i suoi vertici dovrebbero
SEMPRE porre particolare attenzione al loro specifico posizionamento. Più
in generale, le regole di base in tema di sicurezza nell'impiego
dei bersagli metallici sono senza dubbio le seguenti :
- posizionamento corretto = il bersaglio NON deve mai essere
posizionato se c'è il rischio di rimbalzi totali o parziali verso
il tiratore o verso gli eventuali spettatori
- affidabilità = se il bersaglio NON è affidabile
NON ha senso usarlo, per cui è SEMPRE necessario usare materiali
ADEGUATI e rivolgersi ad un professionista che sia in grado di progettarlo
e costruirlo in maniera ADEGUATA (N.B. progettare e costruire simili
bersagli "...NON è roba per tutti..." !!)
- semplicità = qualsiasi sia il tipo di bersaglio
che si vuole impiegare, DEVE sempre essere il più semplice possibile
sotto il profilo strutturale perchè più è semplice
e più difficilmente richiederà manutenzione; inoltre, più
il bersaglio è strutturalmente semplice e più difficilmente
andrà incontro a rotture; ancora, se il bersaglio è semplice,
sarà molto più facile costruirlo rispetto ad un bersaglio
cadente, oscillante, mobile, etc. (N.B. il motivo per cui è necessario
rivolgersi ad un professionista e non improvvisarsi "...un esperto del
settore..." deriva dal fatto che nella costruzione del bersaglio è
SEMPRE necessario sfruttare adeguatamente la FORZA di GRAVITA, il che si
riflette in una particolare attenzione sullo studio della forma, degli angoli,
della geometria, delle dimensioni, etc. !!)
- robustezza = il bersaglio DEVE sempre essere il più
robusto possibile, anche se a livello di impiego pratico conta moltisismo
l'intelligenza del tiratore perchè, ad esempio, NON ha senso
usare un bersaglio costruito per sparare con il 22 LR a 50m con un'arma
che spara il .223 Remington alla stessa distanza (N.B. purtroppo la
stupidità umana non ha limiti e capita SPESSO che il bersaglio si
rovini prima del previsto !! )
Nonostante tutte le avvertenze che vengono date, SPESSO capita
che usando i bersagli metallici ci siano danni a persone o cose per
EVIDENTI problemi di sicurezza. Più in generale capita che :
- ci sono dei rimbalzi dovuti al poszionamento improprio del bersaglio
- ci sono dei rimbalzi dovuti all'impiego di bersagli eccessivamente
usurati (N.B. la causa è spesso la modalità impropria
di utilizzo !!)
- ci sono cedimenti improvvisi del bersaglio a causa di una struttura
TROPPO debole
- ci sono cedimenti della strututra collaterla del bersaglio a
causa di una sua mancata protezione (od erronea progettazione)
Riassumendo, se si vogliono impiegare vantaggiosamente dei bersagli
metallici è NECESSARIO adottare le seguenti regole di base :
- costruire un bersaglio dotato di una struttura il
più SEMPLICE possibile
- costruire un bersaglio dotato di una struttura più
ROBUSTA possibile
- costruire una protezione masisma delle parti strutturalmente
più deboli
- non sottostimare mai la capacità di danno dei proiettili,
anche sui materiali APPARENTEMENTE più resistenti
- non sottostimare mai la stupidità umana (N.B. non bisogna
mai partire dal presupposto in base al quale chi spara sia sempre e comunque
CAPACE di sparare dritto e di colpire il bersaglio!!!)
§2 - problemi connessi al posizionamento
Come abbiamo visto in precedenza, la sicrezza è ESSENZIALE
per il corretto impiego dei bersagli metallici, e la sicurezza dipende
FONDAMENTALMENTE dal posizionamento ADEGUATO del bersaglio. In linea di
massima, si ritiene che per posizionare il bersaglio nel modo più
coretto possible occorra analizzare i seguenti fattori :
- condizioni strutturali del bersaglio
- distanza tra tiratore e bersaglio (N.B. e anche e tra terzi
e bersaglio)
- angolo tra tiratore e bersaglio (N.B. sia in caso di bersaglio
signolo, sia in caso di bersagli multipli )
- comportamento del bersaglio susseguente all'impatto con il proiettile
- caratteri e posizionamento delle strutture collaterali al bersaglio
segue - condizioni strutturali del bersaglio
Per usare il bersaglio con il più alto livello di sicurezza
possibile è NECESSARIO che la sua superficie sia quanto più
LISCIA possibile !! In altre parole, la superficie del bersaglio
DEVE essere PRIVA di :
- crepe
- indentamenti
- pieghe convesse
- pieghe concave
Ulteriori specificazioni sul modo di apparire di queste anomalie
morfologiche (e sui relativi rimedi) verranno fornite più oltre.
segue - distanza tra tiratore e bersaglio
Per usare il bersaglio con il più alto livello di sicurezza
possibile è NECESSARIO che esso venga collocato alla distanza
corretta !!Va però segnalato che, nella quasi totalità
dei casi, non è il tiratore che viene colpito da rimbazi
TOTALI (N.B. il tiratore è colpito dal proiettile che rimbalza)
o PARZIALI (NB. il tiratore è colpito da alcuni framenti
di proiettile che rimbalzano), bensì eventuali terzi (N.B. cioè
spettatori, amici, o semplici curiosi) presenti in zona. Questo è
dovuto al fatto che, una corretta analisi fisico-matematica del problema
(N.B. per un'analisi più approfondita del problema, si rimandano
i lettori ad un testo sulla rifrazione di livello post-universitario !!),
ci dice che in caso di rimbalzo, l'angolo con cui rimbalza il proiettile
è sempre di circa 10° - 12° rispetto alla traiettoria originaria.
Più precisamente, questo angolo è compreso tra un minimo
di circa 10° - 12° ed un masismo di circa 18° - 20°, a
condizione che :
- l'impatto sia perfettamente perpendicolare
- l'impatto avvenga su una superificie completamente liscia
E' chiaro che se l'impatto NON avviene su una superificie liscia
e se NON avviene in modo perpendicolare (N.B. fenomeni, questi, alquanto
frequenti nella realtà !!), l'angolo di rimbalzo reale sarà
più o meno DIVERSO rispetto all'angolo di rimbalzo teorico illustrato
in precedenza. Premesso questo, il rimbalzo potrà poi avvenire
:
- a nord (ore 12) = cioè verso l'alto
- a sud (ore 6) = cioè verso il basso (N.B. cioè
grossolanamente verso terra e si tratta del caso di gran lunga più
frequente !!)
- a est (ore 3) = cioè verso destra
- a ovest (ore 9) = cioè verso sinistra
Questo è il motivo per cui DEVE sempre rispettarsi una certa
distanza NON solo tra tiratore e bersaglio, ma anche tra bersaglio
e terzi (spettatori). Chi ha un minimo di buon senso, NON dovrebbe MAI
violare questa regola !! Purtroppo, frequentando le diverse Sezioni del TSN
si assiste spesso a palesi violazioni di questa regola (N.B. quasi sempre
da parte di vari "esperti" del settore !!) : evidentemente la mamma
del cretino è sempre incnta !!
segue - angolo tra tiratore e bersaglio
Dal momento che un impatto ad angolo retto sulla superificie del
bersaglio è praticamente IMPOSSIBILE da ottenere nella realtà,
occorre valutare molto attentamente questo parametro PRIMA di collocare
i bersagli. Partendo dal presupposto che l'angolo minimo di rimbalzo
è di 10° - 12° e che questo angolo minimo è SOLO
teorico, occorre verificare se i bersagli sono collocati in maniera corretta
:
- rispetto al tiratore
- rispetto agli spettatori
Se i bersagli dovessero essere PLURIMI (N.B. cosa
molto frequente !!) è NECESSARIO verificare che il potenziale
rimbalzo di uno non vada ad interferire contro un altro, generalndo così
un angolo di rimbalzo del tutto inaspettato e fortemente epricolos. Per
risolvere il problema vengono impiegate tre soluzioni distinte :
- posizionare i bersagli in modo SFALSATO in maniera tale
da eliminare ogni (potenziale) interferenza reciproca fin dal principo
- posizionare delle barricate, o altre strutture neutre (N.B. per
motivi di sicurezza, DEVE trattarsi rigorosamente di strutture non metalliche
!!), in maniera tale da assobire eventuali rimbalzi anomali , per vanificarne
così l'effetto
- impiegare delle barricate, o altre strutture neutre (N.B. per
motivi di sicurezza, DEVE trattarsi rigorosamente di strutture non metalliche
!!), ricoperte da GOMMA morbida (N.B. e MAI plastica più o meno
rigida !!), avendo cura di porle tra un bersaglio e l'altro
(N.B. questa soluzione è alquanto controversa perchè alcuni
la ritengono "...la migliore in assoluto...", mentre altri la considerano
"...un pericoloso fattore di rischio che complica ancora di più
il problema...")
A livello pratico, la soluzione "...più gettonata..."
nelle varie Sezioni del TSN è quella che prevede congiuntamente
un uso di bersagli tra di loro sfalsati inframezzati da strutture neutre
in legno.
segue - comportamento del bersaglio susseguente all'impatto con
il proiettile
Un fattore SPESSO non tenuto in debita considerazione,
è rappresentato dall'eventuale comportamento del bersaglio post-impatto.
In altre parole, occorre fare una distinzione importante tra :
- bersagli metallici NON reattivi (non reactive steel targets)
= sono tutti quei bersagli metallici che RIMANGONO immobili
dopo essere stati colpiti da un proiettile
- bersagli metallici reattivi (reactive steel targets) =
sono tutti quei bersagli metallici che NON rimangono immobili dopo essere
stati colpiti da un proiettile
Più precisamente, i bersagli metallici di tipo reattivo sono
un'ampia categoria che ricomprende :
- i bersagli oscillanti
- i bersagli cadenti
- i bersagli traslanti in senso orizzontale
- i bersagli traslanti in senso ascendente
- i bersagli traslanti in senso discendente
Dal punto di vista della sicurezza, si tratta della categoria più
difficile da trattare perchè non consente mai un impatto del proiettile
a 90°. Se a questo sia ggiunge che la superficie NON è mai perfettmente
liscia, si comprende il perchè possano facilmente generarsi fenomeni
di RIMBALZO più o meno pericoosi .
segue - caratteri e posizionamento delle strutture collaterali
al bersaglio
Per evidenti motivi di sicurezza, le strutture collaterali ai bersagli
devono possedere i seguenti caratteri :
- essere realizzati in materiali non metallici
- essere posizionati in maniera tale da non creare pericolosi rimbalzi
secondari
Questi due caratteri sono fondamentali se si vuole massimizzare la
sicurezza dei tiratori (e degli spettatori), riducendo così
il pericolo di eventuali rimbalzi. Di norma, rispettando CONGIUNTAMENTE
queste due regole, la quasi totalità dei problemi viene risolta
piuttosto rapidamente e semplicemente. Ci sono però delle situazioni
molto critiche che si presentano come di difficile soluzione. Il problema
fondamentale è causato da quei bersagli metallici che hanno una struttura
portante metallica e non lignea o in materiale plastico!! Un caso abbastanza
famoso è rappresentato da un bersaglio multiplo con il nome commerciale
di "Dueling tree" (lett. "albero del duello"). Si tratta di
un bersaglio metallico dotato di una struttura particolare sulla quale sono
presenti 4 piatti metallici che ruotano indipendentemente l'uno dall'altro
quando vengono colpiti. Muovendosi in questo modo, si vengono a creare le
condizioni per una serie di rimbalzi ANOMALI, tant'è vero che a
BREVE distanza, il fenomeno dei rimbalzi e dei c.d. "flussi di frammenti"
(splashing) è MOLTO intenso!! Addirittura, la stessa
azienda costruttrice si esonera da ogni responsabilità per i dnani
a cose e/o a persone con una specifica clausola contrattuale, qualora
il prodotto non venga impiegato dall'acquirente a distanze superiori ai
25m !!. Un altro caso rilevante, forse più noto, è rappresentato
dal bersaglio noto con il nome di "Pepper Popper" (lett. "il rimbalzatore
di Pepper"). Questo bersaglio, che deve la sua attuale denominazione
al cognome del suo inventore, ha una base metallica che in origine era
molto DIVERSA da quella in voga attualmente. Più precisamente, la
base originale era strutturata in maniera tal da AMPLIFICARE enormemente
il fenomeno dei rimbalzi. Questo perchè i frammenti andavano verso
terra ma SENZA potela raggiungere, poichè impattavano CONTRO
la struttura del bersaglio prima di riuscire ad impattare effettivamente
con il terreno. Quensto generava un doppio ribalzo che era estremamente pericoloso,
sopratutto a breve distanza!! Per risolvere questo problema, il bersaglio
venne modificato con l'introduzione di una protezione (guard) posta nella
parte ANTERIORE della base del bersaglio. Questa modifica struttural ha
ridotto di MOLTO l'entità del problema, ma non lo ha risolto totalmente.
Per questo motivo, i tiratori più attenti alla SICUREZZA preferiscono
APPOGGIARE un (grosso) sacco di sabbia "...sulla punta..." della
parte anteriore della base del bersaglio, in modo da assorbire tutti gli
eventuali frammenti che dovessero sfuggire alla protezione metallica di
cui il bersaglio è già dotato.
§3 - anomalie morfologiche tipiche dei bersagli metallici
Le anomalie morfologiche più diffuse, e più
pericolose, dei bersagli metallici sono tipologicamente raggruppate nelle
seguenti categorie :
- crepe
- indentamenti
- pieghe convesse
- pieghe concave
A causa dlela loroe strema importanza, è necessario un'analisi
maggiormente approfondita .
segue - crepe
Le crepe (crack / joint) sono anomalie morfologiche della superficie
dei bersagli metallici generate da :
- un numero eccessivo di impatti su uno stesso punto
- la presenza di un punto particolarmente debole
- una craterizzazione localizzata
Più in generale, anche in questo caso si può dire che la
causa vada ravvisata in una serie di impatti di proiettili non adatti contro
uno specifico bersaglio, o contro una sua zona specifica (N.B. di norma
di ridotte dimensioni). Posto che la presenza di punti strutturalmente
deboli è importante, si può affermare che anche le crepe
derivano da un uso di una cartuccia non adatta su un bersaglio non adatto.
La formazione delle è pericolosa perchè, similmente a quantoa
vviene per la diverse forme di anomalie (V. voce a se), anche in questo
caso si possono verificare :
- rimbalzi anomali del proiettile, ben al di fuori dell'angolo minimo
di 10° - 12° visto in precedenza
- generazione di rimbalzi multipli
- generazione di flussi di frammenti molto intensi
Come sempre, è compito specifico del commissario di tiro
di turno verificare lo stato dei bersagli prima di iniziare ad utilizzarli.
Se la superifice del bersaglio dovesse presentare degli indentamenti, il
commissario di tiro ha l'obbligo di rimuoverlo dallo stallo di tiro e di
segnalare la cosa alla direzione di tiro. Successivamente il bersaglio dovrà
essere riparato da personale specializzato. Una volta completate tutte
le operazioni di riparazione, il bersaglio verrà verificato nuovamente
dal commissario di tiro e potrà poi essere ricollocato al suo posto.
ATTENZIONE !!
IN CASO DI IMPATTO CON UNA CREPA, IL PROIETTILE ASSUMERA' UN COMPORTAMENTO
AFFINE A QUELLO CHE SI VERIFICA IN CASO DI IMPATTO CON UN INDENTAMENTO !!
QUESTO E' MOLTO PERICOLOSO PER IL TIRATORE E PER EVENTUALI SPETTATORI
!!
segue - indentamenti
Gli indentamenti, altresì noti come craterizzazioni (cratering
/ dimpling) a causa della loro somiglianza con i crateri, sono anomalie
morfologiche della superficie dei bersagli metallici generate da impatti
di proiettili non adatti su uno specifico bersaglio. Più in generale,
si può dire che gli indentamenti derivano da un uso di una cartuccia
non adatta su un bersaglio non adatto. E' ovvio che la causa originaria
di tutto ciò è la stupidità umana, perchè un
tiratore attento alla sicurezza NON userebbe mai un'arma (o meglio
una cartuccia) non adatta su un bersaglio costruito per essere impiegato
in SICUREZZA con un'altra tipologia di munizioni!! Il pericolo legato alla
formazione delle indentature è costituito da :
- rimbalzi anomali del proiettile, ben al di fuori dell'angolo minimo
di 10° - 12° visto in precedenza
- generazione di rimbalzi multipli
- generazione di flussi di frammenti molto intensi
Quando la stupidità umana non ha limiti, si passa direttamente
dall'indentamento alla perforazione del bersaglio. Questo avviene quando
un'arma capace di impiegare munizioni del tutto INADATTE viene impiegata
senza criterio contro un bersaglio strutturalmente molto debole!! Per superiori
motivi di sciurezza, qualsiasi bersaglio perforato DEVE essere IMMEDIATAMENTE
rimosso dallo stallo di tiro per essere riparato!! Tornando al discorso
degli indentamenti, è compito specifico del commissario di tiro di
turno verificare lo stato dei bersagli prima di iniziare ad utilizzarli.
Se la superifice del bersaglio dovesse presentare degli indentamenti, il
commissario di tiro ha l'obbligo di rimuoverlo dallo stallo di tiro e di
segnalare la cosa alla direzione di tiro. Successivamente il bersaglio dovrà
essere riparato, cosa per altro abbastanza facile da fare poichè si
tratta semplicemente di :
- riempire TUTTI gli indentamenti con dei punti di saldatura
- ripristinare la condizione originaria della superificie PRIMA con
una smerigliatrice (rifinitura grossolana) e POI con una levigatrice a
nastro (rifinitura fine)
Una volta completate tutte le operazioni di riparazione, il bersaglio
verrà verificato nuovamente dal commissario di tiro e potrà
poi essere ricollocato al suo posto.
segue - pieghe convesse
Le pieghe convesse (convex warpage / convex blemishes) sono anomalie
morfologiche della superficie dei bersagli metallici generate da impatti
di proiettili non adatti su uno specifico bersaglio. Più in generale,
si può dire che le pieghe convesse derivano da un uso di una cartuccia
non adatta su un bersaglio non adatto. Ad esempio, un bersaglio "...strutturalmente
morbido..." e concepito per essere colpito da proiettili lenti e a
lunga distanza (ad esempio a 50m con un .22 LR), viene colpito da un Benelli
M3 Super 90 che impiega una palla Gualandi a 15m di distanza.
Per cercare di evitare problemi (N.B. e spesso per evitare guai con il
commissario di tiro di turno o il direttore di tiro !!), capita spesso
che "...il solito furbo..." giri il bersaglio di 180° "...per
nascondere le tracce del suo misfatto..." !! Analogamente a quanto visto
per gli indentamenti, anche in questo caso la causa originaria di tutto
ciò è SEMPRE la stupidità umana, perchè un
tiratore attento alla sicurezza NON userebbe mai un'arma (o meglio
una cartuccia) non adatta su un bersaglio costruito per essere impiegato
in SICUREZZA con un'altra tipologia di munizioni!! Il pericolo legato alla
formazione delle pieghe convesse è costituito da :
- rimbalzi anomali del proiettile, ben al di fuori dell'angolo minimo
di 10° - 12° visto in precedenza
- generazione di rimbalzi multipli
- generazione di flussi di farmmenti molto intensi
Putroppo capita spesso che in molte Sezioni del TSN si dia fiducia ai
peggiori stuoidi in circolazione, i quali si vantano di essere "...esperti
di tutto o niente...". Il problema risiede nel fatto che questi "...presunti
esperti..." affermano con incredibile arroganza che "...le pieghe
convesse non sono affatto pericolose e che il bersaglio può essere
usato in tutta tranquillità..." !! Anche se a parole un bersaglio
metallico che presenta una o più pieghe convesse potrebbe apparire
non pericoloso, la realtà dei fatti smentisce SEMPRE questa assurda
teoria. Anche in questo caso, è compito specifico del commissario
di tiro di turno verificare lo stato dei bersagli prima di iniziare ad utilizzarli.
Se la superifice del bersaglio dovesse presentare delle pieghe convesse,
il commissario di tiro ha l'obbligo di rimuoverlo dallo stallo di tiro e
di segnalare la cosa alla direzione di tiro. Successivamente il bersaglio
dovrà essere riparato, cosa per altro richiede una maggiore
abilità rispetto al caso degli indentamenti (V. voce a se). Una
volta completate tutte le operazioni di riparazione, il bersaglio verrà
verificato nuovamente dal commissario di tiro e potrà poi essere ricollocato
al suo posto.
segue - pieghe concave
Le pieghe concave (concave warpage) sono anomalie morfologiche
della superficie dei bersagli metallici generate da impatti di proiettili
non adatti su uno specifico bersaglio. Da un punto di vista del tutto generale,
si può dire che anche in questo caso la causa va ravvisata in un
uso di una cartuccia non adatta su un bersaglio non adatto. Più specificamente,
si tratta di un uso reiterato di una cartuccia non adatta in un SINGOLO
punto o in un'area MOLTO ristretta!! Similmente a quanto si è visto
per gli indetamenti (V. voce a se), anche in questo caso la causa originaria
è rappresentata dalla stupidità umana, perchè
un tiratore attento alla sicurezza NON userebbe mai un'arma (o meglio
una cartuccia) non adatta su un bersaglio costruito per essere impiegato
in SICUREZZA con un'altra tipologia di munizioni!! Il pericolo legato alla
formazione delle pieghe concave è costituito da :
- rimbalzi anomali del proiettile, ben al di fuori dell'angolo minimo
di 10° - 12° visto in precedenza
- generazione di rimbalzi multipli
- generazione di flussi di frammenti molto intensi
Spesso il solito "...furbo di turno..." (N.B. si tratta di
una categoria molto diffusa nelle varie Sezioni del TSN !!) gira il bersaglio
di 180° passando così da un bersaglio danneggiato con pieghe
concave, ad un con pieghe convesse. Ovviamente è compito specifico
del commissario di tiro di turno verificare lo stato dei bersagli prima
di iniziare ad utilizzarli. Se la superifice del bersaglio dovesse presentare
delle pieghe concave, il commissario di tiro ha l'obbligo di rimuoverlo
dallo stallo di tiro e di segnalare la cosa alla direzione di tiro. Successivamente
il bersaglio dovrà essere riparato, cosa per altro NON semplice
come la riparazione degli indentamenti. Una volta completate tutte le operazioni
di riparazione, il bersaglio verrà verificato nuovamente dal commissario
di tiro e potrà poi essere ricollocato al suo posto.
ATTENZIONE !!
SE AVETE DEI DUBBI CIRCA L'EFFETTIVA CONDIZIONE
DELLA SUPERFICIE DEL BERSAGLIO E QUALI CONSEGUENZE POSSONO DERIVARE IN CASO
DI IMPATTO CON UN PROIETTILE, PER FAVORE NON UTILIZZATELO MAI !!
§4 - fattori di riduzione dei fenomeni di usura superificiale
Per ridurre l'usura della superifice dei bersagli metallici in
maniera signficativa, ci sono varie misure che possono esere scelte dai
tiratori o imposte dal commissario di tiro, dal direttore di tiro o dalla
direzione della Sezione. Tra le misure più diffuse vanno sicuramente
segnalate le seguenti :
-:costruire bersagli il più robusti possibile = più
il bersaglio è robusto e più a lungo sarà destinato
a durare ANCHE in condizioni di utilizzo piuttosto estreme; si tenga poi
conto (N.B. si tenga conto che questo parametro viene spesso ignorato
dal molte Sezioni !!) che un bersaglio metallico viene spesso lasciato
esposto alle intemperie, per cui DEVE essere robusto a maggior ragione
- costruire bersagli il più semplici possibili =
più il bersaglio è semplice e meno darà problemi
a livello di utilizzo
- impiegare proiettili a bassa velocità =
per massimizzare la durata di un bersaglio metallico, teoricamente si dovrebbero
usare proiettili di tipo subsonico, anche se questo non è sempre fattibile;
più precisamente, se da un lato questo è relativamente semplice
con le cartucce per armi corte, dall'altro questo è difficilmente realizzabile
con le cartucce per armi lunghe; si tenga però conto che ci
possono essere dei casi in cui l'impiego di munizioni subsoniche per armi
corte potrebbe NON essere fattibile, sensato o logico per varie ragioni;
in sintesi, più la velocità di impatto dei proiettili è
RIDOTTA, più elevata e la durata del singolo bersaglio nel tempo
- impiegare proiettili non blindati = per massimizzare la durata
di un bersaglio metallico, teoricamente si dovrebbero usare proiettili di
tipo NON blindato, anche se questo non è sempre fattibile; più
il proiettile "...è molle...", più elevata è la
durata del bersaglio nel tempo; proiettili semiblindati a punta molle (SJSP)
o cava (SJHP) possono aiutare sotto questo punto di vista; analogamente, proiettili
in lega ternaria CON o SENZA copertura elettrolitica in rame, possono essere
molto utili da questo punto di vista; tutto questo non deve però fare
pensare che "...un proiettile molle..." non causi rimbalzi o non generi
flussi di frammenti; viceversa, il piombo e le sue leghe sono noti sia per
la capacità di rimbalzare (N.B. si pensi ai numerosi incidenti
di caccia dovuti a rimbalzi), sia per la capacità di generare
notevoli flussi di frammenti verso l'ambiente circostante, per cui è
necessario porre la massima attenzione in ogni caso