§1 - generalità
Girovagando tra le varie sezioni del TSN, così come frequentando
le varie armerie sparse su tutto il territorio nazionale, capita spesso
di imbattersi in discussioni relative alla scelta del “
bersaglio migliore”.
Cos’è il bersaglio migliore ? Posta in questi termini, la domanda
NON ha assolutamente alcun senso. Occorre prima
verificare a cosa serve
un determinato bersaglio per stabilire se possa, o meno, essere considerato
"...
il migliore...". C’è poi da dire che, in numerose discipline
sportive che comportano l’utilizzo di armi da fuoco, non si può parlare
di migliore o peggiore, poiché i rispettivi praticanti non hanno alcun
margine di scelta. Ad esempio, esistono già regolamenti specifici
che stabiliscono esattamente come devono essere fatti i bersagli per il tiro
a segno accademico, piuttosto che per il bench - rest o per il tiro con armi
ad aria compressa. Anche nello sport del Tiro Dinamico, noto per la grande
varietà di bersagli solitamente impiegata, esiste un regolamento
che stabilisce cosa possa essere utilizzato come bersaglio. Sono poi previste
precise dimensioni per i bersagli di tipo cartaceo, le quali sono già
prestabilite dai regolamenti e non lasciano nessuna discrezionalità
ai tiratori.
§2- un bersaglio per la difesa personale
In tema di bersagli, quando si parla di "...
bersaglio migliore...",
le discussioni più accanite sono quelle relative alla difesa personale.
Spesso capita che tra i frequentatori delle varie Sezioni del TSN (e delle
varie armerie) scoppino feroci discussioni per stabilire COME debba essere
fatto "...il bersaglio migliore..." da adottare per gli allenamenti destinati
alla difesa personale armata. Contrariamente a quanto alcuni potrebbero pensare,
si tratta di un argomento che interessa moltissime persone, non solo comuni
cittadini, ma anche un gran numero di appartenenti alle Forze dell’Ordine.
Inoltre, non si tratta nemmeno di un mero capriccio, dal momento che l’esigenza
di trovare un bersaglio ADEGUATO per questo tipo di disciplina, è ESSENZIALE
ai fini della pratica di un addestramento realistico. Dal momento che, nel
tiro difensivo il REALISMO è essenziale (N.B.
perché significa
ampliare le proprie possibilità di sopravvivenza), l’addestramento
DEVE essere il più realistico possibile. A questo punto la domanda
è : quale bersaglio scegliere? Chi ha la grave necessità di
difendere la propria vita con le armi che tipo di bersaglio deve privilegiare
? E poi, ammesso che esista un bersaglio adatto per la difesa personale
(armata), dove è possibile comprarlo e/o reperirlo? Se
ragioniamo
in termini di realismo, sotto questo aspetto un buon punto di partenza
è rappresentato dal bersaglio in uso nel Tiro Dinamico Sportivo, anche
se andrebbe scelto il modello “
vecchio”, cioè quello ancora
provvisto della testa, poiché maggiormente realistico. In altre parole,
dato che è il realismo la regola fondamentale da seguire, bisogna
indirizzarsi verso bersagli che rappresentano in maniera più o meno
veritiera il bersaglio biologico, cioè il bersaglio umano. Purtroppo
però, le cose non sono così facili come sembrano, perché
è vero che ci sono in commercio un gran numero di bersagli che rappresentano
in modo più o meno preciso la sagoma umana, ma è altrettanto
vero che si tratta di raffigurazioni spesso fuorvianti!! Diciamo che sono
fuorvianti per il semplice motivo che su di una sagoma umana realizzata a
volte anche in maniera perfetta, sono SPESSO aggiunte indicazioni relative
al punteggio che risultano irrealistiche. In altre parole, le indicazioni
relative al punteggio possono portare il tiratore a credere “…
di abbattere
all’istante il cattivo di turno…” per il semplice fatto di colpire una
sagoma cartacea nella zona di punteggio massimo. Se un simile evento si verificasse
in concreto, potrebbero esserci delle conseguenze molto tragiche per “…
il
buono di turno…”!! Un criminale armato NON è un pezzo di carta
inanimato. Una sagoma di carta non prenderà mai l’iniziativa ne, tantomeno,
risponderà al fuoco. Un criminale armato invece si ! Dal momento che
il criterio che deve guidare nella scelta del bersaglio è il realismo,
bisogna avere perfettamente CHIARO cosa deve essere colpito su di un bersaglio
cartaceo, in modo da imparare a collocare correttamente i colpi anche su
di un bersaglio che “…
pensa, odia e respira…”! Questo ci porta irrimediabilmente
alla diatriba sulle esatte dimensioni della c.d. "
zona critica", zona
letale o zona mortale che dir si voglia (
kill zone) che un bersaglio
deve avere. Sul punto esiste una quantità enorme di punti di vista,
moltissimi basati su semplici fesserie prive di qualsivoglia base scientifica
e, pochi, basati invece su concetti estremamente veritieri. Diciamo che,
qualora fosse possibile un colpo diretto al Sistema Nervoso Centrale, quella
DEVE essere la prima scelta che la vittima di un’ipotetica aggressione dovrebbe
fare. Purtroppo le cose non sono cosi semplici. Danneggiare il SNC significa
danneggiare la scatola cranica, il midollo allungato o, eventualmente, la
colonna vertebrale. In altre parole
significa effettuare un tiro estremamente
complesso nella realtà caotica ed in continua evoluzione dello
scontro a fuoco. La realtà delle cose ci impone allora di optare per
un tiro che non coinvolga direttamente il SNC, ma che lo interessi solo indirettamente.
Cosa significa questo? Significa che, purtroppo, bisogna imparare a collocare
i propri colpi entro un rettangolo immaginario di circa 200x300mm posto (guardandolo
dal lato minore) tra la parte superiore dello sterno e la parte alta dell’addome.
Perché tutto questo? Perché dentro (o meglio sotto) quel “…
rettangolo
magico…” sono collocati organi estremamente importanti che non sono solo
irrorati da vasi sanguigni di primaria importanza, ma sono profondamente innervati
da dei recettori sensoriali specialistici direttamente connessi con il sistema
ad attivazione reticolare (V. voce a se). E’ vero che spesso le ferite ai
polmoni, anche se apparentemente non gravi, si rivelano poi letali, così
com’è vero che le ferite al fegato hanno un esito letale in un’altissima
percentuale di casi. Tuttavia non è consigliabile affidarsi troppo
alla fortuna. E’ molto meglio imparare a sparare dritto ed in fretta, piuttosto
che affidarsi alla mitica tecnica dello “…
spara & spera…”. Ricapitolando,
la necessità del realismo ci impone di utilizzare un bersaglio
che rappresenti in maniera più o meno precisa una sagoma umana
e che racchiuda al suo interno un rettangolo di circa 200x300mm od un cerchio
di 300mm di diametro (anche se la prima soluzione è preferibile!).
La ricerca del realismo non deve però portare alla fissazione, nel
senso che se da un lato deve esistere un bersaglio, diciamo così,
privilegiato, dall’altro lato è necessario utilizzare il più
grande numero di bersagli possibile. A cosa serve variare il proprio
bersaglio? Serve essenzialmente a rendere elastica la propria mente e ad
evitare di trovarsi spiazzati qualora, sfortunatamente, dovesse verificarsi
la necessità di reagire ad un reale scontro a fuoco. Quali bersagli
possono essere utilizzati in concreto per rendere più vario il proprio
allenamento? Alcuni, ma non tutti, possono essere rappresentati dai seguenti
esempi :
- il bersaglio in uso nel Tiro Dinamico Sportivo,
preferibilmente quello di vecchio tipo, anche se è possibile utilizzare
proficuamente il nuovo tipo
- i bersagli canonici UITS ripiegati in maniera tale
da fare apparire solo la parte nera ed imponendosi di non uscire dal cerchio
del numero 8 o del 9 a seconda delle distanze a cui si utilizzano
- un bersaglio da TDS in cui sono stati praticati del
fori (in posizioni casuali e di dimensioni altrettanto causali) dietro ai
quali vengono applicati dei bersagli per armi ad aria compressa
L’unico limite nel realizzare questi bersagli atipici è rappresentato
dalla fantasia di ognuno! Naturalmente, l’unica cosa da fare è quella
di lavorare con costanza al fine di migliorare il più possibile se
stessi.
§3 - allenatevi impiegando SEMPRE limiti spaziali e temporali
adeguati
Una cosa che dovete ASSOLUTAMENTE fare per migliorare
il vostro livello di abilità (nel tiro difensivo) è quello
di sparare impiegando limiti temporali ragionevoli. Ad esempio, se pensate
che sia corretto sparare 200 colpi su una sagoma umanoide a 25m con la tecnica
del tiro lento mirato, non avete capito nulla di difesa personale
e state solo facendo un allenamento del tutto INUTILE (N.B. in realtà
state solo allenando la vostra tecnica di tiro, ma la tecnica di tiro è
solo uno dei molteplici elementi che devono essere conosciuti nel tiro difensivo
!!). Ancora, se pensate che sia corretto compiere un allenamento in cui estraete
da una condizione di porto palese e sparate ad una sagoma IPSC / AITDS posta
a 2m in non oltre 2 s, di nuovo non avete capito nulla di difesa personale,
perchè state facendo un allenamento drasticamente irrealistico !!
Ricordatevi sempre che in difesa personale non avete il lusso di iniziare
l'azione, e che quasi sempre inizierete ad agire con un ritardo di alcuni
decimi di secondo rispetto a quello che sta facendo il vostro aggressore.
Partendo da questo presupposto, comunciate a lavorare sul movimento di estrazione
partendo da un condizione di porto palese per semplificare le cose. dopo avere
acquistio una sufficiente fluidità di movimenti, passate a compiere
lo stesso gesto partendo però da una condizione di porto occulto. Tutto
questo deve essere fatto senza sparare un colpo, perchè ricordatevi
che se da un lato quando estraete in generale siete costretti a sparare, dall'altro
lato NON è sempre detto che quando estraete siete sempre COSTRETTI
a sparare!! In altri termini, dovere sempre avere il controllo sulla situazione
circostante e dovete sempre sapere cosa state facendo. Chiarito questo, dopo
avere reso fluido (N.B. la fluidità si ottiene attraverso la pratica
reiterata, per cui vi serviranno circa 6 mesi per "...toccare con mano..."
i primi risultati evidenti !!) il vostro movimento di estrazione (N.B.
sia da una condizione di porto palese, sia da una condizione di porto occulto)
potrete cominciare ad allenarvi al poligono con vere munizioni (live-fire
training). Mettete una sagoma ad una distanza ragionevole, per esempio
2m (N.B. è molto più facile avere l'aggressore a 2m di
distanza piuttosto che a 10m, per cui praticare la difesa personale a 25m
come fanno in molti è una FESSERIA pura !!), estraete e sparate
cercando di "...sparare il più dritto possibile..." !! Iniziate
con una sagoma umana alla quale avrete preventivamente rimosso TUTTI i simboli
relativi ad eventuali punteggi: Successivamente dovrete passare "...ad
un bersaglio più piccolo...", per cui dovrete piegare in due
la vostra sagoma di partenza per rendere il tutto più difficile.
A prescindere dal tipo di bersaglio, dovete sempre cercate di ridurre il
più possibile i tempi di esecuzione della vostra risposta difensiva.
Per ulteriori indicazioni sui bersagli, si rimanda il lettore alla voce
specifica in questa stessa pagina o in altre pagine di questo stesso sito.
§4 - applicare razionalmente il concetto della c.d. "doppietta"
Uno degli elementi fondamentali relativi al controllo del
fuoco sul bersaglio (firing control) in difesa personale armata, è
senza dubbio rappresentato dalla c.d. "doppietta" (double tap),
altresì detta "coppia" o "coppiola". Si tratta di una
rapida serie di due colpi (da cui il nome) indirizzati nella parte ALTA
e CENTRALE del torace del proprio agressore. A livello concettuale, si tratta
senza dubbio di un principio estremamente valido, prova ne è che
viene applicato da anni con successo da tutti coloro i quali lo conoscono
. I motivi della validità di questo principio possono essere così
delineati :
- due colpi hanno un effetto lesivo maggiore rispetto ad uno
- il primo colpo potrebbe andare fuori bersaglio o potrebbe non essere
collocato in maniera corretta
Ora, anche se a livello concettuale (ma anche pratico)
questo principio è sicuramente valido, non bisogna essere ottusi
e ragionare in maniera tale da considerarlo un dogma inderogabile!! In altre
parole, premessa la valida intrinseca di questo principio, cosa fareste
se dopo il primo colpo il vostro aggressore "...non fosse più
lì..." mentre voi a tutti costi volete sparare il secondo
colpo? O ancora, cosa fareste se non riusciste a colpire il vostro aggressore
al primo colpo? In altri termini, premesso che in difesa personale (armata)
chi si difende DEVE sparare in maniera PRECISA fino a che l'aggressore non
è neutralizzato (N.B. è chiaro che dovete reagire a una
vera aggressione letale e NON a quello che a voi sembra un'aggressione letale,
poichè l'art. 52 c.p. NON copre, giustamente, la stupidità
umana !!) o non fugge (N.B. se l'aggressore fugge NON dovete inseguirlo
per finirlo e nemmeno continuare a sparare come vorrebbe fare qualche politico
deficiente o qualche cretino che frequenta il TSN !!), NON dovete allenarvi
per il tiro difensivo con l'idea di dover sparare semrpe e comune due rapidi
colpi al vostro aggressore, poichè questo (se teoricamente va
fatto) NON sempre è possibile !! In altre parole, la chiave di tutto
è, ancora una volta la capacità di adattamento del sigolo individuo.
Premesso che ci sono dei principi che vanno appresi e che vanno rispettati,
la pratica DEVE portare il singolo individuo ad essere in grado di CAPIRE
come adattare i principi alla situazione concreta, risultando così
flssibile al punto tale da riuscire a sopravvivere !!.
§5 - osservazioni specifiche sull'impiego pratico dei bersagli
adeguati (modificati)
Come si è già detto in precedenza più
volte, attualmente nelle armerie sono disponibili bersagli di tutti i tipi,
tuttavia, non tutti sono utili per l'addestramento al tiro difensivo. In
primo luogo dovete assolutamente procuravi dei bersagli c.d. "umanoidi",
o sagome umane, cioè quelli che riproducono in misura più
o meno precisa un ipotetico aggressore. Nel compiere questa scelta, dovete
però fare in modo di evitare di acquistare dei bersagli con
punti o aree idonee ad attribuire un punteggio, poichè questo
è estremamente deleterio ai fini del vostro allenamento. Dal
momento che bersagli del genere sono molto difficili da trovare, e per certi
versi forse non esistono nemmeno, la cosa più semplice da fare è
acquistare la classica sagoma umana e modificarla a seconda delle proprie
necessità (N.B. si tratta semplicemente di oscurare le zone con
i punteggi con del nastro adesivo o della vernice spray !!). In sintesi
si può dire che non è importante il tipo di bersaglio in se,
ma come quello stesso bersaglio viene utilzizato. In termini più semplici
:
- se avete la possibilità di acquistare e usare dei bersagli che
riproducono una sagoma umana, fatelo e modificateli in modo da non avere nessuna
zona critica (kill zone) o nessun punteggio di riferimento
- potete solo acquistare i classici bersagli UTIS, piegateli in
modo da avere un bersaglio di forma rettangolare abbastanza sottile, in
modo da essere costretti a fare rosate il più strette possibile
Una volta che avrete a disposizione "... i vostri bersagli...",
la PRIMA cosa su cui dovete lavorare è (ovviamente) la precisione,
perchè dovete pensare che nella realtà "...dovete mettere
tutti i colpi solo dove conta...", per cui quando vi allenate dovete
imparare a mettere tutti i colpi dentro ad un bersaglio MOLTO più
stretto del normale. Praticate a distanze di circa 2 - 5m, non di più,
perchè non avrebbe alcun senso !! Dopo avere acquisito una
abilità sufficiente, per perfezionarvi DOVETE lavorare su tre aspetti
diversi, che sono :
- angolazioni = iniziate con un bersaglio PERFETTAMENTE verticale,
e passate successivamente a collocarlo casualmente entro una serie di angolazioni
comprese tra 90°, a destra e a sinistra (N.B. dunque 180° totali)
rispetto al suolo (N.B. per favore accertatevi di avere una linea di
tiro / struttura dotata EFFETTIVAMENTE un parapalle che sia in grado di
intercettare con sicurezza i vostri proiettili !!)
- altezza = cominciate a collocare i vostri bersagli "...ad altezza
d'uomo...", per passare ad altezze il più possibile diversificate
(N.B. per favore accertatevi di avere una linea di tiro / struttura
dotata EFFETTIVAMENTE un parapalle che sia in grado di intercettare con sicurezza
i vostri proiettili !!)
- dimensioni = cominciate con un sagoma umana normale , per
poi passare allo stesso bersaglio piegato in due e poi in tre, SEMPRE in
senso verticale (N.B. per favore accertatevi di avere una linea di tiro
/ struttura dotata EFFETTIVAMENTE un parapalle che sia in grado di intercettare
con sicurezza i vostri proiettili !!)
Combinando tra di loro questi tre elementi potete creare una estrema varietà
di situazioni, la quale non solo è essenziale per migliorare il livello
qualitativo del vostro addestramento, ma anche per motivarvi e per
migliorarvi SEMPRE di più !! Un'altra cosa che potete fare per
migliorare la vostra abilità di colpire un bersaglio in movimento
ANOMALO ed INCOSTANTE (N.B.
cioè come appare la sagoma di un aggressore
!!), è quella di allenarvi impiegando il c.d. "
gioco dei palloncini".
Si tratta di un esercizio vecchio di parecchi decenni, che pur essendo molto
valido è scarsamente conosciuto e praticato. Si tratta di prendere
dei palloncini analoghi a quelli impiegati nelle feste o nelle fiere, gonfiarli
ed appenderli in modo che siano esposti al vento. Non è importante
che vadano verso l'alto (N.B.
questo può avvenire solo se il gonfiaggio
avviene con un gas più leggero dell'aria, ma NON è necessario
!!), poichè quello che conta è che vengano appesi ad una struttura
dalla quale possano essere mossi in maniera casuale dal vento. In altre parole,
la casualità di movimento è la ragione giustificatrice dell'esistenza
di questo esercizio. In altri termini :
- prendete 5 - 6 palloncini alla volta
- gonfiate i palloncini ed applicateli ad un'opportuna struttura
- lasciate che il vento faccia muovere i palloncini (N.B.
ovviamente non
deve essere un vento fortissimo, ma solo una brezza leggera !!)
- iniziate a sparare in modo da colpire tutti i palloncini nel modo
più rapido possibile
§6 - conclusioni
Prima di terminare questa breve discussione sui bersagli, un ultimo avvertimento.
State alla larga da quei "...
fenomeni da baraccone...", purtroppo
in AUMENTO anche in Italia in questi ultimi tempi, che affermano di “…
avere
inventato il bersaglio perfetto…”. Si tratta solo di persone che
tentano di vendere se stessi e le loro fesserie nel miglior modo possibile,
dal momento che il bersaglio perfetto NON esiste e non esisterà mai!!
Queste persone (che ultimamente stanno diventando un po’ troppe) sono buone
solo per "...
il circo equestre o per il bar dello sport..." !! Lasciateli
perdere perchè sarà solo MEGLIO per voi e per il vostro portafoglio
!!