QUESTIONE DI MOLLE


Una delle parti FONDAMENTALI per assicurare il PERFETTO funzionamento di una pistola semiautomatica, è senza dubbio la sua molla di recupero (recoil spring). Per questo motivo, molti possessori di armi si chiedono spesso come fare a scegliere la molla di tipo corretto per la propria pistola. Come regola generale, una pistola semiautomatica DEVE necessariamente utilizzare la molla più dura possibile in relazione al calibro per cui è  camerata o, più precisamente, DEVE utilizzare una molla di durezza molto elevata ma, al contempo, "morbida" al punto tale da NON  interferire con il suo corretto funzionamento (c.d. ciclo di fuoco). Espressa in questi termini, la questione sembra essere alquanto semplice, poichè parrebbe risolversi in un semplice espletamento di prove empiriche. In realtà, la scelta del CORRETTO tipo di molla di recupero (in relazione alla singola pistola) è influenzato da un numero ELEVATO di fattori, putroppo tra loro fortemente eterogenei. Il  primo fattore che entra in gioco è senza dubbio il CALIBRO, nel senso che esiste una relazione di proporzionalità DIRETTA tra calibro e durezza della molla. In altre parole, più il calibro aumenta è più la durezza della molla aumenta di conseguenza. Il secondo fattore che entra in gioco è la lunghezza della canna. Più la canna tende ad accorciarsi, più la durezza della molla tende ad aumentare di conseguenza. Si tratta, in questo caso, di un rapporto di proporzionalità INVERSA, diversamente da come già visto nel caso precedente. A parità di CALIBRO, dunque, più la canna diminuisce di lunghezza e più la molla di recuperò dovrà aumentare di durezza.  In riferimento alle pistole c.d. compatte e subcompatte poi, alcuni armaioli consigilano il ricorso al sistema della doppia molla di recupero, al fine di massimizzare il controllo dell'arma (specie nel tiro rapido) e diminuire l'usura, specie se si utilizzano caricamenti ad elevata potenza (N.B. non tutti gli armaioli condividono questa soluzione, dal momento che alcuni la considerano una causa potenziale di pericolosi inceppamenti). Il terzo fattore che rileva per la determinazione della durezza della molla di recupero è il livello di caricamento della munizione utilizzata. In altre parole, a parità di calibro, occorre distinguere tra cartucce a carica piena (full charge loads) e cartucce sottocaricate (target loads). Più il livello di caricamento AUMENTA, più la durezza della molla dovrà AUMENTARE di conseguenza. Accanto a questi tre fattori, che sono senza dubbio FONDAMENTALI nel consentire l'individuazione della durezza della molla di recupero, ve ne sono molti altri, che per semplicità possono essere così riassunti (N.B. l'elenco non è esaustivo):


- presenza di compensatori (N.B. la presenza di compensatori determina, in generale, una riduzione della durezza della molla) e loro tipologia (N.B. più aumenta il numero delle camere del compensatore, più diminuisce di conseguenza la durezza della molla)
- tipologia della presa effettuata dal tiratore (N.B. la presa, a seconda che sia alta o bassa, forte o debole, potrebbe influenzare fortemente il ciclo di fuoco)
- tipologia delle guide del carrello (N.B. la tipologia della guide del carrello e l'attrito tra queste e le guide del castello potrebbero essere causa di inceppamenti se la molla fosse troppo dura)


Come fare, dunque, per individuare la molla della durezza CORRETTA per la propria pistola semiautomatica? In primo luogo, occorre scegliere la munizione che si intenderà utilizzare in concreto. Fatto questo, occorre verificare se, con la predetta munizione, la pistola funziona correttamente utilizzando la molla "consigliata" per il proprio calibro. Si ricordi però che tutti (ma proprio TUTTI!!) i fabbricanti di pistole semiautomatiche, per ridurre i costi di produzione, sono soliti inserire molle di pessima qualità con durezza INFERIORE a quella richiesta, motivo per cui è preferibile scartare le molle "di fabbrica" inserite nella propria pistola, e sostituirle con una di durezza certificata da un produttore di fama mondiale (facilmente reperibili in ogni armeria o pressi rivenditori specializzati). La durezza tipica (rectius, commerciale) delle molle delle diverse pistole semiautomatiche, al variare del calibro, dovrebbe essere non inferiore alla seguente (N.B. il riferimento è ad armi con lughezza di canna standard):



 CALIBRO DUREZZA
9mm / .38 SA 14
.40 S&W 20
10mm  Auto 23
45 ACP/HP 16


                                                                        NOTE

- calibro = indica il calibro dell'arma
- durezza = indica la durezza commerciale (nominale) della molla di recupero espressa in libbre


Questa tabella, però, offre solo una fotografia MOLTO semplificata del problema. Essa infatti non da alcuna informazione precisa circa i mutamenti della durezza della molla correlati al variare della potenza della munizione impiegata. A tale scopo, può allora essere utile avvalersi di una tabella maggiormente complessa come la seguente:

                  


CALIBRO
M
C (s/n) D
9mm / .38 S.A. (5") AITDS (1) N 16
9mm / .38 S.A. (5") AITDS (3) S 12
9mm / .38 S.A. (5") AITDS (4) S
10
9mm / .38 S.A. (5") AITDS (5) S
9
9mm / .38 S.A. (*) F
N
16
.357SIG (mancano dati ufficiali) commerciali varie
                -
16 -18
10mm Auto
F
N
23
10mm Auto F
N
19
10mm Auto AITDS (1) N
20
10mm Auto AITDS (1) S
17
10mm Auto SUB N
15
.40S&W 
(idem come il 10mm Auto)
.45ACP/HP BP
N
22
.45ACP/HP +P
N
20
.45ACP/HP +P
S
18,5
.45ACP/HP F
N
16
.45ACP/HP F
S
14
.45ACP/HP AITDS (1) N
18,5
.45ACP/HP AITDS (1) S
15
.45ACP/HP target N
12
.45ACP/HP target S
10
.45ACP/HP AITDS (2) N
8



                                                                                                 NOTE

- calibro = indica il calibro dell'arma
- M = indica il tipo di caricamento
- C(s/n) = indica la presenza (S) o l'assenza (N) del compensatore
- D = indica la durezza della molla
- AITDS (1) = caricamenti a fattore MAJOR per le competizioni di Tiro Dinamico Sportivo
- AITDS (2) =  caricamenti con palle da 200grs. spinte a circa 200 -  215 m/s
- AITDS (3) = caricamenti a fattore MAJOR con palle da 147grs. o più pesanti
- AITDS (4) = caricamenti a fattore MAJOR con palle da 147grs. o più leggere
- AITDS (5)=  caricamenti con palle da 115grs. lanciate a circa 305 - 320 m/s specifici per partecipare alle competizioni come lo Steel Challenge o similari
- (*) = canna di lunghezza pari al modello Commander della Colt
- F = indica un caricamento commerciale (factory load)
- SUB = indica un caricamento di tipo subsonico
- BP = caricamento specifico per le competizioni di Bowling Pin
- target = indica un caricamento depotenziato, specifico per l'allenamento o per il tiro da divertimento



Naturalmente questa tabella è solo una SEMPLICE guida, perchè possono benissimo esistere pistole semiautomatiche che (pur a parità di caricamento), per i motivi più svariati necessitano di molle più o meno dure per poter funzionare correttamente. Per semplicità (cioè per reperire più facilmente la molla di cui si ha bisogno quando ci si rivolge al proprio armiere di fiducia) questa tabella riporta il c.d. PESO  (rectius, la DUREZZA) della molla espresso in libbre. Ricordiamo in questa sede che una libbra è pari a 0,456 Kg per cui, ad esempio, una Colt M-1911 utilizza una molla standard da 18,5 libbre, cioè da 8,4Kg di durezza, mentre una Beretta M-92 adotta una molla da 15 libbre, vale a dire da 6,8 Kg di durezza. Una volta che avrete scelto la vostra "...munizione preferita..." ed individuato "...la molla base...", dovrete recarvi al poligono per effettuare una prova a fuoco. Durante questa prova dovrete verificare, molto attentamente, se l'arma:


- ha problemi di estrazione (extraction related jams)
- non si blocca con il carrello in apertura dopo l'ultimo colpo (failure to lock-back problems)


Naturalmente, tutto questo discorso presuppone che "...tutto il resto dell'arma..." funzioni perfettamente, nel senso che i problemi di estrazione possono benissimo essere causati da fattori DIVERSI dall'eccessiva durezza della molla di recupero!! Ad ogni modo, se uno o entrambi questi due problemi dovessero verificarsi, DOVETE necessariamente RIDURRE  la durezza della molla: scegliete dunque la molla immediatamente antecedente a quella che avevate installato in precedenza. Per facilitare questa operazione, si indica qui di seguito  l'ordine progressivo di durezza delle molle di recupero più comunemente diffuse a livello commerciale (N.B. la durezza è espressa, per facilità, in libbre) :


- 7       (N.B. questo modello non è prodotto da tutti i fabbricanti)
- 8
- 9       (N.B. questo modello non è prodotto da tutti i fabbricanti)
- 10
- 11     (N.B. questo modello non è prodotto da tutti i fabbricanti)
- 12
- 13     (N.B. questo modello non è prodotto da tutti i fabbricanti)
- 14
- 15
- 16
- 17     (N.B. questo modello non è prodotto da tutti i fabbricanti)
- 18,5
- 20
- 22
- 23     (N.B. questo modello non è prodotto da tutti i fabbricanti)
- 24
- 25     (N.B. questo modello non è prodotto da tutti i fabbricanti)
- 26


I valori appena indicati fanno riferimento a molle di tipo convenzionale (standard-rate springs). Per le molle di tipo variabile, o progressivo che dir si voglia (variable-rate springs), la gamma normalmente comprende i seguenti modelli:


- 5
- 6
- 7
- 8
- 9
- 10
- 11
- 12
- 13
- 14
- 15
- 16,5
- 17
- 18,5
- 20
- 22
- 23
- 24
- 26


Le molle di tipo variabile si differenziano da quelle di tipo convenzionale perchè hanno le spire via via più lontane le une dalle altre (N.B.  nelle molle convenzionali la distanza tra una spira e l'altra è SEMPRE la stessa). Si ricordi poi che, mentre le molle di tipo convenzionale sono prodotte da TUTTE le aziende specializzate nel settore, allo stato attuale quelle variabili sono prodotte SOLO dall'americana Wolff. Tra l'altro, le molle di alta qualità (high-quality recoil springs)  maggiormente utilizzate attualmente, sia a livello informale (cioè dall'amatore), sia a livello professionale (cioè dall'armaiolo ), sono proprio le Wolff , accanto alle quali vanno segnalate le meno conosciute I.S.M.I. (note per il fatto di usare acciaio al Cromo-Silicio per i propri prodotti). Altri produttori di molle di recupero più o meno famosi sono gli americani Wilson e King's, anche se si tratta di produttori di parti custom per Colt M-1911 (e cloni), e non veri e propri produttori di (singole) molle. Inoltre questi ultimi due fabbricanti non producono molle di tipo variabile. Un altro modo (in questo caso INDIRETTO) per verificare la corretta durezza della molla, è quello di utilizzare costantemente degli ammortizzatori di rinculo polimerici (shok-buffer) e di verificare progressivamente (con un semplice controllo visivo) il loro stato di usura. Se un ammortizzatore di rinculo dovesse essere grossolanamente usurato già dopo MENO di  1000 colpi (ad esempio 700 - 800), allora è necessario inserire immediatamente una molla di durezza SUPERIORE (oltre, ovviamente, alla sostituzione dell'ammortizzatore stesso). Non va però dimenticato che, NON tutte le pistole semiautomatiche possono utilizzare gli ammortizzatori di rinculo polimerici. Normalmente, infatti, le pistole di tipo compatto e subcompatto si rivelano spesso inadatte ad accogliere questi dispositivi. In sintesi, chiunque utilizzi una pistola semiautomatica ha l'obbligo di dotarla della molla di recupero più corretta, e ciò  per i seguenti motivi:


- prolungamento della vita operativa media
- aumento del controllo durante il fuoco rapido
- riduzione della percezione del rinculo


Una domanda che molti si faranno, a questo punto, è: quanto dura una molla di recupero? Dopo quanto è necessario sostituirla? La risposta è : dipende da un caso all'altro!! Normalmente si dice che la molla vada sostituita, a prescindere da come appare esteriormente, dopo ogni 5000 colpi (circa). In realtà questa, anche se corretta, è un'affermazione di carattere generale che DEVE poi essere calata nella realtà del caso concreto. Un agonista di categoria Master affiliato all'AITDS normalmente cambia la molla della propria arma dopo ogni 2000 colpi, a causa del fatto che utilizza continuativamente (e molto rapidamente) munizioni ad alta potenza. Viceversa, un  "tiratore della domenica" che spara solo munizioni commerciali ogni 30 - 60 giorni (nella migliore delle ipotesi) potrà cambiare la molla dopo ogni 5000 colpi. Ancora, il ricaricatore smaliziato che spara solo cartucce subsoniche con palle in piombo potrà addirittura sostituire la molla dopo oltre 5000 colpi!  Molto, insomma, dipende dal tipo di munizione utilizzata e dalla frequenza con cui l'arma viene utilizzata dal suo possessore. Come regola generale, comunque, è preferibile sostituire la molla (nell'incertezza) quando l'azione di movimento retrogrado del carrello, effettuata manualmente, "...diventa troppo morbida...".