QUALCHE PILLOLA DI SAGGEZZA. OVVERO: PERCHE' QUELLO
CHE CONTA IN UNO SCONTRO A FUOCO E' SAPERE USARE IL CERVELLO!
Parlando di scontri a fuoco (e di sopravvivenza
agli scontri a fuoco più in generale), è perfettamente inutile
dire che, per uscire vincitori (cioè per portare a casa la pelle!!),
tra le altre cose, è ESSENZIALE saper padroneggiare perfettamente
l'arma che si è deciso di portare con se. A prescindere dal tipo
di arma che ha scelto (o che deve) impiegare, il suo utilizzatore finale
DEVE essere perfettamente in grado di utilizzarla SENZA alcun impaccio
o difficoltà. Putroppo un congruo gruppo di dementi di origine nordamericana
(seguito pedissequamente da un analogo gruppo di idioti italiani), sostiene
che "... se uno non vuole o non può allenarsi, deve utilizzare un
revolver, dal momento che è l'unica arma che può essere utilizzata
proficuamente senza un addestramento continuativo...". Il problema NON
è la tipologia dell'arma, bensì il fatto che chiunque utilizzi
un'arma (non importa se per motivi connessi al proprio ufficio o perchè
a ciò legittimato) ha l'obbligo morale di saperla usare perfettamente
!! Più in generale, se non avete voglia di imparare ad usare un
arma, allora non dovete nemmeno comprarne una !! Putroppo queste fesserie
hanno fatto molti proseliti in USA e, di conseguenza in Italia (dove troppe
persone sono convinte che "...l'America sta più avanti di noi..."),
per cui c'è in circolazione un elevato numero di dementi convinti
del fatto che "...non serve allenarsi eccessivamente per acquisire la
padronanza assoluta nel maneggio di un'arma...tanto, al limite, basta comprarsi
un revolver che ti semplifica la vita...". Si tratta delle stesse persone
che sono convinte di essere dei piloti di Formula Uno per il fatto di possedere
un'autovettura e di essere titolari di una patente!! Si tratta,
più in generale, di quelle persone che pensano di sapere sempre tutto,
cioè dei piccoli e patetici idioti. Putroppo, come si suol dire,
la mamma del cretino è sempre incinta!! Ora, se per uscire vincitore
da uno scontro a fuoco è IMPORTANTE sapere usare PERFETTAMENTE un'arma,
cioè "...saper realmente sparare BENE e DRITTO...", questa
capacità personale, da sola, NON è sufficiente per "...portare
a casa la pelle...". Contrariamente a quanto credono molti "...rambizzati
di casa nostra..." (N.B. cioè ai molti rimbambiti dai cinema
di Rambo e dalle falsità che Hollywood ci propina in continuazione
!!), per vincere è ESSENZIALE saper usare il cervello o, in altre
parole, avere un buon piano, già programmato in precedenza, da utilizzare
al momento giusto (cioè quando le cose cominciano a mettersi veramente
male). Per elaborare razionalmente il proprio piano, è necessario
ragionare in base al notissimo principio del "cosa farei se". In altre
parole, chiunque tema ragionevolmente di essere coinvolto in uno scontro
a fuoco, DEVE porsi anticipatamente delle domande del tipo "come mi
comporterei se uno sconosciuto estraesse improvvisamente una pistola?",
"come mi comporterei di fronte a un uomo armato che corre verso la mia
posizione?", "cosa farei di fronte ad uno scontro a fuoco che si
genera improvvisamente da una situazione di calma apparente?", e così
via. Chiaramente, è necessario elaborare più di un piano tattico
o, più precisamente, si tratta di elborare un piano principale con
annessi due o tre piani di riserva. Ad ogni modo questa tecnica finalizzata
a "pensare le cose anticipatamente" ha sempre permesso, e permette
ancora oggi, di salvare la vita a numerosissime persone!! Sarebbe quindi
il caso che tutte le persone che sanno di essere a rischio, inizino VERAMENTE
a ragionare secondo questo preziosissimo schema. Usare il cervello, significa
poi anche agire razionalmente durante lo scontro a fuoco o quando questo
sta per iniziare. Alcuni esempi di questo principio possono essere dati
dalle seguente tecniche operative:
- non tentare MAI di reagire quando si è già sotto tiro
a breve distanza (N.B. a seconda dei casi e delle capacità personali,
è necessario utilizzare prima un appropriato diversivo, oppure una
tecnica di disarmo, poi aprire il fuoco, se necessario)
- stare SEMPRE all'erta (N.B. non bisogna fantasticare mai perchè
chi fa una vita a rischio DEVE sempre essere conscio dell'ambiente circostante)
- non agire MAI in maniera avventata (N.B. nello scontro a fuoco bisogna
sempre essere rapidi nelle reazioni e nelle decisioni, ma essere
rapido NON significa essere stupido !!)
- usare SEMPRE copertura, occultamento e distanza al massimo delle loro
potenzialità (N.B. la prima considerazione da fare in uno scontro
a fuoco è la sopravvivenza, e non quella di girare Rambo XXIII)
- usare SEMPRE il tempo a proprio vantaggio (N.B. dal momento che le
imprese di John Wayne esistono solo nei film, è necessario non forzare
mai gli eventi e non avere mai fretta di entrare a tutti i costi in uno
scontro a fuoco)
- usare sempre la tecnica di puntamento più veloce (N.B. anche
se alcuni presunti esperti dicono che bisogna sempre usare le mire,
sparare ad un'aggressore determinato non è la stessa cosa di sparare
ad una sagoma cartacea, per cui, spesso e volentieri, nello scontro a fuoco
si utilizzerano tecniche di tiro non mirato in luogo di quelle convenzionali
)
Il problema dell'approcio razionale allo scontro a fuoco è trattato,
tra gli altri, nei testi Nozioni di difesa personale (realizzato a
cura del GRURIFRASCA e disponibile presso TUTTOSTORIA) e Tactical Reality
(realizzato da L. Awerbuck ed edito da Paladin Press, ma disponibile
in Italai presso TUTTOSTORIA), entrambi disponibili in Italia presso Tuttostoria,
ai quali si rinvia il lettore per la completezza della trattazione.