ALCUNI PRINCIPI TEORICI DI RILEVANTE IMPORTANZA NELLA
DIFESA PERSONALE DISARMATA
Con il termine difesa personale disarmata (unarmed
personal difense, altresì nota come personal protection
o unarmed combat), si intende genericamente un'attività strategicamente
e tatticamente connotata, il cui UNICO scopo è quello di RESPINGERE
un'aggressione violenta attuata a mani nude o con l'ausilio di corpi
contundenti od armi da taglio. Sotto questo aspetto DEVE essere precisato
che la difesa personale disarmata NON deve essere confusa
con il combattimento corpo a corpo (close combat). I motivi sono
plurimi e vanno qui brevemente ricordati. Dal punto di vista dei destinatari,
la difesa personale disarmata interessa i privati cittadini e gli operatori
di Polizia mentre, viceversa, il combattimento corpo a corpo interessa SOLO
le FF.AA. (e solo marginalmente gli esponenti delle Forze dell'Ordine).
Dal punto di vista dei risultati finali, la difesa personale ha come scopo
quello di respingere l'attacco, mentre il combattimento corpo a corpo
ha lo scopo di danneggiare il corpo dell'avversario al punto tale da renderlo
incapace di proseguire oltre la propria azione. In altri termini,
mentre in difesa personale si vuole respingere l'aggressione minimizzando
il danno inferto o, più precisamente, cagionando un danno pari all'entità
dell'aggressione subita, nel combattimento corpo a corpo si vuole danneggiare
irreversibilmente il corpo dell'avversario, il che significa spesso cagionarne
la morte. Le tecniche presentate in questo sito sono il frutto della personale
esperienza di uno dei membri del GRURIFRASCA e sono basate su di un approcio
estremamente REALISTICO e PRAGMATICO alle situzioni tipiche della difesa personale
disarmata. Onde evitare le inutili "...discussioni da bar dello sport..."
che tanto caraterizzano la vergognosa ed attuale industria delle arti marziali,
NON verranno resi noti il nome dell'autore e, soprattutto, lo stile (o l'arte)
utilizzato. Avendo un'esperienza ultradecenale nel settore, chi scrive si
rende conto che, per quanto possa essere completa la descrizione ed il relativo
supporto iconografico, un sito internet (oppure un libro, una videocassetta
od un CD-ROM) non potrà mai essere completo al 100%!! Non essendo
possibile coprire TUTTI gli aspetti della difesa personale, in questo sito
verranno illustrati SOLO solo quegli aspetti essenziali in grado di costituire
"...i punti di riferimento..." dai quali, gli studenti pià
volenterosi, potranno progredire oltre per sviluppare sempre di più
la loro tecnica, la loro personalità e le loro qualità
(generali) come combattenti. Per questo motivo, è essenziale
studiare e praticare ripetutamente le tecniche illustrate in questo sito al
fine di ottenere un elevato livello di abilità e, quindi, un'esecuzione
fluida e senza incertezze delle varie tecniche. Del resto, solo con la pratica
COSTANTE sarà possibile acquisire quella prontezza di riflessi e
quella freddezza assolutamente necessarie per uscire vincitore in una
qualsiasi situazione difensiva. Venendo ora all'esame dei principi della
difesa personale disarmata, si potrebbe dire che, guardando sinteticamente
la cosa, l'unico principio da rispettare sarebbe quello in base al quale
"...bisogna vincere limitando il più possibile i danni alla propria
incolumità personale...". Per raggiungere questo obiettivo, è
necessario che una persona sviluppi una serie di attributi, al fine di
risultare REALMENTE abile nell 'esecuzione delle varie tecniche difensive.
I principali attributi fisici di chi decide di studiare e praticare
con continuità le tecniche di difesa personale disarmata sono i seguenti:
Forza
La forza è una delle qualità fondamentali che una persona
intenzionata ad apprendere come rispondere ad un'aggressione violenta deve
sviluppare. Essa dipende molto dal sesso e dall'età ma, a prescindere
da questo, ogni persona ha il compito di attivarsi per svilupparla il più
possibile nei limiti delle sue capacità. Va ricordato che la forza
NON deve essere confusa con la potenza, dal momento che questi due concetti,
pur se apparentemente simili, sono in realtà totalmente distinti!!
La forza si riferisca alla capacità di un muscolo di eseguire un certo
tipo di lavoro, di sforzo o di atttività. La potenza, invece, è
qualcosa di completamente diverso (V. voce a se). Per sviluppare la forza
è una buona idea quella di iniziare e portare avanti nel tempo un programma
razionale di utilizzo dei pesi.
Potenza
La potenza è una qualità importantissima per una persona
intenzionata ad apprendere come rispondere ad un'aggressione violenta. La
potenza viene normalmente definita com il prodotto della forza (muscolare)
per la (propria) velocità (di movimento). Più precisamente,
la potenza può essere definita come l'insieme coordinato di forza e
di velocità applicate in maniera razionale ad un determinato contesto
spazio - temporale, al fine di ottenere un risultato che è strumentale
agli scopi che l'individuo si pone. La potenza in senso stretto (o meglio,
in senso tecnico) NON deve essere confusa con il sollevamento pesi di potenza
o con il lavoro che, nel body-building, è destinato ad accrescere la
potenza muscolare. Si ricordi, infine, che una persona forte NON è
necessariamente una persona potente, e viceversa!!
Mobilità articolare
Chiunque abbia l'intenzione di apprendere come rispondere ad un'aggressione
violenta deve sviluppare un elevato livello di mobilità articolare.
In altre parole, deve essere perfettamente in grado di svolgere liberamente,
e senza alcun impedimento, TUTTI i movimenti (pugni, calci, schivate, etc.)
che consentono di uscire vincitore (o con il MINIMO dei danni) da un'aggressione
violenta.
Elasticità muscolare
Di grande importanza per chiunque voglia apprendere come rispondere ad
un'aggressione violenta, l'eleasticità muscolare va sviluppata attraverso
appositi esercizi (stretching) finalizzati a "sciogliere" tutte le
masse muscolari del corpo. Lo sviluppo dell'elasticità muscolare è
importante non solo perchè previene gli infortuni ed i traumi in genere,
ma anche perchè sviluppa la mobilità articolare necessaria
all'esecuzione delle tecniche difensive.
Prontezza di riflessi
E' inutile dire che la prontezza di riflessi è un'altra qualità
fondamentale per qualsiasi persona che voglia apprendere come rispondere ad
un'aggressione violenta. Contrariamente a quanto si crede comunemente, essa
non dipende dall'eà del soggetto, ma dalla tipologia dell'allenamento
a cui questo soggetto si sottopone. L'allenamento deve essere tale da condizionare
il soggetto al punto tale da metterlo in grado di rispondere in maniera automatica,
ed incoscia, in presenza di uno stimolo aggressivo esterno.
Coordinazione articolare
Chiunque voglia apprendere come rispondere ad un'aggressione violenta,
al pari di chi pratica sporta da combattimento in genere, DEVE sviluppare
un elevato grado di coordinazione tra arti inferiori e superiori. Questo
significa che le tecniche difensive DEVONO essere eseguite con TOTALE naturalezza,
quasi come se si stesse eseguendo una qualsiasi altra attività quotidiana.
Per migliorare la coordinazione è necessario ripetere le varie
tecniche un elevatisimo numero di volte.
Coordinazione temporale
La coordinazione temporale (timing) determina QUALSIASI movimento
di chi debba applicare dal vivo una qualsiasi tecnica difensiva. In altre
parole, questo signifca che riflessi rapidi e tempi esecutivi ridotti al
minimo sono di fondamentale importanza per chiunque debba difendersi da un'aggressione
violenta. Tramite l'addestramento ripetitivo e, in particolare, tramite il
combattimento controllato (sparring), il singolo individuo apprenderà
come sfruttare un'apertura, come anticipare un avversario e, sopprattutto,
come effettuare in maniera del tutto CONTEMPORANEA una manovra
difensiva ed un contrattacco. Dal momento che, durante un aggressione, le
aperture e le occassioni scompaiono con la stessa velocità con cui
si presentano, il singolo DEVE imparare a sviluppare colpo d'occhio e riflessi
rapidi tramite un addestramento costante.
Coordinazione spaziale
La cordinazione spaziale (distancing), è la capacità
del singolo di collocarsi nello spazio nella maniera a lui più favorevole
per l'esecuzione delle proprie tecniche, mettendo contemporaneamente l'aggressore
nella collocazione spaziale più sfavorevole. Dal punto di vista OGGETTIVO,
esistono solo due tipi di distanza, vala a dire la distanza di sicurezza
(safety distance), cioè quella distanza alla quale l'aggressore
NON può esercitare violenza sulla propria vittima, e la distanza di
combattimento (fighting distance), cioè quella distanza alla
quale l'aggressore può attaccare la propria vittima con qualsiasi
mezzo e con qualsiasi tipo di colpo. Dal punto di vista SOGGETTIVO, esistono
sempre due tipi di distanze, e cioè la distanza alla quale
la vittima non vorrebbe essere (hated distance), e la distanza alla
quale la vittima vorrebbe essere (wanted distance).
Abilità motoria
L'abilità motoria è quella caratteristica fisica che permette
di svolgere un elevato quantitativo di lavoro muscolare con uno sforzo energetico
relativamente piccolo. Questa qualità viene sviluppata praticando reiteratamente
le varie tecniche difensive. Per svilupare questa qualità, può
essere MOLTO utile anche praticare uno qualsiasi dei c.d. sport
da combattimento (kickboxe, full-contact, boxe tailandese, boxe francese,
etc.), oppure un qualsiasi sport tecnico (tennis, pallacanestro, ginnastica
artistica. etc.)
Resistenza (aerobica ed anaerobica)
La resitenza è, intesa in senso generale, la capacità del
singolo di continuare ad eseguire una determinata attività in maniera
reiterata nel tempo. Occorre poi distinguere tra resistenza aerobica e resistenza
anaerobica. La prima è la capacità di svolgere uno sforzo in
condizioni aerobiche per il maggior tempo possibile. Ciò può
avvenire quando il processo di produzione dell'energia necessaria la
funzionamento dei muscoli si realizza mediante la diminuzione del materiale
energetico (già presente nell'oeganismo) tramite l'ossigeno che si
respira. Naturalmente questo livello di resistenza varireà individualmente
a seconda del'efficienza dell'apparato cardiovascolare di ognuno. La resistenza
anaerobica, viceversa, subentra nel momento in cui l'enegia ottenuta dal
suddetto processo NON è più sufficiente per eseguire
il lavoro da svolgere. L'energia necessaria per svolgere il lavoro muscolare
verrà ottenuta tramite la scissione diretta del glicogeno. Per sviluppare
la resistenza aerobica è importante eseguire degli esercizi in grado
di sviluppare le potenzialità dell'apparato cardiovascolare. Per sviluppare
la resistenza anaerobica, è invece necessario praticare degli esercizi
in grado di elevare i livello del battito cardiaco (N.B. normalmente di utilizzano
particolari esercizi che portano il numero di battiti cardiaci al sopra dei
180 al minuto)
Viceversa, i principali attributi psichici di chi decide
di studiare e praticare con continuità le tecniche di difesa personale
disarmata sono i seguenti:
Volontà
La modalità con cui una persona risponde ad un'aggressione violenta
dipende, tra le altre cose, dalla sua volontà di reagire. Egli dovrà
agire VOLONTARIAMENTE in maniera precisa e coerente o, in una sola parola,
in maniera ottimale. La volontà da sola, però, non è
sufficiente. Non è sufficiente volere fare qualcosa, ma è anche
necessario sapere COSA fare con precisione in riferimento ad una specifica
situazione. Quindi, se da un lato è importantissimo l'aspetto volitivo,
dall'altro è altrettanto importante l'aspetto cognitivo. L'aspetto
cognitivo viene coltivato attraverso lo studio delle varie tecniche di difesa
personale. Una volta apprese le basi, sarà poi possibile sviluppare
l'aspetto volitivo attraverso l'allenamento costante nel tempo. Non deve essere
dimenticato che gli aspetti cognitivo e volitivo NON sono attributi personali
legati all'età od al sesso, ma legati SOLO e unicamente alla qualità
ed alla ripetitività dell'addestramento.
Aggressività
Per reagire in maniera corretta di fronte ad un'agressione violenta è
necessaria una NOTEVOLE dose di aggressività. E' però necessario
che sussita un preciso bilanciamento tra aggressività e rilassamento.
Infatti, un' eccessiva dose di agressività tende spesso a rivelarsi
controproducente per chi si deve difendere da un'aggressione. In altre parole,
se da un lato una reazione non aggressiva non è in grado di costituire
una risposta adeguata ad un'aggressione violenta (perchè la tecnica
non sarebbe efficace), dall'altro lato, un'eccessiva percentuale di aggressività
non sortirebbe effetti differenti (perchè la tecnica non verrebbe eseguita,
o verrebbe eseguita in maniera imperfetta)!! Tramite l'addestramento reiterato,
il singolo DEVE riuscire ad acquisire una sorta di "aggressività
controllata" che lo metta in grado di reagire efficacemente, cioè
che lo ponga in condizione di scegliere la tecnica più corretta, di
essere coordinato, di scegliere il tempo "giusto", di volere vincere
il confronto, etc. Questo attributo è esplicitamente legato
al sesso. Infatti, gli esponenti del sesso maschile sono fisiologicamente,
e psicologicamente, enormemente avvantaggiati rispetto agli esponenti dels
esso femminile. Questo è dovuto agli elevati livelli di testosterone
normalmente presenti nel soggetti di sesso maschile. Com'è noto, a
partire dal periodo della pubertà nel corpo dei soggetti di sesso
maschile questo ormone iniza a svolgere un'azione assolutamente determinante
per connotare il futuro sviluppo fisico e caratteriale. In altre parole,
a parità di stimoli esterni (in questo caso, in presenza di una situazione
di pericolo), gli uomini reagiranno in maniera completamente diversa rispetto
alle donne. Per le donne sarà necessario un addestramento prima di
tutto psicologico, per poter metterle in condizione di reagire di fronte
a situazioni particolarmente pericolose. Se questo addestramento dovesse
mancare, un donna sarà sempre (inconsciamente) convinta di fare
"...un qualcosa contro natura...", e rimarrà comunque vittima
del suo aggressore.
Rilassamento psicofisico
Quando si viene coinvolti in una situazione dove è necessario ricorrere
ad una qualsiasi tecnica difensiva, è necessario acquisire il corretto
bilanciamento tra rilassamento muscolare (necessario per evitare pericolose
rigidità paralizzanti) e tensione muscolare latente (necessaria per
scattare con estrema rapidità). Analogamente, a livello psichico,
deve essere raggiunto un bilanciamento ottimale tra agressività (necessaria
per compiere le tecniche senza ripensamenti) e calma (necessaria per compiere
le tecniche con chiarezza e, soprattutto, senza alcuna confusione).
Strumentalità di utilizzo
del proprio corpo
Chi, per qualsiasi motivo, inizia lo studio delle tecniche difensive,
DEVE apprendere come condizionare alcune parti del proprio corpo in maniera
strumentale all'applicazione di queste tecniche. Ad esempio, le mani possono
essere utilizzate per colpire con i pugni in modi diversi e su punti diversi
del corpo del rispettivo avversario. I gomiti possono essere utilizzati per
colpire le tempie del proprio avversario con una particlare angolazione. Le
ginocchia possono essere utilizzate per colpire il propio avversario
nell'addome. Per sviluppare questa qualità è necessario un addestramento
a contatto PIENO che prevede un utilizzo reiterato del sacco pesante (heavy
bag). E' importante sottolineare che l'addestramento controllato (sparring)
NON va confuso con l'addestramento con il sacco pesante. Il primo serve per
sviluppare la coordinazione, mentre il secondo serve per sviluppare la potenza.
Applicazione riflessiva
Per poter applicare una risposta coerente quando ci si trova sotto stress,
la mente DEVE essere assolutamente priva di confusione. Tutto DEVE rigorosamente
"...essere già noto in precedenza...", in maniera tale che
il singolo individuo NON debba preoccuparsi di pensare "cosa fare",
"come muoversi", "quale tecnica utilizzare" e quant'altro.
Per sapere in anticipo "cosa fare in ogni occasione", è assolutamente
necessario allenarsi in maniera costante, perchè la ripetizione di
certi movimenti in maniera costante nel tempo determinerà la ripetizione
di quegli STESSI movimenti in maniera automatica tutte le volte che sarà
necessario (N.B. cioè di fronte ad un aggressione).
In altre parole, in difesa personale è assolutamente necessario facilitare
il lavoro della mente subcosciente, la quale è nettamente più
abile e più veloce della mente cosciente!! Per ottenere questo risultato
è essenziale allenarsi in maniera COSTANTE e CORRETTA. Durante una
situazione di pericolo verrano richiamate automaticamente le cognizioni presenti
nella mente subcosciente, ed è assolutamente NECESSARIO che
queste cognizioni siano il più corrette possibile.
Distacco emotivo
Per potere reagire ad un'aggressione violenta è necessaro sapere
e potere agire liberamente senza dubbi, ansie e paure di alcun genere. Questo
significa che, se da un lato la vittima deve essere perfettamente conscia
di tutto quello che sta avvenendo intorno a se, dall'altro deve essere emotivamente
non coinvolta. Solo in questo modo la vittima potrà reagire con tutte
le sue potenzialità, nonostante lo stress indotto dal combattimento,
a prescindere da quanto violenta e disperata l'aggressione possa essere.
Infine, non devono essere dimenticate due caratteristiche oggettive
proprie di tutte le tecniche difensive di tipo realistico:
Semplicità esecutiva
Qualsiasi sia la tecnica utilizzata in concreto, essa DEVE rigorosamente
essere il più SEMPLICE possibile. Questo è dovuto al fatto che,
sotto FORTE stress, avviene la PERDITA (pressochè totale) della coordinazione
FINE, per cui i movimenti che vedete solitamente eseguire al cinema od alla
televisione NON potranno essere più eseguiti durante una vera aggressione.
La semplicità esecutiva incide poi su numerosi altri aspetti pratici.
In primo luogo, più la tecnica è semplice e più sarà
veloce da eseguire. In secondo luogo, più la tecnica è semplice
e più è FACILE da apprendere. Infine, più la tecnica
è semplice e più essa sarà efficace. Ogni tecnica
NON connotata da esterema semplicità DEVE essere scartata per l'impiego
in difesa personale
Totale alienità al contesto sportivo
La difesa personale disarmata (al pari di quella armata) NON ha nulla a
che vedere con le competizioni sportive!! Tutte le tecniche di difesa personale
sono indirizzate ad attuare i seguenti principi: colpire per primo (se possibile!!),
colpire duramente, colpire con determinazione, continuare a colpire fino a
che il pericolo non è respinto. Se non fosse possibile colpire per
primo (perchè nella realtà non si può sempre avere questo
lusso), è comunque necessario colpire DURAMENTE, in maniera AGGRESSIVA
e CONTINUATIVA !! Qualsiasi tecnica che non riesca ad attuare praticamente
TUTTI questi principi DEVE essere scartata per quanto concerne l'impiego in
difesa personale.
Ulteriori informazioni su questi aspetti, così come su altri aspetti
peculiari della difesa da aggressioni disarmate, verranno indicati nelle altre
pagine di questo sito.